aprile 2015

Buongiorno!!

La rassegna libraria di oggi è piccolina, giusto due articoli, ma spero che li troviate comunque di ispirazione e interessanti.


I 10 ebook più sottolineati

La cosa che mi piace degli ebook è la possibilità di sottolinearli e fare note a margine, cose che normalmente non faccio mai nei libri cartacei. La Stampa ha redatto una lista dei 10 ebook più sottolineati. La maggior parte sono manuali per rendere la nostra vita più produttiva, e l'unico romanzo presente è "I miserabili". Quasi un contrappasso, il numero uno in classifica è un manuale intitolato "Think & Grow Rich" (Pensa e arricchisci te stesso).

Ray Bradbury on Lists

Nel suo libro "Zen in the art of writing", Ray Bradbury racconta il suo particolarissimo modo di mettersi a lavorare: crea una lista di parole da cui scaturiscono le idee e possibili titoli. Secondo lui, queste liste gli consentono di fare uscire dalla sua mente tutto quello che c'è e consentono alle buone idee di raggiungerlo.

Rassegna letteraria

Posted on

giovedì 30 aprile 2015

Ho letto questo libro in tre giorni, e considerato che è formato da 775 pagine, direi che ho avuto un ritmo di lettura molto veloce. Fatta questa premessa, non posso dire che non mi sia piaciuto. E' un bel giallo, ti tiene attaccata fino all'ultima pagina, perchè non puoi non sapere non tanto chi ha ucciso Nola ma, nel mio caso, chi ha causato tutto quel dolore al carissimo Harry. Sì perchè, decisamente, Harry è il mio personaggio preferito. Forse troppo perfetto nella descrizione, l'insegnante perfetto, sapete, quello buono per film e romanzi alla "L'attimo fuggente". Ma vabbè, questo glielo lascio passare.
Il fatto è che, una volta che esci dallo stordimento del giallo e torni alla realtà, un paio di cose saltano all'occhio. Innanzitutto, il fatto che il tempo ad Aurora sembra essersi fermato non tanto al 1975 ma direttamente agli anni '50, compresa la descrizione dei personaggi. Che io ve lo dico, Tamara Quinn me la sono sempre immaginata con gonnellone a fiori, filo di perle e cotonatura, e Jenny uscita pari pari da Grease. E poi, soprattutto... adesso, razionalmente, ditemi chi può davvero pensare che sia possibile (ancorché legale) che possa nascere un amore tra un 35enne newyorkese e una 15enne sempre vissuta in una piccola cittadina. A parte l'attrazione fisica, intendo, che solo quella non è certo amore, e sempre considerato il fatto che rientra nella pedofilia. L'amore è qualcosa che va oltre, non solo fisico ma anche mentale, una comprensione reciproca, un interesse a stare insieme, un interesse reciproco. E adesso ditemi di cosa possono parlare quei due. Non possono mica stare tutto il tempo a dirsi "Oh Nola, quanto ti amo", "Oh Harry, voglio stare con te per sempre". Razionalmente, è poco credibile.
Questo il mio pensiero una volta passate 24 ore dall'ultima pagina e tornata a pensare razionalmente, soprattutto in previsione di scrivere questa recensione. Ma il libro è bello, non posso dire niente della trama ovviamente per non svelare il finale, però è davvero consigliato. Scorrevole, interessante, a tratti commovente.

Joel Dicker
La verità sul caso Harry Quebert
Bompiani
Euro 19,50

*******************************************************************************
I read this book in three days, and the fact that it is made ??up of 775 pages, I would say that I had a very fast pace of reading. That said, it's impossible for me to say that I didn't like it. It's a beautiful thriller, it keeps you attached to the last page, because you want to know not so much who killed Nola but, in my case, who caused all that pain to dear Harry. Yes, because, definitely, Harry is my favourite character. Maybe too perfect in the description, the perfect teacher, you know, the good one for movies and novels like "Dead Poets Society". But oh well, this is fine.
The point is, once you go out the haze of thriller and come back to reality, few things stand out. First of all, the time in Aurora looks like frozen not just at 1975 but straight at the Fifties, including the characters' description. I tell you, I envisioned Tamara Quinn dressed in 
flower fantasy big skirt, pearls necklace and teasing, and Jenny just from Grease. And then, above all... now, rationally, tell me who can really believe it's possible (even tough legal) the love's blossom of a thirty-five years old newyorker and a fifteen years old girl born and grown up in little towns. Apart from the sexual attraction, I mean, it's not enough for love, and in this particular case I suppose it is quite close to being pedophilia. Love is something that goes over, not just sexual but mental too, a mutual understanding, a will of staying together, a mutual will. And now tell me about what these two can talk. They can't spend their days whispering just "Oh Nola, how much I love you!", "Oh Harry, I want to stay with you forever". Rationally, it's unlikely.
This is my thought when it's 24 hours after the last page and I'm back to my rational thinking, especially with the view to write this review. But the book is beautiful, I can't say more about the plot because I don't want to spoil the grand finale, but I really suggest it.
Flowing, interesting, sometimes moving.

Joel Dicker
The Truth About the Harry Quebert Affair

Come avete potuto leggere di recente, ho letto il libro "La metà di niente", sempre della Signora Dunne. Non mi era piaciuto granchè, uguale a moltissimi altri, e infatti gli diedi un paio di stelle.
Scoprì dopo un po' che di questo romanzo ne esisteva anche il seguito... ed anche se non mi era piaciuto eccomi qui, perchè a resistere senza sapere come continuava la storia non ci riuscivo proprio. E quindi non potevo non prendere (in biblioteca, spendere altri soldi no!) questo libro e leggere cosa succede dopo.
Sono passati otto anni dall'ultima pagina del precedente libro. Rose è una donna in carriera, i figli sono ormai grandi. Un giorno, fulmine a ciel sereno, Ben, l'ex marito, torna. E chiede di regolarizzare la loro situazione... definisce che Rose, seguendo il suo infallibile istinto, capisce perfettamente, sottintesi inclusi.
Il lietissimo fine è ovviamente scontato e devo ammettere che avevo già capito qualcosa dalle prime pagine.
Probabilmente mi è piaciuto poco di più rispetto all'altro, ma non tanto da dare una stella in più. Praticamente non fa altro che guidare, bere tazze di tè e psicoanalizzare fino all'ultimo i suoi figli... insomma, abbastanza noiosetta. Il marito è sempre uno stronzo di prima categoria. Gli unici che si salvano sono forse i due figli maggiori, ovviamente molto diversi perché due figli che si assomigliano non li ho mai trovati, che mi ricordi, in nessun romanzo. La figlia minore invece... molto "niente di che", come lei stessa avrebbe definito una simile controparte.
E forse "niente di che" è il termine appropriato anche per questo romanzo. E adesso basta!

Catherine Dunne
L'amore o quasi
Tea
Euro 8,60

******************************************************************************
As you read in this blog recently, I've read the novel "In the Beginning", by Mrs Dunne too. I didn't like it so much, so identical to a lot of other novels, and I gave it just a few stars.
Then I discovered that she wrote a sequel... and yes, I didn't like the first one, because I can't stop myself wanting to know how it goes on. And so I got it on loan in the library (of course, I'm not spending money again on this story!) and read the sequel.
Eight years later, Rose is a businesswoman, the children are grown-up. But, one day, bolt from the blue, Ben, her former husband, comes back. And he wants to regularize their situation... Rose knows istinctively what he really means, insinuations included.
The very happy endind is of course predicted and I must admit I already knew it from the first pages.
Probably I liked it more than the first one, but it doesn't deserve one star more. Essentially, she doesn't do anything else but driving, drinking cups of tea and psychoanalyzing her children... so, a bit boring. Ben is always an asshole of first category. The best characters are maybe the two eldest sons, of course very different one from the other. The daughter... a lot "nothing new".
And maybe "nothing new" is the appropriate definition again for this novel. And now... enough!

Catherine Dunne
Something like love

Books may not change our suffering, books may not protect us from evil, books may not tell us what is good or what is beautiful, and they will certainly not shield us from the common fate of the grave. But books grant us myriad possibilities: the possibility of change, the possibility of illumination.

Alberto Manguel

Posted on

domenica 26 aprile 2015

Category

Oggi è sabato, c'è il sole (almeno da me c'è, da voi?), è un giorno di festa ed è piena primavera. Tutti ottimi motivi per creare una lista di liste, gioco di parole, su tutti i libri più belli e più consigliati!!Qui ce n'è veramente di tutto, ed è sicuramente la mia rassegna libraria più fornita. Pronti?

I 50 libri che hanno cambiato il mondo, di Taylor

Uno studioso di Oxford ha compilato la sua lista dei 50 libri che hanno cambiato il mondo; dall'Iliade, alla Bibbia, al Corano, al Kamasutra, a Il Manifesto del partito comunista... tutti quelli che pensate ci sono. E ci sono anche delle sorprese come l'Elenco degli abbonati del telefono del distretto di New Haven del 1878.

Quanti ne avete letti? Io 15!

BBC - I 100 libri da leggere in una vita

Questa è la famosissima (ne ho già fatto anche un post apposito... clicca qui per rivederlo) lista della BBC sui libri da leggere nel corso di una vita intera.

Quanti ne avete letti? Io 44!

Oyster - 11 books every savvy woman should read

Questa lista è invece a tema, gli 11 libri che ogni donna intelligente dovrebbe leggere per una piena autocoscienza e consapevolezza di cosa voglia dire essere quell'essere speciale chiamato donna.

Quanti ne avete letti? Io 0.... ok mi vergogno.

Best Books by Women - 2014

Sempre per rimanere in tema donne/libri, i 28 libri più belli scritti da donne nel 2014.

Quanti ne avete letti? Io 1... quello di Lena Dunham. Però molti degli altri sono presenti nel mio archivio di ebooks presi in momenti di euforia e ancora da leggere!!

Lauren Conrad - Top 10 spring books

Lauren Conrad è tanto carina, ed è una delle poche reality star che davvero mi piacciono. Nel suo blog, ha raccolto una classifica dei 10 libri da leggere questa primavera.

Quanti ne avete letti? Io 1... perché me la prendo sempre con calma!!

Hello Giggles - Spring Book

E sempre per ragazze carine, che mi piacciono, un'altra lista di libri per la primavera dal sito HelloGiggles, creato da Zooey Deschanel.

Quanti ne avete letti? Io sempre 0... oops...

7 New Books while waiting for spring - HuffPost

Ultimo link al capitolo primavera/libri!

Quanti ne avete letti? Io di nuovo manco 1!!!

I 19 libri classici più difficili da leggere

E qui andiamo sul genere mattone...

Quanti ne avete letti? Io 7... abbastanza orgogliosa di me stessa!

100 best books of the decade

Pensate sia difficile trovare 100 bei libri scritti dal 2010?? Date un'occhiata qui!

Quanti ne avete letti? Io 10!!


Quanti ne avrete di nuovi nella vostra ToReadList personale? Moltissimi!!

Buon weekend e buon 25 aprile!!

Rassegna letteraria

Posted on

sabato 25 aprile 2015

Sembra quasi che, sotto l'influenza di 50 sfumature e per reazione, io mi stia leggendo i classici della letteratura erotica. E dopo "L'Amante di Lady Chatterley", ora è il turno di "L'Amante".
Marguerite Duras lo scrive negli ultimi anni, basandolo su una storia vissuta da lei stessa. Il libro racconta del suo amore per un uomo cinese molto ricco più grande di lei. Lui è il suo primo amore, e anche se lei si fa pagare e viene vista come una prostituta, in realtà, anni dopo, non sarà raccontato come un puro rapporto materiale, ma con tenerezza, con quella dolcezza con cui si ricorda il primo uomo che si è davvero amato e che circostanze avverse hanno condotto lontano. La ragazza (e Marguerite) partono infine per la Francia, lasciando il Vietnam e lui.
La narrazione è condotta quasi per spezzoni, un flusso di ricordi in cui si incrociano quelli di lui con quelli della vita familiare, con una madre ai limiti della pazzia, un fratello maggiore prepotente e scialaquatore, e un fratello minore molto amato.
Un libro quasi crudo, la storia di una vita intensa, una protagonista intensa e viva. Ma di una dolcezza e una serenità rare.

Marguerite Duras
L'Amante
Feltrinelli
Lire 13000

*******************************************************************************
Looks like, after the influence of the "50 shades" and for reaction, I'm reading the classics of erotic literature. And after "Lady Chatterley's Lover", now is the turn of "The Lover".
Marguerite Duras wrote it in her last years, grounding it on a personal story of her. The book tells about her lovestory with a rich and older Chinese man. He is her first love, and even if he pays her and she looks like her mistress, actually, several years later, she will tell this story not just like a material relationship, but with tenderness, with that sweetness in the memories of the first man a woman loved and that adverse junctures brings far away. The girl (and Marguerite) leaves Vietnam, and him, for France.
The story is made by clips, a flow of memories of him, her family life, a mother at the limit of crazyness, an aggressive and spendthrift older brother, and a beloved younger one.
An almost cruel book, the story of an intense life, an intense main character. But with an uncommon sweetness and profundity.

Marguerite Duras
The Lover

Non si legge un libro di un artista con il cuore (il cuore è un lettore singolarmente stupido) e neppure con il solo cervello, ma con il cervello e la spina dorsale. Signore e signori, è il brivido alla spina dorsale a rivelarvi davvero ciò che l'autore provava e voleva farvi provare.

Vladimir Nabokov

(Nato il 23 aprile 1899)

Posted on

giovedì 23 aprile 2015

Literature had that great unknown quality because you gave yourself to it without any promises.

Barry Hannah

(Nato il 23 aprile 1942)

Category

Buongiorno a tutti e buon mercoledì!!
Oggi una fantastica serie di raccolti su vari aspetti di questo mondo, preparatevi perché invece la prossima rassegna sarà completamente a tema LISTE :)

Ma pensiamo al presente e iniziamo subito con la rassegna di oggi:

Most beautiful libraries - Independent.UK

Partiamo subito in bellezza con una rassegna delle biblioteche più belle del mondo... da lasciare senza parole.

How to tell if you are in a Virginia Woolf novel

Articolo geniale su una rassegna di situazioni per la quale sareste adattatissimi a vivere in un romando di Virginia Woolf. Tutte bellissime!

F. Scott Fitzgerald on a budget

Chi di noi non ha mai provato a tagliare le spese, senza però rinunciare a piccoli piaceri? Bene, l'ha fatto anche l'uomo che più amo al mondo. Ed è ovviamente un racconto bellissimo!

Premio Strega 2015

Si avvicina la 69esima edizione del Premio Strega, il famosissimo premio letterario italiano. Qui ci sono i nomi e i titoli dei 12 semi-finalisti. Devo ammettere con un po' di vergogna che non ne ho letto manco uno... quindi non saprei per chi tifare. Forse la vittoria di Elena Ferrante, per quanto meritatissima, sarebbe un po' scontata. Lascio le previsioni a chi li ha letti, e io intanto penso a iniziare il vincitore dell'anno scorso, Francesco Piccolo, con "Il desiderio di essere come tutti". (E tra l'altro, presto un post con un aggiornamento dei vincitori dei vari premi letterari.)

Leggendo questo libro, c'è stata un'espressione che si è ripetuta varie volte: "Altro che 50 sfumature...", riferendomi, ovviamente, al bestseller erotico in questo momento negli schermi di tutto il mondo con la sua versione cinematografica. Ho sempre detto che quella era una banale raccolta delle fantasie erotiche di una casalinga, mentre questo... la meraviglia. Sessualità e sensualità pura, la riscoperta del corso, delle sue sensazioni, dell'animalità, della carne.
Connie è la moglie di Lord Clifford Chatterley, ritornato paralizzato dalla Prima Guerra Mondiale e che lei adesso si ritrova a dover assistere in tutto. Stanca del marito, annoiata e in cerca di sensazioni, Connie si ritrova a tradirlo prima con un artista amico di famiglia, e poi con il guardiacaccia Oliver Mellors. Quella che all'inizio era quasi un'antipatia, risveglierà il suo corpo, si trasformerà in una storia d'amore profonda per cui Connie lascerà tutto.
Ambientazione del romanzo, una Inghilterra industriale, con uomini come Clifford interessati solo a produrre il più possibile infischiandosene di coloro che lavorano per lui, interessati solo al guadagno. Il marito è infatti totalmente un personaggio all'opposto: per lui il sesso è solo una semplice funzione, poco importante e decisiva per un matrimonio; per quanto riguarda i lavoratori, è interessato solo a sfruttarli, considerandoli con cinismo e vedendo ogni uomo, compreso se stesso, come uno scarafaggio che si procura il proprio cibo e lo fa con tutto quello che può. Al contrario, Mellors si dimostra tenero e passionale, un uomo che vede il male nelle luci elettriche e nei macchinari, un uomo forse a volte brutale e materialista, ma sempre sincero e realmente interessato a lei come donna.
Personaggio azzeccato l'infermiera di Clifford, Mrs Bolton, donna all'apparenza mite ma in realtà custode dei segreti di tutti, raffinata stratega nella mente del baronetto, che alla fine nelle sue braccia sarà come un bambino, con la mente affilata dell'uomo d'affari.
Un romanzo che quando uscì fece scandalo sia per le scene di sesso esplicite sia per la relazione tra una nobildonna e un suo dipendente. E ancora adesso, per quanto possiamo pensare di essere smaliziati e liberi da preconcetti, questo romanzo colpisce... almeno nel mio caso, la pornografia è un'altra cosa, questo libro è sensuale. Vivo. Caldo. Bellissimo.

David Herbert Lawrence
L'amante di Lady Chatterley
Garzanti
Euro 7,50

******************************************************************************
While reading this book, there was a quote that I told few times: "Not at all 50 Shades...", talking about, of course, to the erotic bestseller in this moment in the big screens because its film adaptation. I always say that one is a banal collection of erotic dreams made by an housewife, but this one... wonderful. Pure sexuality and sensuality, the rediscovery of the body, its sensations, animality.
Connie is the wife of Lord Clifford Chatterley, returned paralyzed from the First World War and now she now has to attend himself throughout. Tired of her husband, bored and looking for emotions, Connie cheats on him first with an artist friend of the family, and then with the gamekeeper Oliver Mellors. What began almost a dislike, awakes her body, and will turn into a love story so deep Connie will leave everything behind her for it.
Setting of the novel, an industrial England, with men like Clifford only interested in producing as much as possible never minding those who work for him, interested only in profit. The husband is in fact a totally opposite character: for him sex is just a simple function, not important and decisive for a wedding; with regard to workers, he is only interested in exploiting them, considering them with cynicism and seeing every man, including himself, like a cockroach that procures their own food and does it with all you can. Instead, Mellors proves tender and passionate, a man who sees evil in electric lights and machinery, a man maybe sometimes brutal and materialistic, but always sincere and genuinely interested in her as a woman.
Guessed right character is the nurse of Clifford, Mrs. Bolton, woman apparently mild but really keeper of the secrets of everyone, fine strategist in the mind of the baronet, which eventually will be in her arms like a child, with his sharp mind of a businessman.
A novel that caused a scandal when it came out and for the explicit sex scenes and for the relationship between a noblewoman and one of her employees. And even now, as we can think of being savvy and free from preconceptions, this novel strikes... at least in my case, pornography is another thing, this book is sensual. Bright. Warm. Beautiful.

David Herbert Lawrence
Lady Chatterley's Lover

Forse uno dei più rappresentativi lavori di Pirandello, e adesso anche io, dopo averlo letto, capisco a fondo perchè. La base sta nel binomio realtà/finzione. E' tutto un gioco, giocato nel luogo dove questi elementi si uniscono: il palcoscenico di un teatro.
Siamo alle prove di uno spettacolo, sono presenti il Capocomico, i Primi Attori, altri attori, il Macchinista, il Suggeritore, e altri. Improvvisamente, arrivano sulla scena i Sei Personaggi in Cerca d'Autore: il Padre, la Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina. Non hanno bisogno di una storia, perchè l'hanno già in sè, immutabile. Non sono attori professionisti, ma quelli che lo sono realmente non sono realmente loro, e quindi fingerebbero solo di essere loro. Ma i Personaggi stessi sono creati, sono personaggi reali di finzione, mentre gli attori sono finzione di realtà. E in questo sta il paradosso dell'intera commedia.
Un lavoro surreale, degno del genio del Premio Nobel siciliano.
Perchè allora tre stelle? Perchè, pur riconoscendo l'innato suo talento, a me Pirandello annoia sempre alquanto. E anche questo libriccino, che pure avrei potuto leggere in un giorno, l'ho letto nel doppio del tempo.

Luigi Pirandello
Sei personaggi in cerca d'autore
Newton Compton Editori
Euro 1,90

********************************************************************************
Maybe one of the most known play by Pirandello, and now I can also, after my own reading, understand over why. The basis lies in the combination of reality/fiction. It's all a game, played in the place where these elements come together: the stage of a theater.
We are at the rehearsal of a show, there are the Director, the Leading Man and the Leading Lady, other Actors, the Stagehand, the Prompter, and others.
Abruptly, reach the stage the Six Characters in search of an author: The Father, The Mother, The Son, The Stepdaughter, The Boy and The Little Girl. They don't need a script, because they already have it in themselves, unchanging. They aren't professional actors, but the ones who actually are professionals, they aren't actually them, so they would pretend to be them. But the Six Characters are made, they are real characters of fiction, while the actors are fiction of reality. And here lies the paradox of the entire comedy.
A surreal play, worthy of the Sicilian Nobel Prize's genius.
So, why only three stars? Because, though recognising his innate talent, Pirandello bores me a lot. And this little book too, I could read it in a day, and I actually read it in two days.

Luigi Pirandello
Six characters In Search Of An Author

Spesso nella tua vita tu troverai che un libro è il migliore amico di un uomo.

Luigi Settembrini

(Nato il 17 aprile 1813)

Posted on

venerdì 17 aprile 2015

Category

Moltissimi anni fa mi regalarono "Le Nebbie di Avalon", uno dei libri della "Saga di Avalon". Lo adorai! Non solo per come era scritto e perchè era assolutamente avvincente, ma perchè avevo adorato questo mondo di donne sacerdotesse e druidi. Trovavo bellissimo che il sapere antico fosse la base di tutto e l'impronta femminista del libro me l'aveva fatto amare ancora di più.
Ed è per questo che non mi aspettavo niente di meno da questo libro. Ma, sarà che ho mitizzato un po' il precedente, questo mi è piaciuto moltissimo ma meno. Sarà che in questo è la storia d'amore tra Eilan e Gaio a farla da padrone, sarà che ci sono dei personaggi che ho particolarmente detestato (praticamente tutti). C'è una completa divisione tra il mondo britanno, rappresentato da Eilan, e il mondo romano, rappresentato da Gaio. Per quanto i due si amino, e anche su questo avrei dei dubbi, i loro mondi sono profondamente in contrasto e le possibilità di integrazione sono dati da matrimoni tra romani e bambine praticamente strappate ai genitori. La speranza per un futuro di pace è dato dal giovane Gawen, unione dei due mondi.
Devo ammettere che la fine alquanto brutale non me l'aspettavo, un finale dove i personaggi mostrano davvero il peggio e solo i protagonisti si "salvano", detto un po' ironicamente.
C'è un passaggio da un mondo molto femminile e femminista, quello delle Sacerdotesse e della Casa della Foresta, al mondo maschile e violento dei romani. Più attendibile storicamente questo e meno romanzato, ti fa comprendere realmente quale fu il passaggio dal paganesimo alla dominazione romana e poi al cristianesimo. E in riferimento a questo, vorrei riportare una frase che mi è piaciuta molto e che è anche molto attuale, se pensate agli ultimi fatti di cronaca: "Se includiamo nel nostro impero tutti i popoli del mondo, dobbiamo includere anche le loro divinità."
Libro interessante ma anche meno bello ai miei occhi.

Marion Zimmer Bradley
Le querce di Albion
Superpocket
Lire 7900

*******************************************************************************
Many many years ago a friend of mine give to me as a gift "The Mist of Avalon", from the Avalon-series. I loved it! Not just because the writing style and its being so engaging, but more because I loved that world of priestesses and druids. It is beautiful that the ancient knowledge is at the base of everything and the feminist mark make me love this book even more.
That's the reason why I didn't expect less from this reading. But, maybe I idealized this series a little too much, I like this book but less. Maybe because in this one the lovestory of Eilan and Gaio is the focus, maybe because I hated a lot of characters (almost everyone). There is a neat division between the Britons world, represented by Eilan, and the Roman world, by Gaio. As much as they love each other, and there were moments of "confusion", their worlds are so in conflict and the prospects of integration are given by marriages of Roman men and little Britons girls, torn off by their parents. The hope of a peaceful future is in the young Gawen, bond of the two worlds.
I must admit I was a bit shocked by the end, last pages where the characters show their worst and only the two main characters "redeem" themselves, ironically...
There is the transition from a feminine and feminist world, the Priestesses and the Forest House's world, to the violent and masculine world of Rome. More historically reliable and less fictional, this novel makes you understand really how happened the transition from the paganism to the roman dominion and the Christian religion. And with reference to this, I would like to report a sentence I really liked and that is so of today, if you think about the last news stories: "If we include in our Empire every population in the world, we must include their Gods too."
Interesting book but, in my opinion, less beautiful and magical.

Marion Zimmer Bradley
The forest house

Io sono nel libro. Il libro è il mio universo, il mio paese, il mio tetto, il mio enigma...

Edmond Jabes

(Nato il 16 aprile 1912)

Category

Se c'è una tomba dove io stessa andrei in pellegrinaggio per ringraziare la donna lì sepolta per avermi aperto gli occhi su tante cose, ed essere stata un modello in intelligenza e libertà, è questa qui. La tomba si trova nel cimitero di Montparnasse a Parigi, ed è quella dove riposa Simone de Beauvoir.


Gli ultimi anni della sua vita la vedono attiva in varie cause: non solo il movimento femminista, di cui è stata una delle figure più importanti, ma anche cause politiche, tra cui la dissidenza sovietica e il conflitto arabo-israeliano. Inoltre, dal punto di vista letterario, dedica importanti pagine alla vecchiaia.
Nel 1981 muore il compagno di una vita, Jean Paul Sartre. A lui Simone dedicherà "La cerimonia degli addii", in cui, da atea convinta, scrive:

"La sua morte ci separa. La mia morte non ci riunirà.
È così; è già bello che le nostre vite abbiano potuto essere in sintonia così a lungo."

Il 14 aprile 1986 Simone muore di polmonite, a 78 anni, e viene seppellita accanto a Sartre nel cimitero di Montparnasse. Il loro amore, la loro estrema affinità intellettuale, per me rimarrà sempre un ideale a cui aspirare.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Simone_de_Beauvoir



Non posso vivere senza libri.

Thomas Jefferson

(Nato il 13 aprile 1743)

Posted on

lunedì 13 aprile 2015

Category

Mi chiedo come sia possibile che Lawrence venga ricordato sempre e comunque per "L'Amante di Lady Chatterley", e meno per questi romanzi brevi. I due che fanno parte di questa collezione, per esempio, sono bellissimi. Messi giustamente appaiati nello stesso volume, sarebbero da considerare infatti uno lo specchio dell'altro. Tema comune e centrale, la solitudine. Nel primo caso, il protagonista è Mr Cathcart, uomo agiato, tale da poter mantenere nella propria isola vari servitori. Egli ha deciso di risiedere lontano dal mondo, a cui fa comunque sporadici ritorni per affari, alla ricerca dell'ambita solitudine. La relazione con una isolana lo porta ad allontanarsi da quella terra a causa di questo contatto indesiderato. Isola dopo isola finirà da solo, lontano da tutti.
Al contrario, L'uomo che era morto, ci viene introdotto come una figura solitaria, un uomo ripreso dalla morte. Dopo poche pagine scopriamo essere Gesú risorto, un Gesù ancora spaventato dal ricordo del dolore, molto umano, quasi diffidente verso il genere umano per quello che gli ha fatto. L'incontro con una sacerdotessa di Iside sarà il punto di svolta. Ella infatti, gli si donerà senza chiedere nulla in cambio, e il contatto sarà una completa risurrezione, del corpo e dello spirito, totale. Egli non sarà più solo, perché qualcosa di lui risiederà sempre in lei e in lui qualcosa di lei.
Due racconti complementari, come ho detto prima, quasi a specchio. Da leggere rigorosamente uno dopo l'altro, per realizzare quasi fisicamente il movimento a U della narrazione, l'effetto della solitudine, che sia cercata o fuggita, sui protagonisti.

David Herbert Lawrence
L'uomo che amava le isole e L' uomo che era morto
Newton Compton Editori
Lire 1000

*******************************************************************************
I wonder how it is possible that Lawrence is remembered just because "The Lady Chatterley's Lover", and less because these short novels. These two, for example, are beautiful. Properly paired up in the same volume, they would be to considerate one as the mirror of the other one. Communal and central subject, the loneliness. In the first case, the main character is Mr Cathcart, well-off man, enough to live and sustain in his own island a few of servants. He decided to inhabit far from the world, where he sometimes comes back for business, looking for the desired loneliness. A sexual relationship with an islander brings him to distance himself from that place because this umwanted contact. Island after island, he'll be totally alone, far from everyone.
On the contrary, The Man Who Died, is introduced as a solitary figure, a man taken from death. After a few pages we discover to be resurrected Jesus, a Jesus still frightened by the memory of pain, very human, almost diffident towards the human race for what they have done. The meeting with a priestess of Isis will be the turning point. She, in fact, will give herself to him without asking anything in return, and the contact will be a complete resurrection, body and spirit, total. He will not be alone anymore, because something his always reside in her and in him something hers.
Two complementary narratives, as I said before, almost mirror. Read strictly one after the other, to achieve almost physically the U-move of the narrative, the effect of solitude, whether sought or fled, on the main characters.

David Herbert Lawrence
The Man Who Loved Islands and The Man Who Died

Prima di questo libro, sapevo sì chi è Ian McEwan ma non avevo mai letto niente di suo. Poi un giorno lui andò ospite a "Che tempo che fa" e io lo trovai un uomo garbato, ironico e intelligente. Insomma, mi piacque. Poi, un altro giorno, misero in sconto tutti i libri della casa editrice presso cui sono pubblicati tutti i suoi libri in Italia. In vetrina, c'era Miele. Io però, essendo costantemente povera, decisi di prenderlo in prestito in biblioteca. Possedevo già Espiazione in lingua originale, un regalo della mia cognata americana, ma questo Miele ero molto curiosa di leggerlo, e volevo iniziare da lì.
Bene. Ora l'ho finito. E posso dire solennemente che McEwan mi ha rubato il cuore. Lo amo.
Questo libro è bellissimo. E starei per tutta la recensione a tessere elogi ma magari meglio se dico qualcosa di sensato.
La protagonista, Serena Frome, è bella, bionda e di famiglia agiata. Studi a Cambridge, molti amanti. Entra a lavorare per il British Security Service e, forte di essere non solo una bella ragazza, ma anche una divoratrice di libri, entra a far parte del segretissimo Progetto Miele. Il suo obiettivo si chiama Tom Haley, autore di alcuni racconti e alcuni articoli critici verso l'URSS. Il suo compito è reclutarlo, a sua insaputa, per scrivere quello che il governo inglese vuole. Deve mentire, in sostanza. Ma l'amore si intromette nel piano e lei è in bilico, tra il suo lavoro e il suo uomo. Lei si ritiene furba. Ma nei giochi di potere e di spionaggio, la sorpresa è sempre dietro l'angolo.
Perchè ho amato questo libro? Non solo per la trama degna di un ottimo giallo, ma anche e soprattutto perchè si parla tantissimo di letteratura. I libri che Serena legge, i racconti che scrive Tom, i cameo di personaggi realmente esistiti... Il gioco della finzione si interseca con il gioco della letteratura, tutto sotto la mano sapiente di McEwan. E il finale è sorprendente. Ovviamente non vi svelerei mai niente, ma è tutto uno stravolgimento, uno scambio di ruoli.
Un libro bellissimo, sorprendente.
E adesso, è proprio l'ora di leggere Espiazione.

Ian McEwan
Miele
Einaudi
Euro 20

******************************************************************************
Before this novel, I knew who Ian McEwan was, but never read anything by him. Then, one day he went as guest at the Italian tv show "Che tempo che fa" and I thought he was a polite, ironic and smart man. Therefore, I liked him. Then, another day, the Italian publishing house that has the rights of his works, reduced the price of his books. In the bookstore's window, there was "Sweet Tooth". But, in this period of my life, I am continually poor, so I decided to get it on loan in the library. I already had "Atonement", a gift of my American sister-in-law, but I was so curious to read this one, and I wanted to start it.
Well. Now I finished it. And I can solemnly swear that McEwan stole my heart. I love him.
This novel is beautiful. And I would stay here in the review singing the praises of its, but maybe is better if I write something more sensible.
The main character, Serena Frome, is beautiful, blonde and well-off. Studies in Cambridge, many lovers. She starts a job for the British Security Service and, gifted by not being just a beautiful girl, but a bookworm too, joins the super secret "Sweet Tooth Project". Her target is Tom Haley, author of few short stories and few critical articles about Soviet Union. Her task is to enlist him to, without his knowledge, write what the English Government wants. She must lie, basically. But love interferes in the plan and she is in precarious balance, between her job and her man. She considers herself a clever girl. But in the game of power and spying, surprises are always behind the corner.
Why did I love this book? Not just because the plot, worthy of a very good thriller, but more than anything, because it tells a lot about literature. What she reads, Tom's short stories, cameos of real characters... The game of fiction intersects the game of literature, everything under the wise hand of McEwan. And the ending is surprising. Of course I am not going to tell you aything, but it's a complete twisting, a roles' switch.
A beautiful book, surprising.
And now, it's definitely time to read Atonement.

Ian McEwan
Sweet Tooth

Ian McEwan - Miele

Posted on

venerdì 10 aprile 2015

Il romanzo ci dà la seconda possibilità che la vita ci nega.

P. Theroux

(Nato il 10 aprile 1941)

Category

I libri ci conducono nelle loro anime e ci aprono di fronte a noi i nostri segreti.

William Hazlitt

(Nato il 10 aprile 1778)

Category

La rassegna libraria di oggi è prettamente a tema British. Non solo perché gli articoli sono tratti quasi per intero da testate inglesi, ma anche per i temi trattati: le librerie indipendenti di Londra, cosa leggono gli inglesi e Shakespeare. Quindi, se siete degli appassionati, come me, di Inghilterra, questa rassegna è per voi!



Avete un'oretta di tempo libero e volete concedervi la lettura di un libro? Ecco a voi una carrellata dei libri che potete leggere velocemente, Classici come Joseph Conrad o contemporanei come Chimamanda Ngozi Adichie, ce n'è davvero per tutti i gusti.


Quali sono i migliori 20 romanzi degli ultimi 20 anni? In questo articolo la risposta. Il migliore è stato definito Wolf Hall di Hilary Mantel, ma ci potete trovare anche "Il Cardellino", definito il miglior libro del 2014, e Espiazione, del mio super amatissimo Ian McEwan. Una lista di ottimi libri da cui attingere a piene mani.


Mini classifica, sono solo 4 titoli, dei libri più venduti nel regno di Sua Maestà. Cosa prediligono gli inglesi? Gialli e un libro per cercare di mangiare meno zuccheri. Da quel che ricordo, sono un popolo di gente che vede lo zucchero come fumo negli occhi... direi che collide perfettamente con quelle che sono le mie memorie!


Non so se siete mai stati a Londra, ma se siete passati dalle parti di Charing Cross Road, non avete potuto non notare il grande numero di librerie indipendenti presenti. In genere, per la mia felicità, hanno anche un banchetto fuori con i libri in offerta. Purtroppo, nell'ultimo decennio, in tutta Inghilterra, un terzo di queste librerie hanno dovuto chiudere e adesso ne sono rimaste, sempre nel territorio nazionale, circa 987, di cui poco più di 100 solo a Londra.
La chiusura di queste librerie e di molti altri luoghi in cui si esprime creatività hanno portato a un impoverimento culturale della città di Londra, dove adesso vanno molto bar e ristoranti.


Pensiamo di conoscere tutti i lavori di Shakespeare, ma è normale che della sua estesa produzione alcuni siano più conosciuti rispetto ad altri. Amleto, Otello, Romeo e Giulietta sono sicuramente tra i più popolari, ma che mi dite di Re Giovanni, Timone di Atene e Troilo e Cressida?

Leggere è lasciare che un altro fatichi per voi. La forma più delicata di sfruttamento.

Emil Cioran

(Nato l'8 aprile 1911)

Posted on

mercoledì 8 aprile 2015

Category

Probabilmente molti di voi si chiederanno quale sia il motivo per cui ho iniziato a scrivere recensioni in lingua finlandese. Cioè, sì insomma, diciamocelo chiaramente, è una lingua ostica e parlata da così poche persone (che, per la maggior parte, capiscono perfettamente l'inglese), che non si capisce perché valga la pena sforzarsi di tradurre brani. Ebbene, sapete quelle cose senza senso che fate quando siete innamorati? Ecco, io sono innamorata della Finlandia. Quindi chiudo qui qualunque altra spiegazione di cui non avete bisogno.
Avevo già letto un libro di Paasilinna e avevo trovato una ironia così sottile ma così radicata in ogni espressione, che non ho potuto fermarmi lì. Ed ecco il motivo di una seconda lettura. Il libro è stato scelto per via della lepre... Animaletto delizioso, non trovate? Comunque, sto divagando.
La storia parte dall'incontro tra il giornalista Vatanen, deluso dalla sua vita professionale e privata, con la lepre. Egli e un collega fotografo stanno tornando a Helsinki quando la feriscono involontariamente. La lepre sta male e deve essere curata e, incurante delle urla del fotografo, decide di prenderla con sé. Da qui parte un viaggio per tutta la Finlandia, dal sud al nord, facendo lavori di ogni tipo, incontrando gente di ogni tipo. Una sorta di anarchia, resa possibile dal desiderio di libertà e dal rifiuto di ogni costrizione.
Il libro si muove sul filo del surreale, il ritmo delle avventure di Vatanen è velocissimo, ogni capitolo un nuovo incontro o un nuovo cambiamento. A fare da cornice a tutto ciò, quasi un altro personaggio, la natura finlandese. Ai miei occhi innamorati, quei colori, quella neve, queste ambientazioni, sono vive. E bellissime.
Un libro meraviglioso, il secondo di una serie di letture. Incontrerete di nuovo Arto nel blog, statene certi!

Arto Paasilinna
L'anno della lepre
Iperborea
Euro 13

******************************************************************************
Probably many of you will wonder what is the reason why I started writing reviews in Finnish. Yes, let's face it, it is a tricky language and spoken by so few people (who, for the most part, understand English perfectly), that is quite difficult cannot understand why worth the effort to translate texts. Well, you know those things without sense that you do when you're in love? Here, I am in love with Finland. So I close here any other explanations you don't need.
I had read a book by Paasilinna and I had found an irony so subtle but so ingrained in every expression, that I could not stop there. And here is the reason for a second reading. The book was chosen because of the hare... Cute animal, delicious, isn't it? Anyway, I digress.
The story starts from the meeting between the journalist Vatanen, disappointed by his professional and private life, with the hare. He and a fellow photographer are returning to Helsinki when they hurt the animal unintentionally. The hare is wounded and must be cured and, heedless of the cries of the photographer, decides to take her. From here a trip for the whole of Finland, from south to north, making any kind of job, meeting all kind of people. A kind of anarchy, made ??possible by the desire for freedom and the rejection of any coercion.
The book moves on the edge of the surreal, the rhythm of the adventures of Vatanen is fast, each chapter a new meeting or a new change. To frame all this, almost another character, the Finnish nature. In my eyes in love, those colors, that snow, these environments, are alive. And beautiful.
A wonderful book, the second in a series of readings. You will meet Arto again in the blog!

Arto Paasilinna
The Year of the Hare

Leggere, leggere un libro - per me è questa l'esplorazione dell'universo.

Marguerite Duras

(Nata il 4 aprile 1914)

Posted on

sabato 4 aprile 2015

Buzzfeed - 22 contemporary authors you absolutely should be reading

Adoro scoprire nuovi autori, persone che con i loro libri si sono aperti una breccia nel mondo librario e hanno portato la loro voce unica. In questa lista di ben 22 nomi c'è davvero di tutto. Un paio di loro li conosco di nome e i loro libri sono nella mia lista dei DaLeggere o già nella lista di Ebooks di cui ho fatto incetta e ancora devo leggere. Gli altri ci entreranno appena finisco di scrivere questo post e di pubblicarlo!

The Guardian - 1925

E' stato il 1925 davvero il miglior anno in assoluto per la letteratura mondiale? La BBC Culture dice di sì, e qui vi dò solo due dei motivi per cui ha vinto: Il Grande Gatsby e Mrs Dalloway. Io mi fermerei già qui ma la discussione potrebbe continuare all'infinito. Un bel gioco per le vacanze di Pasqua!

Samantha Ellis Top 5 Heroines

Samantha Ellis è l'autrice di "How to be an Heroine", sull'importanza delle figure femminili forti nella letteratura. In questo articolo ci racconta le sue personali 5 eroine letterarie. Nei commenti lo spazio per dirmi le vostre personali eroine. Io non sono mai stata brava a fare questo genere di liste, ci devo pensare!

Best Biographies of Inspiring Women

Questa è un'altra di quelle liste da cui trarrò infiniti spunti per nuove letture... come se non avessi già riempito le liste dei DaLeggere per le prossime tre vite. Qui dentro ci sono le vite di donne con la D maiuscola, da Gertrude Stein e le sorelle Bronte, Frida Kahlo e Zelda Fitzgerald, solo per menzionarne un paio.
Io ora chiudo qui il post e aggiorno la mia lista!

Come credo di avere esplicitato varie volte in questo mio blog, non ho alcun desiderio di maternità. I bambini in generale mi risultano abbastanza noiosi, lo dico con le parole di Doris Lessing, per me, in generale, "Non c’è niente di più noioso per una donna intelligente che trascorrere una quantità infinita di tempo con i bambini piccoli. Sentivo che non ero la persona migliore per educarli. Avrei finito per diventare una alcolizzata o una intellettuale frustrata." Sono zia di tre bambini, due già più grandetti e uno molto piccolo, e sono sempre stata assolutamente grata del fatto di essere la zia e non la madre, di non aver quell'obbligo di infinita cura verso di loro. D'altra parte, i primi due adesso sono molto più interessanti, due cervelli in formazione brillanti, curiosi e attenti.
E' per questo mio non desiderio di avere figli che mi sono avvicinata a questo libro. Le donne intervistate sono tutte donne colte e interessanti, ci sono giornaliste, storiche, psicologhe, sociologhe. Tutte diverse ma tutte accomunate dal fatto di non essere diventate madri, e nessuna con il rimpianto di non aver generato. Tutte donne che, a seconda della diversa personalità, hanno raccontato alle autrici del libro la loro vita, il motivo del perchè non hanno scelto di diventare madri, la relazione con la propria madre, il futuro. E da tutte ho imparato qualcosa, ho ritrovato qualcosa di me, mi sono rispecchiata. Due interviste mi sono piaciute maggiormente: quella fatta da Paola Leonardi a Ferdinanda Vigliani, per la sua intelligenza, per la sua dolcezza, per la sue semplicità; e quella di Lea Melandri, forse quella in cui mi sono rispecchiata maggiormente, sembrava quasi di leggere l'intervista che avrei potuto dare io.
Insomma, un libro molto interessante, donne intelligenti che si confrontano su un argomento che mi sta molto a cuore, ognuna con la sua specificità, ognuna diversa ma tutte accomunate. Tutte donne "speciali", non solo per non essere madri, ma per essere donne intelligenti, donne di ispirazione.

Paola Leonardi, Ferdinanda Vigliani
Perchè non abbiamo avuto figli
Franco Angeli
Euro 20

*******************************************************************************
As I said a lot of times in this blog, I have no desire of being a mother. The children in general bore me, I say it with the Doris Lessing's words: "THere is nothing more boring for a smart woman than spend a lot of times whit babies. I felt I wasn't the best person to educate them. I would end up becoming an alcoholic or a frustrated intellectual." I am aunt of three children, two almost teenager and one is a baby, and I am extremely grateful that I am their aunt and not their mother, that I don't have that duty of endless care. On the other hand, the first two are now more interesting, two working brains, brilliant and inquiring. 
It's because this no-desire-of motherhood of mine that I read this book. 
The interviewees are smart and cultured women, there are journalists, historians, psychologists, sociologists. All different but associated with their not being a mother, and without any regret about it. Women who, depending on their different personalities, told to the authors their lives, and the reason why they decided not being mothers, their relationships with their own mothers, the future. And from everyone I've learned something. Two interviews I enjoy the most: the one made by Paola Leonardi to Ferdinanda Vigliani, her intelligence, her sweetness, her simplicity; and the Lea Melandri's one, maybe the one where I find myself more, looks like I was reading an interview of mine.
So, a very interesting book, smart women who confront themselves about a subject that lies at my heart, everyone in her peculiarity, different but associated. "Special" women, not just because they aren't mothers, but because they are smart and inspirational women.

Paola Leonardi, Ferdinanda Vigliani
Why we didn't have children