febbraio 2017

A partire dal solaio della sua casa, un'ex canonica di una chiesa anglicana nel Norfolk, Bill Bryson, giornalista americano ormai trasferito stabilmente nel Regno Unito, ci accompagna in un viaggio nelle nostre case. Come siamo arrivati a vivere nelle case in un cui viviamo adesso? Da dove sono nati il salotto, il guardaroba, il bagno?Scopriamo così che il diritto alla privacy mentre siamo in bagno è una conquista recente, che spesso i servitori in una grande casa nobiliare avevano loro stessi servitori, che la scienza ha cambiato completamente le nostre vite nell'arco di una generazione.
Saltando tra l'America e l'Inghilterra, le due patrie dell'autore, scopriamo i cambiamenti, le abitudini abitative e sociali dei nobili e a scendere fino al popolo, dai presidenti Washington e Jefferson, i rampolli inglesi nelle scuole d'elite, fino giù giù agli spazzacamini di Londra.
Unica pecca che ho riscontrato, quando si parla del telefono. Si fa riferimento a Bell, a altri nomi abbastanza sconosciuti ai più che lavorarono a questa nuova tecnologia. Ma di Meucci, riconosciuto a livello mondiale, non si fa cenno. Nemmeno una parola. Capisco che se si dovesse riferire di tutti coloro che hanno lavorato su una tecnologia questo libro sarebbe stata una enciclopedia, e Bill Bryson si è attenuto al mondo che conosce meglio, ma non menzionarlo nemmeno in questo caso mi sembra un po' forzato.
Comunque, il libro è molto interessante e l'autore riesce a rendere meno pesante una moltitudine di dati grazie alla sua ironia e al suo stile leggero.

Bill Bryson
Breve storia della vita privata
Guanda

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Starting in the attic of his own home, a former parsonage of an Anglican church in Norfolk, Bill Bryson, USA journalist now permanently moved in the UK, leads us in a journey in our houses. How did we arrive to live in the house we live in present days? Where were born the living room, the wardrobe, the bathroom?
We so discover that the right to privacy while we are in the bathroom is a recent discovery, that usually servants in aristocratic mansions had their own servants, that the science changed completely our life in the time frame of a generation.
In between USA and UK, the author's two countries, we discover the changes, the housing and social habits of nobles and common folks, President Washington and Jefferson, the English scions in finishing schools, and down with the chimney sweeps of London.
The only flaw I've found, when he tells about the telephone. He makes reference to Bell, and other names pretty unknown who worked to that new technology. But about Meucci, recognised globally, not even a word. I understand that if he had to name every single person who worked on it this book would be an enciclopedy, and Bill Bryson abided by the world he knows better, but not even mention him looks a bit strained.
Anyway, the book is very interesting and the author is able to make less boring a lot of numbers and names, thanks to his irony and style.

Bill Bryson
At Home: A Short History of Private Life


Harry Potter avrà sempre un potere speciale su di me. Ho passato i 35 anni, ho letto libri di grande spessore, vivo da sola, pago le mie bollette, ma la magia del maghetto non cessa di affascinarmi.
Questi tre ebook sono una raccolta di storie di approfondimento, diciamo così, sul mondo di Hogwarts. E quindi, via con l'infanzia di Remus Lupin, il mio personaggio preferito, e di Dolores Umbridge, il personaggio che detesto di più. La storia di Minerva McGonagall e di Sybill Trelawney, il significato dei loro nomi.
La fantasia della Signora Rowling, la perfezione nei dettagli con cui ha costruito questo mondo è qualcosa di eccezionale. Si sente tutto il calore, l'amore che ha messo in questa saga.
Grazie a J.K. per farci sognare ancora. Anche a più di 35 anni.

J.K. Rowling
Racconti di Hogwarts: Prodezze e Passatempi Pericolosi
Racconti di Hogwarts: Potere, Politica e Poltergeist
Guida (poco) pratica a Hogwarts
Pottermore
Ebooks

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Harry Potter will always have a special power on me. I'm more than 35 years old, I've read important books, I live alone, I pay my own bills, but the magic of the little wizard's story will never cease to amaze me.
These three ebooks are a collection of "in-depth analysis", so-to-speak, about the Hogwarts' world. And so, here we are reading the childhood of Remus Lupin, my favourite character, and of Dolores Umbridge, the most hated one. The story of Minerva McGonagall and Sybill Trelawney, the meaning behind their names.
The fantasy of Mrs Rowling, the perfection in the details building this world is something incredible. You can feel the warmth, the love she poured into this saga.
Thank you J.K. for letting me dream again. Even when I'm more than 35.

J.K. Rowling
Short Stories from Hogwarts of Heroism, Hardship and Dangerous Hobbies
Short Stories from Hogwarts of Power, Politics and Pesky Poltergeists
Hogwarts: An Incomplete and Unreliable Guide

Questo librettino di poco meno di 50 pagine riporta l'intervento che Zygmunt Bauman, sociologo, ha fatto a Cagliari in occasione di Leggendo Metropolitano nel 2016. Bauman è morto all'inizio del 2017. Mi sarei mangiata le mani fino al gomito per non esserci andata, ma essendo l'idea poco realizzabile, ho optato per qualcosa di più razionale: sono andata in libreria e ho comprato il libretto di cui sto scrivendo. Grazie Castelvecchi!
E' un intervento importante, ma realizzato in modo che sia facile da capire anche per chi si accosta poco alla sociologia. Concetti spiegati con chiarezza, la nostra vita sociale spiegata con chiarezza.
Il concetto base è che, per essere felici, bisogna guardare oltre lo schermo del nostro computer e del nostro telefono. Le relazioni umane reali, non quelle virtuali, sono la strada per la felicità. I social network, la "realtà" di Internet è fatta di conoscenze superficiali, non di rapporti reali. Inoltre, sui social media, le persone con cui interagiamo in qualche modo le possiamo "scegliere". La vita reale è un'altra cosa. Non scegliamo i compagni di scuola, i colleghi, addirittura anche di chi ci innamoriamo. Ma, e questo è secondo me il concetto più bello di questo libro, possiamo scegliere di essere felici.
Io ho scelto di comprare questo libro. Bauman ha riportato in meno di 50 pagine un mondo di felicità.
Un libro denso di concetti ma allo stesso tempo facile. Da leggere e rileggere, tenendolo sempre sul comodino.
(E senza mangiarsi le mani, che altrimenti a prenderlo e riprenderlo e sfogliarlo non ce la facciamo.)

Zygmunt Bauman
Meglio essere felici
Castelvecchi
Euro 5

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This short book of less than 50 pages is the speech that Zygmunt Bauman, sociologist, had in Cagliari during "Leggendo Metropolitano" in 2016. Bauman died at the beginning of 2017. I would kick myself because I didn't attend it, but being the idea not so nice, I opted for something more rational: I went to the bookstore and bought this short book. Thank you, Castelvecchi!
It's an important speech, but written so that it's easy to understand even for who knows little of sociology.
Concepts explained clearly, our social life explained clearly.
The main concept is that, to be happy, we have to look over the screen of our pc and phone. Real human relationships, not those virtual, are the road to happiness. Social networks, the "reality" of Internet is made by superficial contacts, not real ones. More, in social medias, we can "choose" the people we interact daily. Real life is different. We don't choose our classmates, our colleagues, even who we fall in love with. But, and this for me is the most beautiful concept in the book, we can choose to be happy.
I've chosen to buy this book. Bauman created in less than 50 pages a little world of happiness.
A book full of concepts but simple at the same time. To read and re-read, keeping it on the night table.
(And without kicking yourself.)

Zygmunt Bauman
It's better to be happy

Marquez è un maestro nel rendere i personaggi dei concentrati di energia vitale e magnetismo. In ogni caso, raccontandolo nel momento di decadimento fisico.
Simon Bolivar, il Libertador, grazie al quale Bolivia, Colombia, Ecuador, Panama, Perù e Venezuela arrivarono all'indipendenza. E' lui il protagonista di questo libro, raccontato nell'ultimo periodo della sua vita. E così riviviamo grazie ai ricordi la sua vita, le sue battaglie, i suoi oppositori e i suoi fedeli alleati, tra cui spicca il fedelissimo Jose Palacios, il cui nome e cognome sono proprio le prime due parole con cui inizia il racconto.
E poi le donne, Manuela Sanz, e la moglie che lo lasciò vedovo poco dopo il matrimonio, vedovanza che lo portò alla politica e a diventare quello che è.
Ora è un uomo malato, con un grande passato alle spalle, e davanti a sè una folle corsa in un labirinto che sta per concludersi.
Un racconto bellissimo, un personaggio di cui conoscevo praticamente solo il nome e che grazie a Marquez mi ha conquistata.
Meraviglioso. Ma da Marquez non mi aspettavo davvero niente di meno.

Gabriel Garcia Marquez
Il generale nel suo labirinto
Mondadori
Lire 7900

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Marquez is a master in creating characters who are full of vital energy and magnetism. In this case, even narrating them in the last moments of physical decline.
Simon Bolivar, El Libertador, the man thanks to who Bolivia, Colombia, Ecuador, Panama, Perù and Venezuela arrive to independence. He is the main character of this book, as he was in the last period of his life. So it recalls his life through his memories, his fights, his opponents and loyal allies, especially the most loyal, Jose Palacios, whose name and surname are the first two words of this story.
And then the women, Manuela Sanz, and the wife who left him widower shortly after the wedding, widowhood that brought him to politics and to become who he is.
Now he's a sick man, with an important past behind his shoulders, and in front of him there is a final race in a labyrinth, close to the finish line.
A beautiful story, a character I barely knew the name and that conquered me, thanks to Marquez.
Beautiful. But I was expecting nothing less from Marquez.

Gabriel Garcia Marquez
The General in His Labyrinth

Probabilmente l'avrete già notato dal blog, o forse l'ho già scritto... io con gli scrittori russi non vado molto d'accordo. Di Tolstoj ho amato Guerra e Pace mentre ho odiato Anna Karenina, e di entrambi i libri ho trovato insopportabile la protagonista femminile. Quanto insulsa era Natasha, tanto Drama Queen era Anna. Di Dostoevskij mi riprometto di leggere Delitto e Castigo, mentre ho trovato noiosissimo Le Notti Bianche. Mi scusi tanto Fedor, spero di riuscire a farmi perdonare con questa puntata della rubrica proprio dedicato a lei e alla sua ultima dimora.


Negli ultimi anni, grazie anche a capolavori come il sopraccitato Delitto e Castigo, e I Demoni, vive in condizioni agiate. Nel 1879 viene invitato a partecipare al Congresso letterario internazionale che si svolge a Londra e, senza essere presente, ne viene nominato membro del Comitato d'onore.

Nello stesso 1879 inizia la pubblicazione a puntate de I fratelli Karamavoz. Insieme, le sue condizioni di salute andavano peggiorando e anche il suo lavoro ne risente.
Muore il 9 febbraio (il 28 gennaio per il calendario Giuliano allora utilizzato in Russia) 1881 a seguito di un peggioramento dell'enfisema polmonare che gli era stato diagnosticato due anni prima.
Verrà sepolto nel cimitero Tichvin nel monastero di Aleksandr Nevskij a San Pietroburgo.


Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/F%C3%ABdor_Dostoevskij

L'ultima dimora di... Fedor Dostoevskij

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giovedì 9 febbraio 2017


Ho passato il 2016 dicendo, a me stessa e a tutti coloro che l'avevano già letta, che un giorno anche io avrei letto la quadrilogia della Ferrante. Fenomeno mondiale dell'editoria, colei sul quale si sono scritti fiumi di inchiostro e si sono spesi mesi a cercarne (male) l'identità. Sulla sua identità, vi dico chiaro e tondo, che per quanto mi riguarda è bello che rimanga nascosta. Questo aspetto misterioso del suo personaggio è molto affascinante. Diciamo che, è il suo personaggio meglio riuscito.
Vi sento già insorgere, quindi ve lo dico prima... se amate spassionatamente questa quadrilogia e non accettate nemmeno una parola contro, fermatevi qui e non andate oltre. Perchè questa non sarà una lode sperticata.
Iniziamo dal punto positivo: la scrittura è semplice, scorrevole, facile da leggere. Questo è il motivo principale, secondo me, del suo incredibile successo di vendita. La storia scorre facile, ci sono colpi di scena e vite familiari. Leggendolo, mi sono immaginata davvero la scrittrice come una signora avanti con gli anni che ripercorre la sua vita, come una storiella a uso dei nipoti.
Ma il primo punto positivo è anche il primo negativo: insieme, lo stile è banale, non ha guizzi meravigliosi.
Il secondo punto negativo è probabilmente il vero motivo per cui non mi è piaciuto questo libro. Il rapporto tra le due protagoniste.
Lenù è la voce narrante del libro, quella con la vita più interessante, quella con l'autostima più bassa del mondo. Lila, la sua amica, è quella geniale, quella che ha ragione qualunque cosa faccia, quella che rende tutto più interessante, più proficuo, più divertente. Mentre invece poi ti rendi conto che è il personaggio più cattivo e acido che mai penna umana abbia scritto. Presente quando si dice che c'è una linea sottile tra essere sincere e essere stronze? Ecco, Lila la sorpassa così tanto che nemmeno la vede più. Non è una vera amica, a lei piace solo vedere il marcio in tutto, di cui solo lei si rende conto. Dà giudizi su cosa di cui non sa niente, come se la sua fosse la voce della saggezza. E' vero, l'esperienza è grande maestra di vita, ma se sei una persona orribile niente potrà aiutarti.
Tutto il libro è un elogio magniloquente a Lila, alla sua genialità e alla sua bellezza, su quanto tutti siano attratti da lei, bambini, maschi, tutti. Tanto carico l'eloquio per un personaggio che non ne vale mezza riga.
Un'amica di quelle che è meglio perderle che trovarle.
Quattro libri passati a cercare di convincermi che Lila fosse un personaggio interessante e quattro libri a pensare che Lenù sarebbe stata molto meglio senza.
E io pure. Sono contenta di averlo finito.

Elena Ferrante
L'amica geniale (quadrilogia)
Edizioni e/o

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I've spent the 2016 telling, to myself and everyone who has already read it, that sometime I'll read the Ferrante's series too. Worldwide phenomenon, about her rivers of ink are written and several journalists waste their time trying to discover her real identity. About her real name, in my opinion it's better keeping it hidden. This mysterious side is very fascinating. It's her best character.
I can see you rise up, so I tell immediately... if you love this books so much that you don't even a word against, stop here. This is not going to be a super positive review.
Let's start with the positive part: the writing is flowing and simple to read. This is the main reason, in my opinion, of this unbelievable success. The story goes easily, there are twists and scenes of family life. Reading it, I imagined the writer as an old lady who recalls her life, as a little story for her grandchildren.
But the first positive point is also the first negative one: at the same time, the style is trivial, there aren't creative flairs. The second negative point is probably the real reason why I didn't like this story. The relationship of the two main characters.
Lenù is the narrator, the one with the most interesting life, the one with the lowest self-esteem in the world.
Lila, her friend, is the brilliant one, she is right everything she does, she makes everything more interesting, funny, lucrative. But then you realize she is also the most mean and hateful character a human writer has ever created. There is a common saying that is "there is a fine line between being honest and being a bastard". Lila surpasses that line so much that she doesn't see it anymore. She is not a good friend, she loves to see just the rotten part in everything, and just her, in her own mind, realizes the truth. She judges about things she knows nothing about, as her is the voice of wisdom. Experience is magistra vitae, but if you are a mean woman anything will help you. Every page in the book is magniloquent ode to Lila, to her genius, her beauty, how everyone is attracted by her, kids, men, everyone. So rich the way of speaking for a character who isn't worthy of half line. It's better to lose her than to find her. Four books spent trying to persuading myself that Lila was an interesting character and four books spent thinking that Lenù would be better without her.
And me too. Very happy when I finished it.

Elena Ferrante
My Brilliant Friend (series)

Sono poco portata per la filosofia. L'ho studiata a scuola ma ne ricordo molto poco e nei miei momenti di maggiore superficialità, ho pensato fosse una materia di gente che se la canta e se la suona.
Poi nella mia vita è entrata una maggiore età, maggiore consapevolezza e soprattutto, è entrata Simone de Beauvoir. Ho letto buona parte della sua bibliografia e questo non libro non poteva mancare. Ringrazio la Fazi Editore che mi ha permesso di leggerlo.
La signora Bakewell riesce a spiegare facilmente Sartre e l'esistenzialismo anche a chi sa poco e niente di filosofia. Ricostruisce il periodo, come è nato, chi sono coloro che l'hanno dato alla vita. E soprattutto, ne riporta alla vita le straordinarie vite.
Nell'ultima pagina, la stessa autrice dice che sì, le idee sono molto importanti. Ma quello che davvero è appassionante, sono le vite. Jean Paul e Simone, hanno avuto due vite straordinarie. E con loro Merleau Ponty, Camus, Husserl, Heidegger e tutti gli altri.
Il racconto straordinario di esistenze straordinarie.
L'ho adorato. E lo consiglio fortemente.

Sarah Bakewell
Al caffè degli esistenzialisti
Fazi Editore
Ebook

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I'm not very gifted in philosophy. I studied it in school but I don't remember so much and in my moments of bigger shallowness, I think it's a subject for people who marches to their own drum.
Then in my life the full age came, a bigger awareness and most of all, Simone de Beauvoir. I've read the most of her bibliography and I couldn't miss this one. Big thank you to the Fazi Editore that let me read it.
Mrs Bakewell is able to explain Sartre and the existentialism simply and to who know anything of philosophy. She recreates the period, how it is born, the people who gave life to it. And most of all, their extraordinary lives.
In the last page, the author writes that yes, ideas are very important. But what is really fascinating, are lives.Jean Paul and Simone, they had two special lives. And Merleau Ponty, Camus, Husserl, Heidegger's one and the others'.
The extraordinary story of extraordinary lives.
I loved it. And I highly recommend it.

Sarah Bakewell
At the Existentialist Cafè

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J'ai peu de place pour la philosophie. J'ai étudié à l'école mais je me souviens très peu et dans mes moments de plus grande superficialité, je pensais qu'il était une question de gens qu'il chante, et si les sons.
Puis, dans ma vie, il est entré dans un âge plus élevé, une plus grande sensibilisation et, surtout, est entré Simone de Beauvoir. Je lis une bonne partie de sa bibliographie et ce livre ne pouvais pas manquer. Merci Fazi Editore qui m'a permis de le lire.
Mme Bakewell peut facilement expliquer Sartre et l'existentialisme même à ceux qui connaissent peu et rien philosophie. Il reconstruit la période, la façon dont il est originaire, qui sont ceux qui ont donné la vie. Et surtout, il apporte à la vie des vies extraordinaires.
Sur la dernière page, l'auteur elle-même dit que, oui, les idées sont très importantes. Mais ce qui est vraiment excitant, sont la vie. Jean Paul et Simon, ont eu deux vies extraordinaires. Et avec eux Merleau Ponty, Camus, Husserl, Heidegger et tous les autres.
L'histoire extraordinaire de vies extraordinaires.
Je l'ai aimé. Et je le recommande vivement.

Sarah Bakewell
À le café de les existentialistes

Dalla prima pagine di Con le peggiori intenzioni, io mi innamorai di quest'uomo. La sua prosa così piena di aggettivi e avverbi, di parole poco usate nell'italiano medio, tutto contribuiva a creare una bellezza che riempiva tutti i miei sensi. I successivi, Persecuzione e Inseparabili, meravigliosi.
Questo libro è diverso. E' meno barocco, più pulito, con meno aggettivi e avverbi. Leggevo in una sua intervista che in questo romanzo ha riversato il suo bisogno di tenerezza. E si sente.
Matteo Zevi è tornato in Italia dopo 16 anni in California, dove scappò da dei strozzini e da due mogli. Altre due vennero sposate negli Usa. Figli invece solo in Italia. Giorgio e Martina. A intervalli i due figli lo amano, Federica, la seconda moglie, sempre. E poi ci sono i Mogherini, di cui fa parte Lorenzo, il marito di Martina. Due famiglie, i Montecchi e i Capuleti, come a un certo punto vengono definite. Una di questo padre scavezzacollo con quattro mogli, l'altra ligia alle tradizioni e ai doveri di classe. Tutti bloccati nelle loro vite, nelle incomprensioni, nei problemi, girando in tondo come un cane che cerca di mordersi la coda. Poi a un certo punto succede qualcosa, qualcosa di più grande di loro. Ed è in questi momenti che la storia finisce e la vita si rimette in moto.
Ogni capitolo racconta un pezzo della vita di un diverso personaggio. Come caselle di un mosaico. Due famiglie, tante storie, diverse dinamiche spiegate dall'autore. Spiegate non solo queste due famiglie, ma tutte le nostre.
Un libro diverso, è vero. Ma sempre scritto con l'enorme talento di Alessandro Piperno.

Alessandro Piperno
Dove la storia finisce
Mondadori
Ebook
Mlol

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From the first pages of "With the worst intentions", I fell in love with this man. His prose so full of adjectives and adverbs, not so much used words by the average Italian, eveything contributes to create a beauty that fills up all my senses. The next ones, "Persecution" and "Inseparables", wonderful readings.
This one is different. Less elaborate, more clean, less adjectives and adverbs. I was reading in a interview to him, in this novel he poured his need of tenderness. And you can feel it.
Matteo Zevi is back in Italy after 16 years in California, where he run away from shylocks and two wives. He married other two in USA. Children, those just in Italy. Giorgio and Martina. At irregular intervals these two love him, while Federica, the second Italian wife, always. And then the Mogherini's family, whose Lorenzo, Martina's husband, is part. Two families, the Montague's and the Capulet's, as a certain point they are called. One of this daredevil father with four wives, the other one duteous to traditions and duties. Everyone stuck in their lives, in misunderstandings, in problems, turning around as a dog who tries to bite its own tail. Then, abruptly, something happens, something bigger than them. And in this moment the story ends and life starts up again.
Every chapter is a piece of one character's life. As squares of a mosaic. Two families, many stories, several dynamics explained by the author. Ours families, too.
A different book, it's true. But still written with the huge talent of Alessandro Piperno.

Alessandro Piperno
Where the story ends

Chi ha un cuore così bianco? Per Shakespeare, Lady Macbeth, che ha le mani sporche di sangue come il marito, ma ha il cuore bianco perché non sente la colpa. É colpevole, ma non lo sente.
I protagonisti di questo libro, sanno ma non lo dicono, fingono, hanno segreti, parlano e tacciono.
È un romanzo sull'amore, sui suoi segreti.
Quello che colpisce, per me che mi avvicino per la prima volta a un libro di Marias, é la prosa. Un flusso di riflessioni e di pensieri, inarrestabili, sulla vita, i segreti, l'amore, la morte. La storia della famiglia di Juan, di Ranz, di Luisa, si dipana lungo tutto il romanzo, segreti svelati piano piano.
Un bel romanzo, una lettura che necessita di attenzione.

Javier Marias
Un cuore così bianco
Einaudi
Euro 9,80

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Who has an heart so white? For Shakespeare, Lady Macbeth, who has the hands so dirty of blood as her husband, but has a heart so white because she doesn't feel the guilt. She's guilty, but has no feelings.
The main character of this book, they know but don't tell, pretend, have secrets, tell and fall silent.
It's a novel about love, its secrets. What struck a cord in me, in my first time with a Marias' novel, is his prose. A flow of thoughts and reflections, relentless, about life, secrets, love, death. The story of Juan, Ranz, Luisa's family is unraveled during the entire novel, the secrets are revealed page after page.
A beautiful novel, a reading that requires attention.

Javier Marias
A Heart So White

Come già vi dissi nel "Tutti i libri del mese" di Dicembre, sono stata fuori per le vacanze di Natale. Diciamo che circa in un mese ho preso nove aerei, e non mi è dispiaciuto.
Tra gli Stati Uniti, il Belgio e Milano, che fai non torni a casa con un paio di libri in più? Soprattutto se in un negozio di libri usati di un paesino del Maryland, ci trovi due volumi del diario di Virginia Woolf in versione originale! E infatti, a parte quello di Bauman, i libri comprati sono tutti passati dalla mia valigia per tornare a casa.
Se la lista dei libri letti vi sembrano pochi, in realtà sono otto libri, in quanto contano la quadrilogia della Ferrante e i tre libri sulle storie di Hogwarts. Il libro di Marquez poi è stata una lettura "al volo", letteralmente, in quanto buona parte mi ha fatto compagnia durante i voli per e da Milano.
Per i prossimi mesi, purtroppo, non è previsto nessun viaggio... ma mai dire mai!

Buon Febbraio di letture a tutti!

LIBRI LETTI A GENNAIO

Elena Ferrante - L'amica geniale (quadrilogia)
J.K.Rowling - Short Stories from Hogwarts (tre libri)
Gabriel Garcia Marquez - Il generale nel suo labirinto

LIBRI COMPRATI A GENNAIO

Sarah Bradford - America's Queen
The diary of Virginia Woolf, volume 2
The diary of Virginia Woolf, volume 3
Richard Adams - La valle dell'orso
Ernest Hemingway - I quarantanove racconti
Zygmunt Bauman - Meglio essere felici

LIBRI REGALATI A GENNAIO

Stefano Benni - Elianto
Dava Sobel - Galileo's Daughter
Chiara Gamberale - Arrivano i pagliacci
Susan Vreeland - La ragazza in blu

Tutti i libri del mese: Gennaio 2017

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mercoledì 1 febbraio 2017