Spesso, mi capita come di cercare risposte a mie personali domande nei libri che sto leggendo. Voler cercare qualcosa di me stessa nelle pagine che ho davanti.
In questo caso, il romanzo di Michela Marzano in teoria non avrebbe potuto. Non sono madre, non ho figlie, non ho figlie adottate, non ho figlie adottate che si sono suicidate. Eppure, non sono riuscita a staccarmi da questo libro che ho letto in pochi giorni.
Giada si è suicidata. Ha lasciato un biglietto di addio per il fidanzato e la famiglia, e ha ingerito dosi letali di ansiolitici e antidepressivi. Difficile accettare e andare avanti, impossibile per Daria, la madre di Giada.
Daria, che quella figlia l'aveva voluta, cercata a tutti i costi. Che era sua figlia, la sua pulcina, e di nessun altro. E che adesso le viene strappata via, senza sapere perchè. La risposta arriva, passo passo, una guarigione sofferta.
Mentre leggevo ero combattuta nella mia razionalità del pensare quanto fosse esagerata la madre con la sua disperazione di avere un figlio, quel sentirsi completi solo con un'altra persona, quel "io sono diventata una persona il giorno che ho avuto una figlia" che sembpre mi risulta esagerato; e quella figlia che non capisce perchè una donna possa e voglia non voler conoscere una figlia data in adozione, quasi stesso pensiero al contrario.
Poi vabbè, finisce come finisce, forse in modo troppo stucchevole, forse il finale la parte che ho amato meno. Ma la storia, il modo di raccontare di Michela Marzano ti avvolge, ti affezioni a quei personaggi, cerchi il calore.
A parte le ultime pagine, un romanzo che consiglio tantissimo.

PS: Solo una precisazione che questa volta sento di dover fare: e lo ripeto sempre, le mie recensioni sono molto personali, quindi non prendetele come oro colato, persone diverse reagiscono a libri diversi in modi diversi.

Michela Marzano
L'amore che mi resta
Einaudi
Euro 17,50

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Often, I happen to look for answers to my personal questions in the books I'm reading. I want to look for something in the pages I have in my hands.
In this case, the novel by Michela Marzano in theory could not. I am not a mother, I have no daughters, I have no daughters adopted, I have no daughters who have committed suicide. Yet, I could not get away from this book I read in a few days.
Giada committed suicide. She left a farewell letter for her boyfriend and family, and she ingested lethal doses of anxiolytics and antidepressants. Difficult to accept and move forward, impossible for Daria, Giada's mother.
Daria, who wanted that daughter, at all costs. That was her daughter, her chick, and no one else. And now she is torn off without knowing why. The answer comes step by step, a healed healing.
As I read, I was fought in my rationality of thinking how much she was exaggerating her motherhood with her desperation to have a child, that feeling just being complete with another person, that "I became a person the day I had a daughter" that looks like I find it exaggerated; And that daughter who does not understand why a woman can and does not want to know a daughter given in adoption, almost the same thought to the contrary.
Then it ends perhaps in a too overwhelming way, maybe the final part I loved less. But the story, Michela Marzano's way of telling it envelops you, affection to those characters, looking for their warm.
Aside from the last pages, a novel that I highly recommend.

PS: Just a clarification that I feel I have to do this time: and I always repeat it, my reviews are very personal, so do not take them as gold cast, different people react to different books in different ways.

Michela Marzano
The love that is left

Michela Marzano - L'amore che mi resta

Posted on

mercoledì 12 luglio 2017

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