marzo 2019

La rivoluzione digitale, la post-esperienza, spiegate perfettamente. Se volete fare un viaggio e scoprire come siamo passati dalla penna ad avere un mini computer, che occasionalmente può anche telefonare, costantemente in mano e come con quello viviamo, questo è il libro giusto. Niente tecnicismi o robe astruse da ingegneri spaziali, qui c'è una storia umana della rivoluzione digitale. Come questa tecnologia ha cambiato noi, le nostre vite, le nostre menti, la nostra politica.
E riconnettendo a un articolo di Baricco apparso di recente, come è successo che le elitè, gli intellettuali, hanno perso quel potere superiore che avevano prima, in un mondo in cui chiunque abbia qualunque tipo di opinione ha uno spazio in cui esprimerla e incontrare altri con la stessa idea. Un mondo in cui per dare risalto a una qualunque cosa, questa cosa, che sia una notizia, un evento, un'opinione, deve essere redatta con le regole del Game, quindi sviluppata in modo da renderla il più possibile visibile, esplosiva. E non importa se pezzi di verità si perdono per strada...
Allo stesso modo, un mondo dove con un solo click possiamo comunicare con persone dall'altra parte del globo, un mondo in cui la conoscenza non ha limiti.
Libro super interessante, godibilissimo, intelligente e ironico.
Per fortuna che il Game non ha spazzato via gli autori, quelli resistono imperituri. Lunga vita agli autori!

Alessandro Baricco
The Game
Einaudi
Euro 18

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The digital revolution, the post-experience, perfectly explained. If you want to take a trip and find out how we switched from the pen to having a mini computer, which is able to occasionally call, constantly in hand and how we live with it, this is the right book. No technicalities or abstruse stuff by space engineers, here is a human story of the digital revolution. How this technology has changed us, our lives, our minds, our politics.

And reconnecting to an article by Baricco that appeared recently, as it happened that the elite, the intellectuals, lost that superior power they had before, in a world where anyone with any kind of opinion has a space in which to express it and meet others with the same idea. A world in which to give prominence to anything, this thing, which is news, an event, an opinion, must be written with the rules of the Game, then developed so as to make it as visible as possible, explosive. And it doesn't matter if pieces of truth get lost along the way...

In the same way, a world where with just one click we can communicate with people on the other side of the globe, a world where knowledge has no limits.

Super interesting book, extremely enjoyable, intelligent and ironic.

Luckily the Game has not wiped out the authors, those resist imperishable. Long live the authors!

Oggi onoriamo il ricordo di uno dei più importanti scrittori di libri d'avventura per ragazzi, come i celebri Il giro del mondo in ottanta giorni e Ventimila leghe sotto i mari: Jules Verne. Nonchè, aspettavo di poter raccontare della sua ultima perché è decisamente quella che io ritengo più bella e suggestiva.
Ma andiamo con ordine.

Autore di libri di avventura e di viaggio, Jules Verne era uno scrittore meticoloso nelle sue ricerche a tavolino, e impegnato in una serie di viaggi e di esplorazione, nonchè nella raccolta di dati scientifici in geografia, zoologia, fisica, chimica e tecnologia. Nel 1882 scrisse anche un romanzo-biografia su Cristoforo Colombo, figura che come esploratore lo affascinava e che dipinse indulgendo sull'epicità dell'impresa, senza rinunciare a una ottima documentazione storico scientifica.

Nel 1886 iniziò il periodo nero di Jules Verne, con la morte di diverse persone da lui molto amate e a lui vicine, vari problemi familiari e una paralisi che lo costrinse nei suoi ultimi anni in una sedia a rotelle. Questa situazione cambiò radicalmente anche il suo stile narrativo, con storie caratterizzate da maggior pessimismo e meno adatte ai ragazzi.

Nel 1888 divenne consigliere di Amiens e nel 1903 è presidente nella sua città del movimento per la diffusione dell'esperanto.

Jules Verne muore il 24 marzo 1905 a 77 anni di età, ormai quasi cieco, malato di diabete e colpito da paralisi. Nel cimitero de la Madeleine ad Amiens si trova la sua tomba, come ho già detto una delle più belle che potrete trovare in queste pagine. La statua, intitolata "Vers L'Immortalitè et l'Eternelle Jeunesse", verso l'immortalità e l'eterna giovinezza, è opera di Alberto Roze e rappresenta Jules Verne che esce dalla propria tomba con il braccio rivolto verso l'alto.
Un omaggio a un autore che ha fatto volare la fantasia di tantissimi lettori, un omaggio talmente suggestivo che l'immagine è diventata la copertina della rivista di fantascienza Amazing Stories.


L'ultima dimora di... Jules Verne

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domenica 24 marzo 2019

Appena uscito questo libro, volevo leggerlo. Perchè ho letto vari altri libri di Francesco Piccolo e li ho trovati delle belle letture. E perchè, da donna, un uomo che potrebbe spiegarmi gli uomini è un fattore di interesse.
Adesso che l'ho finito però... non so bene cosa pensare.
Speri di trovare la risposta a tante domande che ti sei sempre fatta, e hai trovato una risposta che in realtà sapevi già.
Come al solito dovrei iniziare con la frase "ovviamente non tutti gli uomini sono così, siete tutti diversi" perchè poi arriva sempre quello che si crede una povera anima sensibile e tu diventi la solita vipera che ce l'ha con gli uomini e che li reputa tutti uguali. Poi però sono io quella che continua a sentire la frase "voi donne siete tutte delle troie", ma vabbè...
Francesco Piccolo racconta la sua crescita sentimentale e sessuale, regalandoci un panorama su quella che è la mente di un maschio nelle varie tappe della crescita e delle sue relazioni con le altre persone, soprattutto se donne. Lo fa anche e soprattutto citando film e libri che hanno avuto una parte importante nella sua crescita e che spiegano perfettamente il sentimento e il sentire descritto.
La prima parte mi è risultata come la più irritante, in quanto un continuo di "noi maschi siamo fatti così, pensiamo solo al sesso, abbiamo questo animale dentro che ci guida", tipo l'uomo deve essere uomo e tu sei lì con gli occhi al cielo e pensi che hai ragione tu a dire che il cervello ce l'hanno per separare le orecchie.
Poi però il ragazzino insicuro e brufoloso cresce, diventa un uomo senza più brufoli, più sicuro di sè, un uomo che raggiunge alcuni traguardi importanti, un uomo che si crede uno stocazzo. Fortunatamente, l'uomo è anche uno che ha sviluppato un pochino il cervello e un certo sentimentalismo. Solo che tutti questi fattori cozzano tra di loro e da qui alla perfezione ci passa mezzo mondo.
Insomma, nessuno dei due generi è perfetto e ha i suoi problemi, ma qui si parla del maschio.
E a essere sinceri, il fatto che cerchi di portarsi a letto la qualunque non è cambiato. Solo che in questo momento può farlo e lo fa. E quella santa donna della moglie allena la pazienza tanto che se non la mandano direttamente nella sfera più alta del Paradiso poco ci manca. Il fatto è che come sempre nei libri di Piccolo lui mette come protagonista un maschio che parla in prima persona, ma c'è sempre quel gioco narrativo per cui che sia lui o non sia esattamente lui non si sa.

In fine... lettura interessante, niente che non immaginassi già, conferma di tante cose. Non so quanto questa verità non mi urti un pochino.
Probabilmente la cosa più vera che ho letto è quel sentimento, quel sentirsi uno stocazzo.

Francesco Piccolo
L'animale che mi porto dentro
Einaudi
Euro 19,50

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As soon as this book came out, I wanted to read it. Because I read several other books by Francesco Piccolo and found them beautiful readings. And because, as a woman, a man who could explain men to me is a factor of interest.

Now that I've finished, though... I'm not sure what to think.

You hope to find the answer to so many questions you've always asked yourself, and you've found an answer that you actually knew already.

As usual I should start with the phrase "obviously not all men are like that, you are all different" because then you always get what you think is a poor sensitive soul and you become the usual viper that considers every man the same. But then I am the one who continues to hear the phrase "you women are sluts", but oh well ...

Francesco Piccolo talks about his sentimental and sexual growth, giving us a view on what is the mind of a male in the various stages of growth and his relationships with other people, especially if women. It does so also and above all by citing films and books that have played an important part in its growth and which perfectly explain the described feelings.

The first part turned out to be the most irritating, as a continuum of "we males are made this way, we only think of sex, we have this animal inside that guides us", like the man must be a man and you are there with your eyes to the sky and you think you are right to say that the brain is there to separate the ears.

But then the insecure and pimply boy grows up, he becomes a man with no more pimples, more self-confident, a man who achieves some important goals, a man who believes himself a "stocazzo". Fortunately, man is also one who has developed a little brain and a certain sentimentality. Only that all these factors clash with each other and from here to the perfection there is a lot.

In short, neither gender is perfect and has its problems, but here we talk about the male.

And to be honest, the fact that you try to get someone to bed hasn't changed. Only he can do it right now and he does it. And that holy woman of the wife trains patience so much that if they do not send her directly to the highest sphere of Paradise we will miss her. The fact is that as always in the books of Piccolo he puts a male who speaks in the first person as the protagonist, but there is always that narrative game for which we don't know if it's him or someone else.

In the end... interesting reading, nothing I didn't imagine already, confirmation of many things. I don't know how much this truth doesn't strike me a little bit.

Probably the truest thing I've read is that feeling, that feeling of being a "stocazzo".

I cinque volumi che ripercorrono tutta la Storia delle Donne sono stati uno degli acquisti più fortunati della mia biblioteca, per quanto siano in molti a spartirsi questo titolo.
Sono riuscita a trovarli tutti, in due riprese, nello stesso negozio di Libri Usati, uno dei miei preferiti a Cagliari. E così, all'inizio di questo 2018, ho iniziato il mio cammino. Devo scusarmi con questo primo perchè ci ho messo davvero tanto, sette mesi sono proprio un bel po'.
Ma questo è anche un volume ricchissimo di nozioni e di storiografia precisa e dettagliata, e quindi non avrei potuto divorarlo anche con un po' di superficialità ma mi sentivo in dovere di assimilarlo in pieno.
Come ho appena detto, la ricchezza di fonti, di dettagli, la precisione storiografica di questo libro è infinita. Un ritratto completo della donna nell'antichità greca e romana, tra ruolo pubblico, politico e religioso, e privato, che sia una schiava, una matrona, una vestale.
Un'enciclopedia completa della Antichità vista dal punto di vista delle donne. Davvero, non avrei potuto chiedere di meglio. Il primo volume di una serie assolutamente da avere.

Georges Duby, Michelle Perrot
Storia delle donne. L'Antichità
Economica Laterza
Lire 15000

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The five volumes that trace the whole history of women were one of the most fortunate purchases of my library, although many share this title.

I managed to find them all, in two stages, in the same bookstore who sells only used books, one of my favorites in Cagliari. And so, at the beginning of the 2018, I started my journey. I must apologize because it took me so long, seven months is quite a lot.

But this is also a very rich volume of notions and precise and detailed historiography, and therefore I could not have devoured it even with a little superficiality but I felt I had to assimilate it in full.

As I have just said, the wealth of sources, of details, the historiographical precision of this book is infinite. A complete portrait of women in Greek and Roman antiquity, between public, political and religious, and private, as a slave, a matron, a vestal.

A complete encyclopedia seen from the women's point of view. Really, I couldn't have asked for better. The first volume of a series to absolutely have.

Questo è un periodo di letture a tema Philip Roth & derivati. Il che vuol dire, Philip Roth stesso; il romanzo molto pubblicizzato perchè scritto da una autrice che ai tempi ebbe una relazione amorosa con lui, e la prima parte del romanzo parla, vedi un po' te le coincidenze della vita, di una ragazza che ha una relazione con uno scrittore molto più grande di lei e già famoso; giovane autore americano ebreo.
Non so se ci sarà una quarta puntata, intanto parliamo del giovane autore derivato. Che proprio uno sconosciuto non è, visto che è Jonathan Safran Foer.
Eccomi è la risposta di Abramo a Dio, nel momento in cui gli viene chiesto di sacrificare il figlio Isacco. Come è possibile crescere e proteggere un figlio, e insieme accettare la richiesta di Dio? E per una famiglia normale, come è possibile proteggere un figlio e allo stesso tempo accettare la vita che abbiamo? E' un romanzo su una famiglia ebrea a Washington DC, i Bloch. Julia e Jacob, i genitori, i tre figli maschi di cui il primogenito, Sam, sta per celebrare il suo bar mitzvah. Una normale famiglia ebrea, che se non fosse per i mille rimandi sarebbe una famiglia uguale a tante altre, alle prese con le crisi, grandi e piccole. Sullo sfondo, l'elemento di maggiore invenzione del libro, un terremoto che si scatena sul Medio Oriente e che causa un'incredibile crisi internazionale. Come influirà questa crisi sulla famiglia Bloch già in crisi?
Era probabilmente il primo romanzo che abbia mai letto di Foer, e devo dire che l'ho molto apprezzato. Un certo umorismo che aveva anche Roth, una raffigurazione psicologica dei personaggi incredibile, grande capacità di muoversi in spazi temporali molto ampi senza far perdere la traiettoria al lettore.
Insomma, devo dire che questa narrativa ebrea mi piace parecchio e mi ci ritrovo. E non so bene quanto durerà questo periodo Roth&co. Forse non sarà un continuo come ora, ma di sicuro durerà un bel po'.

Jonathan Safran Foer
Eccomi
Guanda
MLOL

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This is a period of Philip Roth-themed readings. Which means, Philip Roth himself; the much publicized novel because written by an author who at the time had a love affair with him, and the first part of the novel speaks, you see a bit the coincidences of life, a girl who has a relationship with an older writer and already famous; young Jewish American author.
I do not know if there will be a fourth episode, while we talk about the young derivative author. He's definitely not an unknown, since it is Jonathan Safran Foer.
Here I am is Abraham's answer to God, when he is asked to sacrifice his son Isaac. How is it possible to grow and protect a child, and at the same time accept God's request? And for a normal family, how is it possible to protect a child and at the same time accept the life we ??have? It's a novel about a Jewish family in Washington DC, the Bloch's. Julia and Jacob, the parents, the three sons whose first-born, Sam, is about to celebrate his bar mitzvah. A normal Jewish family, if not for the thousand references would be a family like many others, dealing with crises, large and small. In the background, the element of greatest invention of the book, an earthquake that breaks out on the Middle East and causes an incredible international crisis. How will this crisis affect the Bloch family already in crisis?
It was probably the first novel I've ever read of Foer, and I must say that I greatly appreciated it. A certain humor that also had Roth, a psychological representation of the incredible characters, great ability to move in very large time spaces without losing the trajectory for the reader.
In short, I must say that I like this Jewish fiction a lot and I find myself there. And I do not know how long this period Roth & co will last. Maybe it will not be a continuous like now, but it will certainly last a long time.

Jonathan Safran Foer
Here I am

Ce ne fossero di più in giro di libri come questo! Paola Di Nicola, giudice penale, fa il punto su quella che è la situazione della giurisprudenza in Italia per quanto riguarda i pregiudizi di genere. E il quadro che ne è esce è terribilmente demoralizzante. L'Italia non è ancora un paese per donne. Sono ancora troppe le donne che non denunciano una violenza sessuale perchè sanno che non saranno credute, che saranno offese, che verrà messa in discussione qualunque cosa abbiano fatto e detto. Sono ancora tanti gli ostacoli che vengono posti di fronte a una donna che vuole denunciare, e spesso e volentieri sono frutto di pregiudizio. Quali sono i pregiudizi più grandi? Le donne viste come fragili, poco propense alla scienza, più adatte per lavori a contatto con le persone e lavori di cura, più interessante a argomenti leggeri, la casa, le persone. Mentre gli uomini sono più decisi, più adatti alla scienza, più interessati al denaro, al lavoro, allo sport. Possono sembrare fesserie, cose di poco conto, siamo tutti sicuri di esserne al riparo. Ma ne siamo davvero certi? Quante volte una madre che non vuole cedere di un millimetro nella propria carriera viene vista come una cattiva madre? E quante volte invece un uomo ambizioso viene visto come una normale, anzi un pregio? Uno degli esempi che fa l'autrice mi è rimasto molto impresso. Il significato nascosto dietro le parole "matrimonio" e "patrimonio". Entrambi contengono il lemma "munus", dovere, uniti a pater e mater, il padre e la madre. Quindi, il patrimonio è dovere del padre, l'accumulare potere e denaro; il matrimonio è dovere della madre, procreare, mantenere legata la famiglia. Doveri diversi per ruoli e poteri diversi. L'utilizzo di questi termini si sono sviluppati nel diritto romano. Cambiato molto? Non sembra.

In definitiva, vi consiglio di leggere questo libro. E' interessante, ricco di informazioni, di dati, di notizie accertate. E' appassionante, ricco di storie vere. E' coinvolgente, perchè l'autrice conosce bene la materia e sa raccontarla appassionando i lettori.
E soprattutto, è talmente vero quello che scrive che rendersi conto che siamo tutti impregnati di pregiudizi e che lo è pure la giurisprudenza, che ci riempie di una certa irritazione e di voglia di cambiamento in meglio.

Che ogni persona, sia le donne sia gli uomini, possano leggere questo libro e da lì cercare tutti di migliorarci.

Paola Di Nicola
La mia parola contro la sua
Harper Collins
Euro 17,50

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I would love to have more books like this in the bookstores! Paola Di Nicola, criminal judge, takes stock of what is the situation of the law in Italy with regard to gender bias. And the picture that comes out of it is terribly demoralizing. Italy is not yet a country for women. There are still too many women who do not report sexual violence because they know they will not be believed, they will be offended, that whatever they have done and said will be questioned. There are still many obstacles that are placed in front of a woman who wants to report, and often they are the result of prejudice. What are the biggest prejudices? Women seen as fragile, unwilling to science, more suited to work in contact with people and nursing jobs, more interesting to light subjects, the home, people. While men are more determined, more suited to science, more interested in money, work and sport. They may seem like crap, unimportant things, we are all sure to be safe. But are we really sure? How many times a mother who does not want to give an inch in her career is seen as a bad mother? And how many times instead an ambitious man is seen as a normal, indeed a merit? One of the examples that makes the author remained very impressed. The meaning hidden behind the words "marriage" and "heritage" in Latin. Both contain the lemma "munus", duty, together with pater and mater, the father and the mother. Thus, heritage is the duty of the father, the accumulation of power and money; marriage is the duty of the mother, to procreate, to keep the family linked. Different duties for different roles and powers. The use of these terms have developed in Roman law. Changed a lot? It does not seem.

Ultimately, I recommend you to read this book. It is interesting, rich in information, data, and verified news. It is exciting, full of true stories. It is engaging, because the author knows the subject well and knows how to tell it thrilling the readers.
And above all, it is so true what she writes that to realize that we are all impregnated with prejudices and that it is also jurisprudence, it fills us with a certain irritation and desire for change for the better.

That every person, both women and men, can read this book and from there try to improve us all.

Paola Di Nicola
My word against his

Lo ammetto, come tanti altri ho cominciato questo libro spinta dalla campagna pubblicitaria che, più che a guardare il libro, spingeva sul fatto che Lisa Halliday da giovane editor ha avuto una storia niente po' po' di meno che con Philip Roth, e la prima parte del libro narra, caso strano, della storia di una giovane editor con un ormai affermato scrittore di mezza età.
Essendo in pieno trip da Philip Roth, ho iniziato a leggerlo.
La prima parte, devo essere sincera, è quella che mi è piaciuta di meno, con questa strana storia, davvero molto asimmetrica, tra i due. La seconda parte, la storia di Amar, bloccato all'aeroporto di Heathrow per degli accertamenti al controllo passaporti, è molto migliore, si legge piacevolmente, è interessante perchè si scopre tutto il passato di Amar, le vicende di persona con due passaporti, uno americano e uno Iracheno, altra asimmetria in cosa vuol dire averne uno e avere l'altro. La terza parte è un'intervista a Ezra, il Philip Roth della prima parte, in cui scopriamo di più della sua vita, che ha due figli segreti, che ha vinto il premio Nobel, che continua a fare il cretino con le donne. La chiave di tutto, o almeno quella che credo di aver capito, è capire cosa lega queste storie. Devo dire che ci ho messo un po' a capirlo anche io e sinceramente non mi sembra così asimmetrico...
Il libro comunque non lo boccio interamente perchè è scritto bene, è bello soprattutto nella seconda parte.
Per quanto riguarda Philip Roth... non amo mai quando escono libri sulla vita privata di scrittori, dopo la loro morte. Non mi sembra per niente corretto nei loro confronti, ancora di più quando la relazione viene usata per fare pubblicità a un libro che altrimenti non avrebbe avuto tutta questa risonanza. Mi chiedo cosa ne avrebbe pensato il protagonista in questione. Del resto, penso al libro letto anche di recente su Doris Lessing, della scrittrice che era stata accolta in casa da lei e che si lamentava che la Lessing scrivesse di lei nei suoi libri e poi aveva fatto lo stesso, pure dopo morta e anche se espressamente dichiarato che non avrebbe voluto che scrivesse un libro su di lei. Insomma, diciamo che certe cose si possono ben evitare.
A questo punto non so bene se consigliarvelo oppure no... fate un po' come vi pare!

Lisa Halliday
Asymmetry
Simon & Schuster

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I admit it, like many others I started this book driven by the advertising campaign that, rather than looking at the book, pushed on the fact that Lisa Halliday when she was a young editor has had a love story with Philip Roth, and the the first part of the book tells, of course, the love story of a young editor with a well-established middle-aged writer.
Being in a full mental obsession with Philip Roth, I started reading it.
The first part, I must be honest, is the one I liked the least, with this strange story, very very asymmetric, between the two. The second part, the story of Amar, stuck at Heathrow airport for checks on passport control, is much better, we read pleasantly, it is interesting because you discover all the past of Amar, the stories of a person with two passports, one American and an Iraqi, another asymmetry in what it means to have one and have the other. The third part is an interview with Ezra, the Philip Roth of the first part, in which we discover more of his life, which has two secret children, who won the Nobel Prize, that he continues to make the fool with women. The key to everything, or at least what I believe I have understood, is to understand what binds these stories. I must say that it took me a while to understand it too and I honestly do not seem so asymmetric...
The book, however, I don't dismiss it entirely because it is well written, it is beautiful especially in the second part.
As for Philip Roth... I never love when books about the private life of writers come out, after their death. It does not seem at all correct to them, even more so when the report is used to advertise a book that otherwise would not have had all this resonance. I wonder what the protagonist in question would have thought about it. After all, I think of the book I read recently about Doris Lessing, the writer who had been welcomed into her home and who complained that Lessing wrote about her in her books and then did the same, even after she died and though expressly stated that she would not have wanted a book about her. In short, let's say that certain things can be avoided.
At this point I do not know whether to recommend it or not ... do a little as you like!

Lisa Halliday
Asymmetry

Colpevolmente in ritardo di un giorno rispetto alla mia solita tabella di marcia, ecco finalmente qui il bottino del mese di Febbraio. Mese breve e molto impegnato, quindi poche letture. Ma belle letture, i tre libri che ho letto sono tutti e tre molto interessanti, raccontando la vita contemporanea in modo intelligente, completo e ironico.
Ho preso molti libri della biblioteca, e spero di riuscire a farli finire tutti nelle letture di marzo, e abdicando al mio solito buon proposito di far abbassare almeno di un po' la pila di libri che mi aspetta. Complice anche il fatto che sta arrivando la primavera, chissà che non riesca a prendere tutto con un po' più di calma e passare più tempo a leggere... ma questo lo dico piano per evitare sorprese non gradite!
Buon Marzo di letture a tutti!

LIBRI LETTI

Sally Rooney - Normal People
Jonathan Coe - Middle England
Alessandro Baricco - The Game

LIBRI COMPRATI

Alba de Cespedes - Prima e dopo
Mary Wollstonecraft - Sui diritti delle donne
Elena Ferrante - L'amore molesto
Marion Zimmer Bradley - La donna del falco

LIBRI REGALATI

Gabriele D'Annunzio - Di me a me stessa

LIBRI PRESI IN BIBLIOTECA

Mirella Santamato - Quando Troia era solo una città
Alberto Angela - San Pietro
Maria Giuseppina Muzzarelli - A capo coperto
The Passenger - Islanda
Francesco Piccolo - L'animale che mi porto dentro
Siri Hustvedt - La donna che trema

Tutti i libri del mese: Febbraio 2019

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sabato 2 marzo 2019