Lo ammetto, come tanti altri ho cominciato questo libro spinta dalla campagna pubblicitaria che, più che a guardare il libro, spingeva sul fatto che Lisa Halliday da giovane editor ha avuto una storia niente po' po' di meno che con Philip Roth, e la prima parte del libro narra, caso strano, della storia di una giovane editor con un ormai affermato scrittore di mezza età.
Essendo in pieno trip da Philip Roth, ho iniziato a leggerlo.
La prima parte, devo essere sincera, è quella che mi è piaciuta di meno, con questa strana storia, davvero molto asimmetrica, tra i due. La seconda parte, la storia di Amar, bloccato all'aeroporto di Heathrow per degli accertamenti al controllo passaporti, è molto migliore, si legge piacevolmente, è interessante perchè si scopre tutto il passato di Amar, le vicende di persona con due passaporti, uno americano e uno Iracheno, altra asimmetria in cosa vuol dire averne uno e avere l'altro. La terza parte è un'intervista a Ezra, il Philip Roth della prima parte, in cui scopriamo di più della sua vita, che ha due figli segreti, che ha vinto il premio Nobel, che continua a fare il cretino con le donne. La chiave di tutto, o almeno quella che credo di aver capito, è capire cosa lega queste storie. Devo dire che ci ho messo un po' a capirlo anche io e sinceramente non mi sembra così asimmetrico...
Il libro comunque non lo boccio interamente perchè è scritto bene, è bello soprattutto nella seconda parte.
Per quanto riguarda Philip Roth... non amo mai quando escono libri sulla vita privata di scrittori, dopo la loro morte. Non mi sembra per niente corretto nei loro confronti, ancora di più quando la relazione viene usata per fare pubblicità a un libro che altrimenti non avrebbe avuto tutta questa risonanza. Mi chiedo cosa ne avrebbe pensato il protagonista in questione. Del resto, penso al libro letto anche di recente su Doris Lessing, della scrittrice che era stata accolta in casa da lei e che si lamentava che la Lessing scrivesse di lei nei suoi libri e poi aveva fatto lo stesso, pure dopo morta e anche se espressamente dichiarato che non avrebbe voluto che scrivesse un libro su di lei. Insomma, diciamo che certe cose si possono ben evitare.
A questo punto non so bene se consigliarvelo oppure no... fate un po' come vi pare!

Lisa Halliday
Asymmetry
Simon & Schuster

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I admit it, like many others I started this book driven by the advertising campaign that, rather than looking at the book, pushed on the fact that Lisa Halliday when she was a young editor has had a love story with Philip Roth, and the the first part of the book tells, of course, the love story of a young editor with a well-established middle-aged writer.
Being in a full mental obsession with Philip Roth, I started reading it.
The first part, I must be honest, is the one I liked the least, with this strange story, very very asymmetric, between the two. The second part, the story of Amar, stuck at Heathrow airport for checks on passport control, is much better, we read pleasantly, it is interesting because you discover all the past of Amar, the stories of a person with two passports, one American and an Iraqi, another asymmetry in what it means to have one and have the other. The third part is an interview with Ezra, the Philip Roth of the first part, in which we discover more of his life, which has two secret children, who won the Nobel Prize, that he continues to make the fool with women. The key to everything, or at least what I believe I have understood, is to understand what binds these stories. I must say that it took me a while to understand it too and I honestly do not seem so asymmetric...
The book, however, I don't dismiss it entirely because it is well written, it is beautiful especially in the second part.
As for Philip Roth... I never love when books about the private life of writers come out, after their death. It does not seem at all correct to them, even more so when the report is used to advertise a book that otherwise would not have had all this resonance. I wonder what the protagonist in question would have thought about it. After all, I think of the book I read recently about Doris Lessing, the writer who had been welcomed into her home and who complained that Lessing wrote about her in her books and then did the same, even after she died and though expressly stated that she would not have wanted a book about her. In short, let's say that certain things can be avoided.
At this point I do not know whether to recommend it or not ... do a little as you like!

Lisa Halliday
Asymmetry

Lisa Halliday - Asymmetry

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lunedì 4 marzo 2019

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