dicembre 2018

Non voglio scrivere qui di un capitolo così importante della mia vita, cercherò di fare una recensione il più possibile impersonale. Ma questo libro è il libro più personale per me che la De Beauvoir avrebbe mai potuto scrivere.
E' il diario in prima persona dell'ultimo periodo di vita della madre della scrittrice. Dopo quella che inizialmente sembrava una caduta e una frattura, si scopre essere affetta da un cancro all'intestino con una aspettativa di vita molto breve. Ed ecco quindi che il mondo delle due sorelle De Beauvoir si restringe all'ospedale, ai contatti con i medici e le infermiere.
Simone riporta i suoi pensieri, racconta la vita della madre nel rapporto con il padre, ma soprattutto le dinamiche di un rapporto madre-figlia. E una figlia di fronte alla malattia e alla morte della madre.
Ho detto prima che questo è un libro molto personale per me. Perchè è come se Simone avesse raccontato i miei pensieri. Mi sono ritrovata totalmente in lei. Lei, nel suo stile magnifico, mi ha raccontata a me stessa.
Il libro più sincero e vero che abbia mai letto.
Scusate se non sono riuscita a essere impersonale. Ma mi è impossibile.

Simone de Beauvoir
Una morte dolcissima
Einaudi
Euro 10

*****************************************************************************
I do not want to write here of such an important chapter of my life, I will try to make a review as impersonal as possible. But this book is the most personal book for me that De Beauvoir could have ever written.
It is the first person diary of the last period of the writer's mother's life. After what initially looked like a fall and a fracture, it turns out to be suffering from a bowel cancer with a very short life expectancy. And so the world of the two De Beauvoir sisters narrows at the hospital, contacts with doctors and nurses.
Simone reports his thoughts, tells the life of the mother in the relationship with his father, but above all the dynamics of a mother-daughter relationship. And a daughter in the face of illness and the death of her mother.
I said before that this is a very personal book for me. Because it's as if Simone had told my thoughts. I found myself totally in her. She, in her magnificent style, told me about myself.
The most sincere and true book I have ever read.
Sorry if I could not be impersonal. But it is impossible for me.

Simone de Beauvoir
A very sweet death

Il 26 dicembre del 1926 muore Rainer Maria Rilke, poeta, saggista e drammaturgo, considerato uno dei più importanti poeti in lingua tedesca.

Dopo una vita di viaggi, di letteratura, di attivismo politico attraverso le sue opere, negli ultimi Rilke deve necessariamente fermarsi. Dal 1923 la malattia e i dolori all'intestino iniziarono a farsi sentire, rendendo indispensabili frequenti ricoveri presso i sanatori. Le ultime analisi di quell'anno non rivelavano anomalie ma il poeta sente il suo corpo sempre più stanco e debole.

Tra un ricovero e una visita medica, comunque, riesce il tempo per qualche breve viaggio tra la Svizzera e la Francia e la traduzione di opere francesi.

Alla fine del 1925 nuovi sintomi del suo male vengono scoperti, come dei noduli all'interno delle labbra che gli rendono difficile parlare. Il 27 ottobre, sentendosi sempre più malato, scrive il proprio testamento e l'epitaffio per la lapide. L'anno successivo i medici escluderanno che si tratti di cancro, e alla fine di novembre verrà finalmente fatta una diagnosi precisa, leucemia acuta. Il 29 dicembre, dopo un periodo di febbre alta e dolori, Rilke muore a 51 anni tra le braccia del suo dottore, nel sanatorio Valmont in Svizzera. Seguendo le sue disposizioni, verrà sepolto nel cimitero di Raron. Il suo epitaffio è:

Rose, oh reiner Widerspruch, Lust, Niemandes Schlaf zu sein unter soviel Lidern.


Fonte: Wikipedia - Rainer Maria Rilke
Rose, o pure contradiction, desire
to be no one's sleep beneath so many
lids.

Ormai si sarà capito che io non vado in biblioteca con la lista già pronta di quello che voglio, ma vado, vedo cosa c'è e poi decido a istinto.
Questo libro è stato il frutto di una combinazione tra ragione e istinto, in quanto l'ho preso perchè di questo tema, come credo molti altri, so davvero poco. Sappiamo bene o male cosa sta succedendo ma non abbiamo le basi per capirlo. E siccome non ho alcuna intenzione di farmi indottrinare dal primo esperto trovato su Internet, ho deciso di imparare.
Ovviamente, questo libro non farà di voi degli esperti di politica del Medio Oriente. E' un libro di base, con nozioni spiegate chiaramente su quali siano le correnti dell'Islam, sul mondo "arabo", concetto che vuol dire molte cose, sul rapporto con l'Occidente e soprattutto su dove e come il fondamentalismo abbia trovato spazio per crescere e svilupparsi.
E' un libro molto interessante, con spiegazioni chiare e schematiche. E' esattamente il tipo di libro che stavo cercando per capire meglio questo argomento.

Boualem Sansal
Nel nome di Allah
Neri Pozza
Euro 15

****************************************************************************
By now it will be understood that I don't go to the library with a list of what I want, but I go, I see what there is and then I decide instinctively.
This book was the result of a combination of reason and instinct, because I took it because about this theme, as I believe many others, I know very little. We know well or not what is happening but we haven't the basics to understand it. And since I have no intention of being indoctrinated by the first expert found on the Internet, I decided to learn.
Obviously, this book will not make you a Middle East political experts. It is a basic book, with notions clearly explained about the currents of Islam, the "Arab" world, a concept that means many things, on the relationship with the West and above all on where and how fundamentalism has found space to grow and develop.
It is a very interesting book, with clear and schematic explanations. It is exactly the kind of book I was looking for to better understand this topic.

Boualem Sansal
In the name of Allah

Questo romanzo affronta un tema molto importante, difficile, come quello di spiegare come una persona possa diventare un/una terrorista, attraverso la figura di Alice Mellings. Nata e cresciuta in una famiglia della upper middle class inglese, il padre proprietario di una tipografia e di una cartoleria di buon successo, casa grande ad Hampstead, una vita fatta di nessuna mancanza finanziaria e di tante feste dove tanto si mangiava e si beveva. Una volta diventata grande e passato il tempo dell'età dell'oro, i genitori si separano, per un periodo Alice insieme al fidanzato Jasper vive con la madre nella grande casa fino al momento in cui le incomprensioni si fanno insostenibili e la coppia si trasferisce in una casa occupata.
E' qui che li troviamo nelle prime pagine. Dalle prime ore trascorse nella casa Alice, brava ragazza, brava organizzatrice, si dedica a sistemare la casa, non solo rivolgendosi alla società della luce e del gas, ma anche esteticamente con tavoli, tappeti e tende.
C'è un dettaglio che rende Alice un personaggio interessante e allo stesso tempo insopportabile. La sua ipocrisia di fondo, il fatto di sentirsi comunista, di combattere per un mondo migliore, dove tutti quelli come lei e che non aderiscono a un certo credo, sono dei fascisti. Inclusi i suoi stessi genitori, dai quali però pretende soldi per la sua vita nella comune, non si fa scrupolo di rubargliene, li usa per i suoi scopi e insieme ne rimpiange lo stile di vita precedente. A parole è comunista, nei fatti è una bambina.
I genitori, forse anche per la maggiore esperienza di vita, sono il lato più razionale. Hanno viziato la loro figlia e si trovano a doverle spiegare, senza riuscirci, che la vita è fatta di responsabilità, che non si può prendere tutto quello che si desidera, fregandosene degli altri e usandoli solo per i propri scopi. Alice è brava a organizzarsi, con i soldi che prende dagli altri, dalla sua famiglia, dai suoi genitori.
A un certo punto del libro, verso l'inizio, mi chiedevo come fosse possibile che Alice stesse con uno come Jasper... e poi capisci che Jasper la usa come Alice è abituata a usare gli altri, interessandosene solo quando gli serve.
Doris Lessing ha scritto un libro magnifico, da cui è impossibile staccarsi, su un personaggio vero, con tutti i suoi difetti, un personaggio che comprende perfettamente gli altri ma non capisce se stessa e i propri difetti, anche quando glieli si spiegano chiaramente.
Immagino che Alice sia in parte disegnata sulle esperienze di vita della Lessing stessa, e che Dorothy sia il punto di vista della scrittrice più matura, più avanti con l'esperienza.

Doris Lessing
La brava terrorista
Feltrinelli
Euro 8,50

*****************************************************************************
This novel deals with a very important, difficult topic, such as explaining how a person can become a terrorist, through the figure of Alice Mellings. Born and raised in a family of the English upper middle class, the father is the owner of a successful typography and a stationery shop, big house in Hampstead, a life made of no financial lack and many parties where so much was eaten and drunk. Once the time of the golden age has last and the parents are separated, for a while Alice together with her boyfriend Jasper lives with her mother in the big house until the moment when the incomprehensions become unsustainable and the couple moves in a squat.
It is here that we find them in the first pages. From the first hours spent in the house Alice, good girl, good organizer, dedicated herself to arranging the house, not only addressing the light and gas company, but also aesthetically with tables, carpets and curtains.
There is a detail that makes Alice an interesting and at the same time unbearable character. Her basic hypocrisy, the fact of feeling communist, of fighting for a better world, where all those like her and who do not adhere to a certain system of beliefs, are fascists. Including her own parents, from whom she claims money for her life in the commune, she does not scruple about stealing it, uses it for her purposes and together regrets her previous lifestyle. In words she is a communist, in fact she is a child.
Parents, perhaps also because of the greater experience of life, are the most rational side. They have spoiled their daughter and are having to explain to her, without success, that life is made of responsibility, that you cannot take everything you want, caring about others and using them only for their own purposes. Alice is good at organizing herself, with the money she gets from others, her family, her parents.
At some point in the book, towards the beginning, I wondered how it was possible that Alice was with someone like Jasper... and then you realize that Jasper uses her as Alice is used to using others, only interested in when she needs them.
Doris Lessing has written a magnificent book, from which it is impossible to detach, based on a true character, with all her faults, a character who perfectly understands the others but does not understand herself and her own faults, even when they are clearly explained.
I imagine that Alice is in part drawn on Lessing's life experiences, and that Dorothy is the point of view of the more mature writer, later on with experience.

Doris Lessing
The Good Terrorist

Ero interessata al tema depressione e volevo affrontarlo, pensando di iniziarlo con un romanzo, credendo che fosse il più abbordabile come primo impatto.
In realtà, questo della Vinci è il racconto di vicende personali, che hanno toccato l'autrice in prima persona. La sua battaglia contro la depressione, i sintomi, i modi di uscirne, tra il lettino della psicoanalista e del chirurgo estetico. E soprattutto, i nodi personali da sciogliere, l'accettazione della perdita, di essere umani che falliscono, che vivono e che cadono.
Un libro molto personale, molto duro, estremamente sincero.
Come primo approccio credo di aver scelto quello giusto.
Non è un libro difficile da leggere nel senso stilistico del termine, perchè non usa mai termini troppo tecnici. E' più un racconto della sua vita e di come l'ha affrontato. Ma è un libro difficile da leggere per l'importanza e la delicatezza dei materiali trattati.

Simona Vinci
Parla, mia paura
Einaudi
Euro 13

*******************************************************************************
I was interested in the topic of depression and I wanted to tackle it, thinking of starting it with a novel, believing it was the most affordable as a first impact.
In reality, this by Vinci is the story of personal events, which touched the author in the first person. Her battle against depression, the symptoms, the ways of getting out of it, between the couch of the psychoanalyst and the cosmetic surgeon. And above all, the personal nodes to dissolve, the acceptance of loss, of being humans who fail, who live and fall.
A very personal book, very hard, extremely sincere.
As a first approach I think I have chosen the right one.
It is not a difficult book to read in the stylistic sense of the term, because it never uses too technical terms. It is more a story of her life and of how she has faced it. But it is a difficult book to read due to the importance and the delicacy of the subjects.

Simona Vinci
Speak, my fear

L'euforia del titolo, anzi, Euphoria, è quella che prova un antropologo quando si trova a studiare una società e arriva quel momento preciso, in cui l'antropologo sente quel mondo interamente suo. Poi magari c'è la delusione del rendersi conto che due mesi non bastano per capire completamente, ma quel momento di pura gioia, di esaltazione, di senso di comprensione, quella è l'euforia.
E sono sicura che i modelli dei protagonisti di questa storia, l'euforia l'abbiano provata varie volte. Nell, Fen e Bankson in realtà sono Margaret Mead, il marito Reo Fortune e Gregory Bateson, descritti in modo romanzato nel periodo che passarono insieme in Nuova Guinea a studiare le tribù del luogo.
Da persona che ha studiato e si è appassionata all'antropologia nel periodo universitario, e a cui dedicai la mia tesi di laurea, questo libro mi è piaciuto molto. Perchè, sebbene in parte, riporta un pezzo di vita di una delle più grandi antropologhe, e racconta la vita degli antropologi in generale. Il metodo di studio, l'avvicinarsi a una tribù senza preconcetti, lo studio, a volte anche l'essere subdoli che ci vuole per arrivare al risultato.
E l'atteggiamento che ognuno dei tre ha nei confronti della materia si rispecchia nella loro vita privata, dove piano piano cresce l'attrazione tra Nell e Bankson (e nella vita vera, tra Mead e Bateson), attrazione non solo fisica ma anche e soprattutto mentale, e Fen, il marito geloso e violento, si fa più aggressivo anche nel suo lavoro.
Bellissimo libro, molto interessante sia dal punto di vista antropologico sia per la storia personale dei tre protagonisti.

Lily King
Euphoria
Ebook
Kobo

******************************************************************************
The Euphoria of the title is what an anthropologist feels when studying a society and that precise moment arrives, in which the anthropologist feels that world entirely its own. Then maybe there is the disappointment of realizing that two months are not enough to understand completely, but that moment of pure joy, exaltation, a sense of understanding, that is euphoria.
And I'm sure the models of the protagonists of this story, have tried the euphoria several times. Nell, Fen and Bankson are actually Margaret Mead, her husband Reo Fortune and Gregory Bateson, described in a fictional way in the period they spent together in New Guinea to study the tribes of the place.
As a person who studied and became interested in anthropology in my university time, and to whom I dedicated my degree thesis, I loved this book. Because, although in part, it brings back a piece of life of one of the greatest anthropologists, and tells the life of anthropologists in general. The method of study, the approach to a tribe without preconceptions, sometimes even being deceitful takes to get to the result.
And the attitude that each of the three has towards the matter is reflected in their private life, where the attraction between Nell and Bankson grows (and in real life, between Mead and Bateson), attraction not only physical but also and especially mental, and Fen, the jealous and violent husband, becomes more aggressive even in his work.
Beautiful book, very interesting both from the anthropological point of view and for the personal story of the three protagonists.

Lily King
Euphoria

Questo è un romanzo che con me ha avuto molte seconde opportunità.
Inizialmente, l'avevo visto sugli scaffali della biblioteca, l'avevo preso in mano ma non mi aveva convinto la solita storia dell'ossessione amorosa. Sono un po' stufa di amori sbagliati, nella mia vita o almeno nelle mie letture, volevo qualcosa da cui imparare, da cui migliorare.
La volta dopo, forse più malleabile, l'ho preso.
Quando l'ho cominciato, evidentemente avevo ripreso lo stesso stato d'animo che avevo la prima volta che l'avevo visto. A circa pagina 50 ho anche detto basta, e l'ho abbandonato accanto a me sul divano. Poi però, tempo cinque minuti, l'ho ripreso e mi sono detta che era giusto dargli una seconda opportunità.
Alla fine l'ho finito, e temo che non ci sarà spazio per un ripensamento nello scrivere la recensione. Perchè verba volant, scripta manent, e se per quanto scritto nell'etere infinito di Interner, la recensione rimarrà. Potrò cambiare idea, chissà, un giorno, ma questo rimarrà.
Parto dal punto di vista stilistico, che è probabilmente quello su cui sono sicura al 100%.
La signora Pezzali scrive davvero bene, il suo raccontare è elegante, viene voglia di continuare a leggere solo per godere di questa bellezza. E questo è anche uno dei motivi per cui sono andata avanti, l'altro ovviamente è sapere come va a finire.
La storia. Beh, direi che sta tutto in ossessione amorosa. Giulia fa, disfa, chiama per dire niente, manda 60 messaggi al giorno, scrive poemi omerici che poi non spedisce. A un certo punto la frase "Ero sicura che sarebbe venuto, non avrebbe rinunciato mai a me", dice moltissimo di lei. Non dirò poi cosa succede, se lui arriva o meno, ma quando incontro un personaggio, uomo o donna che sia, che dice una cosa del genere, io spero sempre che l'altro non arrivi, che lo rimetta al suo posto, in questo suo delirante credere che chiunque viva e si disperi per loro. Nei romanzi in genere non succede quasi mai, ma io continuo a sperare.
Del resto, però, tutti noi siamo stati giovani, e il 99% della popolazione ama credersi il protagonista di un romanzo d'amore, creandosi legami con persone inaccessibili, o che sono lì giusto per una scopata, la cui inaccessibilità li rende, non si sa per quale strano artificio, incredibilmente attraenti e oggetto di follia.
Tutto si spiega comunque in una frase della madre alla protagonista, che le dice, non proprio testuali parole "dovresti farti qualche amico in più".
Ecco.
Insomma, ho dato tre stelle per la scrittura e perchè comunque nella follia amorosa bene o male ci siamo passati tutti. Ma i due protagonisti sono le due stelline che mancano per raggiungere il pieno voto.

Letizia Pezzali
Lealtà
Einaudi
Euro 17

*******************************************************************************
This is a novel that has had many second chances with me.
Initially, I had seen it on the shelves of the library, I had picked it up but the usual story of the love obsession had not convinced me. I am a bit fed up with bad love, in my life or at least in my reading, I wanted something to learn from, to improve.
The next time, perhaps more malleable, I got it.
When I started it, I evidently resumed the same state of mind that I had the first time I had seen it. About page 50 I also said enough, and I left it beside me on the couch. But then, five minutes, I took it back and I told myself it was right to give it a second chance.
In the end I finished it, and I'm afraid there will be no room for a rethink in writing the review. Because verba volant, scripta manent, and if for what is written in the infinite ether of Internet, the review will remain. I will be able to change my mind, who knows, one day, but this will remain.
I'm starting from a stylistic point of view, which is probably the one I'm 100% sure about.
Mrs. Pezzali writes really well, her story is elegant, you want to continue reading just to enjoy this beauty. And this is also one of the reasons why I went ahead, the other one of course is to know how it ends.
The story. Well, I would say that everything is in love obsession. Giulia does, undoes, calls to say nothing, sends 60 messages a day, writes Homeric poems that then are not even send. At one point, the phrase "I was sure he would come, he would never give up on me", it says a lot about her. I will not say what happens, if he arrives or not, but when I meet a character, man or woman who is, that says something like that, I always hope that the other does not arrive, that he/she puts him/her back in his/her place, in its delirious of believing that anyone lives and despairs for them. In novels it usually happens almost never, but I continue to hope.
After all, however, we have all been young, and 99% of the population likes to believe themselves to be the protagonist of a romance, creating bonds with inaccessible people or that are there just for a fuck, whose inaccessibility makes them, not one knows for what strange artifice, incredibly attractive and object of madness.
However, everything is explained in a sentence of the mother to the protagonist, who tells her, not exactly the words "you should make some more friends".
Here it is.
In short, I gave three stars for writing and because anyway in the madness of love, good or bad we all passed. But the two protagonists are the two stars that are missing to reach the full vote.

Letizia Pezzali
Loyalty

Letizia Pezzali - Lealtà

Posted on

mercoledì 12 dicembre 2018

In caso qualcuno sia arrivato a questa recensione da Goodreads, e abbia visto l'arco temporale di lettura, si potrebbe fare qualche domanda. Sì, perchè aver avuto bisogno dal 5 agosto al 10 ottobre, qualche dubbio lo mette!
In realtà, ho letto la prefazione il 5 agosto, poi presa in altre letture l'ho messo in pausa, per poi riprenderlo e leggerlo durante una molta piovosa giornata autunnale.
Il volume comprende 15 piccoli interventi di altrettanti scrittori, che riguardano altrettante librerie sparse in giro per il mondo. Da Washington DC a Nairobi, dalla Cina alla Danimarca, c'è davvero di che spaziare.
Tante storie, di librerie accoglienti e altre da cui si viene cacciati, di librai burberi o gentili ma sempre pronti a consigliare il libro che cambierà la vita.
Per chi come me, ha sempre considerato le librerie dei luoghi dove niente di male ti può succedere, e anzi, più le si frequenta e meglio è, un toccasana.
Grazie a questo libro, ho scoperto una cosa che mi ha molto interessata: nei tempi antichi dell'impero Ottomano, nelle prime pagine dei manoscritti, veniva scritta in inchiostro velenoso una preghiera a Kebikec, un djinn (praticamente un genio), in cui gli si chiedeva di preservare la carta dalla distruzione operata dal tempo e dai vermi. La bellezza!
Probabilmente solo per questa ultima notizia avrei amato questo libro, e non solo per il viaggio che mi ha fatto fare tra i ricordi e le librerie di tutto il mondo. Bellissimo.

Henry Hitchings
Andar per libri. Il mondo in 15 librerie
Bompiani
Ebook
Kobo

*****************************************************************************
In case anyone arrived at this review from Goodreads, and saw the reading span, one could have a few questions. Yes, because I needed from 5 August to 10 October, raise some doubts!
In fact, I've read the preface on August 5th, then taken in other readings I've paused it, and then resume it and read it during a rainy autumn day.
The volume includes 15 small interventions by as many writers, about as many bookstores scattered around the world. From Washington DC to Nairobi, from China to Denmark, there really is plenty to do.
So many stories, of cozy bookstores and other from which you are driven out, gruff or gentle booksellers but always ready to recommend the book that will change your life.
For those like me, who has always considered the bookstores and libraries as places where nothing bad can happen to you, and indeed, the more you attend and the better, a panacea.
Thanks to this book, I discovered something that interested me very much: in the ancient times of the Ottoman Empire, in the first pages of the manuscripts, a prayer was written in poison ink to Kebikec, a djinn (practically a genius), in which he was asked to preserve the paper from the destruction done by time and worms. The beauty!
Probably only for this latest news I would have loved this book, and not only for the journey between the memories and bookstores around the world. Beautiful.

Henry Hitchings
Going for books. The world in 15 bookstores

Letto in una serata di tante risate e qualche lacrima. Perchè questo libro è un po' un insieme di entrambe le cose.
Francesco Abate, trapiantato, ci racconta di una gita fatta in torpedone con un gruppo di trapiantati e le loro famiglie, direzione Bosa. Abate, o come chiamato nel libro, Checco, non è proprio felicissimo all'idea ma viene costretto. Il viaggio, seppure quella che sembra una semplice gita, finisce per essere un viaggio della speranza, in quanto i partecipanti hanno tutti, chi più chi meno, acciacchi, esigenze impellenti, farmaci da prendere, regole da rispettare... e ognuno ovviamente con le proprie personalità molto spiccate. La loro è una seconda vita, e la vogliono vivere giustamente fino in fondo!
C'è spazio per tantissime risate, le battute in sardo sono probabilmente quelle che mi hanno fatto più ridere, perchè era cosa di casa!
Ma ci sono stati anche dei momenti più seri, giustamente, momenti in cui mi sono quasi commossa. Il ricordo di chi ha donato i propri organi perchè la vita di qualcun altro possa andare avanti e la tenerezza con cui Francesco Abate ne parla sono sentimenti preziosi e che è giusto rimangano sempre. Come è giusto andare avanti, vivere sempre intensamente perchè la vita, prima e seconda che sia, è sempre un dono prezioso e da non sprecare.
Un libro da leggere, per sorridere e per riflettere.

Francesco Abate
Torpedone Trapiantati
Einaudi
Euro 15

*****************************************************************************
Read in an evening of many laughters and a few tears. Because this book is a bit of a combination of both.
Francesco Abate, transplanted, tells us about a bus trip with a group of transplanted and their families, direction Bosa. Abate, or as he is called in the book, Checco, is not really happy at the idea but forced. The journey, even if what seems like a simple trip, ends up being a journey of hope, because the participants have all, some more than others, aches and pains, urgent needs, drugs to be taken, rules to be respected... and everyone obviously with their very strong personalities. Theirs is a second life, and they want to live rightly to the end!
There is room for lots of laughter, the Sardinian jokes are probably the ones that made me laugh, because it was home!
But there were also some more serious moments, rightly, moments when I almost moved. The memory of those who donated their organs because the life of someone else can go on and the tenderness with which Francesco Abate talks about them are precious feelings and that it is always right to remain. How it is right to go on, always live intensely because life, first and second that it is, is always a precious gift and not to waste.
A book to read, to smile and to reflect.

Francesco Abate
Transplanted Bus

Scrittore e drammaturgo francese, maestro del romanzo storico grazie a capolavori come Il Conte di Montecristo e i Tre Moschettieri, muore il 5 dicembre del 1870 Alexandre Dumas (padre).

L'ultima decina d'anni di vita dello scrittore furono passati spesso in viaggio: lo scrittore infatti, già famoso per l'uscita dei suoi romanzi più famosi, viaggiò in lungo e in largo per l'Europa. Addirittura, nel 1860 raggiunse Garibaldi partito con la Spedizione dei Mille, fornendogli armi, munizioni e camicie rosse. Dello stesso divenne poi amico e addirittura gli vennero affidati lavori di fondazione del giornale garibaldino "Indipendente" e nel periodo che trascorse nel sud Italia scrisse un'importante storia dei Borboni.
Tra il 1865 e il 1867 viaggiò attraverso Austria, Ungheria, Italia e Germania.
Nel 1870 una malattia vascolare lo lascia semiparalizzato e lo scrittore si trasferisce nella villa del figlio Alexandre Dumas (l'autore del La Signora delle Camelie) a Puys, vicino a Dieppe. Qui inizia a scrivere un ultimo romanzo, che avrebbe dovuto completare la trilogia iniziata con La Regina Margot e i Tre Moschettieri.
Sebbene Alexandre Dumas avesse espresso le proprie volontà dicendo che sperava "di rientrare nella notte dell'avvenire nello stesso luogo dal quale sono uscito dalla vita del passato, in quell'affascinante cimitero (di Villers-Cotterets, sua città natale) che ha più l'aria di un'aiuola fiorita dove fare giocare i bambini che di un posto per far dormire i cadaveri", nel 2002 le sue ceneri vennero traslate nel Pantheon di Parigi, dove riposano tutti i grandi di Francia.


Fonte: Wikipedia - Alexandre Dumas (padre)

L'ultima dimora di... Alexandre Dumas padre

Posted on

mercoledì 5 dicembre 2018

Terzo dei racconti fuori serie di Murakami che ho letto, dopo Ranocchio salva Tokyo e L'assalto alle panetterie. Probabilmente è anche quello che mi è piaciuto di più. Da un giorno all'altro, senza un'apparente spiegazione, una donna con una vita normalissima, madre e moglie, non riesce più ad addormentarsi. Tutto intorno a lei non cambia, nessuno se ne accorge, e lei stessa non ha nessuna differenza fisica, non sente la stanchezza. Ma non riesce più a prendere sonno.
Quello che però succede è che non dormendo guarda con più attenzione la sua vita. Quella che prima era una vita di doveri, di moglie e madre per prima cosa, ora è una vita in cui finalmente c'è spazio per lei, per la sua curiosità. Riprende a leggere, si concede notti tutti per lei dove si dedica ai suoi libri e a qualche sfizio come il cognac e il cioccolato. Fa lunghissimi giri in macchina. Nelle ore in cui il mondo dorme, lei vive.
L'ho trovato il racconto più bello dell'autore, la giusta miscela di visionario e di reale. Le illustrazioni completano perfettamente il libro, bellissime e di grande impatto.
Il più bello tra i racconti fuori serie.

Haruki Murakami
Sonno
Einaudi
Ebook
MLOL

******************************************************************************
Third of the Murakami out of series stories I've read, after "SuperFrog saves Tokyo" and "The Second Bakery Attack". It's probably the one I liked most. From dau to day, without a manifest explanation, a woman with a normal life, mother and wife, can no longer fall asleep. Everything around her doesn't change, no one notices it, and she herself has no physical difference, she doesn't feel tired. But she can no longer sleep.
But what happens is that, not sleeping, she watches her life more closely. What was once a life of duties, as wife and mother first, now is a life in which there is finally space for her, for her curiosity. She goes back to reading, she grants nights all for her where she dedicates herself to her books and to some whims like cognac and chocolate. She takes long drives in the car. In the hours when the world sleeps, she lives.
I've found this one the best short story of the author, the right blend of visionary and real. The illustrations perfectly complement the book, beautiful and of great impact.
The most beautiful among the stories out of series.

Haruki Murakami
Sleep

Negli ultimi anni della sua vita, lo scrittore scozzese Robert Louis Stevenson era già famoso in patria grazie a capolavori come L'isola del tesoro e soprattutto il celeberrimo "Dottor Jekyll e Mr Hyde".
Nel 1887, dopo la morte del padre, torna in America dove il successo del Dottor Jekyll era stato enorme. Ma per motivi di salute deve prima ritirarsi nella stazione climatica di Saranac e poi, ispirato anche dai racconti delle avventure esotiche di Melville, con la famiglia partì per una crociera verso la Polinesia, Tahiti e le Hawaii.
La sua salute ne trae un incredibile giovamento e fu così che, dopo un'iniziale sosta a Honolulu, si trasferisce a Upolu, la principale isola delle Samoa, dove comprò 400 acri di terra dove stabilirsi. Visse qui fino alla morte, riverito dagli indigeni che lo chiamavano Tusitala "narratore di storie", e scrisse molte ballate e racconti. Viaggiò anche molto, esplorando le isole circostanti ed entrando spesso in contatto con le elitè del luogo, diventando anche amico della nipote del re delle Hawaii, la quale aveva ascendenze scozzesi.

Il 3 dicembre 1894, mentre parlava con la moglie e cercava di aprire una bottiglia di vino, esclamò "What's That?", chiese alla moglie se la sua faccia apparisse strana, e poi collassò. Morì dopo un paio di ore, probabilmente a causa di emorragia cerebrale. Aveva 44 anni. I Samoani vegliarono il suo corpo durante la notte e la mattina dopo lo portarono a spalla al vicino Monte Vaea, dove lo scrittore venne sepolto in un'altura da cui si poteva vedere il mare. Sulla tomba venne inciso l'epitaffio che lui stesso aveva scritto:

Under the wide and starry sky
Dig the grave and let me lie
Glad did I live and gladly die
And I laid me down with a will
This be the verse you grave for me
Here he lies where he longed to be
Home is the sailor, home from the sea
And the hunter home from the hill


Questo di Silvia Federici credo sia uno dei saggi più belli che abbia letto di recente. Non solo l'argomento è molto interessante, ma è trattato con un'incredibile ricerca storica, economica, politica e sociale, ed è scritto con uno stile molto scorrevole, un libro che ti cattura e che non puoi abbandonare.
Insomma, per quanto mi riguarda questo libro è perfetto.
La caccia alle streghe è un argomento che mi appassiona e mi interessa, e la trattazione qui proposta è eccellente.
Si ritrova un filo conduttore in molte delle persecuzioni di ogni tipo avvenute nella storia dell'uomo, usare il terrore e la tortura come mezzi per assoggettare un genere di persone per i propri scopi. Più andavo avanti nella lettura, più ritrovavo certi comportamenti umani che fanno parte dell'intera storia umana, anche di quella attuale. Sempre c'è stato un nemico da assoggettare e addomesticare, che siano le donne, i neri, gli ebrei, i diversi di ogni genere.
Un libro di grande interesse e grande valore, uno spunto di riflessione che impossibile non porti a un senso di rabbia pensando a quello che siamo stati e che è insito nel genere umano.
Perfetto.

Silvia Federici
Calibano e la strega
Mimesis
Euro 30

******************************************************************************
This one by Silvia Federici I think it is one of the most beautiful essays I have read recently. Not only is the topic very interesting, but it is treated with an incredible historical, economic, political and social research, and it is written in a very flowing style, a book that captures you and that you cannot abandon.
In short, for me this book is perfect.
Witch hunt is a subject that fascinates me and interests me, and the treatise here proposed is excellent.
There is a common thread in many of the persecutions of every kind in human history, using terror and torture as a way of subjecting a kind of people for their own purposes. The more I went on reading, the more I found certain human behaviors that are part of the whole human history, including the current one. There has always been an enemy to be subjected and tamed, be it women, blacks, Jews, the different of all kinds.
A book of great interest and great value, a food for thought that lead to a sense of anger thinking about what we have been and that it is inherent in the human race.
Perfect.

Silvia Federici
Caliban and the witch

Siamo praticamente alla fine dell'anno! Fare un riepilogo ti porta a pensare a come il tempo passa e domani... beh, domani, è primo dicembre! Ridendo e scherzando, mancano 25 giorni a Natale e 31 all'anno nuovo! Pensiamo ai libri, vah, meglio!
Questo mese ho clamorosamente mandato a quel paese ogni buon proposito di non comprare libri e mi sono parecchio divertita! In ogni caso, credo di aver scelto bene, sono tutti libri che ricomprerei molto volentieri perché sono stati tutti acquisti scelti e voluti.
Anche i libri letti potrei consigliarveli tutti perché sono di grande qualità e belle letture. Ho molte recensioni arretrate che devo ancora postare, quindi non so dirvi se appariranno a dicembre... quello di Ester Viola invece già comparso. dovrei decisamente essere più rigorosa e aggiornata con le recensioni che pubblico, lo metto tra i buoni propositi del Nuovo Anno!

E ora, sembra davvero strano a dirsi, ma ci risentiamo i primi giorni dell'anno con questa rubrica e per farci gli auguri!


Libri letti

Lily King - Euphoria
Michela Murgia - L'inferno è una buona memoria
Simona Vinci - Parla, mia paura
Ester Viola - Gli spaiati
Haruki Murakami - Sonno
William Shakespeare - La tempesta
Francesco Abate - Torpedone trapiantati
Jessica Fellowes - L'assassinio di Florence Nightingale Shore

Libri comprati

Philip Roth - Perchè scrivere?
William Shakespeare - La tempesta
Ester Viola - Gli spaiati
Mario Vargas Llosa - Avventure della ragazza cattiva
Pierluigi Serra - Sardegna misteriosa ed esoterica
Zadie Smith - NW
Mario Vargas Llosa - Il narratore ambulante
Arthur M. Schlesinger Jr - I mille giorni di John F. Kennedy

Libri regalati

Patrick McGrath - Follia

Libri presi in biblioteca

Simona Vinci - Parla, mia paura
Jessica Fellowes - L'assassinio di Florence Nightingale Shore
Francesco Abate - Torpedone trapiantati

Tutti i libri del mese: Novembre 2018

Posted on

sabato 1 dicembre 2018