Figlia della filosofa femminista Mary Wollstonecraft e del filosofo e politico William Godwin, moglie di Percy Shelley e soprattutto, autrice del supremo capolavoro gotico Frankenstein, Mary Shelley morì il 1 Febbraio del 1851 a Londra, all'età di 54 anni.

Dopo la morte del marito nel 1822, Mary Shelley si impegnò nel continuare la memoria delle sue opere, nel rispetto della sua importanza, senza svilire e o cedere a compromessi per soldi. La sua grande preoccupazione sarà anche crescere da sola l'unico figlio rimastole, Percy Florence, che sarà sempre un figlio devoto e andrà a vivere con lei per aiutarla negli ultimi anni di vita.
Ma la scrittura fu comunque sempre una parte importante della sua vita, sia come scrittrice che come curatrice editoriale.

I suoi ultimi anni però furono pesantemente segnati dalla malattia. Tra il 1839 e la morte venne colpita da diverse forti emicranie e da colpi apoplettici che finirono per impedirle di leggere e scrivere, e che possono essere riconducibili a un probabile tumore al cervello.
Mary Shelley morì il 1 febbraio 1851 a Chester Square, a Londra.
L'autrice avrebbe voluto essere sepolta vicino ai suoi genitori, il figlio e la nuora però non apprezzavano il cimitero di St. Pancras e preferirono seppellirla vicino alla loro nuova casa, nel cimitero di St Peter a Bournemouth. Nella nuova tomba verranno poi trasferite le ceneri dei genitori e, dopo la loro morte, anche quelle del figlio e della nuora.


Fonte: Wikipedia - Mary Shelley

L'ultima dimora di... Mary Shelley

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sabato 1 febbraio 2020

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