Tre saggi, tre storie vissute dallo scrittore, sul tema dell'informatica e del digitale. Tutto quel mondo che noi non vediamo ma che si trova oltre lo schermo del computer e del cellulare, e di cui la maggior parte di noi non ha conoscenza.
Il primo saggio riguarda Julian Assange, creatore di Wikileaks. Mai avuto alcuna simpatia per il personaggio, e infatti O'Hagan non dice niente che non mi sarei aspettata, avendo a che fare con un uomo dall'ego smisurato e interessato solo a se stesso e non alle conseguenze delle sue azioni sugli altri.
Il secondo saggio è un esperimento dell'autore, sulla creazione di una falsa identità partendo dal nome e certificato di nascita di un bambino morto precocemente. Spoiler, potete davvero fare qualunque cosa.
Il terzo saggio è un altro genio incompreso (o incomprensibile), Craig Wright, conosciuto nel mondo tech come Satoshi Nakamoto, ovvero colui che ha inventato il bitcoin. Il terzo è probabilmente il saggio più tecnico che ci sia, se non avete un'infarinatura del lessico di quel mondo la metà delle cose non avrete idea di che cosa siano. Ma è interessante per vedere fino a che punte da film d'azione statunitense si riesce ad arrivare in un mondo che noi immaginiamo popolato solo da nerd occhialuti dietro un computer.
Ho letto questo libro perchè, da totalmente ignorante su quel mondo, volevo capire meglio le dinamiche interne e farmi un'idea sui personaggi più discussi, grazie a chi li aveva conosciuti personalmente. E' stato un tuffo su un mondo molto diverso dal mio e da quello dei comuni mortali, un mondo con regole sue. Io continuo ad apprezzare avere solo la punta del piede in questo mondo.
Ma ho apprezzato molto lo stile dell'autore, per quanto l'argomento fosse ostico. E' una scrittura che si legge e si apprezza.
Andrew O'Hagan
La vita segreta. Tre storie vere dell'era digitale
Adelphi
Euro 22
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Three essays, three stories lived personally by the writer, about the subject of information technology and digital. All that world that we do not see but that is beyond the screen of the computer and the cell phone, and of which most of us have no knowledge.
The first essay concerns Julian Assange, creator of Wikileaks. Never had any sympathy for the character, and in fact O'Hagan says nothing that I would not have expected, having to do with a man with a huge ego and only interested in himself and not the consequences of his actions on others.
The second essay is an experiment by the author, on the creation of a false identity starting from the name and birth certificate of a child who died prematurely. Spoiler, you can really do anything.
The third essay is another misunderstood (or incomprehensible) genius, Craig Wright, known in the tech world as Satoshi Nakamoto, the one who invented bitcoin. The third is probably the most technical essay in here, if you do not have a smattering of the lexicon of that world half of the things you will have no idea what they are. But it's interesting to see how much is similar to an action movie this world that we imagine populated only by nerd on a computer.
I read this book because, totally ignorant of that world, I wanted to better understand the internal dynamics and get an idea about the most discussed characters, thanks to those who had known them personally. It was a dive into a world very different from mine and from that of ordinary mortals, a world with its own rules. I continue to appreciate having only the tip of the foot in this world.
But I really appreciated the author's style, though the subject was difficult. It is a writing that is readable and remarkable.
Andrew O'Hagan
The Secret Life: Three True Stories of the Digital Age