giugno 2021

Il secondo libro della Guida e io, se già non lo ero alla fine del libro, ora sono completamente presa! Continuano le avventure dei 5 protagonisti, i terrestri Arthur Dent e Trillian, gli alieni Ford Prefect e Zaphod Beeblebrox, il robot depresso Marvin.
Farvi qui un riepilogo di tutte le loro avventure toglierebbe gusto al vostro leggerlo, quindi vi invito solamente a leggerlo perché davvero ne vale la pena, anche solo per una scena bellissima che capita nel Ristorante (non può essere uno spoiler perché c'è già nel titolo) in cui si discute sul "piatto del giorno", dico solo che ero piegata in due dal ridere e in assoluta soggezione di fronte a tanta genialità!
Insomma, di nuovo, un libro intelligente, ironico e una delle cose più divertenti che abbia mai letto!
E adesso, via con il terzo volume!

Douglas Adams
Ristorante al termine dell'Universo
Mondadori
Ebook

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The second book of the Guide and I am now, if I wasn't already at the end of the first book, completely hooked! The adventures of the 5 protagonists continue, the terrestrials Arthur Dent and Trillian, the aliens Ford Prefect and Zaphod Beeblebrox, the paranoid android Marvin.
Making a summary of all their adventures here would take away your pleasure of reading it, so I just invite you to read it because it is really worth it, even if only for a beautiful scene that happens in the restaurant (it cannot be a spoiler because it is already in the title) discussing the "dish of the day", I just say that I was bent double with laughter and in absolute awe of such genius!
In short, again, a smart, ironic book and one of the funniest things I've ever read!
And now, off with the third volume!

Douglas Adams
The Restaurant at the End of the Universe

 

Era da tantissimo tempo che avevo questo libro in wishlist e continuavo a rimandare. Poi è capitato che il 25 maggio, il Towel Day, mi sono capitati dei post sui social a tema e ho riguardato di che cosa parlasse e... beh, venivo da un libro impegnativo e poderoso e avevo bisogno di una lettura leggera ma non scema. Non potevo ignorare due segnali, ed ho fatto bene!
Già dopo alcune righe ero completamente conquistata e avevo capito perfettamente perchè fosse un libro di culto per molte persone!
Se può apparire superficiale e un po' assurdo, in realtà è uno di quei libri che ti fanno ridere ma con estrema intelligenza.
Tutte parte da, beh, la distruzione della Terra per costruire una superstrada iperspaziale. Ma, non lasciatevi prendere dal panico!
Da qui inizia il viaggio iperspaziale di Ford Prefect, alieno venuto da Betelgeuse e da quindici sulla Terra per studiarla, e di Arthur Dent, uno dei due umani sopravvissuti alla distruzione del pianeta. A guidarli, ovviamente, la Guida Galattica per gli autostoppisti, una sorta di manuale per capire e sopravvivere nella Galassia. Cosa dice della Terra? Beh... che è Praticamente innocua. E soprattutto, perché un asciugamano è oggi di massima necessità per un autostoppista galattico.
Se proprio queste informazioni non vi bastano, in questo libro troverete la risposta alla Domanda più importante di tutte, sull'Universo, sulla Vita, su tutto... ma questo non vuole che vi troverete anche la domanda!
E' l'inizio di un lungo viaggio attraverso tutti i cinque libri della saga, se sono tutti così non vedo l'ora!

Douglas Adams
Guida galattica per gli autostoppisti
Mondadori
Ebook

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I had this book on my wishlist for a very long time and I kept putting it off. Then it happened that on May 25th, Towel Day, I happened to have a lot of themed posts on social networks and I looked at what it was about and... well, I came from a demanding and powerful book and I needed a light reading but not idiot. I couldn't ignore two signs, and I did well!
After a few lines I was completely token and I understood perfectly why it is a cult book for many people!
While it may seem superficial and a little absurd, it is actually one of those books that make you laugh but with extreme intelligence.
It all starts with, well, the destruction of the Earth to build a hyperspace freeway. But, don't panic!
From here begins the hyperspace journey of Ford Prefect, an alien from the planet Betelgeuse and for fifteen years in the Earth to study it, and Arthur Dent, one of the two humans who survived the destruction of the planet. Guiding them, of course, is the Hitchhiker's Guide to the Galaxy, a sort of manual to understand and survive in the Galaxy. What does it say about the Earth? Well... which is mostly harmless. And above all, because a towel is now of utmost necessity for a galactic hitchhiker.
If this information is not enough for you, in this book you will find the answer to the most important question of all, on the Universe, on Life, on everything... but this does not mean that you will also find the question there!
It is the beginning of a long journey through all five books of the saga, if they are all like this I can't wait!

Douglas Adams
The Hitchhiker's Guide to the Galaxy

 

I libretti 100 pagine 1000 dedicati alla letteratura horror sono da collezionare per la cura con cui vengono scelti i racconti.
Questo, dedicato alle storie di streghe, è una piccola raccolta di quattro racconti davvero ben scelti.
Quattro donne, quattro streghe potenti, uomini che raccontano le loro storie. Quattro racconti ben scritti, tutti quanti impressionanti e di affascinanti, per l'infinito potere di queste figure.
Il primo racconto è ambientato nel pieno 1667, in piena caccia alle streghe, e racconta di una madre e una figlia straordinarie... Il secondo parla di un giovane Apprendista Stregone che si ritrova di fronte alla Dea Sekhmet. Il terzo di uno scrittore che si ritrova a vivere e a lavorare al centro di un cerchio di metallo in quella che nella sua casa è famosa come la Stanza della Strega, non può finire bene... Il terzo di una strega gelosa e di una rivale in amore.
Non saprei dire quale sia il mio preferito, difficile sceglierne uno perché sono davvero quattro racconti bellissimi, l'unica cosa, forse avrei apprezzato qualche storia in cui la strega parlasse di sè in prima persona, senza essere sempre raccontata attraverso le parole e lo sguardo dell'uomo. Sono sicura che troverò quello che cerco in una raccolta più ampia di storie sul tema oppure mi rivolgerò alla cara Marion Zimmer Bradley che, con Morgana e tutte le altre, ci ha regalato un prezioso punto di vista in prima persona.

AAVV
Storie di streghe
Newton Compton Editori
Lire 1000

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The booklets "100 pagine 1000 lire" dedicated to horror literature are to be collected for the care with which the stories are chosen.
This one, dedicated to the tales of witches, is a small collection of four really well chosen tales.
Four women, four powerful witches, men who tell their stories. Four well-written tales, all of them impressive and fascinating, due to the infinite power of these figures.
The first story is set in the 1667, during the witch hunt, and tells about an extraordinary mother and daughter... The second is about a young Sorcerer's Apprentice in front of the Goddess Sekhmet. The third about a writer living and working in the center of a metal circle in the room that in his house is famous as the Witch's Room, this cannot end well... The third of a jealous witch and a rival in love.
I cannot say which is my favorite, difficult to choose one because they are really four beautiful stories, the only thing, maybe I would have appreciated some stories in which the witch spoke about herself in the first person, without always being told through the words and the gaze of a man. I am sure that I will find what I am looking for in a larger collection of stories on the subject or I will turn to my dear Marion Zimmer Bradley who, with Morgana and all the others, has given us a precious first-person point of view.

AAVV
Tales of Witches

AAVV - Storie di streghe

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venerdì 18 giugno 2021

Se c'è qualcuno da cui un aspirante scrittore può imparare, quello è sicuramente Stephen King, il Re dell'Horror. Iniziare un suo libro vuol dire essere catturati da una storia entusiasmante e avvincente, impossibile lasciarlo fino all'ultimissima pagina, dovesse essere un volume di 1000 e passa pagine.
Quale sarà il suo segreto? Beh, la risposta è in queste pagine ed è più semplice di quello che pensate: per prima cosa, bisogna esserci portati, perchè come dice King, uno scrittore bravo può diventare eccellente, ma uno scrittore pessimo non potrà diventare decente. E soprattutto, leggere molto e scrivere molto.
Stephen King è uno scrittore molto prolifico, da quando è iniziata la sua carriera nel 1974 ha pubblicato più di 60 romanzi, 12 raccolte di racconti e sette libri di saggistica, più tutti i racconti pubblicati su riviste e su antologie con altri autori. Insomma, che legga molto e che scriva molto è fuor di dubbio, e se tanto mi dà tanto, direi che il suo metodo dà i suoi frutti.
On Writing è in parte autobiografia e in parte scuola di scrittura, con King che non risparmia aneddoti sulla sua vita e soprattutto sull'incidente capitatogli il 19 giugno 1999, in cui venne investito da un'auto, riportando fratture multiple a diverse parti del corpo e dovendo poi sottostare a una lunga e durissima riabilitazione.
Una delle cose che maggiormente ho apprezzato in questo libro è che lo scrittore, pur vantando un curriculum di tutto rispetto, anche quando spiega il suo lavoro in ogni suo passaggio dalla prima stesura fino alla ricerca di un agente, continua a scrivere in maniera assolutamente semplice e chiara, buttandoci lì pure una battuta ogni tanto. E' come sentir parlare un amico a cena che ci racconta il suo lavoro e ci dà consigli. Considerato che uno dei suoi consigli principali è di non pompare il vocabolario, di non esagerare con gli avverbi e con tutte quelle parti del discorso che lo rendono solo più articolato, e che Stephen King ha venduto fantastiliardi di libri in tutto il mondo, io me lo segnerei per ricordarmelo ogni volta che accendo il pc.
Tra le tre prefazioni, il racconto della sua vita, il rapporto tra scrittore e lettore, tutti i consigli riguardo il vocabolario, la grammatica e il paragrafo, la sua routine di scrittura e tutti i modi in cui rendere interessante una trama e infine, la lista delle sue letture, direi che la teoria dello scrittore di Stephen King è tutta qui. La pratica è nei suoi libri.
Lettura davvero molto interessante, King sempre apprezzatissimo!

Stephen King
On Writing
Pickwick
Euro 9,90

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If there is anyone an aspiring writer can learn from, it is surely Stephen King, the King of Horror. Starting one of his books means being captured by an exciting and compelling story, impossible to leave it until the very last page, even if it is a volume of 1000 and more pages.
What's his secret? Well, the answer is in these pages and it is simpler than you think: first of all, you have to be naturally talented, because as King says, a good writer can become excellent, but a bad writer cannot become decent. And above all, read a lot and write a lot.
Stephen King is a very prolific writer, since starting his career in 1974 he has published more than 60 novels, 12 short story collections and seven non-fiction books, plus all short stories published in magazines and anthologies with other authors. In short, that he reads a lot and writes a lot is beyond doubt, and if this is the result, I would say that his method bears the fruits.
On Writing is partly autobiography and partly school of writing, with King sparing no anecdotes about his life and especially about the accident that happened to him on June 19, 1999, in which he was hit by a car, causing multiple fractures to different parts of his body and then having to undergo a long and very hard rehabilitation.
One of the things that I most appreciated in this book is that the writer, while boasting a respectable curriculum, even when he explains his work in every step from the first draft to the search for an agent, continues to write in an absolutely simple and clear way, even throwing a joke there every now and then. It's like hearing a friend talk at dinner who tells us about his work and gives us advice. Considering that one of his main advice is not to pump up the vocabulary, not to overdo it with adverbs and all those parts of speech that only make it more articulate, and that Stephen King has sold billions of books all over the world, I myself would mark it to remind me every time I turn on the computer.
Among the three prefaces, the story of his life, the relationship between writer and reader, all the advice about vocabulary, grammar and paragraph, his writing routine and all the ways in which to make a plot interesting and finally, the list of his readings, I would say that Stephen King's writer theory is all there. The practice is in his books.
Very interesting reading, King always very much appreciated!

Stephen King
On Writing

Nel maggio del 1816 Mary Shelley, Lord Byron e John William Polidori, insieme ad altri amici, trascorrono alcuni giorni a Villa Diodati, a Ginevra. Sono giornate di pioggia e temporali e per passare il tempo Lord Byron propone un gioco (essendo tutti loro scrittori e amanti delle storie di fantasmi, non poteva certo essere Monopoli): ognuno di loro dovrà scrivere una storia di fantasmi. Da quella serata usciranno Frankenstein, scritto da Mary Shelley, e questo Il vampiro, a lungo attribuito a Lord Byron, scritto dal dottor Polidori.
In questo racconto breve, il vampiro non è più quello che all'epoca il folklore immaginava, ma per la prima volta incarna la figura di un aristocratico affascinante ed elegante che cerca giovani e belle ragazze per soddisfare la sua sete di sangue. E' un bel racconto, abbastanza prevedibile il finale ma interessante per essere il primo e quindi direi capostipite del suo genere.
Nello stesso volume compare un secondo racconto, "Un mistero della campagna romana" di Anne Crawford. A raccontare la storia sono le testimonianze dirette di due amici della vittima che hanno vissuto le vicende narrate in prima persona. Qui però non c'è un vampiro, ma c'è una vampira, la bellissima Vespertina, ma di lei si racconta solo nel finale.
Devo dire che forse per un millimetro di più ho apprezzato maggiormente questo secondo, più articolato, con i diversi punti di vista, e più originale rispetto a quello di Polidori.

John William Polidori
Il vampiro
Newton Compton Editori
Lire 1000

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In May 1816 Mary Shelley, Lord Byron and John William Polidori, together with other friends, spent a few days at Villa Diodati, in Geneva. These are rainy days and thunderstorms and to pass the time Lord Byron proposes a game (being all of them writers and lovers of ghost stories, it certainly couldn't be Monopoly): each of them will have to write a ghost story. From that evening will come out Frankenstein, written by Mary Shelley, and this The Vampyre, long attributed to Lord Byron, written by Doctor Polidori.
In this short story, the vampire is no longer what folklore imagined at the time, but for the first time he embodies the figure of a charming and elegant aristocrat who seeks young and beautiful girls to satisfy his bloodlust. It's a good story, the ending is quite predictable but interesting to be the first and therefore I would say the progenitor of this genre.
In the same volume appears a second story, "A mystery of the Roman countryside" by Anne Crawford. The story is told in the first person via the direct testimonies of two friends of the victim who lived the events narrated. Here, however, there is no male vampire, but there is a female vampire, the beautiful Vespertina, but we know more about her only in the finale.
I must say that perhaps for a millimeter I appreciated more this second one, more articulated, with different points of view, and more original than that of Polidori.

John William Polidori
The vampyre

 

Che viaggio è stato questo libro, che grande capolavoro!
A partire dall'incontro e dalla conversazione nel locale "La Catedral" tra Santiago, giornalista, e Ambrosio, per molti anni autista della sua famiglia, ripercorriamo la società di Lima e del Perù intero tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Mario Vargas Llosa riesce a creare un affresco completo di quel mondo, raccontando ogni strato della società e come ognuno di loro si interseca l'uno con l'altro, dei giochi di potere a ogni livello della politica, soprattutto di chi sta al vertice e di come fa a rimanerci.
¿En qué momento se había jodido el Perú? In che momento si era fottuto il Perù? Il libro parte da questa domanda che il protagonista si pone nelle prime righe del romanzo. Le 700 pagine che seguono sono la risposta, incredibilmente precisa e dettagliata, a questa domanda. Incontriamo personaggi di tutte le fasce sociali, dal Presidente all'autista di colore che conosce tutti i segreti del suo padrone, dalle prostitute ai loro clienti di alto bordo, dai giornalisti ai giovani oppositori e comunisti, dai ricchi fino a chi si deve arrangiare accettando anche i lavori più sporchi. Ci sono i giochi di potere ai più alti piani della politica e c'è la ricerca di una vita più tranquilla e senza voler dipendere dal denaro.
Non è un libro facile, non solo per quanto sia pieno di eventi e di personaggi. Ma anche e soprattutto per lo stile in cui è scritto, dove le conversazioni vengono riportate incrociate e capita spesso che in una riga ci sia una frase detta e nella successiva un'altra frase detta in un'altra conversazione sempre sullo stesso argomento ma tra altre persone in un altro periodo temporale. Impossibile distrarsi un attimo altrimenti si perde completamente il filo. La grandezza di Mario Vargas Llosa è riuscire a tenere in piedi tutti questi intrecci e a creare un insieme di conversazioni che tengono il romanzo "in movimento" e a riportare tutto questo insieme in un quadro completo e articolato di quello che successe in quegli anni in Perù, in un modo in cui gli intrecci delle conversazioni riflettono gli intrecci di tutte quelle persone che hanno vissuto quelle situazioni e che crearono quel Perù.
Ve l'ho detto all'inizio, che viaggio che è stato questo libro, che capolavoro! Per quanto non facile e necessitando di piena attenzione, è un libro molto interessante e avvincente, impossibile abbandonarne la lettura. Da grande appassionata della scrittura di Mario Vargas Llosa, non potevo perdermi questo romanzo!

Mario Vargas Llosa
Conversazione nella "Catedral"
Einaudi
Euro 17,50

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What a journey this book has been, what a great masterpiece!
Starting from the meeting and conversation in the bar "La Catedral" between Santiago, a journalist, and Ambrosio, his family's driver for many years, we retrace the society of Lima and the whole Peru between the 1950s and 1960s. Mario Vargas Llosa manages to create a complete picture of that world, telling every layer of society and how each of them intersects with each other, of the power games at every level of politics, especially of those at the top and how does they stay there.
¿En qué momento se había jodido el Peru? "At what precise moment had Peru fucked itself up?" The book starts from this question that the protagonist asks himself in the first lines of the novel. The 700 pages that follow are the incredibly precise and detailed answer to this question. We meet people from every strata of society, from the President to the black driver who knows all the secrets of his boss, from prostitutes to their high-profile clients, from journalists to young opponents and communists, from the rich to those who have to accept even the dirtiest jobs. There are power games at the highest levels of politics and there is the search for a more peaceful life without wanting to depend on money.
It is not an easy book, not only as it is full of events and characters. But also and above all for the style in which it is written, where the conversations are crossed and it often happens that in one line there is a said sentence and in the next another sentence said in another conversation always on the same topic but among others people in another time period. Impossible to get distracted for a moment otherwise one loses completely the thread. The greatness of Mario Vargas Llosa is being able to keep all these plots standing and to create a set of conversations that keep the novel "in motion" and to bring all this together in a complete and articulated picture of what happened in those years in Peru, in a way in which the interweaving of conversations reflects the interweaving of all those people who have lived through those situations and who created that Peru.
I told you at the beginning, what a journey this book has been, what a masterpiece! Although not easy and in need of full attention, it is a very interesting and compelling book, impossible to abandon the reading. As a great lover of Mario Vargas Llosa's writing, I couldn't miss this novel!

Mario Vargas Llosa
Conversation in the Cathedral

L'unico motivo per cui ci ho messo più di un mese a leggere questo libro, è perché non volevo che tutti i pensieri singoli di Saramago finissero nel calderone di una lettura troppo veloce. Ecco perché ho voluto leggerne al massimo un paio alla volta, per darmi modo di assimilare ogni pensiero sulle tantissime tematiche di cui lo scrittore portoghese parla. Critiche a Berlusconi, scrittori e giornalisti, la violenza sulle donne, la religione, i suoi libri e ovviamente la politica...
Per ognuno di questi temi e per delle vicende in particolare, Saramago riesce sempre, in paragrafi abbastanza corti, a esprimere il suo punto di vista sempre prezioso e, per me in molti casi, a farci conoscere personaggi e fatti lontani dalla nostra realtà ma interessanti.
Ovviamente, per noi italiani la critica spietata a Berlusconi non può non essere notata... devo ammettere che avere uno come Saramago che parla di me sarebbe un incredibile onore, in questo caso decisamente non in bene!
Quando finisce un libro è sempre triste ma in questo caso è doppiamente triste perché sai il motivo del perché Saramago non è andato avanti a scrivere altre pagine del Quaderno e non ne scriverà altri...
Per fortuna, mi mancano ancora molti suoi romanzi da leggere, posso già dire che saranno pagine magnifiche.

José Saramago
L'ultimo Quaderno
Feltrinelli
Euro 8,50

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The only reason why it took me more than a month to read this book is because I didn't want all of Saramago's individual thoughts to end up in the cauldron because a too quick reading. That's why I wanted to read a couple of them at a time, to give myself the opportunity to assimilate every thought on the many issues the Portuguese writer talks about. Criticism of Berlusconi, writers and journalists, violence against women, religion, his books and of course politics...
For each of these themes and for some events in particular, Saramago always manages, in fairly short paragraphs, to express his always precious point of view and, for me in many cases, to introduce us to characters and facts far from our reality but interesting.
Obviously, for us Italians the ruthless criticism of Berlusconi cannot fail to be noticed... I must admit that having someone like Saramago talking about me would be an incredible honor, in this case definitely not for good!
When a book ends it is always sad but in this case it is sadder because you know the reason why Saramago didn't go on in writing more pages of the Notebook and will not write more...
Fortunately, I still lack many novels by him to read, I can already say that they will be magnificent pages.

José Saramago
The Last Notebook

Sono arrivata a questo libro grazie a un articolo su un giornale online. Il tema era l'afantasia, una condizione neurologica, ancora molto dibattuta, per cui una persona non riesce a creare immagini mentali. L'idea di non poter vedere nella mia testa cose, persone e luoghi mi ha molto colpita, da lettrice è terribile per me l'idea di non riuscire a vedere la scena evocata da quello che sto leggendo.
Nell'articolo, ci si riferiva anche a un capitolo di questo libro, in cui si parlava di un uomo, Zoltan Torey che, dopo aver perso la vista all'età di 21 anni, si era dedicato alla sua immaginazione mentale, dedicandosi a far sviluppare il suo "occhio della mente". Così Torey riusciva a muoversi in modo perfettamente tranquillo e sicuro, arrivando a sostituire la grondaia del tetto di casa sua di notte, considerato che per lui notte e giorno non faceva alcuna differenza.
Ho trovato davvero molto affascinante questa storia, approfondita nel libro, e così l'ho preso in mano e ho trovato tante altre storie di persone che, per qualsiasi motivo, si ritrovano a perdere la vista, o la capacità di leggere e riconoscere segni grafici, persone che non riescono a riconoscere le facce. Per ognuna di queste persone viene raccontata la storia, da quando hanno scoperto la loro condizione e a come hanno reagito. C'è anche lo stesso Sacks che racconta di come ha scoperto di avere un tumore a un occhio che lo ha portato a perdere completamente la vista da un lato e a come il suo corpo si sia adoperato per bilanciare con altri sensi.
E' un libro non solo incredibilmente interessante, ma soprattutto è raccontato in un modo molto preciso ma che non indulge in tecnicismi, è comprensibile anche per chi non ha conoscenze mediche. Le storie si concentrano sulle persone, sulle loro sensazioni, su come si sentono, su come ognuna di loro, o forse meglio dire il loro corpo, ha reagito alla mancanza in modo diverso dagli altri. Non c'è un modo giusto di guarire, ma ognuno, nella propria unicità, si adatta in modo diverso.
Pur già conoscendo e avendo un'incredibile ammirazione per Oliver Sacks, dopo aver letto la sua autobiografia e diversi articoli, questo è il suo primo libro tecnico che leggo. Ho davvero apprezzato il fatto che fosse comunque adatto anche a chi non è un medico e più che sulle spiegazioni tecniche, che ci sono, si sia soffermato sulla persona.

Oliver Sacks
The Mind's Eye

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I arrived to read this book thanks to an article in an online newspaper. The theme was aphantasia, a neurological condition, still much debated, for which a person cannot create mental images. The idea of ​​not being able to see things, people and places in my head struck me a lot, as a reader the idea of ​​not being able to see the scene evoked by what I'm reading is terrible for me.
This article referred to a chapter of this book in which is told about a man, Zoltan Torey, who, after losing his sight at the age of 21, had dedicated himself to his mental imagination, dedicating himself to develop his "mind's eye". Thus Torey was able to move in a perfectly calm and safe way, even replacing the eaves of his house at night, considering that night and day make no difference to him.
I found this story very fascinating, detailed in the book, and so I took it in hand and I found many other stories of people who, for whatever reason, find themselves losing their sight, or the ability to read and recognize graphic signs, people who cannot recognize faces. For each of these people the story is told since the moment they discovered their condition and how they reacted. There is also Sacks himself who recounts how he discovered he had a tumor in one eye that led him to completely lose sight on one side and how his body worked to balance with other senses.
It is not only an incredibly interesting book, but above all it is told in a very precise way but which doesn't indulge in technicalities, it is understandable even for those without medical knowledge. The stories focus on people, on their feelings, on how they feel, on how each of them, or perhaps better to say their body, has reacted to the lack in a different way from the others. There is no right way to heal, but each one, in their uniqueness, adapts differently.
Although I already know and have an incredible admiration for Oliver Sacks, after reading his autobiography and several articles, this is his first technical book I read. I really appreciated the fact that it was still suitable even for those who are not a doctor and more than the technical explanations, which are there, he focused on the person.

Oliver Sacks
The Mind's Eye

Ehmmm... ok, forse questo mese non sono stata molto ligia a dovere e ho un po' indugiato in acquisti di libri! Ma c'è una spiegazione: vi ricordate i libri 100 pagine 1000 lire? Bene, mi è tornata la passione per questi libriccini e grazie alla mia libreria dell'usato preferita e considerato che li sto prendendo a botte di 6 ogni volta, il numero dei comprati cresce vertiginosamente!
Per quanto riguarda i libri letti, beh, devo dire che questo mese sarà difficilissimo scegliere il migliore! Tra la raccolta di racconti di Stephen King, il monumentale romanzo di Mario Vargas Llosa e la Guida galattica per gli autostoppisti... sono mooooolto indecisa!! Sono tre libri molto diversi che ho amato molto per tre motivi molto diversi, come fare a scegliere???
Buon Giugno di letture a tutt*!!

LIBRI LETTI

Stephen King - Quattro dopo mezzanotte
AAVV - Finchè morte non vi separi
Raphael Bob-Waksberg - Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata
José Saramago - L'ultimo Quaderno
Oliver Sacks - The Mind's Eye
Mario Vargas Llosa - Conversazione nella "Catedral"
Stephen King - On Writing
John William Polidori - Il vampiro
Douglas Adams - Guida galattica per gli autostoppisti

LIBRI COMPRATI

Stephen King - Misery
H.P. Lovecraft - La maschera di Innsmouth
John William Polidori - Il vampiro
Guy de Maupassant - Le Horla e altri racconti dell'orrore
Anthony Trollope - L'uomo che conservava il suo denaro in una scatola
Giambattista Basile, Charles Perrault - L'altra metà delle Fiabe
AAVV - Storie di Streghe
AAVV - Gli indagatori dell'incubo
Michail Bulgakov - Le uova fatali
Ambrose Bierce - I racconti dell'oltretomba
Nathaniel Hawthorne - Racconti neri e fantastici
AAVV - Le case maledette
Edgar Allan Poe, Racconti del terrore
Edgar Allan Poe, Racconti del mistero
Edgar Allan Poe, Racconti d'incubo
AAVV - Canti degli indiani d'America
AAVV - Antologia degli spirituals
Aleksandr Isaevič Solženicyn - Una giornata di Ivan Denisovič

LIBRI PRESI IN BIBLIOTECA

Joyce Lussu - Padre, Padrone, Padreterno

EBOOK PRESI IN PRESTITO

Raphael Bob-Waksberg - Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata

Tutti i libri del mese: Maggio 2021

Posted on

martedì 1 giugno 2021