giugno 2020

Dopo tanti mesi, ritorno finalmente a una rubrica che per me è sempre stata molto interessante. Conoscere il luogo e sapere di poter avere la possibilità di indirizzare un ultimo saluto a degli autori e autrici che hanno fatto la storia della letteratura mondiale, mi interessa molto.
Oggi parliamo di una poetessa inglese che, per motivi legati alla sua biografia, è parte anche del nostro paese.
Elizabeth Barrett Browning ebbe una gioventù molto difficile: intelligentissima, a causa di problemi finanziari traslocò per tre volte finendo a vivere con la famiglia a Londra, e a causa di alcuni problemi di salute rimase invalida alle gambe, costretta a casa. Nel 1844 uscì la sua raccolta Poems, libro che portò lo scrittore Robert Browning a scriverle. Inizia così la loro storia d'amore che, a causa dell'ostilità del padre, li portò a fuggire e a sposarsi di nascosto. Vissero a Firenze, in quanto il clima italiano era stato loro consigliato dai medici per la salute di Elizabeth, dove ebbero anche un figlio. In Italia, scrisse e pubblicò altre raccolte di poesie e fu un'appassionata narratrice del Risorgimento italiano. All'inizio del nuovo decennio, la sua salute iniziò a deteriorarsi.
Muore il 29 giugno 1861 tra le braccia del marito. E' sepolta nel Cimitero degli Inglesi a Firenze.

Pubblicato postumo dopo la morte dell'autore nel 2010, il diario di Saramago copre l'anno in cui lo scrittore portoghese vince il premio Nobel, nel 1998. C'è da dire che il premio conferito dall'Accademia di Svezia non è il punto focale di questo libro. Viene giusto nominato nel giorno della vincita, vengono registrati una serie di impellenze "burocratiche" dopo la vincita (diverse conferenze stampe, intervista, la visita all'Accademia di Svezia, il giorno in il premio gli viene materialmente consegnato) ma del premio in sè e delle sensazioni del premiato se ne parla solo alla fine del libro, dove troneggia ovviamente anche il discorso dato in quell'occasione. Ma in questo libro c'è molto di più. Ci sono diverse pagine molto importanti sulla letteratura, sull'Unione Europea, sulla democrazia. Il pensiero di Saramago riferito da lui stesso, non quello che appare dai romanzi, pur grandi che sono.
E' una lettura molto interessante, certo non un discorso fluido, ma una serie di riflessioni sul mondo del 1998 che comunque arricchiscono.
Amo Saramago dalla prima pagina di Cecità. Qui è meno potente e spaventoso. Ma la mente di Saramago è sempre degna del nostro tempo di lettura.

José Saramago
Diario dell'anno del Nobel
Feltrinelli
Euro 18

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Published posthumously after the author's death in 2010, Saramago's diary covers the year in which the Portuguese writer won the Nobel Prize for Literature in 1998. It must be said that the prize awarded by the Swedish Academy is not the key point of this book. It is just mentioned on the day of the win, a series of "bureaucratic" urgencies are recorded after the win (several press conferences, interviews, the visit to the Swedish Academy, the day when the prize is materially given to him) but the prize itself and the feelings of the prizewinner are only discussed at the end of the book, where obviously dominates the speech given on that occasion. But there is much more in this book. There are several very important pages on literature, on the European Union, on democracy. The thinking of Saramago reported by himself, not what appears from the novels, however great they are.
It is a very interesting reading, certainly not a fluid speech, but a series of reflections on the world of 1998, which in any case enrich.
I love Saramago since the first page of Blindness. Here it is less powerful and frightening. But Saramago's mind is always worthy of our reading time.

José Saramago
Diary of the Nobel's year

Secondo capitolo della trilogia di romanzi della Cusk, dopo il primo Outline e l'ultimo Kudos.
Per chi avesse in mente il romanzo classico, questo è un genere molto diverso. Qui non c'è una storia che accade a un gruppo ben definito di protagonisti che compare nelle prime pagine e arriva fino alla fine.
Qui c'è una serie di storie riguardanti diversi personaggi che appaiono solo finchè parlano e poi scompaiono. I personaggi presenti di più nel libro sono l'autrice stessa, i suoi figli che appaiono brevemente, il muratore che le sta ristrutturando casa e i vicini del piano di sotto, due bisbetici molto soli come tutti i bisbetici.
Ci sono tante storie in questo libro, donne, uomini, che raccontano la propria vita, tanti punti di vista diversi che si intrecciano perfettamente.
Non il libro giusto per chi ama colpi di scena e per chi si affeziona ai personaggi, non lo consiglierei a queste categorie. Ma lo apprezzo per l'ottima scrittura, per le storie interessanti e per un resoconto, scusate se riprendo il titolo del primo capitolo, di una serie di persone in transito nella vita dell'autrice, persone che sono lì o sono state lì per un periodo limitato di tempo.
Non vedo l'ora di leggere l'ultimo libro e completare la trilogia, la scrittura della Cusk è un piacere.

Rachel Cusk
Transit
Ebook

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Second chapter of the trilogy by Cusk, after the first Outline and the last Kudos.
For anyone with the classic novel in mind, this is a very different genre. Here there is no story that happens to a well-defined group of protagonists, story that appears in the first pages and reaches the end.
Here is a series of stories about different characters that only appear as long as they speak and then disappear. The characters most present in the book are the author herself, her children appearing briefly, the bricklayer who is renovating her home and the neighbors on the floor below, very lonely grumpy couple like all the grumpy couple are.
There are many stories in this book, women, men, who tell their lives, many different points of view that are perfectly intertwined.
Not the right book for those who love twists and for those who wants to grow fond of characters, I would not recommend it to these categories. But I appreciate it for the excellent writing, for the interesting stories and for an outline, sorry if I take the title of the first chapter, of a series of people in transit in the author's life, people who are there or have been there for a limited period of time.
I can't wait to read the last book and complete the trilogy, the writing of the Cusk is a pleasure.

Rachel Cusk
Transit

Devo ammettere che non avevo capito subito di trovarmi di fronte a un'autobiografia/memoir, ma dall'unicità delle vicende della protagonista pensavo fosse un romanzo. Ma è vero che a volte la realtà supera la fantasia, e la vita di Claudia Durastanti è straordinaria. Genitori entrambi sordi, dalle vite quelle davvero romanzesche, cresce tra l'Italia e l'America.
"La straniera" è il resoconto del suo sentirsi sempre diversa, divisa tra due mondi diversi, dalla diversità fisica e da quella di pensiero, dal desiderio di adattarsi al mondo, di mettere radici, che sia nel mondo dove è nata, in Italia, a Londra, dove si è trasferita e dove ha poi fondato il Festival of Italian Literature in London, e l'America dei nonni e della famiglia.
In un mondo così ormai internazionale, a discapito di chi vuole rinchiuderci nei nostri confini, è un sentire ormai comune e diffuso, reso perfettamente dalla penna dell'autrice.

Claudia Durastanti
La straniera
La nave di Teseo
Euro 18

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I must be honest and admit that I didn't immediately understand that I was reading an autobiography / memoir, but from the uniqueness of the events of the first person narrator I thought it was a novel. But it's true that sometimes reality exceeds fantasy, and Claudia Durastanti's life is extraordinary. Her parents are both deaf, with truly novel-esque lives, growing between Italy and America.
"The stranger" is her report of always feeling different, divided between two different worlds, the physical and mental difference, the desire to adapt to the world, to put down roots, in the world where she was born, in Italy, or in London, where she moved and where she then founded the Festival of Italian Literature in London, or in the America of her grandparents and family.
In a currently international world, to the detriment of those who want to lock us in our borders, it is a feeling that is now common and widespread, perfectly rendered by the author.

Claudia Durastanti
The stranger

50515053. sx318 La mia passione per la figura dell'imperatrice Caterina nacque in modo abbastanza frivolo. Lessi, probabilmente in un blog, della collezione dei suoi vestiti in mostra al Palazzo d'Inverno, di quale magnificenza e grandezza fossero testimoni quei vestiti che adornarono la vita ufficiale di una delle più grandi regnanti della storia mondiale.
Non avrei potuto scegliere biografia migliore per conoscere la sua storia. Carolly Erickson è bravissima a costruire il personaggio dell'imperatrice, a farci rivivere le sue gesta e i suoi atti, a ricreare un mondo talmente lontano da noi, sia per ricchezza sia per modo di vivere. Si legge piacevolmente come fosse un romanzo, una vita degna di essere celebrata e incredibile come fosse quella di un romanzo.
Dalla nascita e dall'arrivo alla corte russa come promessa sposa dell'erede Pietro, il rapporto con l'imperatrice Elisabetta, la presa del potere e la sua vita privata e pubblica fino alla morte, non c'è un momento in cui non abbia divorato queste pagine e non sia andata avanti ammirando questa grandissima figura.
Che vita incredibile!
Non vedo l'ora di poter recarmi a San Pietroburgo e visitare i luoghi che hanno visto la sua vita e il suo operato. Non mi immagino niente che non sia importante e maestoso, come lei.

Carolly Erickson
La grande Caterina
Mondadori
Euro 11

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My passion for the Empress Catherine was born quite frivolously. I've read, probably in a blog, of the collection of her clothes on display at the Winter Palace, of which magnificence and grandeur the clothes that adorned the official life of one of the greatest rulers in world history were witnesses.
I could not have chosen a better biography to know her story. Carolly Erickson is very good at building the character of the empress, making us relive her deeds and her acts, recreating a world so far away from us, both in terms of wealth and way of life. It reads nicely as if it were a novel, a life worthy of being celebrated and unbelievable like that of a novel.
From the birth and arrival at the Russian court as a betrothed to the heir Peter, the relationship with the empress Elizabeth, the seizure of power and her private and public life until her death, there is no moment in which I haven't devoured these pages and did not go ahead admiring this great figure.
What an incredible life!
I look forward to going to St. Petersburg and visiting the places that have seen her life and her work. I don't imagine anything that is not important and majestic, like her.

Carolly Erickson
Great Catherine: The Life of Catherine the Great, Empress of Russia

Probabilmente il libro che resterà come la lettura simbolo di questo momento di emergenza sanitaria mondiale che stiamo attraversando. David Quammen ha studiato e incontrato tantissimi esperti nelle diverse epidemie che hanno colpito il mondo in modo globale (Ebola, Sars, Aids tra le altre) e ha tracciato un viaggio tra le cause in cui queste malattie si formano e si propagano. Un viaggio completo, ricco di dettagli, di incontri con studiosi che questi virus li hanno analizzati e anche con persone normali che li hanno affrontati in prima persona.
Non essendo una scienziata e non avendo nemmeno una base forte di biologia, in molti momenti mi sono un po' persa, ma David Quammen ha saputo comunque raccontare non solo il lato puramente scientifico, ma anche e soprattutto il lato umano, il mestiere dello scienziato e come queste epidemie stravolgono la vita di milioni di persone.
Ho trovato inoltre molto interessante e molto giusto il fatto che queste malattie non ci arrivano così per destino o per volere malvagio degli dei, ci arrivano perché l'essere umano ha agito in maniera sconsiderata e avida nei confronti del pianeta, disboscando foreste, inquinando, con gli effetti del riscaldamento globale a causa del quale patogeni che non conosciamo hanno iniziato a "risvegliarsi". Inoltre, in un mondo iperconnesso e collegato come il nostro, non è più difficile portare un virus da una parte all'altra del mondo e trasmetterlo nelle nostre città.
Un libro molto interessante, di cui consiglio la lettura a tutti, un ottimo modo per passare queste giornate che trascorriamo interamente in casa.

David Quammen
Spillover
Adelphi
Euro 14

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Probably the book that will remain as the symbol-reading in this moment of world health emergency that we are going through. David Quammen has studied and met many experts in the various epidemics that have affected the world globally (Ebola, Sars, Aids among others) and has traced a journey between the causes in which these diseases are formed and spread. A complete journey, full of details, of meetings with scholars who have analyzed these viruses and also with normal people who have faced them in person.
Not being a scientist and not even having a strong biology base, in many moments I was a bit lost, but David Quammen was able to tell not only the purely scientific side, but also and above all the human side, the scientist's job and how these epidemics upset the lives of millions of people.
I also found it very interesting the fact that these diseases do not come to us this way because of the fate or evil will of the gods, they come to us because the human being has acted in a reckless and greedy way towards the planet, deforesting forests, polluting, with the effects of global warming due to which pathogens we don't know have started to "awaken". Furthermore, in a hyperconnected world like ours, it's no longer difficult to carry a virus from one part of the world to another and transmit it to our cities.
A very interesting book, which I recommend reading to everyone, a great way to spend these days that we spent entirely at home.

David Quammen
Spillover

Il post di oggi è la materializzazione virtuale degli effetti combinati di un'astinenza da libri nuovi per due (??) mesi e della riapertura delle librerie... oops!!
Primo di giugno, si ritorna alle buone abitudini con il mio solito proponimento di almeno limitare gli acquisti e leggere solo i libri che ho già!!
Tra i libri letti questo mese, spicca in modo assoluto quel capolavoro amatissimo che è stato Leggere Lolita a Teheran, una lettura amatissima, preziosa, che mai avrei voluto abbandonare.
Tra i libri comprati spiccano ben tre libri di Jared Diamond, sono sicura di aver trovato il mio nuovo autore di saggistica preferito.
Ma c'è una cosa che spicca (usiamo questo verbo moltissimo da queste parti!), il fatto che sono almeno tre mesi che non posto recensioni. La situazione mondiale mi ha come tolto l'entusiasmo, spero che questa estate riporti in me l'interesse di rifarlo. Nella mia testa ci sono progetti per questo blog, devo lavorare sulla realizzazione materiale!
Buon Giugno di Letture a tutti!

LIBRI LETTI

Azar Nafisi - Leggere Lolita a Teheran
Konrad Lorenz - L'anello di re Salomone
Milan Kundera - Amori ridicoli

LIBRI COMPRATI

José Saramago - Le intermittenze della morte
Edwin A. Abbott - Flatlandia
Jared Diamond - Armi, acciaio e malattie
William Shakespeare - Enrico VI, parte 1/2/3
Bram Stoker - Dracula
Angeles Mastretta - Mal d'amore
Jared Diamond - Il mondo fino a ieri
Kaho Nashiki - Un'estate con la strega dell'Ovest
Alessandro Baricco- Seta
Jared Diamond - Collasso
Woody Allen - A proposito di niente
Mary Shelley - Frankenstein
José Saramago - L'uomo duplicato
Alessandra Necci - Isabella e Lucrezia, le due cognate
Madeline Miller - La canzone di Achille
Cesare Pavese - Dialoghi con Leucò
Daniel Pennac - La lunga notte del dottor Galvan

LIBRI REGALATI

Albert Camus - Esortazione ai medici della peste
Roddy Doyle - Paddy Clarke Ah Ah Ah
Lucìa Extebarrìa - Noi che non siamo come le altre

Tutti i libri del mese: Maggio 2020

Posted on

lunedì 1 giugno 2020