Ce ne fossero di più in giro di libri come questo! Paola Di Nicola, giudice penale, fa il punto su quella che è la situazione della giurisprudenza in Italia per quanto riguarda i pregiudizi di genere. E il quadro che ne è esce è terribilmente demoralizzante. L'Italia non è ancora un paese per donne. Sono ancora troppe le donne che non denunciano una violenza sessuale perchè sanno che non saranno credute, che saranno offese, che verrà messa in discussione qualunque cosa abbiano fatto e detto. Sono ancora tanti gli ostacoli che vengono posti di fronte a una donna che vuole denunciare, e spesso e volentieri sono frutto di pregiudizio. Quali sono i pregiudizi più grandi? Le donne viste come fragili, poco propense alla scienza, più adatte per lavori a contatto con le persone e lavori di cura, più interessante a argomenti leggeri, la casa, le persone. Mentre gli uomini sono più decisi, più adatti alla scienza, più interessati al denaro, al lavoro, allo sport. Possono sembrare fesserie, cose di poco conto, siamo tutti sicuri di esserne al riparo. Ma ne siamo davvero certi? Quante volte una madre che non vuole cedere di un millimetro nella propria carriera viene vista come una cattiva madre? E quante volte invece un uomo ambizioso viene visto come una normale, anzi un pregio? Uno degli esempi che fa l'autrice mi è rimasto molto impresso. Il significato nascosto dietro le parole "matrimonio" e "patrimonio". Entrambi contengono il lemma "munus", dovere, uniti a pater e mater, il padre e la madre. Quindi, il patrimonio è dovere del padre, l'accumulare potere e denaro; il matrimonio è dovere della madre, procreare, mantenere legata la famiglia. Doveri diversi per ruoli e poteri diversi. L'utilizzo di questi termini si sono sviluppati nel diritto romano. Cambiato molto? Non sembra.

In definitiva, vi consiglio di leggere questo libro. E' interessante, ricco di informazioni, di dati, di notizie accertate. E' appassionante, ricco di storie vere. E' coinvolgente, perchè l'autrice conosce bene la materia e sa raccontarla appassionando i lettori.
E soprattutto, è talmente vero quello che scrive che rendersi conto che siamo tutti impregnati di pregiudizi e che lo è pure la giurisprudenza, che ci riempie di una certa irritazione e di voglia di cambiamento in meglio.

Che ogni persona, sia le donne sia gli uomini, possano leggere questo libro e da lì cercare tutti di migliorarci.

Paola Di Nicola
La mia parola contro la sua
Harper Collins
Euro 17,50

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I would love to have more books like this in the bookstores! Paola Di Nicola, criminal judge, takes stock of what is the situation of the law in Italy with regard to gender bias. And the picture that comes out of it is terribly demoralizing. Italy is not yet a country for women. There are still too many women who do not report sexual violence because they know they will not be believed, they will be offended, that whatever they have done and said will be questioned. There are still many obstacles that are placed in front of a woman who wants to report, and often they are the result of prejudice. What are the biggest prejudices? Women seen as fragile, unwilling to science, more suited to work in contact with people and nursing jobs, more interesting to light subjects, the home, people. While men are more determined, more suited to science, more interested in money, work and sport. They may seem like crap, unimportant things, we are all sure to be safe. But are we really sure? How many times a mother who does not want to give an inch in her career is seen as a bad mother? And how many times instead an ambitious man is seen as a normal, indeed a merit? One of the examples that makes the author remained very impressed. The meaning hidden behind the words "marriage" and "heritage" in Latin. Both contain the lemma "munus", duty, together with pater and mater, the father and the mother. Thus, heritage is the duty of the father, the accumulation of power and money; marriage is the duty of the mother, to procreate, to keep the family linked. Different duties for different roles and powers. The use of these terms have developed in Roman law. Changed a lot? It does not seem.

Ultimately, I recommend you to read this book. It is interesting, rich in information, data, and verified news. It is exciting, full of true stories. It is engaging, because the author knows the subject well and knows how to tell it thrilling the readers.
And above all, it is so true what she writes that to realize that we are all impregnated with prejudices and that it is also jurisprudence, it fills us with a certain irritation and desire for change for the better.

That every person, both women and men, can read this book and from there try to improve us all.

Paola Di Nicola
My word against his

Paola Di Nicola - La mia parola contro la sua

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mercoledì 6 marzo 2019

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