Sarà che non è il primo romanzo di area scandinava che leggo, ma mi rendo sempre conto della differenza che fa l'area geografica, l'ambiente, in cui chi scrive cresce e vive.
In questo romanzo, per esempio, c'è un aspetto scarno, essenziale, un certo andare dritto al punto senza perdersi in inutili giri di parole e in inutili descrizioni. Per fare il confronto esagerato, non c'è niente della lentezza e delle descrizioni lussureggianti di un certo realismo magico tipico dei paesi sudamericani.
Anche le figure principali di questo romanzo, sono due. Due specchi opposti. Quanto Katri è fredda, calcolatrice, decisa, Anna è infantile, preferisce essere imbrogliata ma mantenere buoni rapporti, distratta, preferisce non pensare alle responsabilità e vivere nel suo mondo di quadri e conigli, che segretamente odia.
L'incontro/scontro tra queste due figure non può che lasciare segni.
Il libro si legge piacevolmente, ho apprezzato la sua linearità. Linearità e durezza che si ritrova nelle protagoniste e nel loro conoscersi, avvicinarsi e scontrarsi. E' un gioco di potere, piccoli passi avanti quasi spontanei ma che celano una volontà decisa.
Insomma, un libro particolare, interessante. Il primo che leggo di questa autrice.

Tove Jansson
L'onesta bugiarda
Iperborea
Euro 16

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Maybe because it's not the first Scandinavian area novel I read, but I always realize the difference that the geographical area makes, the environment, in which the writer grows and lives.
In this novel, for example, there is a thin, essential aspect, a certain go straight to the point without getting lost in useless turns of words and in useless descriptions. To make the comparison exaggerated, there is nothing about the slowness and the lush descriptions of a certain magical realism typical of the South American countries.
Even the main figures of this novel are two. Two opposite mirrors. How Katri is cold, calculating, determined, Anna is childish, she prefers to be cheated but to maintain good relations, distracted, she prefers not to think about responsibilities and to live in her world of paintings and rabbits, which she secretly hates.
The meeting / clash between these two figures can only leave marks.
The book is a nice reading, I appreciated its linearity. Linearity and hardness that is found in the protagonists and in their knowledge, approach and clash. It is a game of power, almost spontaneous small steps forward but which hide a determined will.
In short, a particular, interesting book. The first I read about this author.

Tove Jansson
The true deceiver

Tove Jansson - L'onesta bugiarda

Posted on

venerdì 27 luglio 2018

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