dicembre 2017

Moltissimi anni fa, ricordo di aver letto un saggio di un critico letterario che stimo, in cui parlava di quanto leggere Updike fosse stato essenziale nella sua vita.
Fin da allora, mi è rimasta così la curiosità di conoscere meglio questo autore, ma non avevo mai davvero iniziato. Ho comprato due suoi libri e quello era stato il mio "contributo alla causa", fino all'inizio di Novembre.
Ho iniziato questo libro e poi l'ho accantonato, Jerry e Sally in aeroporto non mi avevano convinto così tanto. Poi l'ho ripreso e la storia finalmente mi ha catturata.
Due coppie alle prese con una relazione adulterina, e con le reazioni dei due coniugi traditi. Updike entra nelle loro teste e nelle loro vite e ci riporta ogni dettaglio del loro pensiero. Jerry e Sally, innamorati di loro stessi e dell'idea di esserlo l'una con l'altro, Richard e Ruth, la ragione. E per quanto ognuno di questi personaggi abbia delle sgradevolezze, pure sono incredibilmente reali.
Le schermaglie tra loro quattro, le indecisioni, gli insulti mascherati in un palcoscenico di perbenista provincia americana.
La scrittura è intrigante, nel mio secondo tentativo mi ha catturata e non mi ha lasciata fino alla fine.
Come prima prova, è stata superata.

John Updike
Sposami
Rizzoli
Lire 8000

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Many years ago, I remember reading an essay by a literary critic who I prayed, about how to read Updike was essential to his life.
Since then, I have been so curious to know this author better, but I never really started. I bought two of his books and that was my "contribution to the cause" until the beginning of November.
I started this book and then I set it aside, Jerry and Sally at the airport did not convince me so much. Then I picked it up again and the story finally caught me.
Two couples getting to grips with an adulterous relationship, and with the reactions of the two betrayed spouses. Updike enters in their heads and lives and brings us every detail of their thinking. Jerry and Sally, in love with themselves and the idea of ??being in love one with each other, and Richard and Ruth, the rationality. And as far as each of these characters can be unpleasant, they are incredibly real.
Skirmishes between them four, indecisions, masquerading insults on the stage of an American perbenist small town.
Writing is intriguing, in my second attempt he captured me and he did not leave me until the end.
As a first test, he overcame.

John Updike
Marry Me

John Updike - Sposami

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martedì 26 dicembre 2017

Scrittrice britannica dell'età vittoriana, Mary Anne Evans usò per tutta la vita lo pseudonimo George Eliot, un po' per essere presa sul serio in un periodo in cui la letteratura femminile non era considerata, e poi per proteggere le sue opere dal pregiudizio sociale, in quanto compagna ma non moglie di un uomo sposato, il filosofo e critico George Henry Lewes.

Lewes e Eliot si conobbero nel 1851 e vissero insieme alla luce del sole dal 1854. Un viaggio in Germania nel 1854 fu il punto di svolta del loro rapporto, e da allora si considerarono sempre sposati. Ciò che fece scandalo nella ipocrita società vittoriana fu che tutto venisse vissuto alla luce del sole, con pubblica ammissione da parte di entrambi.

Al ritorno in Inghilterra Marian scrisse e pubblicò quello che venne descritto come il suo manifesto: "Silly Novels by Lady Novelist", critica delle trame banali e ridicole dei romanzi scritti da donne in quel periodo, e elogiando invece il realismo dei romanzi europei dell'epoca. In quest'epoca inizierà a farsi chiamare George Eliot, suo pseudonimo.

Di pubblicazione successiva, i primi anni del 1870, il suo capolavoro: Middlemarch, che racconta di un piccolo vilaggio inglese alla vigilia della riforma elettorale nel 1832. Un'opera realista, per cui la stessa Virginia Woolf disse "un libro magnifico che, pur con tutte le sue imperfezioni, è uno dei poci romanzi inglesi veramente per adulti".

Ci volle comunque ancora del tempo prima che la Eliot e Lewes fossero accettati, e questo successe nel 1877, quando vennero presentati alla figlia della regina Vittoria, che era, insieme alla madre, sua lettrice.

Nel 1878 la salute di Lewes peggiorò e morì. Eliot trovò conforto nei suoi libri e in John Walter Cross che sposò all'inizio del 1880, sebbene lui fosse di vent'anni più giovane. Lo stesso anno però l'autrice contrasse un'infezione alla gola che, insieme a una disfunzione dei reni, la portò alla morte il 22 dicembre del 1880, a 61 anni.

Avrebbe desiderato essere sepolta a Westminster Abbey ma a causa della sua relazione irregolare e del suo essere dichiaratemente non credente, non fu possibile. Venne sepolta nel cimitero di Highgate, a Londra, nell'aera riservata ai dissidenti religiosi.


Fonte: Wikipedia - George Eliot

L'ultima dimora di... George Eliot

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venerdì 22 dicembre 2017

Un po' di mesi fa, ho letto un saggio di Mario Vargas Llosa, intitolato "La civiltà dello spettacolo". Lo adorai, e infatti raccolse il voto più alto. Sono rimasta da allora con la fascinazione per questo scrittore premio Nobel, ma non avevo più letto altro. Ed ecco che questo romanzo mi capitò sott'occhio in biblioteca. Era il momento di andare con la mia conoscenza della sua scrittura.
Crocevia, titolo decisamente azzeccato, è davvero un crocevia di tante storie diverse: la critica alla situazione politica del Perù, alla corruzione dilagante sotto il presidente Fujimori e il Doctor; è la storia di come l'opinione pubblica venisse orientata pro o contro determinate persone dai giornali e giornalisti orchestrati dal governo, e il loro ruolo; un romanzo erotico.
Fa da palcoscenico la città di Lima, senza mezze misure tra zone di ville con cinema privati, e i quartieri dove entrano solo criminali e sbirri.
E adesso passiamo alla recensione più personale. Libro scritto benissimo, si legge con grande facilità e interesse, personaggi strepitosi. Ma... forse con troppa facilità. Ricordavo il saggio sul mondo contemporaneo, e mi sembrava di leggere due libri scritti da due persone molto diverse. Certo, saggio e romanzo hanno due registri diversi. Ma la differenza era proprio grande... per non parlare dei discorsi delle coppie presenti, tutti così sdolcinati e quasi fastidiosi.
Insomma, libro interessante e istruttivo riguardo alla storia del Perù. Ma presumibilmente mi aspettavo maggior peso. Non che mi stia lamentando, sia chiaro, meglio questo di uno quei polpettoni illegibili. Ma leggerò sicuramente uno dei primi libri per farmi una idea più completa. Nessuna rimandatura a settembre per questo libro, una promozione. Ma non pienissima.

Mario Vargas Llosa
Crocevia
Einaudi
Euro 19,50

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Months ago, I read an essay by Mario Vargas Llosa, entitled "The civilization of the show". I loved it, and indeed he deserved the highest mark. I have remained since then with the fascination for this Nobel Prize writer, but I had not read anything else. And here this novel occurred to me in the library. It was time to go on with my knowledge of his writing.
Crossroads (in Italian), a very appropriate title, is really a crossroads of many different stories: the criticism of Peru's political situation, the rampant corruption under President Fujimori and the Doctor; it is the story of how public opinion was directed for or against certain people by newspapers and journalists orchestrated by the government, and their role; an erotic novel.
The city of Lima acts as a stage, with no half measures between areas of villas with private cinemas, and neighborhoods where only criminals and cops enter.
And now let's move on to the more personal review. Book written very well, I read it with great ease and interest, amazing characters. But... perhaps too easily. I remembered the essay on the contemporary world, and I seemed to read two books written by two very different people. Certainly, essay and novel have two different registers. But the difference was just too great... not to mention the speeches of the couples, all so sugary and almost annoying.
In short, an interesting and informative book about the history of Peru. But presumably I expected more importance. Not that I'm complaining, of course, better than one of those illegible meatloafs. But I will certainly read one of the first books to make me a more complete idea. No resitting in September for this book, a promotion. But not full.

Mario Vargas Llosa
The Neighborhood

Sorta di classico contemporaneo, avevo in mente Lacci da anni. Da quando lessi la recensione di Christian Raimo sull'Internazionale, e da allora molte volte questo libro spuntò nei discorsi in tv, nelle citazioni degli articoli, nei suggerimenti dei bookblogger. Mi ci aggiungo anche io.
Tre diversi punti di vista per una storia. Vanda, Aldo e Anna (più il figlio maggiore, Sandro), una famiglia, e dei lacci che vengono legati in un modo unico. Lacci intesi sia come quelli da scarpe, sia come legami, nodi intesi a tenere unite due entità.
Ho adorato il modo di Starnone di raccontare una vicenda abbastanza normale in modo profondo. Mi ha ricordato molto l'introspezione di Ian McEwan, uno scrittore che amo da morire. Un mostrarci la verità della mente delle persone, del loro agire. Anche, e soprattutto, quando non si è dei santi, ma delle persone che sbagliano, che feriscono. Nessuno dei personaggi di questa storia è esente da colpe. Nessuno di loro agisce per il bene degli altri. Tutti egoisti, tutti interessati solo alla propria storia, a prendere quello che si può. E ferendosi, e riprendendosi, e andando avanti, i lacci che si formano finiscono per stringere troppo, ma non si riesce a scioglierli fino alla fine.
Un libro bellissimo, da cui non sono riuscita a sciogliermi fino alla fine.

Domenico Starnone
Lacci
Einaudi
Euro 17,50

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A sort of contemporary classic, I had Ties in mind for years. Since I read the review of Christian Raimo on the Internazionale, and since then many times this book appeared in the speeches on TV, in the quotations of the articles, in the suggestions of the bookbloggers. I'll add myself too.
Three different points of view for a story. Vanda, Aldo and Anna (plus the eldest son, Sandro), a family, and laces that are linked in a unique way. Laces intended both as shoes, and as links, knots intended to hold two entities together.
I loved Starnone's way of telling a fairly normal affair in a profound way. It reminded me a lot of the introspection of Ian McEwan, a writer who I love to die for. A showing us the truth of people's mind, of their actions. Also, and above all, when one is not one of the saints, but of the people who make mistakes, who hurt. None of the characters in this story is innocent from guilt. None of them acts for the good of others. All selfish, all interested only in their own history, taking what they can. And wounding, and recovering, and going forward, the laces formed are too tight, but you can not dissolve them until the end.
A beautiful book, from which I could not be free until the end.

Domenico Starnone
Ties

30 anni fa, il 17 dicembre 1987, si spegne a Mount Desert Marguerite Yourcenar.

Il suo maggiore capolavoro, per cui è conosciuta in tutto il mondo, fu Memorie di Adriano, in cui rivivono le riflessioni di un imperatore illuminato ormai anziano e che si rivolge al nipote ed erede Marco Aurelio e, contemporaneamente, il crepuscolo dell'Impero romano.
L'opera venne pubblicata nel 1951, per quanto l'autrice ci lavorò a più riprese per decenni. Ottenne subito grandissimo successo, di pubblico e critica.

Già trasferita negli Stati Uniti, a seguito della Seconda Guerra Mondiale, l'autrice insegna letteratura francese e storia dell'arte fino al 1953. Da quegli anni, seguendo anche il successo della sua opera, comincia una serie di viaggi in giro per il mondo, che termineranno solo con l'aggravarsi delle condizioni di salute di Grace Frick, la sua compagna, che morirà nel 1979.
Nel 1980 la Yourcenar diventa la prima donna eletta all'Académie francaise. Gira un aneddoto secondo cui tutti le etichette dei bagni vennero cambiate in "Signori/Marguerite Yourcenar". Da allora continuò a scrivere, pubblicando diversi saggi e poesie e romanzi.

Mori il 17 dicembre 1987 presso l'ospedale Bar Harbour di Mount Desert, a 84 anni. La sua casa è ora un museo dedicato alla sua memoria.
Viene sepolta a Somesville, nel Maine. La sua lapide riporta una frase in francese del suo lavoro "L'opera al nero":

«Plaise à Celui qui Est peut-être
de dilater le cœur de l'homme
à la mesure de toute la vie.»


Fonte: Wikipedia - Marguerite Yourcenar 

Un'antologia di quattordici racconti, quattordici scrittrici italiane, un unico argomento: il sesso. Sesso violento, malato, estremo, o sesso per puro piacere, sesso libero ed esplicito. Tutti diversi, nella scrittura e nel registro, nelle emozioni che porta.
Di queste scrittrici, devo ammettere che ne conoscevo solo quattro. Ed è di una, per me, sconosciuta, Valentina Maran, la storia più bella del libro. Daria è un racconto molto intimo, molto elegante, molto esplicito. E incredibilmente sensuale.
Molto bello anche quello di Simona Vinci, sensuale, con poche parole, al contrario esatto di quello della Maran.
Un intermezzo leggero, divertente, quello di Giulia Blasi, che dipinge le situazioni tipo della donna alle prese con i maschi.
E poi quello della Ciabatti, e della Stancanelli, che chiudono il libro. Chissà, forse una scelta stilistica, terminare con i due più forti, più crudi.
E' un libro molto ricco, selezione accurata e ben calibrata.
Un libro che dovreste conoscere.

AAVV
Ragazze che dovresti conoscere
Einaudi
Euro 12,50

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An anthology of fourteen short stories, fourteen Italian writers, one argument: sex. Violent sex, sick, extreme, or sex for pure pleasure, free and explicit sex. Everyone is different, in writing and in the register, in the emotions it brings.
Of these writers, I must admit I knew only four of them. And it is one, for me, unknown, Valentina Maran, that wrote the most beautiful story of the book. Daria is a very intimate, very elegant, very explicit story. And incredibly sensual.
Very nice also the one of Simona Vinci, sensual, with a few words, exactly the opposite of Maran's.
A light, funny joke, the one of Giulia Blasi, who paints various kind of women's situations with the boys.
And then Ciabatti, and Stancanelli, who close the book. Maybe, maybe a stylistic choice, end up with the two strongest, the more raw stories.
It's a very rich book, accurate and well-calibrated.
A book you should know.

AAVV
Girls you should know

Voglio fare una premessa doverosa: io non sopporto Il Piccolo Principe. Credo che sia uno di quei libri su cui avevo grandi aspettative, un capolavoro di poesia, ma che si è rivelato una totale delusione.
Questo per dirvi che, sinceramente, questo libro me l'ha ricordato tanto. Il significato profondo dietro la storia di un bambino e di un essere fantastico come il Cavalier Niente e Madama Noia. Le frasi ripetute e i grandi concetti spiegati in modo semplice. I disegni. Tutto come il Piccolo Principe.
E anche se la Gamberale mi piace come scrittrice, questa volta non riesco a darle un voto troppo alto, per una preferenza personale, non perchè il libro non valga.
Probabilmente, e lo stesso discorso vale per quell'altro libro già nominato qui sopra, se l'avessi letto da più ragazzina, l'avrei apprezzato maggiormente. Adesso, più vicina ai 40 anni che ai 30, ho troppo alle spalle per non trovarlo una storia carina e con un insegnamento morale interessante, ma niente di più.

Chiara Gamberale
Qualcosa
Longanesi
Euro 16,90

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I want to make a proper premise: I can not stand The Little Prince. I think it's one of those books that I had high expectations of, a poetic masterpiece, but that turned out to be a total disappointment.
This is to tell you that, frankly, this book reminded me that so much. The deep meaning behind the story of a child and a fantastic being like Knight Nothing and Madame Boredom. Repeated phrases and large concepts explained in a simple way. Drawings. All the same as the Little Prince.
And although I like Gamberale as a writer, this time I can not give her a too high rating, for a personal preference, not because the book is not worth it.
Probably, and the same goes for that other book already mentioned above, if I had read it more as a little girl, I would have appreciated it more. Now, closer to 40 years than at 30, I have too much behind to not find it a nice story and with an interesting moral teaching, but nothing more.

Chiara Gamberale
Something

Ho conosciuto e apprezzato particolarmente Willa Cather per il bellissimo romanzo "Il mio nemico mortale". Ero curiosa di sapere se anche gli altri sui lavori mi sarebbero piaciuti altrettanto.
Questo libriccino mi ha incuriosito perchè non è un romanzo, ma è composto di sei saggi riguardanti la letteratura, in vario modo. Dall'amicizia della Cather con la nipote di Flaubert, quella Caro a cui il tenero zio scrisse lettere; alla storia di un salotto letterario, quello di Miss Annie Adams Fields e Miss Jewett, al 128 di Charles Street a Boston. Una Gertrude Stein a Boston, amica di Henry James, Rudyard Kipling, Mark Twain e, ovviamente, Willa Cather. E poi Katherine Mansfield, e Thomas Mann.
La letteratura viene raccontata e spiegata, in queste pagine, con tanta passione e con "intelligenza della letteratura".
Nel mio cuore hanno un posto speciale quei libri che parlano del mondo della letteratura, e che ne parlano con quella "luce negli occhi" che ho anche io quando ne parlo.
Ed è per questo che ho amato queste pagine.
Il titolo originale è "Not Under Forty" perchè la Cather riteneva di poterli sconsigliare a chi avesse meno di quarant'anni, in quanto gli autori di cui parla, tanto cari a lei, avevano, nella sua opinione, smesso di parlare ai più giovani.
Credo che autori come Thomas Mann e Gustave Flaubert non smetteranno mai di parlare ai lettori. Ma, essendo dei classici assoluti, probabilmente le giovani menti li ritengono pesanti e noiosi. Polemicamente, potrei associarmi. Ma chissà che questa mia recensione non faccia scattare la curiosità a qualche Under40. Io, per esempio, seppure ancora per solo due anni, lo sono.
E mi auguro che allo stesso modo possa far venire la curiosità di scoprire o ri-scoprire la Cather.

Willa Cather
La nipote di Flaubert
Adelphi
Euro 9,50

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I've known and appreciated Willa Cather especially for the beautiful novel "My Mortal Enemy". I was curious to know if I would like the other works too.
This book has made me curious because it is not a novel, but it is composed of six essays about literature, in various ways. From Cather's friendship with Flaubert's niece, that Caro to whom he, tender uncle, wrote letters; to the story of a literary salon, of Mrs Annie Adams Fields and Mrs Jewett, at 128 Charles Street in Boston. A Gertrude Stein in Boston, friend of Henry James, Rudyard Kipling, Mark Twain, and of course Willa Cather. And then Katherine Mansfield, and Thomas Mann.
Literature is told and explained in these pages with so much passion and "literature intelligence".
My heart has a special place in those books that speak of the world of literature, and they talk with that "light in the eyes" that I also have when I talk about it.
That's why I loved these pages.
The original title is "Not Under Forty" because Cather felt sthat he could not recommend it to those who were less than forty years old, since the authors she spoke of, so dear to her, had, in her opinion, stopped talking to the younger generation.
I think authors such as Thomas Mann and Gustave Flaubert will never stop talking to readers. But, being absolute classics, probably the young minds find them heavy and boring. Polemically, I might associate. But who knows that my review does not trigger the curiosity of some Under40s. For example, still for two years, I am one of them too.
And I hope that the curiosity of discovering or re-discovering Cather may also be the same.

Willa Cather
Not Under Forty

Un libriccino, poco più di 100 pagine, che racchiude un mondo. Quello dei libri, delle biblioteche, e dei lettori.
Pagine scelte, di autori come Umberto Eco e tratte da libri come L'uomo senza qualità.
Ho poco da dire, se non che ogni tanto queste brevi puntate nel mio mondo, riportato da menti alte e appassionate, mi conferma sempre di più su quanto importante sia nella mia vita e su quanto mi senta "a casa" a leggerne e scriverne.
Forse non per tutti i palati, ma per chi ama profondamente i libri.

Luciano Canfora
Libri e biblioteche
Sellerio
Euro 8

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A short book, just over 100 pages, that encloses a world. The one of books, libraries, and readers.
Selected pages of authors such as Umberto Eco and drawn from books like The Man Without Quality.
I have little to say, except that occasionally these short points in my world, brought back by high and passionate minds, confirm me more and more about how important it is in my life and how I feel "home" in reading and writing about it.
Perhaps not for anyone, but for those who love books deeply.

Luciano Canfora
Books and libraries

Nel 1929, Virginia Woolf si chiede e ci chiede, come donne: "Vi rendete conto di essere, forse, l'animale più discusso dell'universo?" Sulle donne si è scritto tanto, spesso a sproposito, spesso in negativo, spesso, addirittura, in modo che avrebbe portato solo danno.
In questo saggio meraviglioso, l'autrice fa un excursus a 360° sulla parte del nostro corpo che contraddistingue la nostra femminilità, la vagina. Nell'arte, nell'archeologia, nella religione, a livelli visivo, sensoriale, morale e storico. Un viaggio nella vagina, un inno, mi piace dire, all'origine della vita. Un libro che sfata molti miti, che dà tante informazioni importanti, che ci riporta tutta la bellezza del nostro corpo.
Ho amato ogni singola pagina di questo libro, me lo sono gustato pienamente. Era una lettura di cui avevo bisogno e di cui il mondo intero avrebbe bisogno.
Un tesoro.

Catherine Blackledge
Storia di V. Biografia del sesso femminile
Il Saggiatore
Euro 18,50

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In 1929, Virginia Woolf asks and asks us, as women: "Do you realize that you are perhaps the most discussed animal in the universe?" About women it has been written so often, often in disrepute, often in negative, often, even so, that it would only bring harm.
In this wonderful essay, the author makes a 360 ° excursus on the part of our body that distinguishes our femininity, the vagina. In art, archeology, religion, visual, sensorial, moral and historical levels. A trip in the vagina, a hymn, I like to say, to the origin of life. A book that debunks many myths, which gives so many important information that brings us again all the beauty of our body.
I loved every single page of this book, I enjoyed it completely. It was a reading I needed and which the whole world would need.
A treasure.

Catherine Blackledge
The story of V

Storica e teorica politica, Hannah Arendt scrisse importanti opere di filosofia politica, per quanto lei stessa si rifiutasse di essere definita filosofa, preferendo il concetto di teorica politica.

Nata in Germania, avendo origini ebraiche, a causa del regime nazista e delle leggi razziali dovette emigrare prima a Parigi e poi negli Stati Uniti. Nel 1937 il regime le ritirò la cittadinanza, lasciandola apolide fino al 1951 quando ottenne quella statunitense.

Dopo la seconda guerra mondiale, lavorò, tra le altre, come visiting scholar presso università come Princeton, Berkeley e l'università della California.

Tra il 1960 e il 1962 seguì il processo ad Adolf Eichmann, burocrate nazista. Fu lo spunto per il suo saggio "La banalità del male", forse il più famoso dell'autrice. L'imputato non era un mostro inumano ma quello che faceva più paura, secondo la Arendt, era il fatto che fosse una persona normale, all'interno di un ciclo "normale" di lavoro, totalmente calato nella sua realtà, senza rendersi conto o immaginare cosa stesse facendo.

Nel 1962 divenne membro della American Academy of Arts and Sciences, e nel 1964 membro della American Academy of Arts and Letters.

Il 4 dicembre 1975, all'età di 69 anni, muore per un infarto. E' sepolta nel cimitero del Bard College, in Annandale-on-Hudson, a New York.


L'ultima dimora di... Hannah Arendt

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lunedì 4 dicembre 2017

Ricordate il mio impegno degli ultimi mesi di non comprare libri finché la Torre che mi trovavo sul comodino (e in altri tavoli sparsi...) non fosse tornata a più miti consigli? Beh, direi che a Novembre, con un solo libro comprato, ci sono riuscita, o no??
Beh... poi, il fatto che i miei fermi propositi di non prenderne in biblioteca non siano proprio stati rispettati in pieno, beh, quella è un'altra storia!
Propositi per dicembre:
- comprare massimo due libri (e dai, c'è Natale!)
- prendere in biblioteca solo i due che ho già prenotato!

Ce la faremo? Ci vediamo a Capodanno per la risposta :)

LIBRI LETTI A NOVEMBRE

Hillary Rodham Clinton - What Happened (recensione)
Catherine Blackledge - Storia di V
John Updike - Sposami
Luciano Canfora - Libri e biblioteche
Kate Chopin - Il risveglio (recensione)
AAVV - Ragazze che dovresti conoscere
Willa Cather - La nipote di Flaubert
Willa Cather - Una signora perduta
Chiara Gamberale - Qualcosa
Eduard von Keyserling - L'esperienza amorosa
Margaret Mead - Quando l'antropologo è una donna

LIBRI COMPRATI A NOVEMBRE

Duby, Perrot - Storia delle donne. Il Novecento

LIBRI REGALATI A NOVEMBRE

Nancy Mitford - La moglie inglese
Wilkie Collins - La signora in bianco
Banana Yoshimoto - Kitchen

LIBRI PRESI IN BIBLIOTECA A NOVEMBRE

Kate Chopin - Il risveglio
Willa Cather - Una signora perduta
Willa Cather - La nipote di Flaubert
AAVV - Ragazze che dovresti conoscere
Margaret Mead - Quando l'antropologo è una donna
Henry Miller - Tropico del Cancro
Marco Cursi - Le forme del libro
Chiara Gamberale - Qualcosa
Eduard von Keyserling - L'esperienza amorosa
Luciano Canfora - Libri e biblioteche
Mario Vargas Llosa - Crocevia
Franco Bettini - Il mito di Circe
Maria Grazia Ciani - Medea
Claudio Magris, Mario Vargas Llosa - La letteratura è la mia vendetta
Domenico Starnone - Lacci
Zygmunt Bauman - Intervista sull'identità
Roy Lewis - Una passeggiata con Mr Gladstone
Jean Rhys - Il grande mare dei Sargassi

Tutti i libri del mese: Novembre 2017

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venerdì 1 dicembre 2017