Unica scrittrice italiana vincitrice del Premio Nobel, si spegne 81 anni fa, a Roma, Grazia Deledda.
Nel 1899, con già un'attività letteraria importante alle spalle, si trasferisce a Roma e, l'anno dopo, sposa Palmiro Madesani, un funzionario del Ministero delle Finanze che lascerà il lavoro per dedicarsi a farle da agente letterario.

Dal 1903 si susseguono una serie di romanzi ed opere per il teatro, capolavori come L'edera e Canne al Vento. I temi principali della sua opera sono l'etica patriarcale del mondo sardo e le sue atmosfere, luogo mitico e archetipo di tutti i luoghi, terra senza tempo.

Il 10 dicembre del 1926 le viene conferito il Premio Nobel per la Letteratura, con la motivazione:

"per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano"

Ancora oggi è l'unica scrittrice italiana ad aver ricevuto il premio.

Nel 1936, dieci anni dopo, Grazia Deledda muore per un tumore al seno di cui soffriva da tempo. La sua ultima opera, autobiografica, Cosima, apparirà nel settembre dello stesso anno.

Il suo corpo è custodito in una tomba di granito nero, nella chiesa della Madonna della Solitudine a Nuoro, ai piedi del monte Ortobene.

Fonte: Wikipedia - Grazia Deledda

L'ultima dimora di... Grazia Deledda

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martedì 15 agosto 2017

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