Io adoro (detto con mooooooolta enfasi) scoprire nuovi autori e innamorarmi perdutamente, come se fosse sempre la prima volta. Ecco, mi sono innamorata perdutamente di Siri Hustvedt. La signora è la moglie di Paul Auster, altro grande nome della scrittura e vive a New York. Io già me li immagino loro due che la sera leggono, discutono di libri e scrittori, vanno alle mostre e discutono della scena artistica newyorkese. E questa, lo confesso, è sempre stata una delle fantasie libidinose che ho avuto sulla mia vita futura insieme all'uomo perfetto. Comunque...
I protagonisti di questo libro sono essi stessi scrittori e artisti, ben inseriti nella vita culturale della loro città. Leo è il protagonista e la voce narrante. Storico dell'arte e insegnante, è lui che ci porta attraverso la sua storia, la sua e quella di Bill, di Violet, di Erica, di Matt e Mark. La storia dell'amicizia degli adulti passa poi a raccontare la storia dei due ragazzi. Il libro passa da essere un romanzo a essere un saggio psicologico e a sfiorare i toni del giallo.
La storia dei rapporti interpersonali dei protagonisti è il punto focale del libro. L'amicizia dei due uomini, le loro influenze nelle rispettive famiglie, il fatto di essere quasi un microcosmo tutto loro, attorno a cui ruotano personaggi di contorno. Come nella vita vera, tragedie e dipendenze porteranno a certezze scardinate e a non sapere più chi si ha di fronte, a veri momenti di pura ansia.
La scrittura è splendida. Elegante, incisiva, intelligente. Per molti aspetti mi ha ricordato Donna Tartt, e questo potrebbe anche riportare alla mia teoria secondo cui, a seconda di dove si vive, si scrive allo stesso modo.
La mia prima esperienza con la scrittura di questa signora, e di certo non sarà l'ultima. E grazie a lei, darò una possibilità anche al marito.

Siri Hustvedt
Quello che ho amato
Einaudi
Euro 17,50

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I love (told with a lot of emphasis) discovering new writers and madly falling in love, as it is always the first time. There I am, I am madly in love with Siri Hustvedt. She is Paul Auster's wife, another big name in literature, and they live in New York City. In my mind, there is this beautiful picture of them reading together in the evening, discussing about books and writers, visiting exhibitions and discussing about art and new yorker artistic scene. This one, I admit, it's my favourite libidinous fantasy about my future life with my future perfect man. Anyway...
The characters are writers and artists too, well integrated in the cultural life of their city. Leo is the main character and narrator. Art historian and teacher, he brings us through his story, about Bill, Violet, Erica, Matt and Mark. The friendship of the adults, then the story of the two boys. The book starts being a novel, then a psychological essay and then almost a thriller. The relationships between the characters are the focus. The two men's friendship, their influences in the respective families, being almost a microcosm by their own, surrounded by supporting characters. As it happens in real life, tragedies and addictions will bring to scattered certainties and not knowing anymore who we think to know.
The writing is gorgeous. Elegant, sharp, smart. In a lot of respects she reminds me to Donna Tartt, and this reminds me my theory that, depending on where one lives, writers have the same style.
My first experience with this lady, and it's not going to be the last one. And thanks to her, I'll give an opportunity to her husband too.

Siri Hustvedt
What I loved

Siri Hustvedt - Quello che ho amato

Posted on

mercoledì 10 giugno 2015

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