Domenica, 2 luglio 1961: nella sua casa di Ketchum, nell'Idaho, Ernest Hemingway si suicida.

Negli ultimi anni della vita dello scrittore americano gli squilibri mentali divennero evidenti: era convinto di essere malato, aveva crisi maniaco-depressive, viaggiò senza sosta e senza motivi precisi, aveva vuoti di memoria. Gli amici spagnoli cercarono di aiutarlo e lo portarono a New York, ma lì la situazione peggiorò ulteriormente ed Hemingway era convinto di vedere complotti ovunque.

Il 30 novembre 1960, a seguito del parere di uno psichiatra, venne ricoverato e sottoposto a vari elettroshock. Dimesso a gennaio, ricominciò con fatica a lavorare. Il 26 giugno, dopo un secondo ricovero, venne nuovamente dimesso e dichiarato guarito. Ma sei giorni dopo, Hemingway trovò le chiavi dell'armadietto dei fucili e si sparò un colpo in bocca.

Morì così uno dei più grandi scrittori che la letteratura americana abbia mai avuto.

Tre giorni, il funerale nella chiesa di "Our Lady of the Snow", alla presenza dei tre figli e degli amici più stretti. Il suo corpo verrà sepolto al cimitero di Ketchum.


Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Ernest_Hemingway

Devo ammettere che i miei sentimenti nei confronti di Hemingway sono abbastanza contrastanti. Lo reputo un autore immenso, uno scrittore che è riuscito a esprimere nella sua opera la forza dello spirito, la vita rude, il vigore nel pieno senso della parola.
Dall'altra,,, non è certo obbligatorio apprezzare uno scrittore ma non apprezzarlo certo come persona. Voi sapete benissimo che io adoro Francis Scott Fitzgerald. Ecco, Ernest con lui si era comportato come uno str**zo. Sebbene sia stato proprio Scott ad aiutarlo nei primi anni della sua carriera, e l'abbia sempre sostenuto, negli ultimi anni, quando le fortune dei due avevano andamenti opposti, Ernest si vergognava di lui e spesso e volentieri lo denigrò nelle lettere che scriveva, definendolo "ubriacone" (da quale pulpito....). Quindi sì, riconosco la grandezza dello scrittore, ma anche la pochezza dell'amico.

L'ultima dimora di... Ernest Hemingway

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giovedì 2 luglio 2015

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