Uno dei maggiori autori di prosa in inglese del XX secolo, scrittore, giornalista, saggista, opinionista, George Orwell deve la sua grande fama soprattutto a due romanzi: la distopia 1984 e l'allegoria politica La fattoria degli animali. Quest'ultimo sarà completato nel 1944, ma ci vorrà un anno perché sia pubblicato: molti editori, infatti, si rifiutarono di accettarlo per le critiche allo stalinismo e a Stalin, in quel periodo alleato della Gran Bretagna.
Sempre nel 1945 si impegnerà come corrispondente di guerra da Francia, Germania e Austria, e morirà la moglie durante un intervento chirurgico.
Nel 1947 Orwell si trasferisce a Jura, isolata e fredda isola facente parte delle Ebridi. Il clima del luogo non è certo adatto per lo scrittore, che soffre di tubercolosi ed è costretto a vari ricoveri in sanatorio. Nel 1949 si risposerà nella sua stanza di ospedale e si dedicherà alla revisione di 1984, scritto l'anno prima. Il libro verrà pubblicato nel giugno di quest'anno e riceverà molte critiche positive e il successo del pubblico.

Al contrario del suo successo letterario, però, la sua salute continuava a peggiorare. Il 21 gennaio del 1950, al University College Hospital di Londra, per il cedimento di un'arteria polmonare, George Orwell muore.
Pur essendo ateo, aveva richiesto di essere sepolto secondo il rito Anglicano nel cimitero della chiesa più vicina al luogo dove sarebbe morto. Poiché non vi era alcun spazio libero al centro di Londra, ed essendoci il serio rischio che venisse cremato, contro le sue stesse volontà, grazie all'intercessione di un amico venne trovato un posto nel cimitero della chiesa di All Saints, a Sutton Courtenay, nell'Oxfordshire. La sua lapide riporta semplicemente le date di nascita e di morte e il suo vero nome, Eric Arthur Blair, e non il suo più famoso nome d'arte.


Fonte: Wikipedia - George Orwell

L'ultima dimora di... George Orwell

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lunedì 21 gennaio 2019

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