Sono sempre stata una grande appassionata di storia. La mia libreria vede la presenza di una collezione di biografie e romanzi storici, adoro visitare le dimore di coloro che hanno dato contributi culturali e storici. Devo ammettere che, invece, la storia come viene insegnata a scuola l'ho sempre trovata molto ostica, un succedersi di date e nomi di battaglie che niente hanno a che spartire con la storia come la immagino io e più come un esercizio mnemonico. Più che alla storia dei popoli e delle nazioni, sono più interessata alle storie personali dei vari personaggi storici.
Ecco il motivo per cui quando ho comprato questo libro non vedevo l'ora di iniziare e di scoprire un sacco di cose interessanti sulle varie regine.
L'idea del libro è molto interessante, un modo nuovo di raccontare la storia, partendo con la medievale Fredegonda fino a Wallis Simpson. Ce ne sono veramente tante, e c'è davvero di tutto.
Per alcune di loro, però, ho problemi ad essere d'accordo con l'aggettivo "malvagia". Alcune di loro sono frutto dei loro tempi, quando essere un qualunque essere umano voleva dire avere a che fare con la brutalità per sopravvivere. Altre sono portate dalla smania di potere, dal desiderio di prevalere su chiunque. Ma più si viene avanti con gli anni, più che malvagie le donne presenti le definirei meglio "di forte personalità".
Anna Bolena non era malvagia, ma era spinta dall'ambizione di diventare la regina d'Inghilterra e probabilmente anche dai giochi della sua stessa famiglia. La ragione della sua fine non era certo nella sua cattiveria ma nel fatto, assolutamente naturale, di non essere riuscita a dare un erede a Enrico VIII. Wallis Simpson era sicuramente una donna di forte personalità e poco incline a perdonare una famiglia reale che, ovviamente, non l'aveva accolta a braccia aperte. Per non parlare di Lilian Baels, la seconda moglie del re del Belgio, il cui unico difetto era stato venire dopo la regina Astrid, amatissima dal suo popolo e diventata l'icona della regina perfetta.
Più che malvagità, quindi, definirei la maggior parte di queste donne, di forte personalità, figlie del loro tempo e tutte inserite nelle dinamiche dei palazzi del potere, che poco spazio lasciano alla bontà d'animo e alla dolcezza. Del resto, si sa che quando è un uomo ad avere una forte personalità, si dice con ammirazione che è uno tosto, un duro, mentre se al contrario è una donna, è una str...

Marina Minelli
Le regine e le principesse più malvagie della storia
Newton Compton Editori
Euro 5


*********************************************************************************
History is one of my passions. My bookshelves see the presence of a collection of biographies and historical novels, I am really interested in visiting the mansions of people who gave their contribution to culture and history. I must admit that, instead, I've found tough the history as taught in school, a succession of dates and battles having nothing to do with the history as I imagine and more as a memory's exercise. More than the history of people and nations, I'm more interested to personal history of historical single characters.
That's the reason why when I've bought this book I was looking forward to starting and discovering a lot of interesting things about these women.
The main idea is pretty interesting, a new way to tell the history, from the medieval Fredegund to Wallis Simpson.
For some of them, however, I don't agree with the adjective "mean". Some of them are the result of their time, when being a woman means having to deal with viciousness to survive. Others are moved by the power's yearning, the desire to prevail on anybody. But step by step, age to age, I prefer identify these women "strong characters".
Anne Boleyn wasn't mean, but she was moved by the ambition of becoming the new Queen of England and probably by the games of her own family. The reason of her death wasn't her wickedness but the natural not being able to give an heir to Henry VIII. Wallis Simpson was a woman gifted of a strong personality and not disposed to forgive a royal family who, of course, didn't welcome her with open arms. Not to mention Lilian Baels, the second wife of the King of Belgium, whose sole defect was marrying him after the Queen Astrid, immensely loved by her people and become the symbol of the perfect queen.  More than wickedness, so, I would define the most part of these women, strong personalities, daughters of their time and integrated in the dynamics of the corridors of power, where there isn't space for kindness. After all, you know that when a man has a strong personality, people admires him and says he is determined, but when it is a woman, she is a b...

Marina Minelli
The most wicked queens and princesses in history

Marina Minelli - Le regine e le principesse più malvagie della storia

Posted on

domenica 30 novembre 2014

Leave a Reply