maggio 2019

Morì il 30 maggio 1778 nella sua casa di Parigi, uno dei maggiori esponenti dell'Illuminismo, uno dei maggiori filosofi, scrittori, enciclopedisti a livello mondiale: Francois-Marie Arouet, meglio noto come Voltaire.
Egli infatti, nei suoi tempi, era non solo uno degli intellettuali più importanti di Francia, mente dell'Illuminismo, scrittore dell'Encyclopedie, laico e scettico, ma aveva il potere di influenzare la politica anche a livello internazionale, per esempio con i suoi trattati antimilitaristi e pacifisti.

I primi giorni di febbraio del 1778 chiese e ottenne di poter ritornare in patria, da cui era in esilio per colpa della sua opposizione al clero e alla monarchia. Già malato, gira la voce che in punto di morte si sia convertito al cattolicesimo, tesi supportata da documenti di dubbia autenticità. La confessione viene ritenuta o di comodo, per avere una sepoltura di prestigio, oppure completamente falsa.

Voltaire morì per un cancro alla prostata all'età di 83 anni, la sera del 30 maggio 1778, mentre la folla lo osannava sotto le sue finestre. Durante l'autopsia i medici gli asportarono cervello e cuore, per poterli conservare come reliquie laiche: infatti inizialmente vennero sepolti nella Biblioteca Nazionale di Francia e alla Comedie Francaise.

Dopo 13 anni, nel 1791, in piena Rivoluzione Francese, il corpo di Voltaire venne traslato nel Pantheon, con un funerale di stato di ingenti proporzioni. Nel 1821 rischiò un'ennesima riesumazione perchè nel frattempo il Pantheon era stato riconsacrato in chiesa, ma Luigi XVIII non lo ritenne necessario perchè, come recita la frase famosa pronunciata dal re, "è già punito abbastanza per il fatto di dover ascoltare la Messa tutti i giorni".
La tomba di Voltaire si trova curiosamente vicina a quella di Rousseau, suo grande rivale, morto circa un mese dopo.


Fonte: Wikipedia - Voltaire

L'ultima dimora di... Voltaire

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giovedì 30 maggio 2019

Sylvia Beach, l'americana a cui la letteratura mondiale deve moltissimo. Ma non credo se ne sia mai resa conto completamente, considerata tutta l'umiltà in questo libro e la pazienza avuta con Joyce...

Shakespeare and Company nasce a Parigi con l'intento di portare la letteratura americana in Europa. Da quelle stanze passeranno tutti i maggiori letterati dell'epoca, da Francis Scott Fitzgerald, di cui fa un racconto tenerissimo, a Ernest Hemingway, Ezra Pound, John Dos Passos, Gertrude Stein e Alice B. Toklas. E soprattutto lui, non americano, James Joyce. E' una delle maggiori presenze del libro, Sylvia Beach parla meglio di lui di come parli di chiunque altri. Peccato che il quadro che ne esce è di uno scrittore egoista, egocentrico e disinteressato a qualunque cosa che non sia quello che esce dalla sua testa.
Andando avanti con le pagine continuavo a chiedermi come fosse possibile che Sylvia Beach non si rendesse conto che Joyce la stava solo usando, mettendo se stesso in primo piano... e lei che continua a dire "è giusto, il genio è lui...". Giuro, non è che ne parlo perchè voglio fare polemica, ma solo perchè episodi del genere sono frequenti nel libro e non mi sembrava giusto farlo passare in cavalleria.

A parte questo, ho davvero adorato questo libro. L'atmosfera della libreria, lo scambio culturale, tutto un mondo di persone che si apprezzano e si aiutano gli uni con gli altri, un mondo di cultura e bellezza. Posti del genere non sono mai abbastanza, in qualunque luogo, in qualunque tempo.

Sylvia Beach
Shakespare and Company
Neri Pozza
Euro 14,50

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Sylvia Beach, the American woman to whom world literature owes a great deal. But I don't think she ever realized it completely, considering all the humility in this book and the patience she had with Joyce ...

Shakespeare and Company was born in Paris with the intention of bringing American literature to Europe. From those rooms all the greatest writers of the time will pass, from Francis Scott Fitzgerald, of whom she tells very tenderly, to Ernest Hemingway, Ezra Pound, John Dos Passos, Gertrude Stein and Alice B. Toklas. And above all he, non-American, James Joyce. He is one of the major appearances of the book, Sylvia Beach speaks better of him than she does about anyone else. Too bad the picture that comes out is of a selfish writer, self-centered and uninterested in anything but what comes out of his head.
Going on with the pages, I kept wondering how it was possible that Sylvia Beach didn't realize that Joyce was just using her, putting himself in the foreground...  and she keeps saying "it's right, he's the genius...". I swear, it's not that I talk about it because I want to be controversial, but only because episodes of this kind are frequent in the book and it didn't seem right to let it pass into oblivion.

Apart from that, I really loved this book. The atmosphere of the library, the cultural exchange, a whole world of people who appreciate and help each other, a world of culture and beauty. Such places are never enough, anywhere, at any time.

Sylvia Beach
Shakespare and Company

Quasi tre anni per finire questa collezione delle tragedie di uno dei più importanti tragici del mondo classico. Ci è voluto così tanto tempo perchè questo libro è stato ripreso, abbandonato, letta una tragedia e poi più niente per tanto tempo, e infine ripreso e lette quelle che rimanevano in un paio di giorni.
Letture impegnative, bisogna leggere bene il testo per capirlo, già a livello espressivo, non certo una versione in prosa con un linguaggio moderno.
Eppure grande modernità in tutte queste storie, i sentimenti umani al loro massimo, la pietas, il furore, la disperazione, l'inganno, la confusione, l'amore coniugale che porta al massimo sacrificio come nell'Alcesti, il furore della donna tradita, donna migrante non compresa come nella Medea.
Difficile dire quali tra queste siano le mie preferite, probabilmente la Medea per la sua incredibile modernità e per la visione di questa donna grandissima, figura femminile immensa di fronte alla pochezza e alla fragilità e all'immaturità di Giasone che a lei dà ogni colpa delle cose fatte insieme e che si disfa di lei appena non gli serve più ma anzi gli è d'impiccio nella sua scalata al potere.
Tantissime donne in queste tragedie, su 11 solo 3 hanno titoli a nome maschile, volendo aggiungere anche le Baccanti dove in realtà il vero protagonista è Bacco.

Grandissime letture, quelle che ti rendono visibilmente migliore.
Mai dimenticare che la grandezza è stata già raggiunta moltissimi anni, e da allora vi è solo da imparare e sfidare certe vette.

Euripide
Tutte le tragedie
Rusconi
Euro 10

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Almost three years to finish this collection of the tragedies of one of the most important tragic in the classical world. It took so long because this book was taken up, abandoned, read a tragedy and then nothing for a long time, and finally resumed and read what remained in a couple of days.
Challenging readings, one must read the text well to understand it, already at an expressive level, certainly not a prose version with a modern language.
Yet great modernity in all these stories, human feelings at their peak, pietas, fury, despair, deceit, confusion, conjugal love that leads to the greatest sacrifice as in the Alcestis, the fury of the betrayed woman, a migrant woman not understood as in the Medea.
It is difficult to say which of these are my favorites, probably the Medea for its incredible modernity and for the vision of this very great woman, an immense female figure in the face of the smallness and fragility and immaturity of Jason who gives her every guilt of things done together and discarding her as soon as he no longer needs them, but rather, she is in a hindrance in his ascent to power.
So many women in these tragedies, out of 11 only 3 have male titles, wanting to add also the Bacchae, where in reality the real protagonist is Bacchus.

Great readings, those that make you visibly better.
Never forget that greatness has already been achieved many years ago, and since then there is only to learn and challenge certain peaks.

Euripides
Tragedies

Euripide - Tutte le tragedie

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lunedì 27 maggio 2019

Se ci deve essere un nuovo filone nella letteratura italiana contemporanea, quello deve essere sicuramente la fantapolitica. Libri dove si prende la situaziona attuale, dove si cambia qualcosina di nomi e personaggi ma sono assolutamente riconoscibili, dove le problematiche di questi politici vengono portati all'estremo come per darci un'avvisaglia di cosa succederà se si andasse avanti.
In questo romanzo gli intellettuali vengono presi di mira, iniziando con l'assassinio di Giovanni Prospero, professore, ucciso perchè durante uno show tv aveva citato Spinoza. Per "difenderli" il ministro dell'Interno ha questa bella idea di creare una lista di intellettuali, radical chic. Verranno controllate le loro dichiarazioni, le loro librerie, i loro armadi pieni di maglioni di cachemire e giacche con le toppe. Sempre per evitare nuovi incidenti, parte una Regolarizzazione per la Semplificazione della Lingua: basta congiuntivi, basta parole difficili, basta intellettualismi. A vegliare che vengano rispettate le regole, ci pensano le autorità garanti e soprattutto il Funzionario Redattore Ugo Nucci, Frun, personaggio non personaggio tra i più azzeccati del romanzo, in un libro fatto di personaggi azzeccati.
E' l'Italia della ignoranza vista come spontaneità, del parlare facile come libertà. E, come dice la mia citazione preferita del libro, "siamo passati dall'egemonia culturale alla prevalenza del cretino".
Romanzo breve ma che fa riflettere, amaramente divertente. Sapevo sarebbe stata una lettura che avrei apprezzato e non mi ha delusa.

Giacomo Papi
Il censimento dei radical chic
Feltrinelli
Euro 13

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If there is to be a new trend in contemporary Italian literature, that must certainly be political fiction. Books where you take the current situation, where you change a little bit of names and characters but are absolutely recognizable, where the problems of these politicians are taken to the extreme as to give us a warning of what will happen if we go ahead.
In this novel the intellectuals are targeted, starting with the murder of Giovanni Prospero, a professor who was killed because he cited Spinoza during a TV show. To "defend them" the Ministry of the Interior has this idea of ??creating a list of intellectuals, radical chic. Their declarations, their bookcases, their closets full of cashmere sweaters and jackets with patches will be checked. Always to avoid new incidents, a Regularization for the Simplification of Language starts: enough with subjunctives, enough difficult words, enough intellectualisms. To ensure that the rules are respected, the guarantor authorities and especially the Editor-in-chief Ugo Nucci, called Frun, a character-not-character between the most successful characters in the novel, in a book made up of well-chosen characters.
It is the Italy of ignorance seen as spontaneity, of easy-speaking as freedom. And, as my favorite quote from the book says, "we have moved from cultural hegemony to the prevalence of the idiot".
A short but sobering novel, bitterly amusing. I knew it would be a reading I would have appreciated and it didn't disappoint me.

Giacomo Papi
The census of radical chic intellectuals

L'ultimo libro di Roth, una raccolta della sua produzione saggistica, i suoi discorsi, le sue interviste, i ricordi delle amicizie con altri scrittori.
Uno scrittore che mi manca, come se lo conoscessi, come fosse un amico, da quel giorno del 2018 in cui ho saputo che, con un'espressione alquanto trita e ritrita, che Mr Roth non era più di questo mondo ma era passato nella leggenda.
Qui c'è conservata per l'immortalità la sua mente, il suo pensiero, la sua ironia.
Un libro straordinario, interessante.
Un libro che riporta in copertina un suo intenso primo piano, guardando direttamente l'obiettivo. Copertina tante volte accarezzata con affetto.
Grazie Philip, per tutto.

Philip Roth
Perchè scrivere? Saggi, conversazioni e altri scritti? 1960-2013
Einaudi
Euro 22

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Roth's latest book, a collection of his non-fiction production, his speeches, his interviews, the memories of friendships with other writers.
A writer I miss, as if I knew him, as if he were a friend, from that day in 2018 when I learned that, with a somewhat hackneyed expression, that Mr. Roth was no longer of this world but had passed into legend .
Here his mind, his thought, his irony are preserved for immortality.
An extraordinary, interesting book.
A book that shows an intense close-up on the cover, looking directly at the lens. Cover so often fondly caressed.
Thanks Philip, for everything.

Philip Roth
Why Write?: Collected Nonfiction 1960-2013

Come poter rendere giustizia a uno scrittore come Philip Roth? Anche solo i suoi ultimi anni, era un uomo con una mente talmente vasta e fondamentale, che non è possibile. Questo è il mio piccolissimo e umilissimo omaggio a lui, fondamentale per la letteratura statunitense e mondiale insieme.

Non inizio nemmeno a dare una sorta di riassunto della sua opera letteraria, perché umilmente mi rendo conto che ci sarebbe tanto da dire e non sarebbe ancora abbastanza. Quindi lascio questa parte all'interesse del singolo lettore, considerato che comunque Roth è un autore contemporaneo e la sua fama è ancora freschissima, e sarà imperitura.

Il 20 novembre 2012, all'età di 79 anni, Philip Roth annuncia il suo addio alla narrativa. Non ci sarà più nessun suo romanzo, nessuna nuova uscita. Addirittura, Roth annuncia di aver dato disposizioni agli eredi di distruggere il suo archivio alla sua morte, archivio dove, chissà, potrebbero trovarsi altri inediti. Nel maggio 2014, durante un'intervista alla BBC, annuncia che quella sarà la sua ultima intervista e che non comparirà più su nessun palcoscenico.
Nel frattempo ha praticamente abbandonato il suo appartamento dell'Upper West Side di Manhattan e si trasferisce a vivere nella sua fattoria nel Connecticut.

All'età di 85 anni, il 22 maggio 2018, Philip Roth muore all'ospedale di Manhattan per insufficienza cardiaca. Viene seppellito nel cimitero del Bard College, ad Annandale-on-Hudson, New York, dove aveva insegnato nel 1999. I progetti iniziali prevedevano una sua sepoltura accanto ai genitori nel cimitero di Newark, ma cambiò idea 15 anni prima di morire per essere sepolto vicino al suo amico Norman Manea, che ancora attualmente insegna al Bard College.
Roth ha espressamente vietato ogni forma di funerale religioso, anche se già il giorno dopo un ciottolo è stato posto sopra la sua lapide, secondo la tradizione ebraica.


Fonte: Wikipedia - Philip Roth

Ero molto curiosa di leggere questo nuovo romanzo di Marco Missiroli, perchè avevo letteralmente adorato il suo precedente Atti osceni in luogo privato.
Peccato che non sia uscita da questa lettura pienamente soddisfatta.
I personaggi e la loro psicologia sono descritti perfettamente, sono caratteri e eventi di vita in cui molti di noi si ritroverebbero, personaggi veri con tutti i loro pregi e difetti. Leggendo come Missiroli ha tratteggiato Carlo, ho pensato che mi piacerebbe averlo come amico e poterlo chiamare o più probabile mandargli un messaggio per chiedergli chiarimenti sul mondo maschile. Me lo immagino uno da commenti schietti e molto sinceri, la brutale verità senza abbellimenti.
Però dall'altra parte ho percepito questo romanzo come fosse un esercizio di bello scrivere, per far vedere quanto si è bravi. Nessun vero calore o pathos. Niente che mi porterebbe a rileggerlo.
E' per questo motivo che ho dato 3 stelle al libro. Non mi sento di bocciarlo in toto ma nemmeno farne lodi sperticate.
Peccato perchè mi aspettavo davvero tanto da questo libro. Ma la porta per i bravi scrittori italiani è sempre aperta.

Marco Missiroli
Fedeltà
Einaudi
Euro 19

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I was very curious to read this new novel by Marco Missiroli, because I literally adored his previous Obscene acts in a private place.
Too bad I did not come out fully satisfied by this one.
The characters and their psychology are described perfectly, they are characters and life events in which many of us would find ourselves, real characters with all their strengths and weaknesses. Reading how Missiroli drew Carlo, I thought I would like to have him as a friend and be able to call him or more likely send him a message to ask him for clarification on the male world. I imagine hime as one honest man who gives very honest comments, the brutal truth without embellishment.
But on the other hand, I perceived this novel as an exercise in good writing, to show how good you are. No real warm or pathos. Nothing that would lead me to read it again.
It is for this reason that I gave 3 stars to the book. I do not feel like rejecting it in its entirety, but neither do I praise it in a rude way.
Too bad because I really expected a lot from this book. But the door for good Italian writers is always open.

Marco Missiroli
Faithfulness

Mentre leggevo questo libro, ho incrociato un articolo in cui si diceva che Rachel Cusk e Karl Ove Knausgard avevano distrutto e ricostruito lo scrivere usando lo stesso metodo narrativo. E io ho pensato che è davvero incredibile come funziona la mente dei critici, perchè per quanto mi riguarda invece questi due autori sono l'emblema di come distruggere e ricostruire lo scrivere nel modo migliore e nel modo peggiore.
Quanto ho trovato Knausgard insopportabile, narcisista e noioso, quanto la Cusk è interessante e attenta al mondo che la circonda. L'unico libro di Knausgard che ho letto (e non ho intenzione di leggerne altri) sono stati un continuo parlare di lui stesso e di qualunque cosa facesse, nei minimi dettagli. Questo "Resoconto" invece è la storia di Faye, la protagonista, che riflette su se stessa e lo fa relazionandosi e raccontandoci la storia dei personaggi, diversi in ogni capitolo, che la circondano. Tante voci per un romanzo che parla della vita vera, di persone che si mettono in discussione, che riflettono su loro stessi e le loro vite e i loro rapporti con gli altri.
Nel fare ciò, non ha bisogno di grandi spiegazioni o pagine e pagine di elucubrazioni su un singolo pensiero. Pochi tratti e in poche righe riesce a descrivere perfettamente quello che vuole dire e lo fa magistralmente. Una scrittura magnifica, diretta.
Ho adorato questo libro. Capisco perfettamente perchè è diventato un caso mondiale. Consigliatissimo!
E state ben certi, che arriveranno presto anche gli altri due volumi della trilogia.

Rachel Cusk
Outline
Faber & Faber

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While reading this book, I came across an article that said that Rachel Cusk and Karl Ove Knausgard had destroyed and reconstructed writing using the same narrative method. And I thought that it's really amazing how the mind of the critics works, because as far as I'm concerned, these two authors are the emblem of how to destroy and rebuild writing in the best and worst way.
How I found Knausgard unbearable, narcissistic and boring, Cusk is interesting and attentive to the world around her. The only book by Knausgard that I've read (and I'm not going to read any more) was a continuous talk of himself and whatever he did, down to the last detail. This "Outline" instead is the story of Faye, the protagonist, who reflects on herself and does it by relating and telling us the story of the characters, different in each chapter, who surround her. Many voices for a novel that talks about real life, about people who question themselves, who reflect on themselves and their lives and their relationships with others.
In doing so, she does not need great explanations or pages and pages of speculation about a single thought. A few strokes and in a few lines she is able to describe perfectly what she wants to say and she does it masterfully. A magnificent, direct writing.
I loved this book. I understand perfectly why it has become a world case. Highly recommended!
And be sure, that the other two volumes of the trilogy will soon arrive.

Rachel Cusk
Outline

La lettura di questo libro deriva dalla mia passione per qualunque cosa riguardi la regina d'Inghilterra, anche un romanzo molto leggero come questo.
Se dovessi esagerare ed utilizzare un termine letterario, classificherei questo romanzo come una distopia ovvero, cito da Wikipedia, una rappresentazione di uno stato di cose futuro che presenta situazioni e sviluppi sociali e politici altamente negativi. Probabilmente è una definizione un po' esagerata per questo romanzo, ma possiamo anche lasciarlo qui con la specificazione che è una esagerazione.
Siamo nell'aprile del 1992, in Inghilterra si sono appena svolte le elezioni che hanno visto trionfare il partito repubblicano, e la prima iniziativa del nuovo Primo Ministro Jack Barker è l'abdicazione della regina e l'abolizione della monarchia. Da questo momento, la regina e tutta la sua famiglia devono abbandonare Buckingham Palace e vivere come comuni mortali. Come reagiranno a una vita senza servitù e senza soldi la regina, la regina madre, Margaret, Carlo e Diana? Come interagiranno con persone di classe sociale umile?
Ci sono delle pagine davvero divertenti, soprattutto quelle che riguardano il principe Carlo che è probabilmente il personaggio meglio descritto e con la miglior storia. Devo ammettere che invece altre pagine le ho saltate a piè pari, per una certa inconsistenza.
E' un romanzo molto leggero, adatto per qualche ora di divertimento. Scritto bene, ironia inglese non manca.
Nella realtà, sono molto contenta che non possa succedere mai!

Sue Townsend
La regina e io
Sperling & Kupfer

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The reading of this book derives from my passion for anything that concerns the Queen of England, even a very light novel like this.
If I were to exaggerate and use a literary term, I would classify this novel as a dystopia or, I quote from Wikipedia, a representation of a future state of affairs that presents highly negative social and political situations and developments. It is probably a somewhat exaggerated definition for this novel, but we can also leave it here with the specification that it is an exaggeration.
We are in April 1992, the elections have seen the Republican party triumph in England, and the first initiative of the new Prime Minister Jack Barker is the abdication of the queen and the abolition of the monarchy. From this moment, the queen and her whole family must leave Buckingham Palace and live like mere mortals. How will the Queen, Queen mother, Margaret, Charles and Diana react to a life without servitude and no money? How will they interact with working class people?
There are some really funny pages, especially those concerning Prince Charles who is the best described character with the best storyline. I must admit that instead I skipped other pages for a certain inconsistency.
It's a very light novel, suitable for a few hours of fun. Written well, there is no lack of English irony.
I am very happy that it can never happen in real life!

Sue Townsend
The Queen and I

Buona Festa del Lavoro e per i cagliaritani, Buon Sant'Efisio!!

Essendo nata all'ombra della Torre dell'Elefante questa giornata per me è in onore del nostro santo, e che se non me lo ricordasse Internet la Festa del Lavoro passa molto in sordina.
Questa è una giornata dedicata ad andare in giro, prendere il sole, vedere il santo che passa e poi tornare a casa e dedicare il proprio tempo a fare altro come fosse una imprevista domenica.

E poichè è il primo del mese, è anche dedicata al riepilogo delle letture del mese precedente! Sono molto orgogliosa del lavoro che sono riuscita a fare, ho letto un sacco di libri molto belli. Peccato (si fa per dire) che non abbia resistito al richiamo della giungla aka libreria e biblioteca, e tra i prestiti e gli acquisti siano di più dei letti. Tra l'altro, solo 4 libri su 10 sono libri che effettivamente possiedo... quindi ho ancora molto da fare per far scendere la lista degli arretrati! Incrociamo come al solito le dita per il prossimo mese!

Buon Maggio di letture a tutti!

LIBRI LETTI

Euripide - Tutte le tragedie
Edoardo Albinati - Cronistoria di un pensiero infame
Rachel Cusk - Outline
Nadia Terranova - Addio fantasmi
Nina Brochmann, Ellen Stokken Dahl - Il libro della vagina
Sergio Rizzo - 02.02.2020. La notte che uscimmo dall'Euro
Marjane Satrapi - Persepolis
Louis-Ferdinand Celine - Lettere alle amiche
Daniel Pennac - Il paradiso degli orchi
Rachel Cusk - Puoi dire addio al sonno

LIBRI COMPRATI

Alessandro Leogrande - La frontiera
José Saramago - Caino
Daniel Pennac - Il caso Malaussène
Kurt Vonnegut - Perle ai porci
Umberto Eco - Numero zero

LIBRI PRESI IN BIBLIOTECA

Sylvia Beach - Shakespeare and Company
Nina Brochmann, Ellen Stokken Dahl - Il libro della vagina
Marjane Satrapi - Persepolis
Rachel Cusk - Puoi dire addio al sonno
Grace Paley - Piccoli contrattempi del vivere
Alessandro Baricco - Una certa idea di mondo
Michael Chabon - Mappe e leggende

Tutti i libri del mese: Aprile 2019

Posted on

mercoledì 1 maggio 2019