Nasce tutto da una frase detta durante una presentazione di un libro scritto da Albinati stesso e Francesca d'Aloja, Otto giorni in Niger, su un viaggio organizzato dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Allo scrittore e intellettuale viene chiesto un commento riguardo alla vicenda della nave Aquarius, a cui era stato vietato di attraccare in porto italiano. La nave era stata bloccata in quanto recava profughi naufragati al largo della Libia.
Albinati prende la parola ed esprime il pensiero infame:
"Sapete, sono arrivato a desiderare che morisse qualcuno, su quella nave. Ho desiderato che morisse un bambino sull'Aquarius."
Nei giorni seguenti sullo scrittore si abbattero gli insulti sui social e sui giornali, e se ho più o meno capito come è andata la cosa, è stata una marea di insulti e oscenità, per la maggior parte da gente che aveva giusto letto la frase incriminata, senza un contesto, e senza aver approfondito il motivo per cui era stata detta.
Albinati, da persona intelligente qual è, ha scritto una risposta di 106 pagine, che è il libretto che ho finito di leggere da circa una mezz'oretta. Ovviamente la frase non è stata, come purtroppo ormai capita spesso, ma è stata una dichiarazione pensata per far riflettere, per accendere l'interesse e costringere l'ascoltatore a riflettere. In queste pagine troverete un breve riassunto di quello che sta succedendo in questo momento in Italia, nella politica italiana, il clima che si respira, sia verso gli stranieri, colpevoli di non essere del nostro stesso colore, sia verso gli intellettuali, radical chic, colpevoli di voler fare i professoroni dall'alto dei loro studi e di non prendere sul serio chi invece si dichiara autentico, uno che parla come fosse al bar, patente di vicinanza al popolo e sincerità.
Ho trovato questo libro molto importante, interessante, una disamina onesta di quello che sta succedendo in questo momento in Italia. Intelligente e con una velata punta di ironia.
Sarebbe bello se il dibattito politico e sociale in Italia fosse sempre a questi livelli. Nel mio piccolo posso concentrarmi su prodotti di questa Italia, evitando le bagarre da bar e i voti raccolti con la pancia.
Edoardo Albinati
Cronistoria di un pensiero infame
Baldini e Castoldi
Euro 12
******************************************************************************
If this is a radical chic, I'm happy to be on their side.
It all comes from a sentence said during a presentation of a book written by Albinati himself and Francesca d'Aloja, Eight days in Niger, about a trip organized by the United Nations High Commissioner for Refugees. The writer and intellectual are asked for a comment regarding the story of the ship Aquarius, which had been forbidden to dock in the Italian port. The ship had been blocked as it was carrying shipwrecked refugees off Libya.
Albinati takes the floor and expresses the infamous thought:
"You know, I came to want someone to die on that ship. I wanted a child to die on the Aquarius."
In the following days, insults overthrew the writer on social media and newspapers, and if I understood more or less how things went, it was a flood of insults and obscenities, mostly from people who had just read the offending sentence, without a context, and without having deepened the reason for which it was said.
Albinati, as an intelligent person as he is, wrote a 106-page answer, which is the booklet I have been reading. Obviously the sentence was not, as unfortunately now often happens, but it was a statement designed to make people think, to arouse interest and force the listener to reflect. In these pages you will find a brief summary of what is happening at the moment in Italy, in Italian politics, the climate we breathe, both towards foreigners, guilty of not being our own color, and towards intellectuals, radical chic, guilty of being a "professorone" from the top of their studies and not taking seriously those who instead declare themselves to be authentic, one who speaks as if he were at the bar, a license of closeness to the people and sincerity.
I found this book very important, interesting, an honest examination of what is happening right now in Italy. Smart and with a veiled touch of irony.
It would be nice if the political and social debate in Italy were always at these levels. In my own small way I can concentrate on products from this Italy, avoiding the brawls of the bar and the votes collected from the belly of the nation.
Edoardo Albinati
Chronicle of a infamous thought