marzo 2015

Io lo so che vi sono mancate le mie rassegne stampa, è un po' di tempo che non ne faccio!! Non potete capire tutti gli arretrati che mi si sono accumulati, quindi mi scuserete se qualche articolo è un po' vecchio... ma sempre interessante!

The Millions - Final Sentences

The Million - Monkeys in Fiction

Il sito The Million ci presenta due articoli molto divertenti: il primo sulle ultime frasi dei romanzi più famosi, tra cui L'Età dell'Innocenza e Pastorale americana; il secondo sulle scimmie nella narrativa. Pensate sia un argomento poco trattato? Vi ricrederete!

Authors who worked in bookstores

Non so voi ma io ho sempre sognato di lavorare in una libreria e ancora adesso continuo imperterrita a mandare CV sperando che mi assumano il più  presto possibile. Sarei davvero bravissima!! Chi ha realizzato il mio sogno sono questi autori che, prima di vendere i propri libri, hanno venduto i libri degli altri.

La lettura è un atto d'amore

Infine, un articolo in cui quattro scrittori parlano di libri e di lettura, di cosa i libri chiedono, a cosa servono, perchè sono importanti e del perchè si legge. I quattro autori sono Alessandro Piperno, Clara Sanchez, Ildefonso Falcones e Jonathan Coe. Insomma, ho lasciato il meglio per ultimo!

Buona lettura

Probabilmente è stato danneggiato dal suo fanatismo smisurato per la letteratura.

Enrique Vila-Matas

(Nato il 31 marzo 1948)

(succede anche questo...)

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La lettura dei buoni libri è una sorta di conversazione con gli spiriti migliori dei secoli passati.

Cartesio

(Nato il 31 marzo 1596)

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Leggendo la biografia di Joseph Conrad, si scoprono alcuni dati interessanti. Innanzitutto che, nato polacco, si imbarcò per la prima volta a 17 su una nave battente bandiera inglese, e da lì partì una carriera che lo portò anche a ottenere cittadinanza inglese, da cui la decisione di anglicizzare nome e cognome. E poi, soprattutto, scoprire che sul mare Conrad spese ben vent'anni della propria vita, divenendo capitano di lungo corso.
Ecco perché il mare é protagonista in tutti i suoi romanzi. In questo "La linea d'ombra" rievoca, attingendo in buona parte dalla sua esperienza di vita, i primi anni della sua vita in mare come capitano. Il protagonista, infatti, é un uomo che si vede affidare per la prima volta una nave come capitano. L'equipaggio è dotato di uomini eccellenti, tra cui spiccano il cuoco, Ransome, colui che si prende cura di tutto l'equipaggio, con la calma dovuta, e il secondo Burns, uomo particolare, custode dei segreti e delle leggende della nave, quasi magico.
Un libro bello, interessante anche per chi non è troppo appassionato di racconti di mare. Meno forte rispetto al più famoso "Cuore di Tenebra", ma forse lo preferisco!

Joseph Conrad
La linea d'ombra
Newton Compton Editori
Euro 1,90

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Reading the biography of Joseph Conrad, you can discover few interesting facts. First of all, he is a Polish born, and went so sea for the first time when he was 17 on a ship under English flag, and from there the start of a career who brought him to achieve the English citizenship, and the decision to anglicize his name and last name. And then, above all, discover that Conrad spent in ships an amount of twenty years of her life, achieving the grade of sea captain.
This is the reason why the sea is the main character in all his novels. In this "The Shadow Line" he recalls, drawing fully from his real life, the first years of his life as captain. The main character, in fact, is a man whom a ship is held for the first time as captain. The The crew is arranged by a team of excellent people, standing out the cook Ransome, the one who takes care of the entire crew, with the necessary calm, and the second in command Burns, odd character, keeper of secrets and ship's legends, almost magical.
A nice book, interesting even for who is not so interested in sea-tales. Perhaps less strong compared with the more famous "Heart of darkness", but I prefer this one!

Joseph Conrad

The shadow line

L'evento scatenante di tutto il romanzo è proprio nelle prime pagine: la lettera di Omar Razaghi alla famiglia Gund. Ma partiamo dal principio: Omar è ricercatore all'università del Kansas e ha visto una borsa di studio per scrivere una biografia dello scrittore Jules Gund, autore di un solo ma acclamatissimo romanzo, La Gondola. Ma per ottenere il finanziamento, l'università richiede che Omar ottenga l'approvazione formale degli eredi di Gund. E così che veniamo a conoscenza del lato uruguaiano della storia. Jules Gund, infatti, viveva in Uruguay con la moglie, Caroline, l'amante, Arden, il fratello eccentrico, Adam, e il suo compagno Pete. Omar arriva così alla villa di famiglia, Los Ochos Rios, per ottenere il desiderato pezzo di carta, poiché le due donne sono un po' restie a concedere il via libera. E qui, le vicende della famiglia, si solleva un velo sui rapporti tra gli uni e gli altri. Perché alla fine, è di questo che parla questo romanzo, come tutti i romanzi di Cameron: di rapporti interpersonali. Cosa che alla fine è la vita vera. Perché questo libro mi ha dato come l'impressione di lasciare come scusa lo scrivere la biografia e sottolineare invece molto di più rispetto agli altri i rapporti tra i personaggi, quello che pensano, quello che sono.
E allora vediamoli meglio questi personaggi: Omar, il protagonista (anche se poi sono tutti protagonisti), non esattamente un uomo attivo, sempre bisognoso che qualcuno gli dia una spinta; al contrario la sua ragazza, Deirdre, personaggio antipaticissimo, che non vede l'ora di organizzargli la vita e un bel po' comandare. La famiglia Gund, specializzati nel non dare mai una risposta chiara a nessuno, preferendo giocare con le parole. Forse, tutti loro, non i migliori personaggi di Cameron, ho letto libri più belli. Però è un bel libro, si legge piacevolmente e scorre via fluido, come sempre.

Peter Cameron
Quella sera dorata
Adelphi
Euro 19

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The triggering event for the whole novel right away in the first pages: a letter from Omar Razaghi to the Gund's family. But let's start from the beginning: Omar is a researcher at the University of Kansas and has won a grant to write a biography of the writer Jules Gund, author of a single but highly acclaimed novel, "La Gondola". But to get the funding, the university requires that Omar obtains the formal approval of the heirs of Gund. And so we come to the attention of the Uruguayan side of the story. Jules Gund, in fact, lived in Uruguay with his wife, Caroline, the lover, Arden, the eccentric brother, Adam, and Adam's boyfriend Pete. Omar flies to the family villa, Los Ochos Rios, to obtain the wanted piece of paper, because the two women are a bit reluctant to give him the green light. And here, the story of the family, you lift a veil on the relationships between them. Because in the end, that is what this novel tells about, like all novels by Cameron: interpersonal relationships. Which in the end is the real life. This book gave me the impression of leaving it as an excuse the writing of the biography and emphasizes instead a lot more than the other novels the relationships between the characters, what they think, what they are.
So let's see more about these characters: Omar, the main characters (even though they are all main characters), not quite a dynamic man, forever needy of someone who pushes him; on the contrary his girlfriend, Deirdre, super-annoying, who looks forward to organizing his life and a little bit commanding. The Gund's family, specialized in never give a clear response to anybody, because they love playing with words. Maybe, all of them, not the best characters by Cameron, I definitely read better books by him. But it's a nice book, I read it pleasantly and it's flowing, as usual.

Peter Cameron
The city of your final destination

Questo post è stato ispirato dal blog di Daniela Volpe, e precisamente da questo articolo: Daniela Volpe, i 100 BBC.

Siccome oggi è Domenica, c'è l'ora legale, abbiamo dormito tutti un'ora in meno... che poi non è vero, perché di Domenica la maggior parte di noi poltrisce a letto finché ce la fa :) insomma, tutti questi motivi mi hanno spinta a rispondere a questo post. E' un gioco, se volete farlo anche voi fatemi sapere nei commenti che vengo a sbirciare!


Istruzioni: 
Copia la lista e condividila sul tuo Blog! Se non hai un blog puoi commentare con quanti libri hai letto e quanti hai lasciato in sospeso. I titoli scritti in grassetto sono quelli che ho finito. Mi sono sempre reputata una lettrice forte, anche e soprattutto nei classici... adesso vediamo se è vero!
  1. Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen
  2. Il Signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien
  3. Il Profeta – Kahlil Gibran
  4. Harry Potter – JK Rowling
  5. Se questo è un uomo – Primo Levi
  6. La Bibbia
  7. Cime Tempestose – Emily Bronte
  8. 1984 – George Orwell
  9. I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni 
  10. La Divina Commedia – Dante Alighieri 
  11. Piccole Donne – Louisa M Alcott
  12. Lessico Familiare – Natalia Ginzburg
  13. Comma 22 – Joseph Heller
  14. L’opera completa di Shakespeare  (work in progress)
  15. Il Giardino dei Finzi Contini – Giorgio Bassani
  16. Lo Hobbit – JRR Tolkien
  17. Il Nome della Rosa – Umberto Eco
  18. Il Gattopardo – Tommasi di Lampedusa
  19. Il Processo – Franz Kafka
  20. Le Affinità Elettive – Goethe
  21. Via col Vento – Margaret Mitchell
  22. Il Grande Gatsby – F. Scott Fitzgerald
  23. Bleak House – Charles Dickens
  24. Guerra e Pace – Leo Tolstoy
  25. Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adams
  26. Brideshead Revisited – Evelyn Waugh
  27. Delitto e Castigo – Fyodor Dostoyevsky
  28. Odissea – Omero
  29. Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll
  30. L’insostenibile leggerezza dell’essere – Milan Kundera
  31. Anna Karenina – Leo Tolstoj
  32. David Copperfield – Charles Dickens
  33. Le Cronache di Narnia – CS Lewis
  34. Emma – Jane Austen
  35. Cuore – Edmondo de Amicis
  36. La Coscienza di Zeno – Italo Svevo
  37. Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini
  38. Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
  39. Memorie di una Geisha – Arthur Golden
  40. Winnie the Pooh – AA Milne
  41. La Fattoria degli Animali – George Orwell
  42. Il Codice da Vinci – Dan Brown
  43. Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez
  44. Il Barone Rampante – Italo Calvino
  45. Gli Indifferenti – Alberto Moravia
  46. Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
  47. I Malavoglia – Giovanni Verga
  48. Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello
  49. Il Signore delle Mosche – William Golding
  50. Cristo si è fermato ad Eboli – Carlo Levi
  51. Vita di Pi – Yann Martel
  52. Il Vecchio e il Mare – Ernest Hemingway
  53. Don Chisciotte della Mancia – Cervantes
  54. I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe
  55. Le Avventure di Pinocchio – Collodi
  56. L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon
  57. Siddharta – Hermann Hesse
  58. Il mondo nuovo – Aldous Huxley
  59. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
  60. L’Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez
  61. Uomini e topi – John Steinbeck
  62. Lolita – Vladimir Nabokov
  63. Il Commissario Maigret – George Simenon
  64. Amabili resti – Alice Sebold
  65. Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas
  66. Sulla Strada – Jack Kerouac
  67. La luna e i Falò – Cesare Pavese
  68. Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding
  69. I figli della mezzanotte – Salman Rushdie
  70. Moby Dick – Herman Melville
  71. Oliver Twist – Charles Dickens
  72. Dracula – Bram Stoker
  73. Tre Uomini in Barca – Jerome K. Jerome
  74. Notes From A Small Island – Bill Bryson
  75. Ulisse – James Joyce 
  76. I Buddenbroock – Thomas Mann
  77. Il buio oltre la siepe – Harper Lee
  78. Germinale – Emile Zola
  79. La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray
  80. Possession – AS Byatt
  81. A Christmas Carol – Charles Dickens
  82. Il Ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde
  83. Il Colore Viola – Alice Walker
  84. Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro
  85. Madame Bovary – Gustave Flaubert 
  86. A Fine Balance – Rohinton Mistry
  87. Charlotte’s Web – EB White
  88. Il Rosso e il Nero – Stendhal
  89. Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle
  90. The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
  91. Cuore di tenebra – Joseph Conrad
  92. Il Piccolo Principe– Antoine De Saint-Exupery
  93. The Wasp Factory – Iain Banks
  94. Niente di nuovo sul fronte occidentale – Remarque
  95. Un Uomo – Oriana Fallaci
  96. Il Giovane Holden – Salinger
  97. I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas
  98. Amleto– William Shakespeare
  99. La fabbrica di cioccolato – Roald Dahl
  100. I Miserabili – Victor Hugo
44 su 100, non male!! Alcuni sono addirittura nella torre di libri sul comodino (e altro) in attesa di essere letti per poi essere messi nello scaffale. Piano piano la lista verrà aggiornata.
Adesso tocca a voi, aspetto le vostre letture!

Buona Domenica!

Per quanto mi riguarda, lei è una figura fondamentale nella mia formazione culturale. Come donna, come femminista, come scrittrice, Virginia Woolf rappresenta il mio ideale e il mio modello. Il Bloomsbury Group è un ideale a cui aspirare, "Una stanza tutta per sè" una sorta di Bibbia del pensare. Obiettivo di quest'anno: raggiungere il possesso dell'opera omnia.

Capite perchè non potevo lasciare inosservato il fatto che oggi ricorre la sua scomparsa.

Il lavoro letterario di Virginia si fa sempre più importante dal 1919: è ormai chiaro e definitivo il "flusso di coscienza" e si fa sempre più importante l'attivismo nel femminismo. Il già citato "Una stanza tutta per sè"è del 1929, mentre "Le tre ghinee" è del 1938.
L'estate del 1940 vede l'Inghilterra in guerra e la pubblicazione del suo ultimo lavoro, "Tra un atto e l'altro". La depressione di cui soffre si fa sempre più violenta e le crisi le causano problemi nella sua scrittura e nella sua vita sociale. 
Il 28 marzo del 1941, esce dalla Monk's House, a Rodmell, e si lascia annegare nel fiume Ouse. La lettera di addio al marito Leonard è tenerissima.
Verrà ritrovata solo il 18 aprile. Aveva 59 anni.
Il suo corpo verrà cremato e le ceneri sepolte sotto un olmo nel giardino della loro casa, Monk's House.


Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Virginia_Woolf

L'ultima dimora di... Virginia Woolf

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sabato 28 marzo 2015

Because when I read, I don't really read; I pop a beautiful sentence into my mouth and suck it like a fruit drop, or I sip it like a liqueur until the thought dissolves in me like alcohol, infusing brain and heart and coursing on through the veins to the root of each blood vessel.

Bohumil Hrabal

(Nato il 28 marzo 1914)

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Eccomi tornata in questo spazietto che mi piace tanto, a condividere qualche bell'articoletto da leggere in questo primo giorno di primavera. Sono stata lontana per via di una brutta influenza che mi ha tenuto a letto, e vi assicuro che non riuscire a leggere nemmeno una riga per il mal di testa non mi piace proprio per niente!!

I libri e le opere d'arte

Il grande successo di "Il Cardellino" di Donna Tartt ha confermato quello che era un dato di fatto: il fatto che tra Letteratura e Pittura c'è un legame molto profondo. Questo bell'articolo di Il Libraio propone sette romanzi che sono stati ispirati dalla passione per la pittura. La prima prossima lettura sarà sicuramente il romanzo della signora Chevalier, e poi ci sarà quello di Steve Martin sicuramente!

Instagram Letterario

Se siete su Instagram e siete degli appassionati di letteratura (come è probabile, visto che siete finiti in questo blog!), questi profili fanno per voi. Interessanti e divertenti, sono entrati subito nella mia lista personale di seguiti. E sono sicura che entreranno anche nella vostra!

Scrittrici italiane più alla moda

Vorrei solo precisare che quel termine "alla moda" non è che mi piaccia tanto riferito a una scrittrice... però vabbè, diciamo quelle più seguite? Quelle più conosciute? Forse quest'ultimo meglio.
Diciamo che in questo momento sono probabilmente i primi nomi che vengono in mente quando si parla di scrittrici italiane. E visti i nomi, non sono proprio sicura, di nuovo, che quel "alla moda", ci stia bene. Quando penso a quell'espressione, mi viene in mente qualcosa che attualmente è in auge, di cui parlano tutto, di cui "fa figo" dire che lo si indossa, lo si possiede, lo si legge. Quindi, perfetta la Ferrante, va benissimo anche la Fallaci. Per chi apprezza la poesia la Merini è un'immortale, la Mazzantini, anche grazie ai film che periodicamente escono, potrebbe ancora starci.
Ma... e mi scusino le autrici, la Tamaro? la Morante? Che ha dato un enorme contributo alla letteratura italiana con, per esempio, "La Storia", ma forse proprio per l'importanza non so se l'avrei messa in questa lista.
Avrei invece inserito Chiara Gamberale e Melania Mazzucco, e poi tutte le giovani che stanno uscendo adesso e che si stanno facendo strada. Quindi, facciamo che magari il nome di queste liste lo precisiamo un tantinello di più?

Dopo aver finito questo libro, mi sono riletta le varie note che avevo scritto per ricordarmi i punti salienti che avrei voluto riportare in questa recensione. E il primo pensiero, rileggendo i vari riferimenti, è che adesso capisco benissimo quanto sia stato enorme il contributo che la Ephron ha dato al cinema e alla tv anglosassone in generale! Leggi i suoi articoli e ritrovi riferimenti ai futuri Sex and The City, Notting Hill... praticamente un produttore, prendendo spunto da questo libro, avrebbe potuto creare la maggior parte degli show di successo del futuro!
Nora Ephron parla davvero di tutto, fa davvero la "Crazy Salad" di argomenti del titolo, con argomento base ricorrente le donne. E quindi, le donne in politica (e allora come adesso, se hai una carica istituzionale è perché devi avere dormito con qualcuno che ti ha aiutata...), i concorsi cittadini su chi cucina meglio, spot per deodoranti per zone del corpo private, le mogli nei reality show - spazzatura... E ancora molti riferimenti a giornali, che sia perché hanno una direttrice particolare o perché parlano della pazza vita di ricchi residenti a Palm Beach, e ancora critici culinari... Insomma, c'è davvero di tutto, tutto raccontato dalla voce ironica e intelligente della Ephron, che lo racconta come te lo racconterebbe se fosse di fronte a te e a una tazza di caffè.
Un libro meraviglioso, spietato e ironico. Quanto avrei voluto conoscerla!

Nora Ephron
Crazy Salad


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After finishing this book, I reread the various notes I had written to remind the main points that I wanted to bring in this review. And the first thought, reading the various references, is that now I understand what has been the enormous contribution that Ephron gave to Anglo-Saxon cinema and tv in general! Read hes articles and you find references to the future Sex and The City, Notting Hill... practically a producer, inspired by this book, could have created the most successful shows of the future! Nora Ephron speaks pretty much about everything, really makes the "Crazy Salad" of arguments of the title, with women as a recurring topic. And then, women in politics (and then as now, if you have a constitutional position is because you have to have slept with someone who helped you...), little towns competitions of who bakes better, ad commercials for deodorants dedicated to private areas of the body, the wives in the junk-reality shows... And yet many references to newspapers, because they have a "particular" director or because they speak about the crazy life of wealthy residents in Palm Beach, and even food critics... I mean, there really is everything, all told by the ironic and clever voice of Mrs Ephron, who tells it like you would tell if she was in front of you and a cup of coffee.
A wonderful book, ruthless and ironic. I would love to meet and know her!

Nora Ephron
Crazy Salad

In fondo il mondo è fatto per finire in un bel libro.

Stéphane Mallarmè


(Nato il 18 marzo 1842)

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mercoledì 18 marzo 2015

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Di qualsiasi cosa i mass media si stanno occupando oggi, l'università se ne è occupata venti anni fa e quello di cui si occupa oggi l'università sarà riportato dai mass media tra vent'anni. Frequentare bene l'università vuol dire avere vent'anni di vantaggio. E' la stessa ragione per cui saper leggere allunga la vita. Chi non legge ha solo la sua vita, che, vi assicuro, è pochissimo. Invece noi quando moriremo ci ricorderemo di aver attraversato il Rubicone con Cesare, di aver combattuto a Waterloo con Napoleone, di aver viaggiato con Gulliver e incontrato nani e giganti. Un piccolo compenso per la mancanza di immortalità.

Umberto Eco, dal discorso alle matricole di Scienze della Comunicazione a Bologna, settembre 2009

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domenica 15 marzo 2015

Questo libro mi era stato consigliato da molte persone, dicendomi che era davvero bello e che l'avrei letto in poco tempo. Ora, è vero che l'ho finito in due giorni ma... che sia così bello come mi è stato detto ho i miei dubbi. Sinceramente... devo ammettere che non mi ha entusiasmato.
Julian in gioventù fu deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, con il suo amico Salva. Lì incontra anche colei che diventerà sua moglie, Raquel. I tre riescono a sopravvivere agli orrori nazisti e a tornare a casa. I due uomini entrano a far parte di una squadra il cui compito è rintracciare i gerarchi riusciti a scappare all'estero e consegnarli alla giustizia.
Siamo nel presente. Julian riceve una lettera dal suo amico Salvo, trasferitosi in una casa di riposo in Costa Blanca, che lo avvisa che in quel paesino risiede una coppia che aveva servito nel campo dove loro erano prigionieri. Egli si recà lì, ma scopre che il suo amico è ormai deceduto. Deciso comunque a dare loro la caccia per assolvere il desiderio dell'amico, incontra una ragazza, Sandra, ospite a casa dei due, pur non sapendo assolutamente la reale identità di quelli che lei pensa essere solo due gentili vecchietti. Tra i due nasce un'amicizia e un patto. E a questo punto mi fermo per non dire troppo sulla trama.
La narrazione scorre, in parte resa molto forte da descrizioni di quello che succedeva nel lager. L'atmosfera generale è alquanto cupa, tra il racconto degli orrori del passato e il desiderio presente di vendetta.
I personaggi "cattivi" sono forse tratteggiati meglio rispetto ai due protagonisti "buoni". Sinceramente il personaggio della figlia di Julian poteva benissimo essere eliminato, a mio parere alquanto inutile, se non per la scusa detta mille volte che lui non voleva spendere troppo per non lasciarle un'eredità scarsa. Sandra invece l'ho trovata alquanto noiosa, un po' foglia al vento, per non parlare di quell'infatuazione da romanzo (appunto), molto poco credibile, e per quel suo finale così banale.
Insomma, mi aspettavo grandi cose e sono rimasta un po' delusa.
Ultima nota, non condivido tanto la scelta del titolo. Secondo me la traduzione del titolo originale, "Lo que esconde tu nombre", (Quello che nasconde il tuo nome) era molto meglio.


Clara Sanchez
Il profumo delle foglie di limone
Garzanti

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A lot of people suggested me this novel, telling me it was beautiful and that I would read it in a short time. It's true that I finished it in two days but... I have doubts it is so beautiful as people told me. To be honest... I must admit I'm not crazy about it. When he was young, Julian has been a deportee in the Mauthausen concentration camp, with his friend Salva. There, he met his future wife, Raquel. They managed to survive to Nazi horrors and came back home. The two men joined a team of people with the duty of trace the hierarchs fled in other countries and consigned them to justice.
We are in the present days. Julian receives a letter from his friend Salvo, who moved to a nursing home in Costa Blanca, who warns him that in that village lies a couple who had served in the field where they were prisoners. He travels there, but discovers that his friend is now deceased. However, decided to hunt them down in order to fulfill the desire of his friend, he meets a girl, Sandra, guest in the house of the two, while not knowing absolutely the real identity of those that you think just be a nice old couple. The two become friends. And at this point I stop to say too much about the plot.
The narrative flows, partly made ??much stronger by descriptions of what went on in the camp. The general atmosphere is somewhat gloomy, between the story of the horrors of the past and the present desire for revenge.
The "bad" characters are perhaps better than the two protagonists dashed "good". Honestly the character of the daughter of Julian could very well be eliminated, in my opinion quite useless, if not for the excuse told a thousand times that he did not want to spend too much not to leave a poor legacy. Sandra instead is quite boring, a bit leaf in the wind, not to mention infatuation novel (in fact), very little belieavable, and that so trivial final.
In short, I was expecting great things and I was a little disappointed.
Last note, I disagree with the choice of the title. In my opinion the translation of the original title, "Lo que tu nombre esconde" (What hides your name) was much better.

Clara Sanchez
The Scent of Lemon Leaves

Il giorno in cui ho comprato questo libro pensavo fosse il solito romanzo di un'autrice sconosciuta, libro che avrei letto in due giorni, messo in libreria e poi dimenticato. Ma...
Finito il libro, mi sono andata a cercare un po' di notizie sulla sua autrice, e ho scoperto che della signora Waldman avevo già sentito parlare! Non avevo associato il cognome ma mi ricordavo bene di una scrittrice che era stata criticata per aver scritto di amare il marito più dei suoi figli. Non essendo io una estimatrice della maternità e dei bambini, ricordo di aver apprezzato!
E quindi, chissà, forse il mio parere su questo libro è influenzato dalla mia simpatia per l'autrice! Comunque, partiamo dall'inizio.
Conosciamo Emilia in un momento di profonda crisi. Sappiamo che è ebrea, che è sposata con Jack, di cui è follemente innamorata, e che è la matrigna del piccolo saputello William. Andando avanti con il romanzo, scopriamo che la bambina di Emilia e Jack è morta dopo un solo giorno di vita. Questo è stato un colpo atroce per sua madre, che da allora ancora non si è ripresa e non riesce a vedere bambini o mamme in attesa senza soffrirne. Questa profonda tristezza la porta a non riuscire ad amare davvero William, ma come Emilia ha amato incredibilmente la piccola Isabel, anche Jack ama moltissimo suo figlio, e se lei non lo può amare, allora è costretto a fare una scelta...
È un bellissimo romanzo, con dei bei protagonisti. Emilia è ironica e spontanea, Jack è un brav'uomo. Ma io sono pazza di William! E sì che probabilmente pure io non andrei pazza per un bambino dell'asilo che sa più cose di me sulla mia città, ma essendo un personaggio letterario posso tranquillamente esserne pazza!
È un romanzo di rinascita, dalla tristezza a una vita di nuovo serena e felice. Un percorso lungo e pieno di ostacoli, ma alla fine la strada giusta. E sì, per una volta metto da parte il cinismo e dico che è davvero un bellissimo romanzo.


Ayelet Waldman
L'amore e altri luoghi impossibili
Superpocket
Euro 5,90


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The day I've bought this book I was sure it was the same old novel by an unknown writer, book that I am going to read in two days and then forget it. But...
I finished my reading and I looked for few news about the writer, and I discovered I already knew Mrs Waldman! I didn't match the family name before but I remember very well a news about a writer who has been much criticized for writing that she loves her husband more than her children. Not being myself a big supporter of maternity, I remember I appreciated it!
So, who knows, maybe my review is affected by my fondness for the writer! Anyway, let's start from the beginning.
We meet Emilia in a moment of deep crisis. Ww know she is Jew, she is married to Jack, and she is madly in love with him, and that she is the stepmother of the little know-it-all William. Going on with the pages, we discover that the Emilia and Jack's newborn daughter died after just one day of life. That was a excruciating pain for her mother, she is still suffering and isn't able to look at babies or pregnant women without pain. This deep sorrow prevent her to truly love William, but how Emilia loved the little Isabel, so Jack loves his son, and if she can't love him as he needs, well, Jack has to make a choice...
It's a beautiful novel, with beautiful characters. Emilia is ironic and spontaneous, Jack is a good man. But I'm crazy for William! And yes, I know I'm not going to be crazy for this kind of little boy in reality, but he is a literary character so yes, I'm crazy in love!
It's a novel about rebirth, from the sorrow to a new peaceful and happy life. A long and full of obstacles journey, but at the end in the right direction. And yes, for once I put aside my cynicism and I declare that this is a beautiful novel.

Ayelet Waldman
Love and other impossible pursuits

Il titolo di questo libro era in una nota del mio telefono, e c'è stato talmente tanto che me ne ero anche dimenticata, sia che fosse lì, sia del motivo per cui era lì. Un giorno poi mi è capitato di nuovo sotto gli occhi e da lì mi sembrava di avercelo sempre! Così finalmente mi sono decisa e l'ho preso in prestito in biblioteca. Non sapevo cosa aspettarmi, perchè non ho voluto leggere il retro di copertina, per una volta volevo conoscere un libro solo alla prima pagina, senza nessuna immagine già formata nella mia mente.
In questo libro ci sono talmente tante cose su cui parlare che questa recensione potrebbe essere lunga quanto la Divina Commedia. Il romanzo è ambientato nel 1953, e la protagonista, nonchè voce narrante, è Pearlie Cook, donna di colore in un America in cui Rosa Parks e le proteste per i diritti civili delle donne di colore erano ancora di là a venire. Pearlie ha una tranquilla vita da moglie del bellissimo Holland e madre del piccolo Sonny. La sua vita viene sconvolta dall'arrivo di Buzz, una presenza arrivata dal passato di Holland e che rischia di mandare in frantumi tutto quello che Pearlie aveva costruito e per cui aveva sacrificato moltissimo. Ma il centro della sua vita è il piccolo Sonny, e qualunque ulteriore sacrificio, sarebbe fatto solamente per garantirgli un futuro migliore...
Come ho già detto, e come purtroppo non posso dirvi troppo per togliervi il piacere di gustare, i temi presenti in questo libro sono tantissimi. Voglio solo qui accennarvi a quella che è una storia che poche volte viene raccontata, quella di coloro che decisero di obiettare e non partirono per la guerra. Persone che avevano l'obbligo di scegliere tra il carcere o lavori socialmente utili... in una specie di campo di concentramento, condizioni disumane, ricordi terribili che mineranno per sempre queste persone. Un libro terribile a tratti, ma anche incredibilmente delicato. Una protagonista meravigliosa, una donna che deve compiere delle scelte in nome dell'amore. Bellissimo.

Andrew Sean Greer
La storia di un matrimonio
Adelphi
Euro 18


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The title of this book was a note in my phone, and it was there for so long time that I forgot that it was there, and why. One day I saw it again and it was like it was there forever! So finally I decided to do something and I got it on loan in the library. I didn't know how it was, because I am no more reading the back cover, I prefer to know this book from the first page, with no already printed image in my mind.
In this book there are so many things to talk about that this review would be long like the Divine Comedy. The novel is set in the 1953, and the main character, and also narrator, is Pearlie Cook, black woman in an America where Rosa Parks and the African-American Civil Rights Movement are still the future. Pearlie lives a quiet life as wife of the beautiful Holland and mother of Sonny. Her life is overturned by Buzz, a man came from Holland's past and that could shatter everything Pearlie have built and sacrificed for. But the center of her life is the little Sonny, and every further sacrifice, would made just to pledge him a better future...
As I've already said, and unfortunately I can't tell you too much to not steal you the pleasure to enjoy this book, the topics are a lot and important. I just want to touch on a story rarely told, the story of those who decided not to leave for the battlefield. People who then had to choice between the prison or community service... in a kind of concentration camp, inhuman conditions, terrible memories who forever will damage those people. A book sometimes terrible, but also unbelievably beautiful and delicate. A wonderful main character, a woman who has to make choices in the name of love. Beautiful.

Andrew Sean Greer
The story of a marriage

Capita molto spesso in questo blog che io usi l'espressione "Se non siete vissuti sulla luna..." quando faccio riferimento a qualche libro o autore o vicenda di cui sono convinta chiunque dovrebbe conoscere l'esistenza. Oggi più che mai, dirò che solo chi è nato e vissuto sulla luna può non conoscere almeno il capolavoro della scrittrice di cui oggi commemoriamo la morte. Louisa May Alcott, infatti, è l'autrice della super famosa quadrilogia di libri di "Piccole Donne".

Gli ultimi anni della sua vita, dopo il grande successo nel 1868 di Piccole Donne, sono dedicati all'attivismo politico e al femminismo, sostenendo il suffragio universale per le donne ed essendo la prima donna ad iscriversi alle liste dei votanti a Concord per un'elezione scolastica.
Il 6 marzo del 1888 morì per un colpo apoplettico dovuto, pare, ad un avvelenamento di mercurio, in quanto durante la Guerra Civile Americana era stata curata con un composto proprio di questa sostanza.

La Alcott è sepolta allo Sleepy Hollow Cemetery a Concord, nel Massachusetts.


Fonte: Wikipedia, Louisa May Alcott

Un libro sogna. Il libro è l'unico oggetto inanimato che possa avere sogni.

Ennio Flaiano


(Nato il 5 marzo 1910)

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giovedì 5 marzo 2015

Bestselling female authors under the age of 30

Iniziamo subito a bomba, come si direbbe in modo poco raffinato, partendo subito da un articolo sulle autrici che hanno scritto il loro bestseller prima di compiere 30 anni. Nomi non solo attualissimi, come Zadie Smith, Eleanor Catton e Nicole Krauss, ma anche vere e proprie icone della letteratura mondiale come Jane Austen (che scrisse Ragione e Sentimento a 20 anni) e Emily Bronte (il cui Cime Tempestose uscì quando l'autrice aveva 29 anni).
Un articolo molto interessante su giovani e bravissime donne.

Jane Austen family letters

E riprendendo una delle protagoniste dell'articolo precedente, parliamo della Huntington Library, in California, che ha acquisito 52 lettere private della famiglia dell'autrice di Orgoglio e Pregiudizio. Le lettere, pur non citandola in alcun modo, sono importanti per il quadro che ci regalano della vita in quel periodo e soprattutto dell'ambiente da cui proveniva e in cui visse la Austen.

Cosa posso dire di più del più famoso libro del 2014? Vincitore del Pulitzer, terza opera di Donna Tartt, scrittrice che sforna un libro ogni 10 anni, nominato praticamente in ogni lista dei "Libri più belli del 2014".
Cosa potrei aggiungere?
Beh, innanzitutto credo sia doveroso dire che tutto questo successo è meritato. Questo libro vende perchè è bello. Stop. Direi che è tutto.
No, non è vero. Voglio spiegarvi perchè l'ho trovato così poetico, così di ispirazione, così intenso.
Theo è solo un ragazzino quando sua madre muore in un museo dove erano in visita insieme, a causa di un'esplosione. Nello stesso museo, si trovano Welby e la nipote Pippa. Lei, primo grande amore di Theo, rimane ferita, mentre il vecchio muore davanti agli occhi di Theo, al quale viene chiesto di portare in salvo "Il Cardellino", un quadro esposto nel museo. Questo è il momento da cui tutto ha inizio, e non posso raccontarvelo perchè voglio davvero che lo leggiate.
Voglio però parlarvi di quello che è il mio personaggio preferito, di Hobie. Hobie è un po' un padre per Theo, gli insegna il mestiere, è lui quello cui Theo vorrebbe assomigliare, è lui che vorrebbe rendere orgoglioso. Lui, con i suoi vestiti da gentleman inglese, calmo, saggio, il maestro del restauro. Hobie, sempre tranquillo. Il mio personaggio preferito. E ho ritrovato lui nella crescita di Theo, nella sua consapevolezza finale, nella sua maturità, nel suo passare attraverso varie prove, dure, durissime, della vita e arrivare a rendersi conto che la vita non è facile, che la vita ci mette alla prova, e che anche amare qualcosa che rimarrà sempre, qualcosa che sfida la morte oltre la nostra di morte, è importante. E che quello che ci succede, molto spesso è solo il risultato di una giocata d'azzardo.
Un libro di crescita, di consapevolezza, di maturazione. Un bellissimo libro.
E sì, lo so che è un po' più lungo della media, ma se è un bel libro, è meglio che sia lungo, no?

Donna Tartt
Il Cardellino

Rizzoli

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What can I say of more relevant about the most awarded and discussed and read book of 2014? Pulitzer Prize's winner, third work by Donna Tartt, writer who publish a book every 10 years, nominated in every Most Beautiful Books of 2014's List.
What can I say more?
Well, this huge success is definitely well deserved. This book is a bestseller because it's a beautiful book. That's all. No, it's not. I have to explain why it is so  poetic, so inspirational, so intense.
Theo is just a boy when his mum dies in a museum they were visiting together, because of a bomb. In the same museum, there are Welby and his niece Pippa too. She, Theo's first love, is wounded, while Welby dies before Theo's eyes, whom the old man asks to make safe "The Goldfinch", a picture exhibited in the museum. This is the beginning of everything, and I'm not going to tell you more because I really want you read this book.
I tell you about my favourite character, Hobie. Hobie is a kind of paternal figure for Theo, teaching him his job, and Theo would be like him, he wants make Hobie proud of him. Hobie, with his English gentleman style, calm, wise, the Master of Restoration. Hobie, always serene. My favourite character. And at the end I found him in Theo's adulthood, in his awareness, in his maturity, in his riding over hard times of his life and realizing that life is hard, that life challenges us, and that also love something that will live forever, something beyond the Death, our death, is important. And what happens, sometimes is just the result of a gamble.
A book about growth, awareness, maturity. A beautiful book.
And yes, I am aware it's a bit long, but if it is a beautiful book, isn't it better?

Donna Tartt
The Goldfinch

La rassegna libraria di oggi sarà particolarmente ricca di titoli e di ispirazioni librarie perchè... parliamo di liste.
Devo ammettere che non sono molto brava a fare liste di Libri Da... ogni volta ne metterei tantissime, e non sono mai contenta del risultato perchè finisce sempre che ne spunta uno o due perfetti dopo che hai già chiuso la lista e magari sei nel mezzo di una sana dormita.
Quindi, per me è tutta salute lasciare che siano gli altri a fare liste :)

Books about libraries and librarians

Cosa c'è di meglio che leggere libri sulle biblioteche e sui bibliotecari? Facendo parte anche io nel mio piccolo della categoria, direi che è una lista che trova il mio assoluto favore. Anche se, qui lo ammetto, di questi non ne ho letto neanche uno! Assolutamente da riparare!

 100 biographies to read in your lifetime

Uno dei miei generi preferiti di lettura, è il settore delle biografie e autobiografie. C'è sempre qualcosa di affascinante nell'immergersi nella vita di un'altra persona, che sia qualcuno di grande ispirazione o qualcuno di scandalosamente peccaminoso (anzi, forse questa seconda categoria è mooooolto meglio!!).
E quindi ecco una lunghissima lista di libri, rigorosamente in ordine alfabetico, per conoscere meglio vari personaggi. Dall'ormai famosissimo American Sniper, ad Anna Frank, fino a Oscar Wilde, Dorothy Parker e Albert Einstein, solo scorrendo i primi nomi.

21 Books To Read When You’re Going Through Heartbreak

Cose che purtroppo sono successe a tutti noi, le ferite d'amore hanno bisogno di tanto affetto e balsami per il cuore per guarire. Ed ecco quindi una lista di libri per superare un cuore spezzato. Tutti bellissimi, non dico che vedrete la vita in rosa e animali coccolosi, ma di sicuro potrete dire di aver letto delle pagine meravigliose... una tra tutti, Jane Eyre!

A number of reason to disagree about book lists

E come concludere nel modo migliore un post sulle liste se non con un articolo sulle ragioni per cui non essere d'accordo con le liste di libri?


Buona lettura a tutti!

Rassegna letteraria

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lunedì 2 marzo 2015

Quando penso a Gabriele D'Annunzio, penso sempre a colui che ha incarnato perfettamente per la categoria degli scrittori quello che le pop star sono per i musicisti. Sempre al di sopra delle righe, eccentrico, amante dei bei vestiti e delle belle donne, macchine e lusso... E di certo non gli si sarebbe potuto chiedere di essere sepolto in un modesto loculo in qualche cimitero fuori mano.

Gli ultimi anni della vita di D'Annunzio vennero politicamente segnati da un distacco rispetto a quel fascismo a cui aveva aderito. L'avvicinamento di Mussolini a Hitler viene visto come un tremendo errore dal Vate, che considerava il Fuhrer un "pagliaccio feroce". Il partito lo mise così stretta sorveglianza dai suoi agenti, temendo le sue improvvisate e l'influenza che ancora aveva sui lettori italiani.
Inoltre, ormai 74enne, la sua salute declinava e faceva uso di vari medicinali. Il 1 marzo 1938, seduto al tavolo del suo studio nella villa del Vittoriale, morì per emorragia cerebrale.

Il partito fascista volle per lui i funerali di stato, e la partecipazione popolare fu grandissima. E' sepolto nel Mausoleo della sua villa del Vittoriale, a Gardone Riviera, sulla sponda bresciana del lago di Garda. 

Fonte: Wikipedia, Gabriele D'Annunzio

I libri si offendono quando vengono dati in prestito, per questo spesso non ritornano.

Oskar Kokoschka


(Nato il 1 marzo 1886)

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