febbraio 2018

 E' stato il primo libro di questo autore, e come prima conoscenza non potevo scegliere di meglio. Che viaggio magnifico!
4321 sono le storie della vita di Archibald, Archie, Ferguson. Dopo una doverosa premessa con la storia dei suoi antenati, il racconto si sposta sul protagonista. Quattro storie, quattro vite, alcune persone presenti solo in una, altre spalmate in tutte e quattro. E così Archie è etero o gay, scrittore o giornalista, ricco o povero. Auster riesce a tenere ben chiare le diverse vite, con dei caratteri ben precisi, non c'è rischio di sbagliare.
E' un romanzo pieno, come piena è la vita, e qui di vite ce ne sono quattro. Ci sarebbero talmente tante cose di cui parlare e non vorrei perdermi qualcosa per strada, ma ci sono alcuni punti principali di cui voglio parlare.
La crescita di Archie, da bambino a giovane uomo maturo, è seguita passo passo ed è stato interessante come ogni scelta, ogni pensiero, ogni suo passo avanti sia spiegato come è nella realtà delle cose, un crescere "normale", con gli errori e le futilità di un adolescente, ma anche con il suo impeto e la sua voglia di essere nel mondo.
Non so in quale misura questo sia un libro autobiografico. Ma mi piace pensare che Auster abbia riversato la sua passione per la letteratura e il suo metodo di lavoro nel lavoro letterario di Archie. Ci sono brevi storie contenute nel romanzo, ci sono tantissimi riferimenti letterari, c'è soprattutto il lavoro di scrittore in atto.
Devo ammettere che inizialmente il libro mi sembrava troppo denso di accadimenti, di dettagli, di particolari. Ho avuto dei momenti di stanchezza, 938 pagine vanno affrontate. Ma al contrario la maggior parte delle pagine sono come volate via, ero talmente immersa nella lettura e nella storia che vedevo tutto intorno a me precisamente senza vedere più le righe della pagina. L'effetto più bello del leggere.
938 pagine vanno sì affrontate ma non è mai una lettura banale, i colpi di scena ci sono, i finali (per fortuna) non sono mai scontati. Personaggi di contorno splendidi, dalla psicologia ben sviluppata. Se proprio proprio devo trovare un difetto, la troppa bellezza di alcuni personaggi e di alcune situazioni, che rendono la vita di qualcuno degli Archie forse un po' troppo patinata e facile.

"I bivi e le parallele delle strade prese e non prese fossero tutti percorsi dalle stesse persone nello stesso momento, le persone visibili e le persone ombra, che il mondo effettivo fosse solo una piccola parte di mondo, poichè la realtà consisteva anche in quello che sarebbe potuto succedere ma non era successo"

Un viaggio magnifico. Un romanzo meraviglioso.

Paul Auster
4321
Einaudi
Euro 25

*******************************************************************************
This was been the first book by this author for me, and as a first one I couldn't choose better. What a magnificent journey!
4321 are the stories of the life of Archibald, Archie, Ferguson. After a dutiful premise with the story of his ancestors, the story moves to the protagonist. Four stories, four lives, some people only in one, others spread in all four. And so Archie is straight or gay, writer or journalist, rich or poor. Auster manages to keep clear the different lives, with precise characters, there is no risk of making mistakes.
It's a full novel, as full is life, and here there are four lives. There would be so many things to talk about and I would not want to miss something on the street, but there are some main points I want to talk about.
The growth of Archie, from a child to a young mature man, is followed step by step and it was interesting how every choice, every thought, every step forward is explained as it is in the reality of things, a "normal" growth, with errors and the futility of an adolescent, but also with his impetus and his desire to be in the world.
I do not know to what extent this is an autobiographical book. But I like to think that Auster has poured out his passion for literature and his working method in Archie's literary work. There are short stories contained in the novel, there are many literary references, there is above all the work of a writer in progress.
I must admit that initially the book seemed too full of events, a lot of details. I had moments of exhaustion, 938 pages must be addressed. But on the contrary most of the pages are like flying away, I was so immersed in reading and in history that I saw everything around me precisely without seeing the lines of the page anymore. The most beautiful effect of reading.
938 pages must be tackled but it is never a trivial reading, the twists are there, the finals (fortunately) are never obvious. Splendid outline characters, with well-developed psychology. If I really have to find a flaw, too much beauty of some characters and some situations, which make the life of someone of the Archies perhaps a little too glossy and easy.

"The crossroads and the parallels of the streets taken and not taken were all traversed by the same people at the same time, the visible people and the shadow people, that the actual world was only a small part of the world, since reality also consisted of what it could have happened but it had not happened".

A magnificent journey. A wonderful novel.

Paul Auster
4321

Paul Auster - 4321

Posted on

giovedì 22 febbraio 2018

William Gladstone, primo ministro di Sua Maestà sotto la regina Vittoria, si era dato la missione di redimere le prostitute di Londra. Così aveva l'abitudine di passeggiare per le strade frequentate da queste signorine, offrire loro il suo aiuto e portarle a casa sua dove la moglie si sarebbe presa cura di loro (non bastando gli otto figli della coppia, mi verrebbe da dire...)
Una di queste sere, Mr Gladstone incontra Mr Walters, profondo conoscitore del mondo delle prostitute, anche se non nel modo che avrebbe trovato l'approvazione del nostro protagonista. Tramite lui, William Gladstone, figura storica, conosce Cora Pearl, altra figura realmente esistita, celebre cortigiana a Parigi. Una serata all'insegna della buona musica e della storia, due diversi modi di vedere la vita, un incontro da cui sprizzeranno scintille, sempre sotto l'aura della compassata educazione british, e dello humour britannico.
Un racconto delizioso, elegante. Due mondi agli antipodi, stando al lettore decidere chi vincerà la contesa.

Roy Lewis
Una passeggiata con Mr Gladstone
Adelphi
Lire 10000

********************************************************************************
William Gladstone, Prime Minister of Her Majesty under Queen Victoria, had given to himself the mission to redeem London prostitutes. So he used to walk the streets frequented by these young ladies, offer them his help and take them to his house where his wife would take care of them (not enough the eight children of the couple, I would say... ).
One of these evenings, Mr Gladstone meets Mr Walters, a profound expert of the world of prostitutes, though not in the way he would find the approval of our protagonist. Through him, William Gladstone, historical figure, knows Cora Pearl, another figure really existed, famous courtesan in Paris. An evening of good music and history, two different ways of seeing life, a meeting from which sparks will sparkle, always under the aura of the compassionate British education, and of British humor.
A delightful, elegant story. Two worlds at the antipodes, according to the reader decide who will win the contest.

Roy Lewis
A walk with Mr Gladstone

I Somari, per il professor Burioni, sono quei rappresentanti della razza umana, che vogliono spiegare le cose alle persone senza averne alcuna capacità o studio alle spalle. Quelle mammine informate che spiegano che i bambini gli anticorpi se li fanno da soli giocando nel fango", quelli che si sono laureati all'Università della Vita e che che credono a ogni fesseria pubblicata su Internet, al grido di "io non sono fesso, a me non mi freghi". E invece ci cascano con tutte le scarpe.
Il fatto è che, come dice un adagio vecchio come il mondo, la matematica non è un'opinione, e ovviamente nemmeno la scienza. E ovviamente nemmeno sui vaccini.
In questo volume, il professore cerca di spiegare, in modo facile e comprensibile a tutti, come funzionano i vaccini e quali sono le sciocchezze più grosse che vengono dette nel suo campo. Per esempio, confuta in modo assoluto la leggenda metropolitana che vuole l'autismo figlio dei vaccini. E questo è il caso più eclatante di tutti!

E se vi sentite toccati dalle sue maniere un po' brusche di apostrofare antivaccinisti e company... beh, non siete nel posto giusto perchè per quanto mi riguarda è fin troppo educato!

Libro molto interessante, piacevole e di facile lettura anche per chi non è del mestiere, consigliato soprattutto a chi non è del mestiere e crede di saperne di più. Somari.

Roberto Burioni
La congiura dei Somari
Rizzoli
Euro 17

******************************************************************************
The Dunces, for Professor Burioni, are those representatives of the human race, who want to explain things to people without having any capacity or knowledge. Those informed mothers who explain that children antibodies are made just playing in the mud, those who graduated at the University of Life and who believe in every nonsense published on the Internet, shouting "I'm not going to be fooled, do not give me a damn". And instead they fall for it with all their shoes.
The fact is that, as an adage as old as the world says, mathematics is not an opinion, and obviously not even science. And of course not even vaccines.
In this volume, the professor tries to explain, in an easy and understandable way for everyone, how vaccines work and what are the biggest nonsense that are said in his field. For example, he absolutely refutes the urban legend that wants autism the son of the vaccines. And this is the most striking case of all!

And if you feel touched by his manner a bit rude in reproaching no-vax  and company... well, you're not in the right place because for me he is even too polite!

Book very interesting, pleasant and easy to read even for those who are not doctors, especially recommended to them who are not and believe to know more. Dunces.

Roberto Burioni
The Dunces' Plot

Tre saggi, tre storie vissute dallo scrittore, sul tema dell'informatica e del digitale. Tutto quel mondo che noi non vediamo ma che si trova oltre lo schermo del computer e del cellulare, e di cui la maggior parte di noi non ha conoscenza.
Il primo saggio riguarda Julian Assange, creatore di Wikileaks. Mai avuto alcuna simpatia per il personaggio, e infatti O'Hagan non dice niente che non mi sarei aspettata, avendo a che fare con un uomo dall'ego smisurato e interessato solo a se stesso e non alle conseguenze delle sue azioni sugli altri.
Il secondo saggio è un esperimento dell'autore, sulla creazione di una falsa identità partendo dal nome e certificato di nascita di un bambino morto precocemente. Spoiler, potete davvero fare qualunque cosa.
Il terzo saggio è un altro genio incompreso (o incomprensibile), Craig Wright, conosciuto nel mondo tech come Satoshi Nakamoto, ovvero colui che ha inventato il bitcoin. Il terzo è probabilmente il saggio più tecnico che ci sia, se non avete un'infarinatura del lessico di quel mondo la metà delle cose non avrete idea di che cosa siano. Ma è interessante per vedere fino a che punte da film d'azione statunitense si riesce ad arrivare in un mondo che noi immaginiamo popolato solo da nerd occhialuti dietro un computer.
Ho letto questo libro perchè, da totalmente ignorante su quel mondo, volevo capire meglio le dinamiche interne e farmi un'idea sui personaggi più discussi, grazie a chi li aveva conosciuti personalmente. E' stato un tuffo su un mondo molto diverso dal mio e da quello dei comuni mortali, un mondo con regole sue. Io continuo ad apprezzare avere solo la punta del piede in questo mondo.
Ma ho apprezzato molto lo stile dell'autore, per quanto l'argomento fosse ostico. E' una scrittura che si legge e si apprezza.

Andrew O'Hagan
La vita segreta. Tre storie vere dell'era digitale
Adelphi
Euro 22

******************************************************************************
Three essays, three stories lived personally by the writer, about the subject of information technology and digital. All that world that we do not see but that is beyond the screen of the computer and the cell phone, and of which most of us have no knowledge.
The first essay concerns Julian Assange, creator of Wikileaks. Never had any sympathy for the character, and in fact O'Hagan says nothing that I would not have expected, having to do with a man with a huge ego and only interested in himself and not the consequences of his actions on others.
The second essay is an experiment by the author, on the creation of a false identity starting from the name and birth certificate of a child who died prematurely. Spoiler, you can really do anything.
The third essay is another misunderstood (or incomprehensible) genius, Craig Wright, known in the tech world as Satoshi Nakamoto, the one who invented bitcoin. The third is probably the most technical essay in here, if you do not have a smattering of the lexicon of that world half of the things you will have no idea what they are. But it's interesting to see how much is similar to an action movie this world that we imagine populated only by nerd on a computer.
I read this book because, totally ignorant of that world, I wanted to better understand the internal dynamics and get an idea about the most discussed characters, thanks to those who had known them personally. It was a dive into a world very different from mine and from that of ordinary mortals, a world with its own rules. I continue to appreciate having only the tip of the foot in this world.
But I really appreciated the author's style, though the subject was difficult. It is a writing that is readable and remarkable.

Andrew O'Hagan
The Secret Life: Three True Stories of the Digital Age

Ho preso questo libro perchè, essendo Doris Lessing parte della mia Santa Trinità (le altre due sono Simone de Beauvoir e Virginia Woolf), ero interessata a questo pezzo della sua vita. Non sapevo chi fosse Jenny Diski.
Il libro si intitola "In Gratitudine", ma qui di gratitudine ne vedo davvero poca. Doris Lessing accoglie la Diski in casa sua pur non avendola mai vista prima, solo grazie alla lettera di suo figlio Peter, compagno di scuola dell'autrice, in cui racconta della triste situazione in cui si trova. Due genitori divorziati altamente problematici, ricoveri in ospedali psichiatrici, droga. La Lessing, cioè, non stiamo parlando di una persona qualunque, Doris Lessing, la prende in casa con sè, per aiutarla a rimettersi in sesto con se stessa e la sua vita. Jenny vuole fare la scrittrice, ed entra in contatto con il mondo culturale di un'autrice già affermata e i cui libri sono letti in tutto il mondo, un'opportunità che poche persone al mondo hanno. Lei stessa sarà poi presente, sempre in vesti nascoste, nei romanzi della scrittrice.
In seguito, Jenny, contravviene agli accordi presi, soprattutto per quanto riguarda gli studi, e Doris le dice di andarsene, per quanto continui a passarle una certa somma di denaro per provvedere al suo mantenimento.
E' molto bello sapere che successivamente, Jenny Diski, avrebbe scritto un libro del genere, intriso di ingratitudine, senza spazio tra le due parole. Posso capire una Diski ragazzina, che non conosce il mondo, ma dalla Diski adulta lo trovo incredibilmente scorretto. Doris Lessing le ha dato un'incredibile opportunità che lei ha voluto perdere. Non era sua madre, non era tenuto a farlo. E non era tenuta a fare la madre. Non puoi pretendere che un'autrice come lei ti dia tutto il suo tempo e tutta la sua attenzione. E ripagarla raccontando di quanto fosse malsana la relazione madre-figlio, di quanto lei si fosse interessata al sufismo, di quanto fosse preoccupata che si potesse rovinare la vita, di quanta durezza ci volesse per abbandonare i suoi primi due figli, di quanto bigotta fosse la figlia maggiore, della sua morte... l'ho trovato molto scorretto. Considerato poi da che pulpito. Doris Lessing non sarà stata una donna perfetta, ma che la Diski si erga a giudice, piccola ragazzina non abbastanza amata, in bilico tra gratitudine e ingratitudine... Lei che parla del fatto che la Lessing usava personaggi reali nei suoi romanzi, seppur cambiandone alcuni tratti, e ne giudica, non mi sembra che sia proprio immacolata, soprattutto dopo questo libro che tengo tra le mani.
Per quanto il libro sia ben scritto, non ho apprezzato per niente la sua ingratitudine e il suo essere giudicante.

Avrei dato solo una stella a questo libro, da quanto l'autrice non mi piaccia. Ho dato due stelle perchè invece ho trovato molto toccante il suo racconto della sua malattia, tra ironia e grande tristezza.

Insomma, sono anche io in bilico, perchè ho apprezzato alcune parti, ma altre sono passate con un continuo "ma guarda che str..."

Jenny Diski
In gratitudine
NNE
Euro 18

******************************************************************************
I took this book because, being Doris Lessing part of my Holy Trinity (the other two are Simone de Beauvoir and Virginia Woolf), I was interested in this piece of her life. I did not know who Jenny Diski was.
The book is titled "In Gratitude", but here of gratitude I see very little. Doris Lessing welcomes Diski in her home even if she has never seen it before, only thanks to the letter of her son Peter, the author's classmate, in which he tells of the sad situation in which she finds herself. Two highly problematic divorced parents, hospitalizations in psychiatric hospitals, drugs. Lessing, that is, we are not talking about an ordinary person, Doris Lessing, takes her at home, to help her get back on track with herself and her life. Jenny wants to be a writer, and gets in touch with the cultural world of an already established author and whose books are read all over the world, an opportunity that few people in the world have. She herself will then be present, always in hidden garments, in the novels of the writer.
Later, Jenny, contravenes the agreements made, especially as regards the studies, and Doris tells her to leave, as long as she continues to pass a certain amount of money to provide for her maintenance.
It is very nice to know that later, Jenny Diski, would have written such a book, full of ingratitude, without space between the two words. I can understand a Diski girl, who does not know the world, but I find it incredibly unfair by the adult Diski. Doris Lessing gave her an incredible opportunity that she wanted to lose. It was not her mother, she was not required to do it. And she was not required to be a mother. You can not expect an author as she gives you all her time and all her attention. And repay her by telling how unhealthy the mother-child relationship was, how much she had been interested in Sufism, how worried she was that she could ruin her own life, how much hardness she needed to leave her first two children, how bigot was her eldest daughter, her death... I found it very incorrect. Considered then by who's talking. Doris Lessing will not have been a perfect woman, but that the Diski stands up to judge, little girl not loved enough, hanging between gratitude and ingratitude... She who talks about the fact that Lessing used real characters in her novels, though changing some traits, and she judges, does not seem to me to be so immaculate, especially after this book that I hold in my hands.
Although the book is well written, I did not appreciate her ingratitude and her being judgmental.

I would have given only one star to this book, as I do not like the author. I gave two stars because instead I found very touching her story of her illness, between irony and great sadness.

In short, I am too hanging in the balance, because I appreciated some parts, but others have passed with a continuous "what a bitc... "

Jenny Diski
In gratitude

Il primo tutti i libri del mese del 2018, ed è una lista che mi è piaciuto molto vivere! Solo sei libri letti, in genere la mia media è più alta, ma ho dedicato due intere settimane a quel viaggio magnifico che è 4321, e anche se ha molto ridotto le mie letture, mi ha lasciato con un grande libro nel cuore. Niente da dire, come sempre, la biblioteca regala sempre grandi soddisfazioni.

Secondo punto di cui sono estremamente contenta è l'aver trovato i tre volumi della storia delle donne che mi mancavano, completando così quest'opera monumentale che ci tenevo avere nella mia libreria.

Che ne dite, febbraio sarà ugualmente pieno e meraviglioso?
Scopriamolo insieme e ci vediamo tra un mese per la risposta!

LIBRI LETTI A GENNAIO

Elizabeth Gilbert - Big Magic
Andrew O'Hagan - La vita segreta
Roberto Burioni - La congiura dei Somari
Alan Friedman - Questa non è l'America
Christa Wolf - Medea
Paul Auster - 4321

LIBRI COMPRATI A GENNAIO

Duby, Perrot - Storia delle donne. L'Antichità
Duby, Perrot - Storia delle donne. Dal Rinascimento all'età moderna
Duby, Perrot - Storia delle donne. L'Ottocento
Brian P. Levack - La caccia alle streghe in Europa

LIBRI REGALATI A GENNAIO

Vladimir Nabokov - Lolita
Azar Nafisi - Leggere Lolita a Teheran
George Bernard Shaw - Tre commedie per puritani

LIBRI PRESI IN BIBLIOTECA A GENNAIO

Roberto Burioni - La congiura dei Somari
Paul Auster - 4321
Marco Cursi - Le forme del libro
Chinua Achebe - Il crollo
Majgull Axelsson - Io non mi chiamo Miriam

Tutti i libri del mese: Gennaio 2018

Posted on

giovedì 1 febbraio 2018