Appena uscito questo libro, volevo leggerlo. Perchè ho letto vari altri libri di Francesco Piccolo e li ho trovati delle belle letture. E perchè, da donna, un uomo che potrebbe spiegarmi gli uomini è un fattore di interesse.
Adesso che l'ho finito però... non so bene cosa pensare.
Speri di trovare la risposta a tante domande che ti sei sempre fatta, e hai trovato una risposta che in realtà sapevi già.
Come al solito dovrei iniziare con la frase "ovviamente non tutti gli uomini sono così, siete tutti diversi" perchè poi arriva sempre quello che si crede una povera anima sensibile e tu diventi la solita vipera che ce l'ha con gli uomini e che li reputa tutti uguali. Poi però sono io quella che continua a sentire la frase "voi donne siete tutte delle troie", ma vabbè...
Francesco Piccolo racconta la sua crescita sentimentale e sessuale, regalandoci un panorama su quella che è la mente di un maschio nelle varie tappe della crescita e delle sue relazioni con le altre persone, soprattutto se donne. Lo fa anche e soprattutto citando film e libri che hanno avuto una parte importante nella sua crescita e che spiegano perfettamente il sentimento e il sentire descritto.
La prima parte mi è risultata come la più irritante, in quanto un continuo di "noi maschi siamo fatti così, pensiamo solo al sesso, abbiamo questo animale dentro che ci guida", tipo l'uomo deve essere uomo e tu sei lì con gli occhi al cielo e pensi che hai ragione tu a dire che il cervello ce l'hanno per separare le orecchie.
Poi però il ragazzino insicuro e brufoloso cresce, diventa un uomo senza più brufoli, più sicuro di sè, un uomo che raggiunge alcuni traguardi importanti, un uomo che si crede uno stocazzo. Fortunatamente, l'uomo è anche uno che ha sviluppato un pochino il cervello e un certo sentimentalismo. Solo che tutti questi fattori cozzano tra di loro e da qui alla perfezione ci passa mezzo mondo.
Insomma, nessuno dei due generi è perfetto e ha i suoi problemi, ma qui si parla del maschio.
E a essere sinceri, il fatto che cerchi di portarsi a letto la qualunque non è cambiato. Solo che in questo momento può farlo e lo fa. E quella santa donna della moglie allena la pazienza tanto che se non la mandano direttamente nella sfera più alta del Paradiso poco ci manca. Il fatto è che come sempre nei libri di Piccolo lui mette come protagonista un maschio che parla in prima persona, ma c'è sempre quel gioco narrativo per cui che sia lui o non sia esattamente lui non si sa.

In fine... lettura interessante, niente che non immaginassi già, conferma di tante cose. Non so quanto questa verità non mi urti un pochino.
Probabilmente la cosa più vera che ho letto è quel sentimento, quel sentirsi uno stocazzo.

Francesco Piccolo
L'animale che mi porto dentro
Einaudi
Euro 19,50

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As soon as this book came out, I wanted to read it. Because I read several other books by Francesco Piccolo and found them beautiful readings. And because, as a woman, a man who could explain men to me is a factor of interest.

Now that I've finished, though... I'm not sure what to think.

You hope to find the answer to so many questions you've always asked yourself, and you've found an answer that you actually knew already.

As usual I should start with the phrase "obviously not all men are like that, you are all different" because then you always get what you think is a poor sensitive soul and you become the usual viper that considers every man the same. But then I am the one who continues to hear the phrase "you women are sluts", but oh well ...

Francesco Piccolo talks about his sentimental and sexual growth, giving us a view on what is the mind of a male in the various stages of growth and his relationships with other people, especially if women. It does so also and above all by citing films and books that have played an important part in its growth and which perfectly explain the described feelings.

The first part turned out to be the most irritating, as a continuum of "we males are made this way, we only think of sex, we have this animal inside that guides us", like the man must be a man and you are there with your eyes to the sky and you think you are right to say that the brain is there to separate the ears.

But then the insecure and pimply boy grows up, he becomes a man with no more pimples, more self-confident, a man who achieves some important goals, a man who believes himself a "stocazzo". Fortunately, man is also one who has developed a little brain and a certain sentimentality. Only that all these factors clash with each other and from here to the perfection there is a lot.

In short, neither gender is perfect and has its problems, but here we talk about the male.

And to be honest, the fact that you try to get someone to bed hasn't changed. Only he can do it right now and he does it. And that holy woman of the wife trains patience so much that if they do not send her directly to the highest sphere of Paradise we will miss her. The fact is that as always in the books of Piccolo he puts a male who speaks in the first person as the protagonist, but there is always that narrative game for which we don't know if it's him or someone else.

In the end... interesting reading, nothing I didn't imagine already, confirmation of many things. I don't know how much this truth doesn't strike me a little bit.

Probably the truest thing I've read is that feeling, that feeling of being a "stocazzo".

Francesco Piccolo - L'animale che mi porto dentro

Posted on

lunedì 18 marzo 2019

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