Un libriccino piccolo, nemmeno 100 pagine, sei saggi di George Orwell, lo scrittore di 1984 e La fattoria degli animali, tra gli altri. Qui Orwell parla in prima persona a proposito della sua esperienza come commesso in una libreria dell'usato, del costo dei libri, della giornata tipo di un recensore e soprattutto, in quello che a mio parere è il saggio più importante, della libertà intellettuale degli scrittori nelle nostre società liberali e negli stati totalitari. Orwell fu molto attivo in politica e nel sociale e in quel saggio mette a confronto le due posizioni politiche, le due società, non risparmiando la verità su quella che è la situazione nella Inghilterra del suo periodo, lontana da essere quel modello di verità che sembra. E non mancano le affinità con il mondo contemporaneo...
Una lettura all'apparenza semplice ma che necessita di più attenzione soprattutto in alcuni passaggi del saggio "La prevenzione della letteratura".
George Orwell
Memorie di un libraio
Garzanti
Euro 4,90
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A small booklet, not even 100 pages, six essays by George Orwell, the writer of 1984 and Animal Farm, among others. Here Orwell tells firsthand about his experience as a clerk in a used bookstore, the cost of books, a reviewer's typical day and above all, in what I believe is the most important essay, the intellectual freedom of writers in our liberal societies and totalitarian states. Orwell was very active in politics and in the social field and in that essay he compares the two political positions, the two societies, not sparing the truth about what is the situation in the England of his period, far from being a model of truth. And there is no lack of affinities with the contemporary world...
An apparently simple reading but that needs more attention especially in some passages of the essay "The prevention of literature".
George Orwell
Memories of a bookseller
