2014

Nel cambiamento perenne delle mode e del costume, nella mia mente c'è sempre stata una figura di donna che rappresenta il mio faro nella nebbia, il mio modello eterno di eleganza, fascino e dignità: Jacqueline Kennedy. Pur essendo stata sposata un'altra volta, e sia stata nei suoi ultimi anni la compagna di un uomo intelligente, la ricordiamo sempre con il cognome Kennedy e la sua tomba si trova affianco di quella del suo primo marito, morto a Dallas uno sciagurato giorno di Novembre del 1963.
Questo libro racchiude sette interviste da lei rilasciate mesi dopo la morte di JFK, in cui parla degli anni della vita alla Casa Bianca, della vita accanto a quello che era l'uomo più potente del mondo.
C'é ovviamente molto spazio per la politica e i protagonisti della vita politica del tempo, molti dei quali probabilmente alla gioventù d'oggi e ai NonAmericani diranno poco e niente. Ma c'è soprattutto il ruolo della First Lady, i suoi doveri e i suoi viaggi di rappresentanza, la campagna presidenziale, le abitudini private del Presidente. Sembra quasi una chiacchierata tra due amici che ricordano i bei tempi andati, in cui sempre fulgida splende la stella del Presidente scomparso. Non c'è spazio per pettegolezzi di bassa lega o richiami alle innumerevoli donne del marito, Jackie si mostra sempre e comunque come una moglie innamorata e affettuosa di un marito irreprensibile. La stessa Caroline, nell'introduzione, afferma che queste interviste sono state il modo di Jackie di continuare a far vivere la memoria di Kennedy, un lascito per le future generazioni. Perchè le donne passano, ma la sua memoria, il suo pensiero, la sua mente, l'immagine che aveva della vita devono continuare.
Un libro molto interessante, imprescindibile per conoscere davvero e sempre meglio uno dei presidenti degli Stati Uniti più importanti e la sua meravigliosa moglie, un mondo scomparso ma che rivive in queste pagine.

Jacqueline Kennedy
Historic conversations on life with John F. Kennedy


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In the incessant changing of trends and styles, in my mind there is always a woman who represent my lighthouse in the fog, my immortal model of elegance, charm and dignity: Jacqueline Kennedy. Even if she got married another time, and she had a very loved partner, a very intelligent man, in her last days, we will always remember her Mrs Kennedy and her grave is placed side by side of her first husband's grave, dead in Dallas a wicked day of November, 1963.
This book contains seven interviews, recorded few months after JFK's death, telling her life at the White House, her life next to the most powerful man in the world, her husband.
Of course, there are a lot of pages about politics and the main characters of the politic life of that time, I suppose that a lot of that names are pretty unknown for the young people of today and for the Non-Americans. But, most of all, there is her role as First Lady, her duties and the representative travels, the presidential campaign, the private habits of the President. It looks like a chat of two friends, remembering the good old times, always shining the star of the President. There is no place for gossip of questionable tale or recalls to the President's women, Jackie always looks like a fond and affectionate wife of a flawless husband. Caroline herself, in the introduction, says that these interviews have been the way of Jackie to keep alive the memory of Kennedy, a legacy for future generations. Because his lovers pass, but his legacy, his thinking, his mind, his idea of life must continue.
A very interesting book, essential to understand and really know one of the most important President of the United States and his wife, a passed away world living again in these pages.

Jacqueline Kennedy
Historic conversations on life with John F. Kennedy

Eccoci qua, cari amici, per l'ultimo post del 2014. Vorrei ringraziare tutti coloro che sono passati per questo blog e spero che l'anno prossimo vogliate tutti lasciare segno del vostro passaggio con un commento, non vedo l'ora di poter parlare con tutti i voi, commentare i libri che ci piacciono e scambiarci idee e consigli!!
La rassegna libraria di oggi è ovviamente dedicata a tutti i libri più belli del 2014, tutti quelli che ci sono piaciuti, o meglio, che sono piaciuti a chi ha stilato queste liste! Spero che vi siano di ispirazione per nuove letture nel 2015!

10 most popular books on Twitter

Avete mai avuto l'impressione che le classifiche dei vari siti siano un po' impersonali? Come se le avesse fatte una macchina e non una persona in carne e ossa. Bene, questa classifica è stata fatta basandosi su quello che la "gente reale" scrive su Twitter. Ammetterò con voi tutti di aver letto il libro in prima posizione, ma sono piacevolmente impressionata dalla comparsa in questa lista di Il Giovane Holden e Il Buio oltre la Siepe. Perchè è giusto mixare grandi classici moderni con le nuove uscite!

Stylist Magazine - Best Books of 2014

Qui invece trovate una classifica dei migliori libri secondo Stylist. Ci sono davvero tutti i libri più famosi, tutti i vincitori dei vari premi. Che dire? Forse lista un po' "meccanica" come dicevo prima, ma sicuramente interessante, del resto, se sono stati così letti e premiati, questi libri, anche se troppo mainstream, qualche pregio l'avranno,no?

The Guardian UK - Publishers Hits and Misses

La lista del Guardian è invece più specifica: è stato infatti chiesto agli stessi editori qual è stato il libro migliore dell'anno, il libro che meritava di vendere di più il libro che avrebbero desiderato pubblicare loro stessi. E' una lista ricchissima e molti di questi verrano sicuramente aggiunti alla mia lista dei libri da leggere nel 2015, se non ci sono già, cosa altrettanto probabile!

Brainpicker - Best biographies, memories and history books of 2014

Niente romanzi in questa lista, qui si tratta solo di opere non fiction. E anche qui, ve lo dico, ci sono dei nomi pazzamente meravigliosi, roba che vorreste, come me, saltare sul primo aereo in direzione Londra, per razziare una libreria e portarveli a casa tutti! Dico Londra perchè sono tutti libri in lingua originale e difficilmente rintracciabili in una libreria nella mia cittadina.

Siamo arrivati alla fine della rassegna libraria e alle ultime righe prima del 2015, vi auguro un buonissimo e divertentissimo Capodanno... e un risveglio pimpante la mattina del 1 Gennaio!! Tanti auguri!!

Rassegna letteraria

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martedì 30 dicembre 2014

Ho comprato questo libro in un momento in cui avevo bisogno di serenità. Avevo letto il retro di copertina e sentivo sarebbe stato il libro di cui avevo bisogno. Poi in realtà l'ho letto dopo un po' di tempo. E chissà se magari l'avessi letto in quei giorni... ma devo essere obiettiva e dare la mia recensione non con i se e con i ma, ma (si vabbè, uno concedetemelo) con quella che è stata la mia lettura presente.
E quindi... niente, questo libro non mi ha trasmesso niente. Dopo l'ultima pagina, c'è un postscriptum dell'autrice che dice "Non credo sia un romanzo strepitoso"... beh, non posso che darle ragione!
Probabilmente il modo di scrivere di Banana Yoshimoto, quel suo essere così "fiabesca" e sognante, quei suoi personaggi così filosofici e ispirati, non sono assolutamente quello di cui ho bisogno e voglia. Tutti quei richiami ai sogni, devo essere sincera, iniziavano anche a darmi un po' sui nervi. Per non parlare del fatto invece di quanto un passaggio specifico sul sesso mi abbia fatto ridere. Adesso non ritrovo il punto esatto ma una frase tipo "Con tutte le abilità erotiche che ho imparato nei miei anni a Tokio, sarei sicuramente capace di farlo impazzire a letto"... Dalle più alte vette dei sogni, al più terrestre richiamo al sesso animale.
Dò ragione alla scrittrice, questo libro non è proprio per niente strepitoso.

Banana Yoshimoto
L'abito di piume
Feltrinelli
Euro 7


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I've bought this book in a period of time when I needed calm. I read the back cover and I was sure it was that kind of book I needed. Then, actually, I read it some time later. And who knows, if I would read it those days... but I must be objective and write my review no ifs, ands, or buts, but (ok, just one) about my actual reading.
And so... nothing, this book got nothing on me. After the last page, there is a post-scriptum written by Mrs Yoshimoto who says " I don't think this is a wonderful novel"... well, I agree with her!
Probably her way of telling stories, her being so "fairy" and dreamy, her characters so inspired and philosophical, they are not definitely what I need or want. All those recalls to dreams, I must admit, get on my nerve. Not mentioning how much a specific page about sex made me laugh hard. I can't remember exactly the words but something like "With all the erotic skills I've learned during my years in Tokio, I would be perfectly able to drive him crazy in bed..." From the highest fairy peaks, to the most down-on-earth mention to sex.
I agree with the writer, this is definitely not a beautiful novel.

Banana Yoshimoto
Feather dress

Confesso subito: non capisco un'acca di Fisica. Tra l'altro, l'ho portata pure come seconda materia all'esame di maturità! Ovviamente, non mi ricordo assolutamente niente e non potrei risolvere un solo integrale (si dice così?) nemmeno sotto tortura.
Però Albert Einstein é uno di quei personaggi di cui, non andrò a studiare i libri, ma mi interessa sapere quale sia la sua visione del mondo. Un cervello così importante, non può non essere di qualche ispirazione. E infatti. (E infatti, ho saltato Il significato della relatività per andare dritta a Il mondo come lo vedo io.)
Non fu solo un grande scienziato, ma anche un uomo che si occupava del mondo intorno a sé, soprattutto di quello che riguardava il momento storico in Europa, la preoccupazione per l'avvento del nazismo, la situazione degli ebrei, essendo lui stesso ebreo.
Einstein è un pacifista. Aborre la guerra, non vuole il servizio militare. Il mondo dovrebbe collaborare per creare un mondo più unito, le anime sagge devono lavorare e agire per il bene comune. E la cultura, questa forse è la frase che più mi è piaciuta, è fondamentale per un mondo giusto e degno. L'unica pecca, ho notato una sorta di... Come dire, sottile sottovalutazione delle donne, come se fossero delle graziose stupidelle poco importanti. Ma se non sbaglio, non era lui che non era molto carino, per usare un eufemismo, con la moglie?
Diciamo che, a parte questo, le sue idee sono le più giuste e ho riscontrato quello che pensavo, che era un uomo intelligente, non solo nel suo campo.

Albert Einstein
Il mondo come io lo vedo
Newton Compton Editori
Euro 3,90


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I admit it right now: I don't understand a thing about physics. Inter alia, it was my second subject at my classical A levels! Of course, I don't remember anything and I wouldn't able to resolve an integral not even under torture.
But Albert Einstein is one of those people I am interested about their brain and their ideas about the world, without any will to study their books. A so important brain, it has to be inspirational. Indeed! (And sure enough, I skipped "The meaning of relativity" to go straight at "The World as I see it").
He wasn't just a great scientist, but a man too who was interested in the world around him, especially what was about the situation in Europe, the concern about Nazism, the Jewish situation, being Einstein a Jew. Einstein is a pacifist. He hates war, he is against the military service. World must collaborate more to create a more united world, wise minds have to work and act for the common good. And culture, this is maybe the sentence I appreciated the most, is fundamental for a fair and upright world. Just one flaw, I noticed a sort of... how can I say, a little underestimation of women, as they are little cute stupid things, not so important. But, correct me if I'm wrong, wasn't he the one not so very gentle, to use an euphemism, with his wife?
Except for this, his ideas were so right and I've met with success what I already thought, he was an intelligent man, not just in his field of study.

Albert Einstein
The world as I see it

Ho sempre molto ammirato la forza e l'incredibile talento giornalistico di Oriana Fallaci. Questo é stato uno dei motivi per cui ho comprato questo libro. Il secondo motivo è che la conosciamo come scrittrice e giornalista impegnata in missioni all'estero, in zone di guerra. Sapere che ha fatto una raccolta di interviste a grandi attori, un mondo comunque più frivolo, mi ha incuriosito e mi ha spinto a leggerlo.
Sono tutte interviste raccolte negli anni '60, a coloro che erano i mostri sacri del cinema mondiale, a quel tempo ancora in piena attività o appena venuti alla ribalta. Ce n'è davvero per tutti i gusti, da Franca Valeri a Barbra Streisand, da Dean Martin a Paul Newman. E per alcuni, ho avuto una sorpresa. Non mi aspettavo Lucia Bosè così bigotta, o Paul Newman così permaloso. Altre sono state delle conferme, come Virna Lisi.
Bellissimi i ricordi in appendice di Pier Paolo Pasolini e Ingrid Bergman, commovente.
Ne esce fuori il ritratto di una Fallaci giovane, con una vita piena e in cui si susseguono le conoscenze di mostri sacri, gente che non solo era brava a recitare ma aveva anche qualcosa da dire. Ma, ripeto, una Fallaci giovane, ancora non al pieno della sua potenza giornalistica.
Di sicuro, non il libro che consiglierei a chi si volesse accostare alla sua figura, ma una raccolta di interviste carine, niente di impegnativo.

Oriana Fallaci
Intervista con il mito
Rizzoli
Euro 21


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I always admired the strenght and wonderful journalistic talent of Oriana Fallaci. These are the reasons why I've bought this book. Another reason is that she is famous as writer and journalist in foreign missions, in war zones. Knowing that she has a collection of interviews to great actors, anyway a more frivolous world, aroused my curiosity and pushed me to read it.
These are interviews held in the Sixties, to people who was the legends of the Cinema all over the world, at these years still in full swing or just come to the fore. There are interviews for all tastes, from Franca Valeri to Barbra Streisand, from Dean Martin to Paul Newman. And, I had big surprises for some of them. I couldn't imagine Lucia Bosè so bigoted, or Paul Newman so prickly. For other ones, I had a confirmation, Virna Lisi for example.
The memories of Pier Paolo Pasolini and Ingrid Bergman are beautiful, touching.
The result is a picture of a young Fallaci, with a life full of meetings with legends, people good not just in acting but who had something to say. But, I say it again, a young Fallaci, not at the edge of her talent.
For sure, not the book I would suggest to know her, but a collection of nice interviews, not demanding at all!


Oriana Fallaci
Interviewing the myth

A meno che non siate nati e abbiate vissuto nella luna, senza nessun tipo di contatto umano, nemmeno con gli astronauti che periodicamente calcano il suolo lunare, immagino di non aver bisogno di spiegarvi cos'è Il mago di Oz. Uno dei film più famosi della storia del cinema, con la piccola Dorothy interpretata da Judy Garland, è la trasposizione cinematografica di questo libro. Peccato che molti dei dettagli nel film non siano fedeli al libro, partendo dalle celeberrime scarpette rosse di Dorothy che, in realtà, nel libro sono d'argento.
Comunque libro delizioso, un libro per bambini ovviamente, molto molto carino. Non uno dei miei libri per l'infanzia preferiti, devo ammettere adesso che l'ho letto. C'è anche da sottolineare il fatto che è stato scritto nel 1900, un libro di 114 anni, quindi difficile che possa avere la stessa presa su di me, disincantata lettrice dell'anno 2014 (e qui mi credo molto, SARCASMO).
Consiglio sempre di leggere prima il libro e poi guardare il film, l'originale viene sempre per primo.

Lyman Frank Baum
Il mago di Oz
Crescere Edizioni
Euro 7,90


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Unless you are born or lived in the Moon, with alsolutely no kind of human contact, neither with the astronauts who sometimes walk on the moon, I suppose I have no need to explain you what is The Wizard of Oz. One of the most famous movie in the motion picture industry, with Dorothy played by Judy Garland, is the film adaptation of this book. It's a shame that a lot of details are different in the movie, starting by the super famous Dorothy's ruby slippers... in the book, they are silver.
Anyway, nice book, a children's book of course, very very nice. Not one of my favourite children's book, I must admit right now, after my first reading. I'd like to highlight it was written in 1900, it's 114 years old, it's hard to believe that it could have the same catch on me, disenchanted reader of 2014 (and here, a lot of SARCASM).
I always suggest reading the book first and then watching the movie, the original always comes first.

Lyman Frank Baum
The Wizard of Oz

Probabilmente sembrerò un po' noiosa ma ritorno dalle feste con un'altra puntata della Rassegna libraria. Ma voi lo sapete meglio di me, il mondo dei libri non si ferma mai ed è giusto essere sempre (più o meno) al passo. E quindi ecco qui altri tre articoli che, mi auguro, vi terranno compagnia durante questo ozioso e sonnacchioso Santo Stefano. Enjoy!

Gone for good by Huffington Post

Per quanti libri sono arrivati a noi, altri si sono persi invariabilmente. E non sto parlando solo dei soliti "scrittori della domenica", ma in questa lista ci sono nomi fondamentali della letteratura, roba da far tremare le mani che sorreggono i libri!! Scorrendo, potrete trovare Omero, e già lì potremmo fermarci, Shakespeare, Lord Byron e addirittura Hemingway. Quindi vi consiglio di leggere questa lista... e poi mettervi in un angolo a piangere sui capolavori persi per almeno quindici minuti.

 The Literary United States

Torniamo a una lista, stavolta di libri assolutamente reperibili in ogni buona libreria. Per ogni stato degli Stati Uniti, un libro che lo rappresenta. E qui si va da "Into The Wild" per l'Alaska, "You are one of them" per Washington DC... e poi nomi come Joyce Carol Oates, Philip Roth, Stephen King e Sylvia Plath. Insomma, anche qui pezzi da novanta. in caso voleste farvi una libreria a tema statunitense, che a me personalmente sembra un'idea fantastica!!

Street art per lettori

In questa meravigliosa rassegna di fotografie, potrete trovare tantissime opere di street art dedicate alla letteratura e al mondo dei lettori. A me sembra meravigliosissima... bellezza per gli occhi e per la mente.

E anche qui finisce la rassegna di oggi, ai prossimi giorni con alcune bellissime recensioni per finire l'anno in bellezza!!E Buon Santo Stefano a tutti!!


Rassegna letteraria

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venerdì 26 dicembre 2014

Tanti auguri di Buon Natale a tutti voi da Lady Baintighearna, e che Babbo Natale vi (e mi) porti tanti tanti libri!!



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giovedì 25 dicembre 2014

Si sta avvicinando la fine dell'anno e, come ho già detto nella precedente rassegna libraria, è un momento di fermarsi a guardare cos'è stato l'anno che sta per finire e tirare le somme. E quindi oggi vi presenterò gli awards per Best Picture Books dell'Huffington Post, e le scelte librarie di due degli uomini più potenti del mondo: Bill Gates per il 2014, e Barack Obama per una sera di shopping con le figlie.

Huffington Best Picture Books 2014

Libri che, per quanto io stessa non sia un'appassionata del genere, non posso che apprezzare e ammirare.

Bill Gates Preferiti del 2014 per Fortune

Devo ammettere che, non essendo una gran conoscitrice di Economia, quattro dei libri proposti da Bill Gates mi sono totalmente sconosciuti...oops. Ma uno dei cinque, il bellissimo romanzo di Graeme Simsion, è presente anche in questo blog e apprezzato da me medesima!!Per un 20% assomiglio a Bill Gates, piccoli momenti di trascurabile felicità, come direbbe Francesco Piccolo.

Shopping for books with Barack Obama

Scorrendo la lista dei libri che il Presidente e le figlie hanno comprato trovo un paio di libri che ho nella mia lista dei futuri e altri che... magari più in là! Anche se, lo ammetto, il mio primo pensiero è: "17 libri in una volta sola... beati!!"

Il prossimo appuntamento con la rassegna libraria sarà dopo Natale, vi rimando a quella data e intanto inizio a farvi i miei più sinceri auguri di Buone Feste :))

Ho sempre detto quanto io adori i libri di David Sedaris. E' un genio della scrittura ironica, cattiva, graffiante.
E questo libriccino di 78 pagine è diventato il mio nuovo preferito in assoluto. Complice anche il fatto di essere di poche pagine, l'ho divorato in un'oretta e mi sono divertita come una pazza!
Tutte le storie sono ambientate nel periodo natalizio, e se la prima ha come argomento un Natale della famiglia Sedaris, le altre sono di pura fiction.
Ho trovato fantastica l'ultima, "Natale significa dare", uno spaccato crudele e sarcastico dell'esasperazione del Natale come festa consumistica. Non vi accenno niente perchè davvero vi consiglio di leggere questo libro, in qualunque periodo dell'anno, io del resto l'ho letto a fine agosto. Non c'è certo bisogno del Natale per gustarsi la penna di David Sedaris!

David Sedaris
Holidays on Ice
Piccola Biblioteca Oscar Mondadori
Euro 6.80


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I've always said how much I love David Sedaris. He is the genius of ironic, malicious, biting writing.
And this little book made of 78 pages became my new favourite. Aided by the fact that there are just few pages, I devoured it in just an hour and I had great fun! All the stories are set in Christmas time, and if the first one's subject is Christmas in Sedaris family, the others are fictional.
For me, the best is the last on, "Christmas means to give", a cruel and sarcastic cross section about the worsening of Christmas as another shopping opportunity. I am not going to tell you anything because I suggest you badly to read it, in every time of the year, I've read it at the end of the month of August! You don't need Christmas to enjoy David Sedaris' talent!

David Sedaris
Holidays on Ice

Per l'ennesima volta, mi trovo a chiedere ai miei lettori che hanno apprezzato questo libro, di terminare qui la lettura di questo post. Probabilmente avete già capito per quale motivo vi faccio questa richiesta, quindi direi che magari possiamo evitarci di chiederci come mai e passare ad altro... in caso vogliate davvero sapere perchè, le prossime righe vi spiegheranno tutto.

E' una vita che trovo questo libro nelle liste dei Da leggere prima di avere compiuto 30 anni/prima di morire/almeno una volta nella vita in tutto il mondo. Ed è quindi ovviamente con molta curiosità che mi sono affacciata a questo libro, chiedendomi cosa davvero fosse per avere tutto questo successo. Beh, l'ho letto. E adesso sono io che lo metterei in una mia personale lista... la lista del "Ma siete seri?".
Ok, forse sono io che sono un po' cinica e tutti questi libri che invitano all'amore e all'amicizia, a essere buoni con il prossimo e a prendersi cura di un fiore hanno l'unico risultato di farmi venire il diabete... ma davvero siete seri? No, perchè io il ragazzino fastidioso che deve sempre chiedere "Perchè" per tutto mi faceva venire un'irritazione che ancora solo a pensarci mi irrito. No davvero davvero, ma siete seri?
Non ne dubito che gente meno cinica di me l'abbia trovato un libro tanto carino e tanto poetico e tanto di ispirazione... o forse sono io che, avendolo letto dopo la fatidica soglia dei 30 anni sono fuori tempo massimo dal capirlo... ma davvero, siete seri?
Due stelle... Una è la mia, e una è quella del resto del mondo, tanto per.

Antoine de Saint-Exupèry
Il piccolo principe
Bompiani


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Another time, I find myself at asking my readers, those who appreciated this book, to please stop here reading this review. Probably, you've already understood the reason why, so we can avoid asking why and go on... in case you really want to know why, the next lines will explain you everything.

In my life, I've found this book in every single ToRead before you are 30/before to die/at least once in lifetime List. And so obviously I started this book with a lot of curiosity, wondering about this huge success. Well, now I've read it. And now it's me putting this book in my personal list... the "Are you serious?" List. Ok, maybe it's me a little cynical about all these books inviting to love and friendship, being good with the others and taking care of a flower, so the only result is making me sick but... are you really serious? No, because the annoying little boy who has to ask to anyone "Why?" for everything was soooo irritating that just the thought irritates me. No, really, are you serious?
No doubt that less cynical people have found this book so nice and so poetic and so inspirational... or it's just me who, read after the decisive limit of 30-years-old, it's out of time to understand it... but really, are you serious?
Two stars... one is mine, and the other one is the world's.

Antoine de Saint-Exupèry
The Little Prince

Non so se questo libro l'ho più adorato o l'ho più trovato divertentissimo! Comunque, é un libretto (nemmeno cento pagine) fantastico! Ma partiamo dall'inizio.
L'autore fa una carrellata dei più celebri insulti e litigi tra scrittori. Ce n'è per tutti i gusti: Mark Twain contro Jane Austen, Umberto Eco contro Ken Follett, Norman Mailer contro Gore Vidal. Tutti accomunati dal fatto di disprezzarsi, che sia una cosa reciproca o a senso unico, ma solo per il plausibile motivo che uno dei due è morto. Una sorta di storia della letteratura fatta guardando al lato meno romantico e umano di quegli strani esseri umani chiamati scrittori.
Ma la cosa che più mi ha fatto ridere, sono i piccoli commenti divertenti dell'autore. Per ognuno di loro, Giulio Passerini fa piccole osservazioni acute, o piccole frecciatine. Divertente come certi mostri sacri della letteratura vengano smitizzati e resi più come noi da poche parole divertite. È come fare una conversazione con qualcuno estremamente colto ma che non usa pedissequamente le sue conoscenze, ma che le elabora, non le mitizza, quasi ci gioca, le rende interessanti e divertenti e "vive".
Un bellissimo libro e un nuovo autore da inserire nella mia lista di "speriamo venga presto in Sardegna per qualunque evento che voglio almeno sentirlo parlare!" Unica pecca, é troppo corto!!!

Giulio Passerini
Nemici di penna
Editrice Bibliografica
Euro 9,90


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I adore this book, it's super funny! Anyway, it's a short book (less than 100 pages) but it's awesome. But, let's start from the beginning.
Mr Passerini takes an overview of the most famous insults and fights among writers. There's something to suit everybody's fancy! Mark Twain against Jane Austen, Umberto Eco against Ken Follett, Normal Mailer against Gore Vidal. All associated by their scorn, reciprocally or one-way, just because one of them is already dead. A kind of history of literature, watching at the less kind and "romantic" side of those strange little humans called writers.
But what made me laugh the most, are the funny comments by Mr Passerini. He does little sharp remarks. Funny how some legendsof literature are downplayed and made similar to us by few funny words. It's like having a conversation with someone extremely cultured but who doesn't use his culture in a strict way, but developing them, almost playing with them, making these interesting and funny and "lively".
A beautiful book and a new author in my list of "I hope he/she comes very soon in Sardinia so I can go and speak to him/her - know him/her""
(Just one flaw: it's too short!)

Giulio Passerini
Pen Enemies





Non so voi, ma io per il 2015 ho in mente una lista di libri che voglio leggere. Ci sono alcuni romanzi contemporanei, che mi hanno ispirato e a cui voglio dare una possibilità nel nuovo anno. Poi, ci sono alcuni classici immortali, i classici "polpettoni". Ci sono i Miserabili di Victor Hugo, Guerra e Pace di Tolstoj e la Recherche di Proust. E poi, c'è l'Ulisse di James Joyce. Ma prima di farvi avere la recensione, considerato che devo anche leggerlo, vi farò sapere dove poter trovare l'autore e, anche se non vi può sentire, dove potergli dire quello che pensate della sua opera.

Joyce, irlandese, passa gli ultimi anni tra Parigi e Zurigo. Siamo tra la fine degli anni '30 e l'inizio dei '40, un periodo drammatico sia per il mondo intero, con l'invasione dei nazisti di Parigi, e per lo stesso scrittore, a seguito delle recensioni negative per l'uscita di Finnegans Wake, il suo ultimo romanzo a cui ha lavorato per ben sedici anni. Inoltre, dovette sottoporsi a varie operazioni chirurgiche.

Alla fine del 1940 si trasferise a Zurigo e l'11 Gennaio 1941 viene operato di ulcera duodenale. Il giorno dopo entra in coma e morirà due giorni dopo. Il cuo corpo viene cremato e le sue ceneri riposano al cimitero di Fluntern, vicino appunto alla città svizzera.

Trovo particolarmente suggestiva la sua tomba, le ceneri dello scrittore quasi vegliate dallo scrittore stesso, raffigurato con aria meditativa e con in mano un libro aperto a metà. Credo sia una delle tombe più belle che abbia mai visto dedicata a uno scrittore.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/James_Joyce#Parigi_e_Zurigo

Prima di me, questo libro lo lesse un carissimo amico e la sua personale recensione fu che era un libro "incredibilmente triste". Ho sempre trovato Massimo Gramellini un giornalista con una ironia estremamente intelligente, un uomo con una mente delicata ma mai stucchevole. Quindi, davvero non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo. Ho saputo solo alla fine del libro che è una vicenda autobiografica. E quello che ho letto ha rinforzato in me il mio personale pensiero sull'autore e mi ha fatto capire da dove tutto questo derivi.
Non è un libro triste, per quanto mi sia commossa nelle ultime pagine. E' un autobiografia di una persona intelligente, che ha vissuto un'infanzia senza una madre e ha passato la vita a chiedersi "Perchè io? Perchè mi ha lasciato da solo?". La risposta era troppo difficile per un bambino, troppo dolorosa. Una risposta che forse solo un uomo adulto, dopo aver vissuto e aver amato e lasciato e perso e trovato qualcosa, può capire. E alla fine Massimo questa risposta ce l'ha. E grazie a un'altra donna, una donna nel suo presente e futuro, potrà finalmente vivere in pace.
Ho amato la parte in cui racconta di quando venne mandato in zona di guerra e un bambino, anche lui senza madre, aveva bisogno di un aiuto. La storia di un palloncino rosso volato in cielo. Bellissimo, quelle storie che dovremmo leggere sempre e far leggere a chi di dovere, perchè ci ricordiamo sempre che la guerra non porta mai a niente di buono, solo dolore, sofferenza, solitudine.
Un libro bello, non triste, preferisco definirlo malinconico. E a tratti ironico, come il suo autore. Che da oggi stimo ancora di più.

Massimo Gramellini
Fai bei sogni
Longanesi
Euro 14,90


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A dear friend of mine have read this book before me and his personal review was "this is an unbelievably sad book". In my opinion, Massimo Gramellini is a journalist with an extremely smart irony, a man gifted by a delicate mind, but never sugary. So, I didn't know what kind of book I was going to read. I discovered just at the end of the book that this is an autobiography. And what I've read strenghtened in me my personal opinion about the writer and made me understand from where his way of writing comes.
This is not a sad book, as far as I was touched by the last pages. It's the autobiography of a very smart man, who lived a childhood without a mother and spent a life asking "What's wrong with me? Why did she leave me alone?". The answer was too hard for a kid, too painful. An answer that maybe just an adult man, after have lived and loved and left and lost and found something, manages to understand. At the end, Massimo will find that answer. Thanks to another woman, a woman in his present and future, he will live in peace.
I loved the part where he tells when he was sent in a war zone and a kid, without a mom like him, needed help. The story of a red balloon. Beautiful, this is that kind of stories we would read always and make read to responsible parties, because we need to remember that the war doesn't lead to anything good, just pain, suffering, solitude. A beautiful book, not sad, I prefer to say gloomy. And sometimes ironic, as his author. I appreciate him a little bit more.

Massimo Gramellini
Sweet dreams

Siamo quasi alla fine dell'anno ed è quindi arrivato un po' il momento di tirare i fili di quest'anno e fare le classifiche di quali siano stati i migliori libri del 2014. Oggi vi presento due di queste classifiche, una fatta dal Guardian, giornale inglese, e una dal NewYork Times.

The Guardian - Writers pick the best books (Part 1)

The Guardian - Writers pick the best books (Part 2)

Il The Guardian divide in due parti questa speciale classifica, e lascia l'arduo compito agli stessi scrittori che dovranno scegliere i migliori libri del 2014 (a parte i loro stessi, spero!) Già nella prima parte troviamo nomi come Margaret Atwood, Jeannette Winterson e David Nicholls, tutta gente che, come si dice dalle mie parti, ne sa!!Direi che ci possiamo fidare!

The New York Times - The 10 Best Books of 2014

Il New York Times, decisamente una fonte attendibile per quanto riguarda bestsellers and company, ha stilato la sua lista di 10 migliori libri del 2014, cinque romanzi e cinque saggi. Inutile dirvi che queste sono liste da seguire scrupolosamente, non sono una che crede al principio di autorità ma in questo caso... mi fido!

Sempre di più, vi auguro Buona Lettura :)

I libri pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole.

Luigi Pirandello

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A volte, leggendo un libro, ci si chiede a chi mai potrebbero capire così tante avventure o una vita così emozionante e piena di colpi di scena e di storie d'amore da fil hollywoodiano (film che poi sono tratti da altrettanti libri, quindi è sempre un circolo vizioso).
Leggendo questo libro, l'unica cosa che ho pensato è stata "che vita noiosa, che vita scontata, che vita come tante altre". Eppure, ho stra-adorato questo libro! Divorato in un giorno, non riuscivo a staccarmi dalla figura di Maria, la protagonista e dalla sua vita. Maria è una che si lascia trascinare dagli eventi, passa attraverso quello che le succede quasi senza rendersene conto, come un automa. Quando si sposa, sembra quasi che sia una successione naturale degli eventi, senza che lei abbia alcuna parola in merito. È a-emotiva, non ha grandi passioni, non dimostra niente.
Il fatto che il personaggio principale di un libro non mi dica niente, eppure il trovi di nuovo il libro incredibilmente bello e ironico e stimolante, dovrebbe farmi capire qualcosa.
Credo sia partita la Coe-Mania, amici miei.

Jonathan Coe
Donna per caso
Feltrinelli
Euro 7


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Sometimes, reading a book, the reader thinks about who could be the person who happen to have so much adventures or a so crazy life, or worthy of Hollywood lovestories (movies that are based on books, so it's  always a vicious cycle). Reading this book, the only thing I can think about is "what a boring life, what a predicted life, a life like everyone's else". But, I loved this novel!! I devoured it in a day, I wasn't able to move away from Maria, the main character, and her life. Maria is a woman who let herself be dragged along by the events, she gets through to what happens to her without almost being accountable to it, like an automaton. When she gets married, looks like it's the natural order of succession, like she doesn't have any kind of thought about. She looks un-emotional, she doesn't have big passions, she doesn't show anything.
The fact that the main character of this book doesn't say anything to me, but at the same time for me this is an incredibly beautiful and ironic and stimulating book, would make me understand something.
I'm afraid it's started the Coe-mania, my friend!

Jonathan Coe
The Accidental Woman

I libri servono a capire e a capirsi, e a creare un universo comune anche in persone lontanissime.

Susanna Tamaro

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martedì 9 dicembre 2014

Devo ammettere che questa rubrica mi piace sempre di più, è l'angolo più "studioso" del mio blog. Sto davvero imparando tanto ed è bello darmi quasi l'impressione di stare partecipando alla discussione letteraria in atto in tutto il pianeta. Bello bello!!

Iniziamo subito? Ma certo!

Bookstores in Los Angeles

Los Angeles è famosa per tante cose, per le sue spiaggie, per Hollywood, per la vita dei ricchi e famosi... ma, è anche sede di alcune straordinarie librerie. In questo articolo troverete una carrellata delle più belle e incredibili, guardare per stupirsi!!

Panorama - 7 biografie newyorkesi

Sempre volgendo lo sguardo agli States, Panorama ci presenta sette biografie di personaggi collegati, chi più chi meno, alla Grande Mela. Tutte incredibilmente interessanti, a parte magari, a livello personale, quella di Joe Bastianich.

Brain Pickings - C.S.Lewis on Reading

C.S.Lewis, il celeberrimo autore di "Alice nel paese delle meraviglie", spiega come per lui la letteratura sia una immensa fonte per espandere il nostro mondo interiore. E considerato il libro che ha scritto lui, ci fidiamo che sappia di cosa sta parlando.

Buzzfeed - Le copertine più belle del 2014

Chiudiamo con una nota di bellezza, le copertine più belle dei romanzi del 2014. Sono tutte ovviamente, le copertine delle edizioni americane dei libri, quindi non so dirvi se nell'edizione italiana saranno fedelmente riprodotte. Inutile dire che sono tutte meravigliose e che, anche se non si giudica un libro dalla copertina, alcuni di questi ti fanno venire voglia di leggerli, anche senza sapere di che cosa parlano.

Questa è la rassegna libraria per oggi, Buona Lettura :)

Alla stazione di Milano, il signor Aghios è in procinto di partire per un viaggio di affari. Ha con sè una discreta sommetta in contanti e deve recarsi a Trieste per assolvere a degli oneri finanziari. È contento, non solo perché si libererà di alcuni fastidi, ma soprattutto perché questo viaggio per lui rappresenta un'oasi di libertà. Sarà da solo, senza la moglie e il figlio, libero di conoscere nuove persone, di vedere cose nuove e chissà, magari di compiere qualche peccatuccio. I suoi compagni di viaggio si rivelano una delusione, troppo boriosi o poco interessanti. Tutti tranne uno, il giovane e innamorato Bacis, i cui patimenti d'amore sconvolgono la mente dell'anziano signore. Si sente quasi responsabile per lui, vorrebbe poterlo aiutare, è combattuto tra il suo dovere verso se stesso e la sua famiglia e il desiderio di poter aiutare il suo compagno di viaggio con i soldi che tiene nella tasca della giacca.
Poche altre pagine e si ferma, incompiuto, questo libro di Italo Svevo.
Lasciamo così il signor Aghios e le sue aspirazioni di libertà, mai realizzate ma solo sognate e immaginate. E chissà cosa gli sarebbe successo se il libro fosse andato avanti, come sarebbe stata la sua vita, cosa sarebbe successo una volta a Trieste. Non lo sapremo mai.
Ma... Devo ammettere... A me la scrittura di Svevo non piace troppo. Mi annoia. E quindi... Forse per me è anche meglio.

Italo Svevo
Corto viaggio sentimentale
Newton Compton Editori
Euro 1,90


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At the station of the city of Milan, Mr Aghios is going to leave for a business trip. He carries a big amount of money and has to go to Trieste to release some financial duty. He is happy, not just because he will be free by this duty, but because this trip is for him a freedom oasis. He is alone, without his wife and son, free of meeting new people, seeing new things and who knows, maybe being a little naughty. His travel mates are a disappointment for him, too full of themselves or too boring. Everyone except one, the young in love Bacis, a young man in a troubled love who shocks the mind of the old man. He feels almost guilty for him, he would like to help him, he is uncertain between his duty and the desire of helping his young friend with the money he keeps in his pocket.
Other few pages and the novel stops, incomplete.
We leave Mr Aghios and his freedom's ambitions, never realized but just dreamt. And who knows what will happen in this book, how his life will be, what will happen once he arrives in Trieste. We'll never know. But, I must admit, I don't really like Svevo. His writing is boring. So... maybe for me is better.

Italo Svevo
Short sentimental journey

Ora, io lo so che quello che sto per dire potrà suonare come un'eresia. Quindi, se tra chi sta leggendo in questo momento questo pezzo ci sono dei grandi estimatori degli scrittori russi, please, smettete qui di leggere e passate ad altro. Io vi ho avvertiti.

Ho letto questo romanzo breve in due serate, non l'ho finito già la prima perchè mi sono addormentata di schianto, sopraffatta dalla noia che questo libro mi ha causato. Una cosa che le palpebre scendevano sempre più giù, abbattute da una prosa e da dei personaggi tra i più noiosi che abbia mai conosciuto.
La seconda sera ho iniziato un po' prima quindi possiamo dire che avessi più energia in corpo. Diciamo anche che non vedevo l'ora di finire queste pagine, senza nemmeno la speranza di vedere se sarebbe migliorato oppure no. (E no, direi che se possibile è anche peggiorato, anziché no...)
Insomma, ho finito il libro e ancora mi frulla in testa l'incapacità di capire per quale motivo, come recita il retro di copertina, questo libro sia una delle opere più lette e amate di Dostoevskij. Per quanto mi riguarda, i protagonisti sono incredibilmente noiosi e irrazionali, la storia banale e i discorsi tra i due assolutamente irritanti.
Ora, giusto per movimentare un attimo questa recensione, che altrimenti mi addormento io di nuovo, indovinate: quante stelline darò a questo libro? (E fosse ancora vivo l'autore, gliele darei in fronte...)

Fedor M. Dostoevskij
Le notti bianche
Newton Compton Editori
Euro 0.99


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 I am fully aware that what I'm going to tell right now sounds like an eresy. So, if between my readers there is someone who is a big supporter of Russian writers, please, stop reading and skip to anything else. I'm warning you!

I've read this novel in two evenings, I didn't finish it the first one because I fell asleep abruptly, won by the boredom due to this book. My eyelids fell down, won by super boring writing and characters, as I've ever read before.
I started to read a little before in the second evening so I had more strenght in my body. Well, to be honest, I was looking forward to finish those pagee, without even the hope to see an improvement or not. (To be clear, no, it even got worse...)
So, I finished this book and still swirl around my head the inability to understand how, as the back of the cover tells, this book is one of the most read and loved novels by Dostoevskij. In my opinion, the main characters are unbelievably boring and irrational, the plot is banal and their speeches are annoying.
Just to liven up this review: how many stars do you think I'll give to this book? (If the writer was still alive, I would give them to him right in his forehead...)

Fedor M. Dostoevskij
White Nights


È solo per questo libro, e solo un altro ne beneficerà, che ho deciso di introdurre le sei stelle. Voglio premiare e ricordarmi sempre quei libri che mi hanno fatto sentire qualcosa fisicamente nello stomaco, che mi hanno dato quella scossa, che mi hanno rivoltato qualcosa fino in fondo. E questo libro, miei cari lettori, lo è, assolutamente. Non posso spiegarvi quanto sia bello e profondo e sensuale e meraviglioso.
Sono rimasta invischiata nella storia come quando ti innamori per la prima volta, con quello sconcerto nello scoprire che nella tua vita è comparso qualcosa di così bello, così perfetto. Ed ecco cos'è questo libro. Perfetto. Azzarderò a dire che mi è piaciuto forse anche più di Cent'anni di solitudine.
Sono innamorata. La storia che coinvolge Florentino Ariza e Fermina Daza e il dottor Juvenal Urbino è talmente passionale e profonda e bellissima che mi sento sotto un incantesimo dal quale sarà dura tornare alla realtà.
Perfetto Gabo, fantastico Gabo.
Grazie Gabo.

Gabriel Garcia Marquez
L'amore ai tempi del colera
Mondadori
Euro 5


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It's just for this book, and another one will join it, I want to give six stars. I want to honour and always remember those books making me feel something in the deep, getting a shock, turning me upside down. I can't explain you how much beautiful and deep and sensual and wonderful this novel is.
I was caught up in this novel, as when you fall in love for the first time, feeling that bewilderment discovering that in your life there is something so perfect. And that's what this book. Perfect. I venture myself in saying that I liked this one more than One Hundred Years of Solitude.
I am in love. The story of Florentino Ariza and Fermina Daza and Dr. Juvenal Urbino is so passionate and deep and beautiful I feel like I am under a spell, and I don't want come back to reality.
Perfect Gabo, fantastic Gabo.
Gracias Gabo.

Gabriel Garcia Marquez
Love in the Time of Cholera

Il precedente libro di Peter Cameron che lessi è stato il celeberrimo "Un giorno questo dolore ti sarà utile". L'ho adorato, l'ho davvero amato.
Ed è quindi con quello spirito, con quel senso di attesa che presi questo libro dalla biblioteca. Innanzitutto, non è un romanzo ma una serie di racconti, di giovani uomini e donne alle prese con i problemi della vita quotidiana.
Forse proprio per questa loro brevità, per essere dei racconti e non un romanzo, mi è piaciuto meno dell'altro, mi ha dato meno, o forse erano solo le mie aspettative a essere troppo alte.
Con questo ovviamente non voglio sminuire l'autore né la sua scrittura, solo dire, come sempre in questo blog, qual è il mio personale punto di vista sul libro che sto recensendo. E questo, non merita cinque stelle, per quanto invece l'altro libro dello stesso autore lo merito appieno. Avanti con il prossimo!

Peter Cameron
Paura della matematica
Adelphi


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The previous book by Peter Cameron I've read has been the super-famous "Someday this pain will be useful to you". I adore it, love it.
That was my spirit, that feeling of wait, when I took this book in my favourite library. First of all, this is not a novel but a collection of short stories, young men and women struggling with little daily problems.
Maybe because this shortness, being short stories and not a novel, I like this one less than the other one, gave me less emotions, or maybe my expectations were too high.
Of course I don't want diminish the writer or his writing, just say, as always in this blog, what's my personal opinion about the book I'm reviewing. This one doesn't deserve five stars, as far as the other one from the same writer completely deserves them. Next!

Peter Cameron
Fear of Math

Recita il risvolto di copertina: "Alan Bennett, autore immensamente popolare in Inghilterra...". Strano (ironico)!!
Chiunque abbia mai letto un libro di Alan Bennett non può essere andato a dormire senza averlo finito. Non solo per la mole ridotta di questi volumetti, ma anche e soprattutto per la genialità che li contraddistingue. A ripensarci, sembra una storiella facile ma è davvero difficile riuscire ad ammantare la storiella facile di tutta quella ironia e riuscire, in poche pennellate, a dare quella vitalità ai personaggi.
La trama è presto detta: il "misterioso" ed eclettico Clive, vero protagonista della vicenda, è morto e a Londra viene organizzata una commemorazione. Gli invitati sono parecchio diversi tra di loro: si parte dal direttore di banca "parecchio in su nella City", dalla starlette televisiva, fino al ragazzino appassionato di geologia. Animatore, è quasi il caso di dirlo, di questa commemorazione, è padre Jolliffe, prete molto all'avanguardia... forse troppo, pensa il "controllore" Treacher. Tutti loro sono legati al massaggiatore Clive, qualcuno di meno, qualcuno moooolto di più!!L'impatto di quest'uomo davvero "vivace" è stato quasi simile a quello di un uragano nella vita di tutti loro, nessuno (a parte Treacher) escluso...
Molto, molto carino, meno rispetto a La sovrana lettrice, ma sicuramente notevole!

Alan Bennett
La cerimonia del massaggio
Adelphi
Euro 7


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Tells the inside flap: "Alan Bennett, extremely popular writer in UK..." Oh really?? (Sarcasm)
Anyone who has ever read a book by Mr Bennett didn't leave the book without finishing before falling asleep. Not just because the narrow gauge of this little books, but especially because the brilliance. It looks like an easy story but it's pretty difficult to being able to cloak this easy story with that irony and, few strokes, give that vigour to the characters.
The plot is easier said than done: the "mysterious" and eclectic Clive, the real main character, is dead and in London is set a commemoration. The guests are of several kinds: from the "quite important in the City" bank manager, from the tv star to the geologist boy. The master of ceremonies, it has to be said, is Father Jolliffe, a groundbreaking priest... maybe too much, in the opinion of the "inspector" Treacher. They are all bounded to Clive, someone less, someone a loooot more! The impact on their life of this lively man is comparable to an hurricane, nobody (except Treacher) excluded...
Very, very nice, a bit less of "The uncommon reader", but still very nice.

Alan Bennett
The laying on of Hands

Ho iniziato questo libro una sera, senza nessun preconcetto in testa. Nick Hornby mi piace e sapevo che da lui potevo aspettarmi qualcosa di tranquillo e divertente. Ho smesso di leggere il retro di copertina per non rovinarmi le sorprese, quindi di questo libro sapevo solo quello che ricordavo di aver letto molto tempo fa a riguardo.
Più che una storia sembra quasi un articolo di quelli che potrebbero apparire nei giornali che ospitano storie brevi, come per esempio il New Yorker. E' uno spaccato di vita, non ha proprio una fine come la intendo io. E' molto moderno, nel senso che dipinge la situazione di un uomo messo all'angolo da una donna che usa mezzi moderni, il giornalismo e il suo uso reso massivo da Internet che diffonde tutto. Ma parliamo un po' di questi personaggi. Definire lei una stronza direi che è un eufemismo. Ok, vi siete lasciati. Ok, lui non è il Principe Azzurro in sella al cavallo bianco. Ma tu sei proprio una stronza, nonchè una piccola figura patetica, a sbattere sulla tua rubrica tutte le sue inadeguatezze, sia caratteriali sia sessuali. Lasciatemelo dire, perchè lei è davvero uno di quei personaggi letterari che mi stanno sulle scatole. E lui è sicuramente il più maturo tra i due. Tra l'altro, la versione dell'altro, di quello che è pubblicamente svergognato, lascia trasparire la stupidità dell'altro. Come se, senza dire niente di pubblico, sia stato lui a mostrare definitivamente le inadeguatezze di lei. E vince.
Un racconto breve ma sul quale, in fin dei conti, c'è da scrivere forse più parole di quante ce ne siano in questo libriccino di 65 pagine.

Nick Hornby
Tutti mi danno del bastardo
Guanda Editore
Euro 9


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I've started this book one evening, without any prejudice in my head. I like Nick Hornby and I am aware he always writes nice and funny books. I've stopped reading the back of the cover to not spoil myself the surprise, so about this book I knew just what I read a lot of times ago about it.
More than a novel, it looks like an article of a journal, one of those publishing short novels, like the New Yorker. It's a slice of life, it has not an end as I interpret it. It's very modern, meaning that tell about a man pilloried by woman who use modern means, as journalism and a massive dose of Internet. But, let's talk about these characters. Calling her "bitch" sounds like an euphemism. Ok, you broke up. Ok, he isn't the Prince Charming riding a white horse. But you are definitely a bitch, as well a little pathetic woman, putting him in your popular column with all his character and sexual inappropriatenesses. Let me say it, because she is that kind of literary characters who really piss me off. And he is definitely the most adult, between them. Amongst other things, without saying anything, he shows more her stupidity, he shows for good her inappropriateness. And he wins.
A short novel upon which I could write more words of how much there are in it, in this little book made by 65 pages.

Nick Hornby
Everyone's Reading Bastard

Eccosi tornati a quella che è forse una delle mie rubriche preferite, il giro intorno alle notizie più interessanti che riguardano il mondo del libro.

Al postribolo con Stendhal, Alessandro Piperno

Partiamo subito da quello che è uno dei miei scrittori preferiti, Alessandro Piperno, che, come spero tutti voi sappiate, collabora con La Lettura del Corriere della Sera. Questo è uno dei suoi articoli e, io qui lo dico spassionatamente, c'è solo da leggere in religioso silenzio e imparare da un maestro. Sarò troppo di parte?

The Globe 100: The best books of 2014

 Si avvicina la fine dell'anno ed è tempo di bilanci: quali sono i più bei libri del 2014? Vi propongo qui la selezione del The Globe, rivista canadese. Siete d'accordo? Ai posteri l'ardua sentenza!

Internazionale - Christian Raimo

Un interessante articolo su quello che è uno dei problemi più dibattuti del nostro mondo: di chi è la colpa della crisi dell'editoria? In questo articolo Christian Raimo prova a dare una risposta... e c'è ancora molto da fare.

Internazionale - Nick Hornby

In occasione dell'uscita del suo ultimo romanzo, Funny Girl, l'Internazionale pubblica una bella intervista allo scrittore inglese, che parla di musica, di libri, di calcio, insomma, i temi più Hornby del mondo.

Buona lettura e buona domenica a tutti!!

Rassegna letteraria

Posted on

domenica 30 novembre 2014

Sono sempre stata una grande appassionata di storia. La mia libreria vede la presenza di una collezione di biografie e romanzi storici, adoro visitare le dimore di coloro che hanno dato contributi culturali e storici. Devo ammettere che, invece, la storia come viene insegnata a scuola l'ho sempre trovata molto ostica, un succedersi di date e nomi di battaglie che niente hanno a che spartire con la storia come la immagino io e più come un esercizio mnemonico. Più che alla storia dei popoli e delle nazioni, sono più interessata alle storie personali dei vari personaggi storici.
Ecco il motivo per cui quando ho comprato questo libro non vedevo l'ora di iniziare e di scoprire un sacco di cose interessanti sulle varie regine.
L'idea del libro è molto interessante, un modo nuovo di raccontare la storia, partendo con la medievale Fredegonda fino a Wallis Simpson. Ce ne sono veramente tante, e c'è davvero di tutto.
Per alcune di loro, però, ho problemi ad essere d'accordo con l'aggettivo "malvagia". Alcune di loro sono frutto dei loro tempi, quando essere un qualunque essere umano voleva dire avere a che fare con la brutalità per sopravvivere. Altre sono portate dalla smania di potere, dal desiderio di prevalere su chiunque. Ma più si viene avanti con gli anni, più che malvagie le donne presenti le definirei meglio "di forte personalità".
Anna Bolena non era malvagia, ma era spinta dall'ambizione di diventare la regina d'Inghilterra e probabilmente anche dai giochi della sua stessa famiglia. La ragione della sua fine non era certo nella sua cattiveria ma nel fatto, assolutamente naturale, di non essere riuscita a dare un erede a Enrico VIII. Wallis Simpson era sicuramente una donna di forte personalità e poco incline a perdonare una famiglia reale che, ovviamente, non l'aveva accolta a braccia aperte. Per non parlare di Lilian Baels, la seconda moglie del re del Belgio, il cui unico difetto era stato venire dopo la regina Astrid, amatissima dal suo popolo e diventata l'icona della regina perfetta.
Più che malvagità, quindi, definirei la maggior parte di queste donne, di forte personalità, figlie del loro tempo e tutte inserite nelle dinamiche dei palazzi del potere, che poco spazio lasciano alla bontà d'animo e alla dolcezza. Del resto, si sa che quando è un uomo ad avere una forte personalità, si dice con ammirazione che è uno tosto, un duro, mentre se al contrario è una donna, è una str...

Marina Minelli
Le regine e le principesse più malvagie della storia
Newton Compton Editori
Euro 5


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History is one of my passions. My bookshelves see the presence of a collection of biographies and historical novels, I am really interested in visiting the mansions of people who gave their contribution to culture and history. I must admit that, instead, I've found tough the history as taught in school, a succession of dates and battles having nothing to do with the history as I imagine and more as a memory's exercise. More than the history of people and nations, I'm more interested to personal history of historical single characters.
That's the reason why when I've bought this book I was looking forward to starting and discovering a lot of interesting things about these women.
The main idea is pretty interesting, a new way to tell the history, from the medieval Fredegund to Wallis Simpson.
For some of them, however, I don't agree with the adjective "mean". Some of them are the result of their time, when being a woman means having to deal with viciousness to survive. Others are moved by the power's yearning, the desire to prevail on anybody. But step by step, age to age, I prefer identify these women "strong characters".
Anne Boleyn wasn't mean, but she was moved by the ambition of becoming the new Queen of England and probably by the games of her own family. The reason of her death wasn't her wickedness but the natural not being able to give an heir to Henry VIII. Wallis Simpson was a woman gifted of a strong personality and not disposed to forgive a royal family who, of course, didn't welcome her with open arms. Not to mention Lilian Baels, the second wife of the King of Belgium, whose sole defect was marrying him after the Queen Astrid, immensely loved by her people and become the symbol of the perfect queen.  More than wickedness, so, I would define the most part of these women, strong personalities, daughters of their time and integrated in the dynamics of the corridors of power, where there isn't space for kindness. After all, you know that when a man has a strong personality, people admires him and says he is determined, but when it is a woman, she is a b...

Marina Minelli
The most wicked queens and princesses in history

Quando lessi che era uscito il settimo capitolo della saga di Becky, non ne volevo proprio sapere di leggerla.
Avevo letto gli altri sei libri ed è un eufemismo dire che definisco Becky una ragazza stupida. E' talmente tonta da essere irritante.
Però Sophie kinsella è un fenomeno editoriale che non si può assolutamente sottovalutare, e così ho deciso di darle l'ennesima chance e leggere questo libro.
Forse sono io che mi sarò addolcita, forse è un sacco di tempo che non leggevo di Becky e forse mi ero dimenticata com'era. O forse sono cambiata io profondamente, chissà...
E' che ho trovato questo libro più interessante, più gradevole... finchè non sono arrivata all'ultima pagina. La situazione non si era ancora conclusa con il solito fine e pensavo ci sarabbe stato un colpo di scena risolutivo e improvviso. Invece no. Situazione rinviata a un ottavo libro della serie (a questo punto sicuro). E io odio quando gli autori (o gli editori?) decidono di terminare i libri così, all'improvviso!
E dire che mi ero pure ravveduta! La signora Kinsella ci metta un po' a terminare il prossimo perchè ho bisogno di superare il mio attuale stato d'animo... e dire che stava andando così bene!
Darò a questo libro due stelline... sarebbero state tre o quattro, ma quel finale mi rovina tutto!

Sophie Kinsella
Shopaholic to the stars


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When I read the news about a new books about Becky's saga, I said "Noooo way I'm going to read it!".
I read the other six books and, in my opinion, Becky is a total idiot. It's so stupid she is annoying. But Sophie Kinsella is a publishing phenomena you can't undervalue, and so I decided to give her another chance and read this book.
Maybe it's me, I am quieter, maybe it's too much time I didn't read of Becky and I have forgot something. Who knows...
I think this book is more interesting, more pleasant... as long as I arrive at the last page. The situation wasn't yet finished with the usual happy end and I thought was going to happen something sudden and decisive. Instead, no. Everything postponed to the eighth (now sure). And I hate the writers (or the publishers?) who decide to terminate their books in this way, abruptly!
I daresay I even changed my mind! Mrs Kinsella, please, take your time to finish the next one because I need to ride over my current mood...
I am going to give this book 2 stars... I wanted to give them 3 or 4, but those final pages have ruined everything!


Sophie Kinsella
Shopaholic to the stars

Terzo libro di Alan Bennett che leggo e terzo libro che leggo in poche ore.
Continuo a ritenere "La sovrana lettrice" il suo capolavoro più grande, eccelso, strepitoso. Il secondo, ambientato a un funerale, divertente. Questo qui, mmmh, meno eccelso e meno divertente. Ma sempre con quel tocco di "surreale da tutti i giorni" che a questo punto riconosco come il marchio di fabbrica dell'autore.
La signora nel furgone, Miss Shepherd, è la protagonista di questo libretto di 89 pagine. Accampata col suo furgone nel giardino di Mr. Bennett (sarà una vicenda reale? Gli auguro di no!) ne stravolge un po' la vita. I due sono complementari, quanto poco sappiamo del padrone di casa, tanto più sappiamo della padrona del furgone, che con le sue lettere indirizzate a vari personaggi politici, la sua spesa e i suoi bizzarri abbigliamenti fa da contraltare all'altro personaggio, più "comune" e noioso.
Un libriccino carino ma, devo ammetterlo, niente di chè. O forse sono io che ne sto leggendo troppi suoi...
Sorry, Mr. Bennett.

Alan Bennett
La signora nel furgone
Adelphi
Euro 6,50


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Third book by Alan Bennett I read and third book I finish in few hours.
I still think "The uncommon reader" is his masterpiece, sublime, amazing. The second one, "set" at a funeral, funny. This one, mmmh, less amazing and funny. But there is always that personal touch of "daily surreal", unimstakeable touch of this writer.
The Lady in the Van, Miss Shepherd, is the main character in this short novel. Her van/house parked in Mr Bennett's garden (is it a real story? I hope no for him!), she messes up his life. These two are definitely complementary, the less we know about the landlord, all the more we know about the van-lady, her posts to several politicians (included, Margaret Thatcher), her grocery shopping and her odd outfits, she acts as a perfect counterpart of the other one, more "usual" and maybe boring.
A nice little book but, I must admit, nothing special. Or maybe it's my fault, I'm reading too much books by him...
Sorry, Mr Bennett.

Alan Bennett
The Lady in the Van

So che sto per scrivere qualcosa che per alcuni suonerà come un'eresia. Ne sono ben cosciente. Infatti chiedo a chiunque ritenga che Calvino sia insuperabile, di non continuare a leggere le prossime righe. Di fermarsi qui.

Bene, ora che mi sono tolta un piccolo peso, posso svelarvi il mio segreto. A me Calvino non fa impazzire. Riconosco la genialità di questo libro, quasi costruire dei meta libri nel libro stesso, una trama geniale. Ma ho perso il conto di quante volte ho chiuso il libro assalita da una noia mortale. E devo ammettere, alla fine, le parti dei meta libri le ho saltate a piè pari. Per non dimenticare il fatto che la "protagonista femminile" (diciamo così) mi è stata sulle scatole dalla prima pagina in cui è apparsa. A questo punto, molto più interessante la figura della sorella, antieroina ma, forse, alla fine più eroina di quella vera.
Cosa volete che vi dica? Evidentemente Calvino non mi emoziona. Non ho alcuna voglia di leggere un altro suo libro. Onore all'autore ma basta.

Italo Calvino
Se una notte d'inverno un viaggiatore
Oscar Mondadori
Euro 9,50


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I know I'm going to write something that will look like an aberration for a lot of people. I am well conscious. So, I politely ask to who thinks Calvino is the best, not going on with the reading. Just stop here.

Well, now, I can tell you my secret. I am not crazy for Calvino. I recognize the genius in this book, building meta-books in the book itself, a brilliant plot. But I've lost the count of how many times I closed the book attacked by a mortal boredom. And I must admit, at the end, I skipped some parts of the book. And more, never forget the female main character, who was a pain in the ass (sorry) from the first time she appeared. The sister was pretty interesting, anti-heroine but maybe, more heroin than the real one.
What can I say, at this point? Calvino doesn't move me. I don't want to read another his book. In honour of the writer, but stop.


Italo Calvino
If a winter's night a traveler

Questo libro è stato una grande sorpresa. Per prima cosa, ho letto il risvolto di copertina e già non mi piaceva, lo trovavo banale e melenso. Alle prime pagine poi ho esclamato: "Ma che scemenza!!". L'idea della superstar che arriva a casa del meccanico del paesino francese proprio la trovavo stupida. Poi però andavo avanti con la lettura, e anche se cercavo di convincermi che in realtà andavo avanti ma non ne avevo voglia, poi invece ho divorato il libro e mi sono pure un po' commossa (ma niente lacrime, un po' di serietà su) nel finale.
Che devo dire? Che oggettivamente questo libro aveva tutte le carte in regola per non piacermi: una trama melensa, l'ennesima mega romantica storia d'amore, un personaggio femminile che avrei preso a schiaffi (abbiamo capito che hai delle mega tette ma se il tuo corpo non ti piace le puoi sempre ridurre, mai pensato?), un secondo finale un tantinello ridicolo.
Ed è per tutte queste ragioni che non posso dare un voto troppo alto a questo libro. Bello, scorrevole, ma troppi difetti. O forse sono io che trovo melensaggini ovunque. Il fatto è che il tema tanto sbandierato in copertina, dove sta la verità, se nell'anima o nel corpo, viene ridotto alle fisime di questa donna per il suo fisico (ripeto di nuovo, se sei proprio disperata c'è sempre la chirurgia) e al fatto che lui di lei veda quasi ed esclusivamente le sue tette e il fatto che assomiglia a un'attrice famosa.
Boh, più scrivo questa recensione e più ancora mi chiedo come sia possibile che questo libro mi sia piaciuto...

Grégoire Delacourt
La prima cosa che guardo
Salani
Euro 13,90


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This book has been a surprise. At a first sight, I've read the back cover and I was already distrustful, it was stupid and silly. From the first pages, I said "What a stupidity!". The idea of the celebrity who suddenly arrives at the mechanic's house in a French little town was too silly for me. But, going on with the reading, and even if I was trying to convince myself I was bored by the reading, at the end I've devoured this book and I was even moved (but no tears, please) in the last pages.
What can I say? Objectively, this book has what it takes to not like me: a sugary plot, the usual super romantic love story, a main female character I'd like to slap (ok, you have super boobs but if your body doesn't like you there is always surgery to reduce, you never thought?), a second end a little bit ridicolous.
These are the reasons why I can't give an high grade. Beautiful, flowing, but too weaknesses. Or maybe it's me who sees sentimentality everywhere. But the subject so flaunted in the cover, where is the truth, in the body or in the soul, in my opinion is reduced to the hobbyhorse of this woman because of her body (I say it again, if you are so desperate the answer is surgery) and because when he looks at her he really sees just her boobs and her extraordinary resemblance with a famous actress.
Well, more I write this review and more I ask myself how is it possible I appreciated this book...

Gregoire Delacourt
The first thing I look at

Come tante persone al mondo, sono un'attenta lettrice dell'Amaca, la rubrica di Michele Serra su La Repubblica. Dopo aver assistito alla presentazione del suo ultimo libro, Gli Sdraiati, nella mia città, ho deciso di comprare un altro suo romanzo, il primo della sua produzione, Il ragazzo mucca.
La storia parla di un giornalista quarantenne, Antonio Lanteri, in crisi con il suo lavoro, la sua vita, il suo corpo. In cerca di un po' di sollievo dal malessere, torna per un paio di giorni nella casa dei genitori dove è cresciuto, nel paesino di Valmasca. Qui tutte le memorie del suo passato tornano a galla, aiutate da un dio profano in pietra noto come il Grande Otorongo, e giorno dopo giorno, il giornalista riprende lo slancio, la passione per il suo lavoro, l'amore per la sua famiglia, l'importanza di tutto ciò che fa parte della sua vita.
Mi è piaciuta l'idea di base del romanzo, un ritorno alle origini per dare sviluppo e nuova linfa al presente. Non ho apprezzato invece tantissimo la scrittura.
Probabilmente perchè è il primo romanzo di Serra, risale al 1997 e nel frattempo la sua penna si è raffinata. Ma, personalmente, la scrittura di questo romanzo è meno ironica, più pomposa, come se l'autore ci tenesse a sembrare un autore impegnato, che si esprime in modi altisonanti. C'è una sorta di gravità non necessaria. Ed è una particolarità che mi ha reso più pesante e lenta la lettura.

Michele Serra
Il ragazzo mucca
Feltrinelli
Euro 8


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 As a lot of people in Italy, I very often read L'Amaca, the Serra's column in La Repubblica. After witnessing at the launch of his new book in my city, I've decided to buy another novel written by him, his first one, "The cow-boy".
The novel tells about a forty-year-old journalist, Antonio Lanteri, in a period of struggles with his job, his life, his body. Looking for a breathing room from the pain, he comes back for a few days in his parents' house, where he grew, in the little town of Valmasca. Here, the memories of his past bob up, with the help of a profane God of stone called the Big Otorongo, and day by day, the journalist sudden restarts, the passion for his job, the love for his family, the importance of every thing in his life.
I really appreciate the idea of this novel, a comeback to the roots to give new nourishment to the present. I didn't like so much, instead, the writing.
It's his first novel in the 1997 and I suppose in the meantime he improved his writing skills. But, in my opinion, this novel is less ironic, more swollen, thw writer express himself in a ranting way. I fell like a kind of unnecessary seriousness. And it makes the reading heavier and slower.


Michele Serra
"The Cow Boy"