Vi avevo promesso una nuova rubrica, ed eccomi pronta finalmente a svelare il mistero. Diciamo che questa rubrica non ha proprio un tono allegro e spensierato, però è una cosa a cui tengo molto. Dovete sapere che io amo molto visitare i grandi monumenti, e molto spesso capita che le persone più importanti di una nazione, quelle che hanno fatto la sua storia culturale, lì vengano appunte sepolte.
Ecco, questa nuova rubrica vi porterà a spasso per tutto il mondo alla ricerca dell'Ultima Dimora dei grandi scrittori, lì dove potete in qualche modo andare a trovarli e ringraziarli per le meravigliose trascorse tra le loro pagine.
E il primo degli scrittori di cui vi parlo in questa rubrica è colui che infuse in me questo rispetto e questo apprezzamento per i Sepolcri... e chi altri se non colui che scrisse i "Dei Sepolcri", Ugo Foscolo.
Negli ultimi anni della sua vita, visse a Londra, dove, colpa del suo carattere irascibile e delle spese compiute, si ridusse a vivere nelle zone più povere della città dove, probabilmente, contrasse la tubercolosi. Morì nella capitale inglese nel 1827 e lì venne sepolto. Nel 1871 le sue ceneri vennero trasportate nella Basilica di Santa Croce, a Firenze, realizzando così il desiderio del Foscolo di tornare nella sua patria. Ed è qui, che potere andare a visitare la sua ultima dimora terrena:
Ma più beata ché in un tempio accolte / Serbi l'itale glorie, uniche
forse / Da che le mal vietate Alpi e l'alterna / Onnipotenza delle umane
sorti / Armi e sostanze t'invadeano ed are / E patria e, tranne la
memoria, tutto.
(Ugo Foscolo, Dei Sepolcri)
(Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Ugo_Foscolo)