Da appassionata di mitologia greca, ho trovato l'idea iniziale di questo libro molto interessante. Per quanto ci siano figure femminili affascinanti nell'Iliade e nell'Odissea, l'intera narrazione del ciclo di Troia è sempre raccontato dal punto di vista maschile, degli eroi. Alle donne si addice il silenzio, essere causa di guerra, madri e mogli, ma mai avere un ruolo attivo e mai parlare di se stesse.
In questo libro finalmente le donne prendono la parola e raccontano i nove anni di guerra dal loro punto di vista. Anzi, soprattutto una donna: Briseide. Se dal lato troiano c'è Elena, causa della guerra di Troia, Briseide è la causa dello scontro tra i due più forti combattenti, Agamennone e Achille.
Sappiamo chi era prima della guerra, principessa di Lirnesso, sposa di Minete. Una volta questa espugnata da Achille e uccisi tutti i maschi, Briseide diventa la schiava favorita dell'eroe acheo e come tale in questo romanzo è la testimone della guerra vista dall'accampamento. Attraverso il suo racconto vediamo la vita quotidiana, non quella del campo di battaglia, ma quella del quartier generale di uno dei protagonisti, e poi quello che sarebbe considerata l'infermeria, le cucine, le botteghe dove le donne filano, raccontano le loro storie, si consolano e si scambiano aiuti. Il libro abbraccia un vasto arco di tempo, dalla conquista di Lirnesso fino alla morte di Achille e alla sconfitta di Troia, con la partenza dei greci per ritornare alle loro case.
Letto in quattro giorni, è un libro con una trama molto conosciuta ma sempre avvincente. La Barker ci dà una narrazione a tutto tondo di quel mondo, attraverso gli occhi di chi quel mondo più che viverlo lo subiva: le donne. Mai era stata data tanta voce a coloro che sono sempre state delle protagoniste mute, vittime dei capricci del fato e di quello che eroi e dei hanno scelto per loro.
Bellissimo, una lettura assolutamente consigliata.

Pat Barker
Il silenzio delle ragazze
Einaudi
Euro 18,50

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As a Greek mythology enthusiast, I found the main idea of ​​this book very interesting. Although there are fascinating female figures in the Iliad and the Odyssey, the whole narrative of the Trojan cycle is always told from the male point of view, of the heroes. Women should be silent, be a cause of war, mothers and wives, but never play an active role and never talk about themselves.
In this book women finally take the floor and talk about the nine years of war from their point of view. Indeed, above all one woman: Briseis. If on the Trojan side there is Helen, the cause of the Trojan war, Briseis is the cause of the clash between the two strongest fighters, Agamemnon and Achilles.
We know who she was before the war, princess of Lyrnessus, wife of Mynes. Once the city is conquered by Achilles and all the males are killed, Briseis becomes the favorite slave of the Achaean hero and as such in this novel is the witness of the war seen from the camp. Through her story we see everyday life, not that of the battlefield, but that of the headquarters of one of the protagonists, and then what would be considered the infirmary, the kitchens, the workshops where women spin, tell their stories, console and exchange aids. The book spans a vast span of time, from the conquest of Lyrnessus to the death of Achilles and the defeat of Troy, with the departure of the Greeks to return to their homes.
Read in four days, it is a book with a well-known plot but always compelling. Barker gives us an all-round narrative of that world, through the eyes of those who, rather than live it, suffered that world: women. Never had so much voice been given to those who have always been mute protagonists, victims of the whims of fate and of what heroes and gods have chosen for them.
Beautiful, absolutely recommended reading.

Pat Barker
The silence of the girls

Pat Barker - Il silenzio delle ragazze

Posted on

venerdì 7 febbraio 2020

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