A circa pag 100, avevo già scritto una bozza di questa recensione. Tre parole: "Noioso. Prevedibile. Inutile." Poi succede l'evento cardine del libro e lì c'è una parte molto commovente, un po' alla Colpa delle Stelle. Poi di nuovo, ti rendi conto che John Green usa queste parti così commoventi per argomenti più trascendentali e filosofici... Sempre buoni per colpire gli adolescenti. E così forse dovrei aggiungere anche l'aggettivo "Furbo" all'elenco? Sicuramente.
Come tanti altri autori prima di lui, John Green ha scoperto in questo romanzo, il suo primo lavoro, la sua formula magica e la usa in ogni libro. Però io sono un po' cresciuta per mettermi a scrivere frasi sul diario. E quindi con me questa tattica non funziona. Ho trovato la storia comunque noiosa, qualcosa che difficilmente mi ricorderò tra un mese. Pagine lette per passare il tempo. E vah, ora si torna alle letture vere.

John Green
Cercando Alaska

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At about pag.100, I had already written a draft of this review. Three words: "Boring. Predictable. Useless." Then the cornerstone event happens and from there start a very moving part, a little bit like "The Fault in Our Stars". Then again, I realized that John Green uses these moving parts to write about more transcendental and philosophical subjects... always good to move the teenage audience. And so, is it the point to add "Tricky" to the list? Indeed.
Like a lot of writer before him, John Green discovered in this novel, his debut novel, his own magic formula and he uses it in every book. But I am a bit grown up to write quotes in my school diary. And so in me this tactic doesn't work. The story is pretty boring, something I am not going to remember to in a month. Pages to spend time. And now, I come back to real readings. 

John Green
Looking for Alaska

John Green - Cercando Alaska

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lunedì 4 maggio 2015

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