Mai fidarsi delle recensioni in copertina di un libro. Quella qui presente recita: "Un romanzo acuto, bellissimo e che non lascia scampo". Beh, io l'ho trovato noioso, superficiale e, per fortuna, corto.
Helen é una signora divorziata, vive da sola ma accanto vivono i nipoti e ha un lavoro di critica. Ha una vita tranquilla, sconvolta dall'arrivo della sua amica Nicola, malata di cancro in fase terminale. Originaria di Sidney, ha scoperto che a Melbourne c'é un centro che cura, in modo "naturale", le patologie più gravi. Le due amiche non possono essere più diverse: quanto é metodica, pratica e ragionevole Helen, tanto é svampita e infantile Nicola. La convivenza e i reciproci caratteri rendono pesante la convivenza e i momenti di tensione si fanno sentire.
Gli equilibri che si creano nelle famiglie e nei rapporti stretti con i malati di cancro sono sicuramente difficili e assolutamente delicati, ma mi sembra che la scrittrice non vada a fondo, che la narrazione rimanga sempre alquanto superficiale. Inoltre, forse normale per la cultura australiana, ma c'é soprattutto una cosa che mi ha lasciata sbigottita: per esempio, Helen accetta di ospitare Nicola per il periodo di cure però poi dice che in effetti la loro non é proprio una grande amicizia, del resto "si conoscono solo da 15 anni"... Solo? Beh vabbé... Anche se devo ammettere che, per quanta pietà trasmetta, il personaggio di Nicola é assolutamente irritante e insopportabile. Brutalmente sincera, lo so, ma visto che il romanzo rimane superficiale qualcuno lo deve pur essere, no?
Comunque, bruttarello, non é come é stato dipinto nella recensione di copertina.

Helen Garner
La stanza degli ospiti
Mondadori
Euro 18,50


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Never trust the review in the cover of a book. The one in here is "A smart novel, beautiful and will leave you no way out". Well, for me, it is boring, superficial and, fortunately, short.
Helen is divorced, she lives alone but in the next house there are some relatives, and she is a reviewer. Her quiet life will be shocked by the coming of her friend Nicola, terminally ill of cancer. From Sidney, she discovered in Melbourne there is a medical centre that can nurse, in "natural" way, the most acute diseases. The two friends are very different: Helen is methodical, pragmatic and rational, Nicola is hare-brained and childish. Living together and the different personalities will weigh down the atmosphere and will lead to tensions.
The balances in families and in relationships with cancer ills are for sure difficult and fragile, but in my opinion it looks like the writer doesn't examine in depth, the story stays rather superficial. More, maybe normal for Australian way of living, but there is one thing letting me astonished: for example, Helen agrees to host Nicola for the therapy but then she says that they are not very good friends, moreover "they know each other just since fifteen years"... Just? Well... I admit that, for that simpathy she spread, Nicola is irritating and intolerable. I'm frankly honest, I know, but the novel is superficial too, so it's not a problem, is it?
So, unsuitable, not as the review on the cover tells.

Helen Garner - La stanza degli ospiti

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martedì 8 aprile 2014

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