ottobre 2018

Non pensavo che questo libro mi avesse seguito per così tanti mesi. Eppure mi rendo conto che è rimasto nel mio comodino per tre mesi. La spiegazione però è semplice: ho letto un certo tot di pagine ogni tanto, perchè essendo abbastanza ripetitivo non volevo arrivare a esserne annoiata, e così ho potuto godermelo a pieno.
Shaun Bythell è il proprietario di The Bookshop, una libreria che vende volumi usati, a Wigtown, in Scozia. Nel suo diario racconta la vita quotidiana di un libraio, i clienti più bizzarri, le assistenti non da meno, e soprattutto il lavoro stesso: raccogliere e selezionare i libri più interessanti dai venditori, la vendita attraverso Amazon e altri siti, organizzare il festival di Wigtown, il rapporto con gli ebook.
Il libro non è solo interessante ma è anche molto divertente. Temo di rientrare in due delle categorie più odiate da Shaun Bythell: non solo sono una bibliotecaria, ma ho letto il suo libro via Kobo... sapendo cosa ne pensa dei Kindle, credo di poter ringraziare il destino che ha posto il mio prezioso aggeggino lontano dal libraio!
Inoltre, e qui aggiungo una nota personale... pur non essendoci mai stata, ho sempre avuto una certa predilezione per la Scozia. E' un posto su cui ho letto tanto, ogni tanto per interesse personale provo anche ad imparare il gaelico scozzese ma purtroppo non vado mai oltre la prima lezione. Insomma, leggere questo libro, sapere che era lì, ogni tanto spiluzziccare un riferimento a qualche località, beh, sono stati tanti piccoli sorsi di un luogo a me caro, seppur da lontano. Un giorno, chissà, ci arriverò... e una delle tappe non potrà che essere Wigtown. Senza Kobo, ovviamente.

Shaun Bythell
The diary of a Bookseller
Ebook

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I did not think this book had followed me for so many months. Yet I realize that he stayed in my bedside table for three months. The explanation, however, is simple: I read a certain number of pages every so often, because being quite repetitive as a diary I did not want to get bored, and so I could fully enjoy it.
Shaun Bythell is the owner of The Bookshop, a bookstore that sells used books in Wigtown, Scotland. In his diary he tells the daily life of a bookseller, the most bizarre clients, but the assistants are definitely not less, and especially the job itself: collect and select the most interesting books from sellers, sell through Amazon and other sites, organize the festival of Wigtown, the relationship with ebooks.
The book is not only interesting but it is also a lot of fun. I'm afraid to fall into two of the most hated categories by Shaun Bythell: not only am I a librarian, but I've read his book via Kobo ... knowing what he thinks about Kindle, I think I can thank the fate that has placed my precious gadget away from the bookseller!
Also, and here I add a personal note... although I've never been there, I have always had a certain fondness for Scotland. It's a place I've read so much about, occasionally for personal interest I also try to learn Scottish Gaelic but unfortunately I never went beyond the first lesson. In short, to read this book, to know that it was there, occasionally spilling out a reference to some locality, well, there were so many small sips of a place dear to me, even from afar. One day, who knows, I will get there... and one of the stops will for sure be Wigtown. Without Kobo, of course.

Shaun Bythell
The diary of a Bookseller

Il sottotitolo di questo libro ne è il riassunto esatto: Storia del mio corpo. Questa è la storia del corpo di Roxane Gay. La storia di una ragazzina di dodici anni che viene stuprata dal ragazzino che credeva di amare, e che inizia a mangiare perchè più quel corpo cresce più lei si sente al sicuro, si sente protetta, si sente forte.
Ma quel corpo che le fa da protezione è lo stesso che le fa da prigione. Roxane non riesce a tenere il passo dei suoi amici senza stancarsi, odia le sedie con i braccioli, odia non trovare niente di carino da mettersi.
Ho amato profondamente questo libro. Non riuscivo a staccarmene fino alla fine. E per quanto la sua storia, a un livello superficiale, non rispecchi assolutamente la mia, vi ho trovato tantissimi punti in comune. Ho amato la sua onestà, la sua ironia, la sua sincerità. Non è un libro facile da leggere, è un libro duro, sincero al limite della brutalità. Vorresti poter abbracciare Roxane, dirle che lei vale 100000 volte di più di quello stronzo che le ha fatto così male, lui e tutti i suoi amici. Dirle che a dispetto di tutto, lei è intelligente, ironica, un'ottima comunicatrice, una persona interessante. Ed è bella. La seguo su Instagram e non c'è foto in cui non veda una donna con un bel sorriso e un bel viso, una donna che sprizza intelligenza, gentilezza e ironia.
Poi ti ricordi che hai letto che non ama gli abbracci, e soprattutto che non l'ho mai incontrata in vita mia, e quindi speri che almeno basti questa recensione per mandarle tutte il tuo supporto.

Roxane Gay
Fame
Einaudi
Euro 17,50

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The subtitle of this book is the exact summary: Story of my body. This is the story of Roxane Gay's body. The story of a twelve-year-old girl who is raped by the boy she thought she loved, and who starts eating because the more she grows the more she feels safe, feels protected, feels strong.
But the body that acts as its protection is the same that makes it a prison. Roxane can not keep up with her friends without getting tired, she hates chairs with armrests, she hates not finding anything nice to wear.
I deeply loved this book. I could not get away until the end. And although her story, on a superficial level, does not reflect my own, I found many points in common. I loved her honesty, her irony, her sincerity. It is not an easy book to read, it is a hard, honest book on the verge of brutality. You wish you could hug Roxane, tell her that she's worth 100,000 times more than the asshole that hurt her so much, he and all his friends. Tell her that in spite of everything, she is intelligent, ironic, an excellent communicator, an interesting person. And she's beautiful. I follow her on Instagram and there is no photo in which I don't see a woman with a beautiful smile and a beautiful face, a woman who sparks intelligence, kindness and irony.
Then you remember that you read that she does not love hugs, and above all that I never met her in my life, and then hope that this review is enough to send all your support.

Roxane Gay
Hunger

L'anno prossimo saranno 50 anni, quasi mezzo secolo dalla scomparsa del cantore della beat generation, con la sua aspirazione a un mondo di libertà, di approfondimento della propria coscienza, di realizzazione alternativa della propria personalità, fuori dalle convenzioni sociali. E per fare questo, purtroppo, in molti casi si finiva a scegliere la via delle droghe e dell'alcool.
I suoi scritti influenzarono e ispirarono l'antimilitarismo, il movimento hippy e il pacifismo, anche se lui si dissociò sempre da questa etichetta politica.
E anche se personalmente non provo alcuna ammirazione per il suo stile di vita, rendo qui omaggio a uno scrittore che ha dato comunque un contributo importante alla storia della letteratura e della società.

Negli ultimi anni della sua vita, nonostante il successo del romanzo Sulla Strada (On the Road), Kerouac non si sentiva ancora completamente appagato. In più, come in molti casi di grande successo tutto insieme, la sua fortuna editoriale crollò nel momento in cui pubblicò gli altri suoi lavori: tutti subirono delle stroncature e il mondo letterario lo derise.

La vita di Kerouac, tra un libro e l'altro, era ormai fatta di lunghi viaggi e soprattutto di incontri sporadici e di lunghe bevute e droghe, abitudini che si rispecchiano nei suoi libri in cui si intuisce l'influsso di queste sulle sua storie e sulla sua scrittura. Nel 1966 un giro di conferenze in Italia per promuovere il suo libro finì in modo disastroso per le continue bevute e la sua personalità autodistruttiva.

Il 20 ottobre 1969 il fegato cede e crea una vasta emorragia interna, a causa di una cirrosi epatica, accusò forti dolori addominali e vomitò sangue. Portato in ospedale, dopo una serie di trasfusioni e un intervento chirurgico, il mattino dopo muore senza aver ripreso conoscenza.

Viene sepolto all'Edson Cemetery a Lowell, nel Massachusetts.


Fonte: Wikipedia - Jack Kerouac

L'ultima dimora di... Jack Kerouac

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domenica 21 ottobre 2018

Ogni libro fa uscire fuori qualcosa di quello che siamo. Nel mio caso, ha fatto uscire una forte riflessione nei confronti nel rapporto di coppia. Dico forte, perché leggendo del rapporto di Lorenzo e Lidia ho provato molte volte l'istinto di voler prendere lei, darle un sonoro ceffone e chiederle "Ma ti vuoi svegliare?". Sarà che non sono più una ragazzina e al fascino del bello e dannato provo solo grande pietà. Un personaggio come Lorenzo, narciso, egocentrico, egoista, indifferente a tutto, immaturo, uno da grandi discorsi e pochi fatti, con me avrebbe vita molto breve. Perché al contrario di Lidia, incredibilmente masochista, alla seconda bugia me ne vado. Perché non ho voglia di perdere tempo in un rapporto così malato e autodistruttivo. Sono entrambi due immaturi, e masochisti.
Ho dato una stella non tanto per la scrittura della Gamberale, che apprezzo. Del resto, non ho finito il libro perché me l'ha consigliato il medico, ma perché mi piace come scrive. Ma ho dato una stella per questi due personaggi che mi facevano solo voglia di prenderli singolarmente e fargli una lavata di capo, perché in una storia così ti ci fermi solo se sei immaturo e non hai alcun tipo di amore e rispetto verso te stesso. E quando succede che entrambi sono così... finisci che sei in un libro chiamato La zona cieca.
Lidia sarebbe anche più razionale, ma finisce per credere continuamente e disperatamente a quest'uomo così sbagliato. Uomo sbagliato che è chiaro con lei fin dal primo giorno, le dice chiaro e tondo di essere un pezzo di merda. E lei continua a crederci. Ora, Lidia cara, io capisco che tu sia innamorata ma la comprensione del testo non fa proprio parte di te.

Adesso vorrei parlare un po' di questo finale aperto, quindi invito chi non vuole spoiler a fermarsi qui.
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Lei è incinta di un altro uomo e ha deciso finalmente di troncare con lui. Va via dalla loro casa e si trasferisce a casa dell'amico Toni, dove aspetterà che la sua casa nuova sia pronta.
Lui è andato a cercare Brian, lo sciamano con cui sente un forte legame spirituale. Gli manda una mail dove gli dice che finalmente si sente deciso ad andare a vivere con Lidia nella nuova casa.
Il fatto è che Brian non esiste, è una creazione di Lidia. E Lidia riceverà quella mail. Cosa succederà?

Il realtà il finale non è aperto, perché noi sappiamo come continua la storia. Perché la Gamberale ce lo racconta in quel libro che è Le luci nelle case degli altri. Libro che non leggerò, perché adesso che so come continua, e che Lidia ha preso la decisione più sbagliata che potesse prendere.
E ci credo che poi gli ho dato una stella a questo libro.

Chiara Gamberale
La zona cieca
Feltrinelli
Euro 15

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Every book brings out something of what we are. In my case, it brought out a strong reflection on relationships. I say it strong, because reading about the relationship of Lorenzo and Lidia I felt many times the instinct to take her, give her a resounding slap and ask her "Do you want to wake up?". Maybe because I'm no longer a girl and for the charm of beautiful and damned I feel only great pity. A character like Lorenzo, narcissus, self-centered, selfish, indifferent to everything, immature, one with great speeches and few facts, with me would have a very short life. Because unlike Lydia, incredibly masochistic, at the second lie I leave. Because I do not want to waste time in a relationship so sick and self-destructive. They are both two immature, and masochists.
I gave a star not so much for the writing of Mrs Gamberale, which I appreciate. Besides, I did not finish the book because the doctor recommended it to me, but because I like it as she writes. But I gave a star to these two characters that made me just want to take them individually and make them a telling off, because in a story like this you stay only if you're immature and you have no kind of love and respect to yourself. And when it happens that both are like this... you end up in a book called The Blind Zone.
Lidia would be even more rational, but ends up believing continually and desperately to this so wrong man. Wrong man who is honest with her from day one, tells her plainly that he is a piece of shit. And she continues to believe in him. Now, dear Lidia, I understand that you are in love but the understanding of the text is not really part of you.

Now I would like to talk a bit about this open ending, so I invite those who do not want spoilers to stop here.
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She is pregnant with another man and has finally decided to break off with him. She leaves his house and moves to her friend Toni's house, where she will wait for her new house to be ready.
He went looking for Brian, the shaman with whom he feels a strong spiritual connection. He sends him an email where he tells him that he finally feels determined to go and live with Lidia in the new house.
The fact is that Brian does not exist, it is a creation of Lydia. And Lidia will receive that mail. What will happen?

Actually the ending is not open, because we know how the story goes on. Because the Gamberale tells us in that book that is The lights in the houses of others. Book that I will not read, because now I know how it continues, and that Lidia has taken the wort decision she could take.
And of course I gave this book one star.

Chiara Gamberale
The blind zone

Da tanto tempo non leggevo qualcosa della Fallaci. Credo che l'ultimo libro avessi letto fosse La Rabbia e l'Orgoglio, ma fosse anche probabilmente il momento sbagliato perchè lo abbandonai.
Questa raccolta di interventi della scrittrice fiorentina, di conferenze in giro per il mondo, è stato il mio modo di riconnettermi con lei.
Si può non essere d'accordo con il suo pensiero, ma la forza che trasmette, la passione politica e giornalistica, quella è innegabile.
Che donna straordinaria!
Sono sei interventi in cui parla di giornalismo, di politica, di diritti e libertà, del suo compagno, il rivoluzionario e poeta greco Alekos Panagulis, morto in un misterioso incidente d'auto.
Sei interventi di grande forza e passione. Solo leggendo quelle parole, sicuramente sottoposte ad accurato studio per renderle piacevoli metricamente, se ne sente la bellezza e la forza.
Sei grandi interventi da una grande donna.

Oriana Fallaci
Il mio cuore è più stanco della mia voce
Rizzoli
Euro 15

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I had not read anything by Fallaci for a long time. I think the last book I have read was Anger and Pride, but it was also probably the wrong time because I abandoned it.
This collection of interventions by the Florentine writer, of lectures around the world, was my way of reconnecting with her.
One can disagree with her thinking, but the power she transmits, the political and journalistic passion, that is undeniable.
What an extraordinary woman!
There are six speeches in which she talks about journalism, politics, rights and freedom, her companion, the Greek revolutionary and poet Alekos Panagulis, who died in a mysterious car accident.
Six interventions of great strength and passion. Only by reading those words, surely subjected to careful study to make them pleasant and in  metric, one feels its beauty and strength.
Six great interventions from a great woman.

Oriana Fallaci
My heart is more tired than my voice

Mi dispiace sempre non dare il massimo voto a libri o raccolte di racconti usciti per beneficienza. Mi dispiace ma devo essere anche sincera con i lettori del mio blog.
Il comune denominatore di questi racconti è avere un personaggio definibile proprio come un cuore di pietra. Che sia un amante, un familiare, un collega di lavoro. Ci sono storie a lieto fine e alcune meno. Mi ha colpito moltissimo la storia di Tiziana Ferrario, ambientata in Afghanistan. E quelle di Loredana Lipperini e di Laura Toscano, che ho trovato poetiche. Quella di Geppi Cucciari mi ha fatto molto ridere, come quella di Barbara Garleschelli su Biancaneve, anche se quest'ultima l'ho trovata non totalmente azzeccata.
Ma a parte queste, le altre sono pagine che non mi hanno lasciato quasi niente.
Insomma, c'è del molto buono ma anche del molto meh.
Ed è per questo motivo che ho deciso di dare il voto a metà.
Una raccolta di racconti interessante, con qualche punta più alta. Non di più.

AAVV
Cuori di pietra
Mondadori
Euro 9

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I am always sorry not to give the highest marks to books or collections of stories published for charity. I'm sorry but I must also be honest with the readers of my blog.
The common denominator of these stories is to have a character definable just like a heart of stone. Be it a lover, a family member, a work colleague. There are stories with a happy ending and some less. I was very impressed by the story of Tiziana Ferrario, set in Afghanistan. And those of Loredana Lipperini and Laura Toscano, which I found poetic. The one of Geppi Cucciari made me laugh a lot, like that of Barbara Garleschelli about Snow White, although I found this last one not totally apt.
But apart from these, the others are pages that have left me almost nothing.
In short, there is some very good but also a lot of meh.
And that's why I decided to give the half-vote.
An interesting collection of stories, with some higher points. Not more.

AAVV
Heart of stone

AAVV - Cuori di pietra

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mercoledì 10 ottobre 2018

Conosco Benedetta Craveri ovviamente per il suo libro più famoso, Amanti e regine. Faccio mea culpa, lo misi tempo fa nella lista dei libri da prendere in biblioteca... ed è ancora lì. Non perchè non mi interessi, ma perchè probabilmente persa in altre letture, con altri libri in arretrato, non è mai venuto il momento giusto.
Poi di recente, durante una passeggiata in libreria, sono incappata in questo libriccino e non ho resistito.
La storica racconta di un fatto realmente avvenuto alla corte di Francia: una truffa orchestrata da una dama caduta in disgrazia, il cui unico scopo era rientrare in possesso delle sue ricchezze incamerate dalla Corona. La collana è il mezzo attraverso cui Madame de la Motte pensa di riuscirci, mettendo in mezzo non solo la regina Maria Antonietta ma anche il cardinale Rohan, contando sul fatto che la regina non rivolgesse la parola a quest'ultimo e che costui ne soffrisse altamente.
La regina lo scopre, il tutto finisce in un processo, che però non otterrà l'esito sperato, ma anzi il contrario: la reputazione di Maria Antonietta, già provata, ne esce ancora peggio. E questo sarà uno degli ingredienti del calderone che porterà il popolo a contrastare l'ascendenza divina della regalità e alla Rivoluzione Francese.
Benedetta Craveri racconta la vicenda in tutti i suoi dettagli, con la precisione della storica, ma rendendola interessante come un romanzo.
Riviviamo lo splendore della corte di Francia, il cerimoniale e i rapporti interni tra i reali e il loro seguito, gente per la maggior parte senza scrupoli che avrebbe fatto qualunque cosa per salire di grado.
Libriccino corto, 87 pagine, ma incredibilmente interessante!

Benedetta Craveri
Maria Antonietta e lo scandalo della collana
Adelphi
Euro 7

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I know Benedetta Craveri of course for her most famous book, Lovers and Queens. I do mea culpa, I put it long ago in the list of books I want to borrow to the library... and it's still there. Not because I do not care, but because probably lost in other readings, with other books in backlog, the right time has never come.
Then recently, during a walk in the bookstore, I stumbled upon this little book and I could not resist.
The historian tells about a fact that actually happened at the French court: a scam orchestrated by a lady fallen into disgrace, whose sole purpose was to return to possess her riches confiscated by the Crown. The necklace is the medium through which Madame de la Motte thinks of succeeding, putting in the middle not only the Queen Marie Antoinette but also the Cardinal Rohan, counting on the fact that the queen did not address the word to the latter and that he suffered greatly.
The queen discovers it, it all ends in a trial, but it will not get the desired result, but rather the opposite: the reputation of Marie Antoinette, already proven, comes out even worse. And this will be one of the ingredients of the cauldron that will lead the people to counter the divine ancestry of royalty and the French Revolution.
Benedetta Craveri tells the story in all its details, with the accuracy of the historical, but making it interesting as a novel.
We relive the splendor of the French court, the ceremonial and internal relations between the royals and their retinue, mostly unscrupulous people who would have done anything to rise in rank.
Short book, 87 pages, but incredibly interesting!

Benedetta Craveri
Marie Antoniette and the scandal of the necklace

Romanzo breve del premio Nobel Marquez, una storia di 77 pagine che si legge in pochissimo tempo, ma collegata a uno dei suoi più grandi capolavori, i Cent'anni di solitudine.
Il colonnello, senza nome, è stato tesoriere della rivoluzione nella circoscrizione di Macondo, e portò a dorso di mula due bauli con i documenti della guerra civile. Documenti la cui ricevuta venne firmata di pugno da Aureliano Buendia, intendente generale delle forze rivoluzionarie nel litorale Atlantico. Quei documenti sono l'assicurazione del colonnello, che sta aspettando da vent'anni la lettera che il governo gli aveva promesso. La risposta sta tutta nel titolo.
Ormai anziano e i valorosi giorni della guerra passati, il colonnello vive di stenti con la moglie e la sua unica fonte di speranza è un gallo da combattimento.
Marquez non si smentisce e crea una storia con un protagonista che in altri casi sarebbe uno sconfitto, ma che qui risalta come eroico e solenne, uno con una speranza: il gallo da combattimento, come lui piccolo ma indomito.
Adoro il mondo di Marquez, quel mondo così... scusate, ma oltre a sudamericano non mi viene, un'atmosfera calda, un po' afosa, ma piena di vita.
Un libriccino come ho già detto di 77 pagine, ma scritto da Marquez rimane sempre un mondo grande, infinito.

Gabriel Garcia Marquez
Nessuno scrive al colonnello
Club degli editori

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Short novel by the Nobel laureate Marquez, a 77-page story that can be read in no time, but linked to one of his greatest masterpieces, the Hundred Years of Solitude.
The colonel, without a name, was the treasurer of the revolution in the constituency of Macondo, and took two trunks with the documents of the civil war on the back of a mule. Documents whose receipt was signed by the own fist of Aureliano Buendia, general intendant of the revolutionary forces on the Atlantic coast. Those documents are the insurance of the colonel, who has been waiting for twenty years for the letter the government had promised. The answer is all in the title.
Now elderly and the valiant days of war passed, the colonel lives on hardship with his wife and his only source of hope is a fighting cock.
Marquez never disappoints and creates a story with a protagonist that in other cases would be a loser, but here stands out as heroic and solemn, one with a hope: the fighting cock, like him small but indomitable.
I love the world of Marquez, that world so... sorry, but in addition to South American no more, a warm world, a bit sultry, but full of life.
A booklet as I have already said of 77 pages, but written by Marquez is always a great, infinite world.

Gabriel Garcia Marquez
No one writes to the colonel

Dire che in questo caso l'ho letto forse è fuorviante. Il libro è infatti un libro fotografico dei due mandati da Presidente degli Stati Uniti di Barack Obama. Ci sono delle didascalie alle foto e delle spiegazioni per le foto più incisive, ma per il resto Pete Souza, il fotografo ufficiale di Obama, lascia giustamente parlare le sue immagini.
Dall'inizio, da quando era ancora "solo" senatore dell'Illinois, alla fine, a quando lascia il Campidoglio e si allontana in elicottero, dando un ultimo sguardo a quella che è stata la sua residenza per 8 anni.
Non sono americana, ma gli Stati Uniti hanno sempre avuto un ruolo importante nella mia vita. Parte della mia famiglia vive lì e Washington DC, beh, è stato amore a prima vista. Ecco perchè sento sempre fortemente il legame con quel grande paese al di là dell'Atlantico.
Ed ecco perchè questo libro è stato fonte di grande emozione e qualche lacrima. Rivedere quelle immagini, ricordare quanta speranza e fiducia nel futuro abbia portato la sua presidenza, mi ha emozionato e mi ha fatto per un attimo dimenticare il presente, in cui alla Casa Bianca vi è un Presidente completamente inadatto al ruolo e che intorna a sè semina solo follia e cattiveria.
Voglio tenere cara la lezione di Pete Souza e di Barack Obama, di quei straordinari otto anni. Sperando che ritornino presto.

Pete Souza
Obama: An Intimate Portrait
Ebook

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To say that I read it in this case is perhaps misleading. The book is in fact a photographic book of the two terms of President of the United States, Barack Obama. There are captions to the photos and explanations for the most incisive photos, but for the rest, Pete Souza, the official photographer of Obama, rightly let his images talk.
From the beginning, since he was still "only" Senator of Illinois, until the end, when he leaves the Capitol by helicopter, giving a last look at what has been his residence for 8 years.
I'm not American, but the United States has always played an important role in my life. Part of my family lives there and Washington DC, well, it was love at first sight. That's why I always feel a strong connection with that great country beyond the Atlantic.
And this is why this book has been a source of great emotion and some tears. To review those images, to remember how much hope and trust in the future his presidency has brought, has moved me and made me forget for a moment the present, in which there is a President in the White House completely unfit for the role and who is spreading around only madness and malice.
I want to hold dear the lesson of Pete Souza and Barack Obama, of those extraordinary eight years. Hoping those times come back soon.

Pete Souza
Obama: An Intimate Portrait

Posso dire che questo libro è stato parte della mia estate, principalmente per questioni temporali: sono andata a sentire la presentazione l'8 giugno e l'ho finalmente letto alla fine di agosto. Ma il tema è comunque rilevante 365 giorni l'anno. E soprattutto mi tocca in prima persona, perchè io sono una childfree. Come spiega bene Michela, c'è differenza tra childfree e childless: la childfree sceglie di non avere figli, mentre la childless li avrebbe voluti ma per qualche motivo non sono mai arrivati. La childfree, a parte le rotture derivate dalle continue richieste di spiegazioni di gente che dovrebbe farsi solo i fatti propri, è generalmente serena e non ha ripensamenti. Vive la sua vita come decide lei, senza figli ma con mille altre cose da fare.
Il libro è molto carino e divertente, affronta il tema da un punto di vista personale, quello della Andreozzi, e senza grandi patemi d'animo. Insomma, non è il punto di vista di una donna che l'ha scelto e si sente il peso del giudizio del mondo sulle spalle, o è divorata dai sensi di colpa... come è giusto che sia, prendi una decisione che senti tua e vivi la vita serena!
Diciamo che c'è qualche punto un po' confuso, per esempio la Childfree di ritorno/la Childfree madre o la Childfree di ritorno, non sono childfree. L'autrice poi lo dice chiaramente però continuano a non esserlo... e non vedo perchè, per quanto brevemente, inserirle in questo libro.
Ma non è un trattato sociologico nè psicologico, e ho apprezzato davvero tanto lo stile leggero di questo libro. Sarebbe interessante partire con questo e poi leggere il resto dei testi sul tema.

Michela Andreozzi
Non me lo chiedete più
HarperCollins
Euro 18

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I can say that this book was part of my summer, mainly for temporal matters: I went to hear the presentation on June 8th and I finally read it at the end of August. But the theme is still relevant 365 days a year. And above all it touches me in the first person, because I am a childfree. As Michela explains well, there is a difference between childfree and childless: the childfree chooses not to have children, while the childless would have wanted them but for some reason they never arrived. The childfree, apart from the annoyance from the continuous requests for explanations of people who should only care about their own business, is generally calm and has no second thoughts. She lives her life as she decides, without children but with a thousand other things to do.
The book is very nice and funny, addresses the theme from a personal point of view, that of Andreozzi, and without great worries of mind. In short, it is not the point of view of a woman who has chosen it and feels the weight of the judgment of the world on her shoulders, or is devoured by feelings of guilt ... as it should be, make a decision that you feel yours and live the peaceful life!
Let's say there is some point a bit confused, for example the return Childfree / the mother Childfree or the return Childfree, they are not childfree. The author then says it clearly but they continue to not be... and I do not see why, briefly, insert them in this book.
But it is not a sociological or psychological treatise, and I really appreciated the light style of this book. It would be interesting to start with this and then read the rest of the texts about the subject.

Michela Andreozzi
Don't ask me anymore

Rispetto ad agosto mi sono decisamente ripresa sul versante dei libri letti, pur continuando nella avventura della Recherche di Proust. A settembre avevo la seconda parte del secondo volume, e questa devo ammettere che mi ha incantato meno rispetto a Dalla parte di Swann, e che quindi ci ho messo meno impegno e l'ho tradito di più con altre letture.
Molto interessanti tutte le letture di questo mese, ma consiglio soprattutto il libro di Roxane Gay, meraviglioso, e quello di Pete Souza, su cui ho versato anche qualche lacrima.

Non so come andrà Ottobre, non ho fatto grandi progetti, e non so se continuerò subito con il terzo volume della Recherche o se mi lascerò un po' di spazio e tempo prima di riprenderlo.
Vedremo!
Buon Ottobre di letture a tutti, ci rivediamo al 1 di novembre!

LIBRI LETTI A SETTEMBRE

Haruki Murakami - Gli assalti alle panetterie
Chiara Gamberale - La zona cieca
Roxane Gay - Fame
Boualem Sansal - Nel nome di Allah
Pete Souza - Obama: An Intimate Portrait
Eve Ensler - Io sono emozione. La vita segreta delle ragazze
Marcel Proust - All'ombra delle fanciulle in fiore
Duby, Perrot - Storia delle donne. L'Antichità
Clara Gallini - Intervista a Maria
Elisabetta Chicco Vitzizzai - Alla tavola di Virginia Woolf

LIBRI COMPRATI A SETTEMBRE

Erica Jong - Paura di volare

LIBRI PRESI IN BIBLIOTECA A SETTEMBRE

Boualem Sansal - Nel nome di Allah
Clara Gallini - Intervista a Maria
Roxane Gay - Fame
Jan Kott - Shakespeare nostro contemporaneo
Eve Ensler - Io sono emozione. La vita segreta delle ragazze
Elisabetta Chicco Vitzizzai - Alla tavola di Virginia Woolf

EBOOK PRESI IN PRESTITO DA MLOL A SETTEMBRE

Haruki Murakami - Gli assalti alle panetterie
Haruki Murakami - Sonno

Tutti i libri del mese: Settembre 2018

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lunedì 1 ottobre 2018