maggio 2015

I love walking into a bookstore. It's like all my friends are sitting on shelves, waving their pages at me.

Tahereh Mafi

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domenica 31 maggio 2015

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Eccomi qui di nuovo con la rassegna libraria, e un gruppetto di link da leggere nei momenti liberi del fine settimana. Cominciamo!

10 libri che ogni donna dovrebbe leggere a 35 anni

Il sito Libreriamo fa una lista dei libri che ogni donna a 35 anni avrebbe dovuto leggere o che deve leggere. Ci sono dei titoli molto interessanti.
Io ne ho letti tre e mezzo, nel secondo che Il secondo sesso di Simone de Beauvoir è attualmente in lettura.

America's Most Beautiful Public Library

La biblioteca pubblica più bella degli Stati Uniti si trova a Kansas City, la terra del Mago di Oz. Ed è uno splendore. Aprite il link e rifatevi gli occhi, altro che i modelli delle pubblicità di intimo!!

A partial inventory of Gustave Flaubert's personal effects

La The Paris Review ci regala sempre dei gioiellini come questo e non potevo non proporvelo. Non è divertente?

25 movie cameos by the authors of the original books

Fossi una scrittrice, vorrei di sicuro scegliere tutti gli attori che reciteranno nei film tratti dalle mie opere, e di sicuro vorrei partecipare al film, anche se solo in un cameo! Questo devono aver pensato anche i 25 autori nell'articolo che Mental Floss vi propone. Ci sono addirittura Charles Bukowski e Stephen King!

21 books from the last 5 years that every woman should read

Devo ammettere che queste liste sono le mie peggiori nemiche, perché finisco per segnarmi tutti i titoli che voglio leggere e di questo passo mi serviranno altre vite come i gatti!
Di questa lista ne ho letto solo uno, il celeberrimo "Il Cardellino" ma molti degli altri sono tra gli ebook che devo leggere. Un attimo di pazienza... per il 2115 potrei aver finito :)

Buon weekend a tutti!!

Rassegna letteraria

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sabato 30 maggio 2015

Ho finito questo libro un'ora fa e ancora non mi sono ripresa dalle ultime pagine. Questo libro è straniante, sconvolgente, intenso, incredibile. Dopo aver girato pagina 150, la mia mente ha iniziato a girare e a chiedersi cosa era successo, cosa diavolo era successo. Ho aperto il pc e mi sono letta forum, post, articoli su questo libro, e in ognuno ho ritrovato lo stesso senso di straniamento. Ho poi mandato un messaggio alla mia migliore amica, lei che mi aveva caldamente consigliato questo libro e lo aveva adorato. Abbiamo dato due interpretazioni completamente diverse di fatti che per me erano unilaterali. Cosa è cosa? Chi è correlato con chi?
Il titolo è fuorviante. Perchè questo libro non ha fine. Perchè dopo averlo "finito", vuoi rileggerlo, per vedere se ti sei persa qualche dettaglio strada facendo, se magari hai capito male tu. E ancora e ancora. E i personaggi non ti aiutano certo in questo enigma. Tony, l'uomo senza qualità che vive una vita piatta, senza emozioni. Veronica, una stronza nella prima parte, un'eco della frase "Tu non capisci" nella seconda. E Adrian, il genio incomprensibile che parla per formule filosofiche. E tutti gli altri, tessere di un puzzle tutto bianco.
Ho adorato questo libro, ho adorato lo straniamento che mi ha dato. Da leggere. E rileggere. E rileggere. Per capire loro, e forse anche noi.

Julian Barnes
Il senso di una fine
Einaudi
Euro 10

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I've finished this book one hour ago and I'm still in shock because the last pages. This novel is perturbing, intense, extraordinary. After pag 150, my mind started to twist and to realize what happened, what the hell happened. I turned on my laptop and I read forums, posts, articles about this novel, and in everyone I found again the same deep feeling of estrangement. Then I sent a text to my best friend, who previously heartily recommended it to me. We had two completely opposite interpretations of events that for me were unquestionably one-sided. What's what? Who is related to who?
The title is misleading. Because, after the "ending", you want to read it again, to read again every single detail, because maybe you misunderstood the events. Again and again. And the characters doesn't give one single hint, at all. Tony, the man without qualities who lives a flat life, without any emotion. veronica, a bitch in the first part, the echo of the sentence "You don't understand" in the second one. And Adrian, the unintelligible genius who speaks by philosophical formulas. And the other ones, tiles of a total white jigsaw puzzle.
I loved this book, I loved the estrangement that made me feel. To read. And to read again. To understand them, and maybe us too.

Julian Barnes
The sense of an ending

È davvero difficile iniziare a scrivere la recensione di un libro dedicato a una figura per me così importante. Jackie è, ormai da moltissimi anni, uno dei miei modelli di vita. La sua classe, la sua eleganza, la sua riservatezza, il suo essere sempre elegante e perfetta in ogni occasione, era per me un'immagine inarrivabile ma a cui cercare di assomigliare il più possibile.
Questa era anche l'immagine che Jackie aveva deciso di dare al mondo. Nessuno, all'infuori della sua cerchia più intima, avrebbe saputo la verità. Come poi, lei stessa avrebbe poi mantenuto, in ogni intervista, in ogni frangente, alto il ricordo del marito, senza che mai questa immagine venisse offuscata dai tradimenti di cui il loro matrimonio fu pieno.
Questo libro ne dà un'immagine nuova. È un po' una biografia di Jackie, dalla nascita alla morte, raccontando tutta la sua vita. Da lettrice di qualunque libro interessante su di lei, conoscevo già molte di queste vicende in generale, anche se molti dettagli mi erano sconosciuti. Il focus del libro è il Disturbo Post Traumatico da Stress di cui soffrì dopo la morte del marito a Dallas. Testimone diretta della scena, lei che aveva tenuto tra le mani la testa ferita del presidente, letteralmente il suo cervello, ebbe per tutta la vita la conseguenze di quel giorno. Per anni non riuscì ad andare avanti,tanto da dover raccontare a chiunque esattamente e instancabilmente cosa era successo, a scoppiare a piangere al minimo ricordo, a non tollerare di vedere immagini che glielo ricordassero, a non riuscire più nemmeno a rientrare alla Casa Bianca per non dover rivivere i ricordi della loro vita in quella casa. Fu questo uno dei motivi che la spinse a cercare protezione e sicurezza attraverso il matrimonio con Onassis, all'indomani dell'assassinio di Robert F Kennedy. Solo negli ultimi anni della sua vita, Jackie riuscì a costruirsi una vita adatta a lei, con le sue regole, in cui non era più lei a doversi adattare alle circostanze ma in cui le altre persone entravano in una vita che si era auto-costruita apposta.
A integrare il testo, una galleria di foto molto belle che abbracciano l'intero arco della vita della ex First Lady, nome che tra l'altro lei odiava perchè le ricordava quello di un cavallo.
Il libro è molto interessante è molto ricco di notizie che non conoscevo. Per chi, come me, è interessato a questa figura meravigliosa, è una lettura imperdibile.

Barbara Leaming
Jacqueline Bouvier Kennedy Onassis: The Untold Story

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It's so difficult to write a review of a book about a so inspirational woman. Jackie is, by so many years, one of my role models. Her class, her elegance, her discretion, her being always elegant and perfect, she was an unreachable image but something to whom is worthwhile trying to look like.
This was the picture of herself Jackie decided to give at the world. Nobody, outside her private circle of people, has to know the truth. In the same way, she will hold high, in any interview, in any moment, the memory of her late husband, without letting this image was tarnished by his unfaithfulnesses.
This book tells us a new truth. It's a kind of biography of Jackie, from her birth to her death, telling her life. I've read every book about her, I already knew a lot of these happenings, even if a lot of details were unknown to me. The book's focus is the Post-Traumatic Stress Disorder (PTSD) she suffered after JFK's death in Dallas. Directly witness, the one who kept his wounded head in her hands, literally his brain, she suffered the consequences of that day for the rest of her life. For years she struggled to go on, she had the need to tell what happened to everybody, precisely and unfailingly, to break down and cry because the smallest memory, to not bear not even the idea to come back at the White House, because she didn't want to remember her happy time in that house. That was one of the reason why she looked for protection and safety through her marriage with Onassis, just after Robert F Kennedy's assassination. Just in her last years, Jackie has been successful in building a life right for her, following her rules, where she didn't need to adapt herself to the circumstances but where other people go into her own life.
To complete the book, a gallery of beautiful pictures that cover the entire life of the former First Lady, a name she hated because it seems the name of a horse.
The book is very interesting and full of news I didn't know. I suggest it to people that could be interested in this wonderful woman, it's an unmissable reading.

Barbara Leaming
Jacqueline Bouvier Kennedy Onassis: The Untold Story

Mangiamo libri. Non nel senso di divorare carta come i tarli. Il fatto è che noi ci saziamo leggendo. Ci risulta un po' imbarazzante dover confessare che una cosa altamente spirituale come la lettura si combini con un qualcosa di tanto profano come la digestione. Ma le cose stanno proprio così. Noi ci nutriamo di letture. Alla lettera!

Walter Moers

(Nato il 24 maggio 1957)

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domenica 24 maggio 2015

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Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli.

Josif Brodskij

(Nato il 24 maggio 1940)

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Quando presi questo libro, non conoscevo niente della storia e pensavo fosse la storia di una ragazza in crisi, con l'amore, con il lavoro, con la vita in generale, che ritrovava se stessa e il suo lieto fine grazie a Shakespeare. 
In un certo senso, avevo ragione. Perchè il protagonista di questa storia, colui a cui Shakespeare ha salvato la vita, si chiama Larry Newton ed è detenuto a vita in uno dei penitenziari di massima sicurezza dello stato dell'Indiana. La dottoressa Laura Bates è una studiosa e ricercatrice di Shakespeare ed è lei che insegna la poesia e le opere del Bardo nel carcere dove è rinchiuso. Ovviamente, non aspettatevi normali lezioni. Gli "studenti" sono infatti ognuno nella propria cella e vedono l'insegnante solo attraverso una feritoia grazie alla quale possono intervenire e consegnarle i "compiti".
Inizialmente, chiunque è scettico rispetto alla possibilità che dei delinquenti possano trarre qualche giovamento dalla lettura delle opere di un inglese morto quasi 400 anni fa. Eppure... le sue storie, i suoi personaggi, riescono a creare un ponte tra l'Inghilterra elisabettiana e un carcere nell'Indiana. Questi uomini ritrovano se stessi nelle storie di Macbeth, di Amleto, ritrovano i sentimenti che hanno spinto tutti loro ad essere degli assassini. Ed è soprattutto la trasformazione di Larry la più incredibile. Un uomo che ha passato anni della propria vita in completo isolamento, senza poter parlare con nessuno. Adesso, è lui il miglior allievo della Dott.ssa Bates, lui che sorprendentemente è il maggiormente dotato da un punto di visto analitico e critico per fare un serio lavoro critico sulle opere del Bardo. E questo libro sarà una occasione anche per noi per riflettere su quanto piena di pregiudizio sia l'idea che si ha generalmente su coloro che si trovano in cella.
Questo ovviamente è solo un esempio straordinario di quello che potrebbe succedere educando e ri-educando queste persone. Lo vedo come un'altra versione di "L'attimo fuggente", dove un professore, interpretato dall'indimenticabile Robin Williams, cambia la mente, e la vita dei propri studenti.
Un libro di ispirazione, perchè la cultura, riempire il nostro cervello di cultura, può davvero fare la differenza.

Laura Bates
Shakespeare saved my life

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When I first picked this book, I didn't know anything about the story and I thought it was the story of a girl in crisis, problems with love, job, life in general, who regains your balance and her happy ending thanks to Shakespeare.
In some way, I was right. Because the main character of this story, the one whom Shakespeare saves life, is Larry Newton and is imprisoned for life in a maximum-security prison in the state of Indiana. Dr. Laura Bates is an academic and researcher of Shakespeare, and teaches the Bard's masterpieces in that prison. Of course, don't think about "normal" lessons. The "students" are each one in their own cell and they see the teacher through a slit so they can participate and deliver the "homeworks".
At the beginning, everyone is skeptical about the chance some criminals could benefit from reading words of an English man died 400 years ago. Yet... his stories, his characters, he managed to create a bridge between the England of Elizabeth I and a prison in Indiana. These men can find themselves reading Macbeth, Hamlet, they can read about the same feelings brought them to become murderers. Larry's transformation is the most impressive one. A man who spent years in complete isolation, without have the possibility to talk with anyone. Now, he is the best pupil of Dr. Bates, he is surprisingly the most gifted by an analytical point of view to do a serious literary critical work about the Bard's plays. And this book will be an occasion for us too to think about how much preconceptions there are in the idea that we generally have about people in prison.
Of course this is just an extraordinary example of what happens when educating and re-educating these men. I think at this like another version of "Dead Poets Society", where a teacher, played by the unforgettable Robin Williams, change the mind, and the life of his pupils.
An inspirational book, because culture, fill up our brain with culture, really makes a difference.

Laura Bates
Shakespeare saved my life

My pile of books is a mile high. How I love them! How I need them! I'll have a long beard by the time I read them.

Arnold Lobel

(Nato il 22 maggio 1933)

(A parte la lunga barba, sottoscrivo ogni singola parola!!)

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venerdì 22 maggio 2015

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142 anni fa, esattamente il 22 maggio 1873, muore a Milano uno dei più grandi romanzieri italiani, autore di "I promessi sposi": Alessandro Manzoni.

I suoi ultimi anni furono dedicati meno all'attività letteraria, e videro riconoscimenti ufficiali e scritti più politici. Nel 1860 venne nominato senatore del Regno; nel 1868, come presidente della commissione parlamentare sulla lingua, scrisse una breve relazione sulla lingua italiana e sulla sua diffusione nel nuovo Regno d'Italia; nel 1872, infine, venne nominato cittadino onorario di Roma.

Il 6 gennaio 1873 cadde e sbattè violentemente la testa su uno scalino all'uscita della chiesa di San Fedele di Milano. Le sue sofferenze si fecero più acute alla morte del figlio Pier Luigi, il 27 aprile. La sera del 22 maggio 1873 morì a 88 anni nella sua casa di Milano, per meningite, dovuta probabilmente alla caduta.


Al Cimitero Monumentale di Milano si svolse il solenne funerale, che vide la partecipazione di autorità di stato e principi. La sua tomba venne poi tumulata nel Famedio del Cimitero. Al primo anniversario della morte, Giuseppe Verdi diresse la Messa di requiem, scritta da Verdi stesso per onorare la memoria di Manzoni.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Manzoni

Questo è il miglior regalo per uno scrittore: non solo essere letto, ma essere sottolineato, che il lettore diventi scrittore con le sue note a margine.

Pablo d'Ors

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giovedì 21 maggio 2015

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7 Very Long Book Series

7 serie di libri molto lunghe. Io devo ammettere che ho letto giusto la prima... ovviamente, Harry Potter!

10 Books Millennials Should Read This Year

Innanzitutto, e ho dovuto chiarirlo anche a me stessa, i Millennials di cui si parla sono i ragazzi nati a cavallo dell'anno 2000, gli attuali ventenni. Io sono un po' più in là, e infatti di questi libri ne ho letto solo uno, Looking for Alaska (che infatti non mi era piaciuto). Ma alcuni degli altri sono nella mia booklist, quindi non è detto che nei prossimi mesi, in un empito di giovinezza, non li legga.

Cool Bookish Place

Qui mi sa che dovrò scrivere molto poco, ma vi inviterò solo a cliccare sul link per vedere una biblioteca strabiliante, o andare direttamente a visitare di persona la Vasconcelos Library a Mexico City!

The Unconscious Library

Vale anche qui lo stesso discorso di prima: cliccate direttamente sul link per venire a conoscenza di una biblioteca molto personale, fatta di memorie fuggevoli e stralci di pensiero... bellissima.

17 Books to Start a Conversation

E qui invece andiamo su qualcosa di molto terreno. Siete a un cocktail party, non conoscete nessuno e volete intavolare una conversazione. I libri ci aiutano in ogni momento della nostra vita e questo non poteva essere da meno! Devo ammettere che personalmente a quel cocktail party farei una magra figura... non ne ho letto nemmeno uno. Anche se uno, la biografia di Zelda Fitzgerald, è in paziente attesa di essere letta nella pila accanto al letto.

Sinceramente... questa rassegna libraria è proprio bella e interessante! Me lo dico da sola :)

Reading brings us unknown friends.

Honoré de Balzac

(Nato il 20 maggio 1799)

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mercoledì 20 maggio 2015

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Questo è il quarto libro di Peter Cameron che ho letto. Eppure, non sono sicura di poterlo annoverare tra quelli. Non perché non l'abbia davvero letto o perché non ci sia il suo nome sulla copertina. Il fatto é che é talmente diverso da qualunque cosa io abbia letto di Peter Cameron fino ad oggi, che ne sento ancora lo straniamento.
Innanzitutto, partendo dalle cose meno importanti, l'ambientazione in terra inglese, una novità assoluta. E poi il fatto che più che Coral Glynn, sembra "Rebecca, la prima moglie" di Daphne de Maurier. Questo matrimonio frettoloso, questa cameriera che odia la nuova padrona di casa... L'atmosfera stessa delle scene dentro quella casa così grande e, me la immagino io, barocca, è quella.
Poi i personaggi. La tematica omosessuale che c'è, come tutti i romanzi di Cameron. E soprattutto la certezza che sa tratteggiare dei personaggi maschili meravigliosi ma qui, almeno, le donne non le ha proprio azzeccate. Dolly sembra un cartone animato, Coral, la protagonista, quasi fastidiosa nella sua personalità insulsa. Un finale che non c'entra niente, l'ennesima scelta di Coral poco razionale.
La scrittura è quella, bella, scorrevole, un farci vedere i luoghi quasi fisicamente. Ma per il resto,un  libro di Peter Cameron che per una volta non mi ha lasciata entusiasta, ma dubbiosa.

Peter Cameron
Coral Glynn
Adelphi
Euro 18

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This is the fourth book by Peter Cameron I've read. But, I'm not pretty sure I can count it with them. I read it and there is his name in the cover. Actually, it's so different by anything else I've read before by Mr Cameron, that I still feel the disorientation.
First of all, beginning with the less important facts, the English setting, a big new. And then, more than "Coral Glynn", it looks "Rebecca" by Daphne du Maurier. This hurried wedding, this maid who hates the new lady of the house... it's the same atmosphere of the scenes in that huge and, how I imagine it, baroque house.
Then, the characters. There is the homosexuality, like in every Cameron's novel. And most of all, the certainty that he definitely knows how to sketch out wonderful male characters but, at least here, the women are not so good. Dolly looks like a cartoon, Coral, the main characters, almost annoying in her inane personality. The ending have nothing to do with it, the nth little rational choice of Coral.
The writing is his trademark, beautiful, flowing, he is able to make us see the places almost physically. But for the rest, a novel by him that for the first time doesn't leave me enthusiast but uncertain.

Peter Cameron
Coral Glynn

Ci sono due motivi per leggere un libro: uno, che puoi godertelo, l'altro, che puoi vantarti di averlo letto.

Bertrand Russell

(Nato il 18 maggio 1872)

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lunedì 18 maggio 2015

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Avevo proprio bisogno di una bella commedia di Shakespeare, non c'è niente di meglio per l'umore di una rappresentazione intelligente e ironica. E questa "La Bisbetica Domata" sembrava proprio corrispondere al caso.
Ho apprezzato la cornice in cui viene inserita l'opera: il povero Sly a cui viene fatto credere di essere un Lord ricchissimo, sposato con una donna che in realtà è un uomo, che assiste a una rappresentazione teatrale, senza nemmeno sapere cos'è una commedia. Come potete immaginare, si tratta proprio di questa opera qui.
La bisbetica è Katharina, detta Kate, figlia di Baptista. La ragazza ha fatto scappare tutti i suoi pretendenti per colpa della sua lingua biforcuta e dei suoi modi aspri. Ma finché lei non si sposerà, la sorella minore Bianca, bella e gentile, non potrà fidanzarsi. E lei, di pretendenti, ne ha ben tre! La soluzione di tutto pare essere Petruchio, l'unico che riuscirà a domare la bisbetica. A contendersi Bianca ci penseranno i tre, a colpi di cambi d'identità e furbizia, come è solito nelle commedie di Shakespeare.
Ora però, lasciatemi dire una cosa forse un po' impopolare. Petruchio riesce a domare Kate solo grazie a delle vere e proprie torture psicologiche. La tiene sveglia per giorni, non le fa mangiare niente, la stordisce di chiacchiere non-sense e con ragionamenti strampalati. Alla fine, la fa diventare una specie di automa, una che predica la superiorità del marito, il capo della moglie. Beh, scusami tanto William, ma questa trasformazione a me pare un po' maschilista! E va bene che ai tuoi tempi funzionava così, ma non ricordo di aver mai letto in qualunque tuo lavoro di una donna così sottomessa. Proprio tu poi, che creavi la tua arte durante il periodo di una regina forte e indipendente come Elisabetta I.
Voglio sperare che tu l'abbia fatto per accentuare il tono divertente della commedia... Sarò io permalosa, ma darling, te ne avrei detto io quattro, altro che Kate prima maniera!
(Mi è sorto adesso il pensiero che Shakespeare si chiama William e la protagonista è Kate... Una omonima si è presa una bella rivincita anni dopo!)

William Shakespeare
La bisbetica domata
Fabbri Editori
Euro 6,90

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I really needed a good comedy by Shakespeare, there is nothing better for my state of mind than an ironic and intelligent performance. And this "The Taming of the Shrew" suits me perfectly.
I appreciated the setting: the poor Sly, who are made to believe to be a rich Lord, married with a woman who is actually a man, attends a theatrical performance, without even knowing what a comedy is. As you can imagine, it's exactly this own play.
The shrew is Katherina, called Kate, daughter of Baptista. She scared away all her suitors because of her pronged and sarcastic tongue. But as long as she won't get married, her little sister, Bianca, beautiful and kind, cannot get engaged. And she has even three suitors! The key of this situation is Petruchio, the only one who will manage to tame the shrew. Fighting for Bianca, the other three, with a barrage of false identities and smarts, as it's common in Shakespeare's plays.
But, let me say just one unpopular thing. Petruchio manages to tame Kate just thanks to out-and-out psychological tortures. He keeps her awake for days, she can't eat anything, stuns her with meaningless words and odd thinking. At the end, she is a kind of robot, a wife who preach husband's superiority, the boss of the wife. Well, sorry William, but this transformation looks a lot chauvinist. I know that in your time the marriage was in this way, but I don't remember any other so subjugated woman. Then, you wrote your plays during the reign of the strong and independent Queen Elizabeth I.
I'd like to hope you did it to emphasize the funny spirit of the comedy... maybe I'm sensitive, but my darling, I would haul you over the coals, nothing other that the first Kate!
(I was thinking that Shakespeare's name is William and the main character is Kate... A woman of the same name took revenge on this comedy, a few years later!)

William Shakespeare
The Taming of the Shrew

Ho fatto il mio nido tra i libri, gli unici che mi capissero e che capissi.

Cesarina Vighy

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Peter Cameron è stata una piacevole scoperta del 2014, e questo libro letto all'inizio del 2015 è una conferma. La conferma che io amo Peter Cameron.
John e Marian sono due ricchi newyorkesi ritiratisi a vivere in una casa in riva al fiume, con il loro figlio Roland. Attendono la visita, durante il weekend che dà il titolo al libro, del loro amico Lyle, critico d'arte di New York. Quello che sarebbe dovuto essere un tranquillo fine settimana tra amici di vecchia data, viene scosso dalla presenza di Robert, giovane pittore di belle speranze e in una fresca relazione con Lyle. Quello che Robert scopre solo nel treno verso la stazione è che Tony, fratello di John e compagno per nove anni di Lyle, è morto in quella casa esattamente un anno prima. La sua presenza si farà sentire, nei ricordi degli amici, dell'ex compagno, e porterà tutti a doversi guardare dentro e a fare uscire la verità spesso sepolta e lasciata andare.
I protagonisti, soprattutto Lyle, sono bellissimi. Adoro quest'uomo con le sue convinzioni, a volte maleducate, sul dover dare risposta anche alle domande retoriche e sul dare giudizi caustici sull'arte. E' sua la frase che ho amato di più nel romanzo, sul fatto che stare da soli è difficile, fa male, ma hai il pieno controllo. E quando ti innamori e devi lasciare andare, è spaventoso. Avrei potuto scrivere io questa frase, è come se Peter/Lyle abbiano letto dentro di me.
Al contrario, scelto apposta, Robert. L'insicuro, giovane Robert che dopo un mese di passione ha già deciso, già ama Lyle. Ma l'amore è una parola difficile, non è nera, non è bianca, ha tante sfumature.

Peter Cameron
Il weekend
Adelphi
Euro 16

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Peter Cameron was a pleasant discovery in 2014, and this book, read at the beginning of 2015 is a confirmation. The confirmation that I love Peter Cameron.
John and Marian are two wealthy New Yorkers who moved to a peaceful house on a river shore, with their son Roland. We meet them waiting for the visit, for the weekend of the title, of their friend Lyle, art critic of New York. What is supposed to be a peaceful and friendly weekend, is shaken by the presence of Robert, young painter and new lover of Lyle. What Robert doesn't know and discovers just in the train is that Tony, John's brother and nine years partner of Lyle, died in that house precisely one year before. His presence still lingers there, in his friends' memories, in his former partner, letting the buried truth going out.
The main characters, especially Lyle, are beautiful. I love this man with his firm beliefs, sometimes rude, about how he must answer to every rhetorical question and give nipping judgments about art. He says my favourite quote, that being alone is difficult, hurts, but you have control of everything. And when you fall in love and you abandon yourself to this feeling, it is scary. I could write this sentence, it's like Peter/Lyle read in me. In reverse, on purpose, Robert. The insecure, young Robert who after just one month of passion is already sure, he already loves Lyle. But love is a difficult word, it's not black, it's not white, it has many shades.

Peter Cameron
The weekend

Questo libro avrebbe avuto tutte le carte in regola per non piacermi. La solita storia di una donna il cui negozio è il centro di una piccola cittadina... Da Chocolat in prima e poi, quanti ce ne sono stati? E in genere sono sempre libri o dolci. Poi, lei che, attraverso una sorta di casualità, si innamora di un tipo totalmente inappropriato, storia che in genere si rivela il grande amore per entrambi.
E invece questo libro mi è piaciuto. Perché Helen, la protagonista, è meravigliosa. Perché la scrittura della signora Schine è scorrevole e avvincente. Perché i personaggi di contorno sono tutti eccentrici e deliziosi. Adesso mi toccherà leggerne altri della signora Schine... Così poco appropriata per me ma così irresistibile? Forse questo romanzo è la mia lettera d'amore.

Cathleen Schine
La lettera d'amore
Adelphi
Euro 7,23

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This book would have had all the credentials to dislike me. The usual story of a woman whose shop is the center of a small town... from Chocolat in first and then, how many there were? And in general are always books or sweets. Then, she who, through a kind of randomness, falls in love with a totally inappropriate guy, love story that usually is then the greatest love for both.
But I liked this book. Because Helen, the main character, is wonderful. Because the writing of Mrs. Schine is flowing and exciting. Because the supporting characters are all quirky and delightful. Now I'll read more by Ms. Schine... is she so little appropriate for me but so irresistible? Perhaps this novel is my love letter.

Cathleen Schine
The Love Letter

Niente di più bello di un libro, nel mondo.

Joseph Joubert

(Nato il 7 maggio 1754)

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giovedì 7 maggio 2015

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Ogni volta che non riesco a scrivere nel blog per un paio di giorni mi sembra che siano passati mesi. Non solo perché il mondo letterario è incredibilmente vivo e se dovessi scrivere di ogni cosa che succede vivrei per scrivere qui, a discapito di un qualunque tipo di vita sociale, ma anche e soprattutto dalla lista di articoli con cui vorrei riempire queste rassegne librarie. La lista si fa sempre più lunga e non è facile. Ma è sempre divertente spulciare i siti che parlano di libri, quindi non è poi questa gran fatica :)

Buzzfeed - 5 great books to read in May

Maggio è appena cominciato, quindi avete tutto il tempo per leggere questi cinque titoli. Personalmente, l'ultimo a pelle non mi incuriosisce ma gli altri mi sembrano buone scelte, per non parlare della presenza del Premio Nobel Toni Morrison.

Books about libraries and librarian

Forse in questo blog non l'ho mai detto, ma io lavoro come Operatrice Bibliotecaria volontaria. Ed è il lavoro più bello del mondo! Quindi non potevo prima o poi non consigliarvi una lista di libri che parlano di persone che vivono in biblioteca. E poi beh... se non avete letto Il Nome della Rosa, non siete degni di leggere questo blog!! (Scherzavo ;) )

Cool Maps of Fictional Literary Places

I posti in cui sono ambientate le vostre saghe preferite per voi sono più reali dei cinque continenti? Bene, ecco a voi le mappe dei più famosi luoghi letterari. Hogwarts, La Terra di Mezzo, Oz... qui li troverete tutti e potete ancora perdervi in lunghe passeggiate. Vi manca solo Google Maps!

Marina Keegan - The Opposite of Loneliness

Questa è una storia molto triste. Marina Keegan è una giovane e promettente laureata a Yale. Sta per iniziare a lavorare per il New Yorker. Il pezzo che vi propongo è stato scritto da lei in occasione della sua laurea, per un numero speciale del giornale dell'università. Tratta dei suoi sentimenti in occasione della laurea, che Yale è stato il suo microcosmo, dove ha conosciuto persone, con cui ha discusso e con cui è cresciuta. Yale, nelle sue parole, è il "contrario della solitudine", perché erano tutti insieme, un unico blocco di studenti, tutti insieme a studiare, a crescere. E quello di cui ha paura non è la fatica di trovare un lavoro, vivere in una città esterna, ma è perdere questa ragnatela di persone che è tutta intorno a lei a Yale. Nel suo articolo Marina dice che loro sono così giovani, che hanno tantissimo tempo di fronte a loro. Che hanno di fronte a sè tantissime nuove ed eccitanti esperienze.

Ed è qui che arriva la storia triste. Marina morirà in un incidente automobilistico esattamente cinque giorni dopo essersi laureata, a 22 anni. E rileggendo le sue parole, quel "We have so much time", sembra tutto un crudele scherzo del destino. Che una ragazza così dotata, con un futuro luminoso davanti a sè, con una vita davanti, non ci sia più.

Il libro è in vendita in Italia con il titolo di "Il contrario della solitudine", edito da Mondadori

Rassegna letteraria

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mercoledì 6 maggio 2015

A circa pag 100, avevo già scritto una bozza di questa recensione. Tre parole: "Noioso. Prevedibile. Inutile." Poi succede l'evento cardine del libro e lì c'è una parte molto commovente, un po' alla Colpa delle Stelle. Poi di nuovo, ti rendi conto che John Green usa queste parti così commoventi per argomenti più trascendentali e filosofici... Sempre buoni per colpire gli adolescenti. E così forse dovrei aggiungere anche l'aggettivo "Furbo" all'elenco? Sicuramente.
Come tanti altri autori prima di lui, John Green ha scoperto in questo romanzo, il suo primo lavoro, la sua formula magica e la usa in ogni libro. Però io sono un po' cresciuta per mettermi a scrivere frasi sul diario. E quindi con me questa tattica non funziona. Ho trovato la storia comunque noiosa, qualcosa che difficilmente mi ricorderò tra un mese. Pagine lette per passare il tempo. E vah, ora si torna alle letture vere.

John Green
Cercando Alaska

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At about pag.100, I had already written a draft of this review. Three words: "Boring. Predictable. Useless." Then the cornerstone event happens and from there start a very moving part, a little bit like "The Fault in Our Stars". Then again, I realized that John Green uses these moving parts to write about more transcendental and philosophical subjects... always good to move the teenage audience. And so, is it the point to add "Tricky" to the list? Indeed.
Like a lot of writer before him, John Green discovered in this novel, his debut novel, his own magic formula and he uses it in every book. But I am a bit grown up to write quotes in my school diary. And so in me this tactic doesn't work. The story is pretty boring, something I am not going to remember to in a month. Pages to spend time. And now, I come back to real readings. 

John Green
Looking for Alaska

D.H.Lawrence è conosciuto universalmente per quel capolavoro che è L'Amante di Lady Chatterley. Per chi avesse vissuto nella luna, il libro narra della relazione adulterina tra una nobildonna e un guardiacaccia. Questo libro sviluppa gli stessi temi: l'attrazione tra due persone di classi diverse (ricordiamo che siamo in Inghilterra, la patria della divisione in classi) e soprattutto la lotta interiore della protagonista tra educazione e istinto.
Yvette è la figlia del pastore di un piccolo paesino e di una donna che abbandonò la famiglia per sposare un altro uomo. Il pastore sembra serbare per sempre il ricordo perfetto della moglie ante-tradimento,ma in realtà è accecato dall'odio e vuole apparire come inconsolabile solo per sembrare superiore. Così, nella casa regna la piú totale disapprovazione per le persone "depravate", campagna portata avanti non solo dal pastore, la Mater, figura imponente e autoritaria a cui sono tutti al servizio, ma in realtà solo una vecchia cieca e sorda; la zia Cissi, zitella acida e inaridita che odia le nipoti per la loro giovinezza e libertà. È in questa famiglia che vive Yvette, giovane ragazza in bilico tra l'istinto e le comodità della sua classe, tra l'attrazione per lo zingaro, una crescente insofferenza per la noia della sua vita e le sue arie di giovane donna sofisticata.
In questo romanzo, diversamente da Lady Chatterley, la "debolezza" della protagonista non arriva a essere compiuta, non ci sono eventi irrevocabili.
Un romanzo breve, precedente cronologicamente per creazione all'ormai troppo nominato Lady Chatterley, di cui ha le stesse tematiche ma senza quella profondità, come fosse un esercizio dell'autore prima dell'opera maggiore. Comunque bello, personaggi approfonditi e ben delineati, a parte forse l'insipida Lucille, buona forse solo a far risaltare ancora di più la sorella minore.

David Herbert Lawrence
La vergine e lo zingaro
Newton Compton Editori
Lire 1000

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D.H.Lawrence is universally known as the author of that masterpiece that is "The Lady Chatterley's Lover". For who lived in the moon, the books tells the story of the adulterous relationship of a noblewoman and the gamekeeper. This one develops the same subjects: the sexual attraction of two people from different classes (remember that we are in England, the homecountry of class distinction) and, above all, the hidden struggle between education and instinct.
Yvette's parents are a pastor in a little town and a woman who left her family to marry another man. The pastor looks retaining a lovely memoir of her ante-infidelity wife, but actually he is blinded by the hate and he wants to appear inconsolable just for a sense of superiority. So, in the house reigns the most absolute disapproval for "perverted" people, campaign lead by not just the pastor, but also the Grandma, majestic and authoritarian figure who subordinates everyone at her service, but actually just a blind and deaf old woman; and Aunt Cissie, bitter and dried up spinster who hates her nephews because their youth and freedom. Yvette lives in this family, young girl hanging in the balance between nature and the comforts of her class, between the attraction for the gypsy, an increasing intolerance of her boring life and her futilities of young snob woman.
In this novel, differently by Lady Chatterley, the main character's "weakness" doesn't get to be accomplished, there are no irrevocable events.
A short novel,chronologically preceding the too much nominated Lady Chatterley's, with the same subjects but without that profundity, like it was an exercise by the author before the masterpiece. Anyway, it's beautiful, analyzed and well-drawn characters, except maybe the dull Lucille, good just to stand out more her younger sister.

David Herbert Lawrence
The Virgin and the Gypsy

L'incontro casuale di un buon libro può cambiare il destino di un'anima.

Marcel Prevost

(Nato il 1 maggio 1862)

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venerdì 1 maggio 2015

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La lettura è per la mente quel che l'esercizio è per il corpo.

Joseph Addison

(Nato il 1 maggio 1672)

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