Dopo due anni passati in Italia, viaggiando tra Venezia, Roma, la Sicilia e Napoli, in un duplice appagamento dei sensi e dello spirito, circondato dalle bellezze naturali e architettoniche, nel 1788 torna a Weimar, città della Turingia in Germania.
Nel suolo tedesco, trovò una accoglienza fredda. Lasciò ogni incarico pubblico e si lega a una fioraia che gli darà cinque figli. I suoi ultimi lavori non riscuotono grande successo, e anzi vengono spesso contestati per i temi licenziosi.
Solo l'amicizia con Schiller lo salverà da una crisi letteraria e personale. Nel 1809 pubblicherà, tra gli altri lavori, Le affinità elettive, e avrà altre due relazioni importanti.
Muore il 22 marzo 1832 a Weimar, per infarto. Il suo corpo è sepolto nella Cripta dei Principi nel Cimitero storico di Weimar.
Per quanto mi riguarda, Goethe rimarrà sempre come l'autore di uno dei miei libri preferiti in assoluto, "I dolori del giovane Werther". Almeno una volta all'anno lo riprendo in mano, e ogni volta mi sconvolge la poesia, la bellezza di quel libro, la potenza dei sentimenti contenuta. Sommo capolavoro.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Johann_Wolfgang_von_Goethe