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settembre 2017
Non è un romanzo, come ho pensato io. Ma è una sorta di manuale di autoaiuto, con tanti consigli per non soffrire più per amore e rafforzare la nostra autostima. Basta al voler apparire a tutti i costi giovani e alla moda, basta inseguire il successo fine a se stesso, basta farsi maltrattare o addirittura picchiare da coloro che dicono di amarci. Ogni tema è supportato da chiare analisi psicologiche e dai racconti di vita dell'autrice.
Scrittura molto piacevole e stile molto diretto e discorsivo, quasi una chiacchierata con un'amica esperta. I capitoli possono essere anche letti indipendentemente l'uno dall'altro e senza seguire l'ordine in cui sono messi, saltando a piacere da uno all'altro.
Niente di male. Se non fosse che in realtà il libro è molto lungo e a un certo punto pesante da continuare. E poi, detto francamente, non è che ci sia nessun consiglio mai sentito o che ti apra le porte della saggezza. Insomma, tutte cose abbastanza sentite e risentite.
Ecco perchè mi tengo lontana da questi manuali che promettono una vita più felice. Anche se fatto con piglio psicologico e tanto buon senso, come in questo caso. Ma dicono tutti sempre le stesse cose. Se esistesse davvero un manuale che funzioni, non saremmo ancora tutti con i nostri problemi e le nostre difficoltà nelle relazioni gli uni con gli altri. E, visto che questo libro è del 2005, evidentemente non è quello definitivo.
Lucìa Extebarrìa
Io non soffro per amore
Guanda
Euro 15
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I had never read anything about this author, and when I came across this volume in the library, I thought it might be a good start.
It's not a novel, as I thought. But it's a kind of self-help manual, with so many tips not to suffer more for love and to strengthen our self-esteem. Stop wanting to appear at all costs young and fashionable, stop pursuing the end in itself success, stop be maltreated or even beat by those who say they love us. Each theme is supported by clear psychological analyzes and author's life stories.
Very nice writing and very direct and discursive style, almost a chat with an experienced friend. The chapters can also be read independently of each other and without following the order in which they are placed, jumping from one another to another.
Nothing wrong. The only flaw is that the book is very long and at some point heavy to continue. And then, frankly, it is not that there is any advice ever heard or that opens the doors of wisdom. In short, all things heard and re-heard.
That's why I keep myself away from these books that promise a happier life. Even if it is done with a psychological and common sense, as in this case. But they always say the same things. If there really was a manual that worked, we would not be all still with our problems and our difficulties in dealing with each other. And, since this book is from 2005, it is obviously not the definitive one.
Lucìa Extebarrìa
I No Longer Suffer For Love
Lucìa Extebarrìa - Io non soffro per amore
Posted on
sabato 30 settembre 2017
Jacky Fleming ripercorre la storia delle donne, da quando sono apparse per la prima volta, molto dopo gli uomini, in quanto non se ne trova traccia nei libri di scuola. Del resto, Charles Darwin, che era un genio e aveva i capelli di genio, disse che le donne avevano un cervello piccolo e quindi non potevano pensare tanto come gli uomini.
Un libro divertentissimo, brillante, ferocemente sarcastico, con delle illustrazioni meravigliose.
E tra una risata e l'altra, rendersi conto che in fin dei conti le grandi menti geniali del passato non erano altro che degli emeriti cretini. Pur avendo delle barbe molto filosofiche e delle capigliature molto geniali.
Consigliatissimo. Un piccolo gioiello.
Jacky Fleming
Breve storia delle donne
Corbaccio
Euro 12
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How many women did we study at school? But how many genius guys did we meet in the same books?
Jacky Fleming retraces the story of women since they appeared for the first time, much after men, as they aren't found in school books. Moreover, Charles Darwin, who was a genius and had hair of genius, said that women had a small brain and therefore could not think as much as men.
A funny, brilliant, fiercely sarcastic book with wonderful illustrations.
And between one laughter and the other, realize that in the end the great genius minds of the past were nothing more than emeritus stupids. Though having very philosophical beards and very genial hairs.
Highly recommended. A little jewel.
Jacky Fleming
Short History of Women
Jacky Fleming - Breve storia delle donne
Posted on
mercoledì 27 settembre 2017
Myra Driscoll è fuggita da una vita in cui aveva tutto quello che desiderava, vestiti, feste, cavalli, lusso, l'amore incondizionato dello zio. In effetti però, una condizione c'era. Se Myra avesse sposato Oswald Henshawe, avrebbe perso tutto e nel testamento dello zio il suo nome non sarebbe comparso. Ma lei, donna unica al mondo, esce da quella casa a testa alta e si sposa.
«Ma sono stati felici, alla fine?», le chiedevo talvolta.«Felici? Oh, sì! Come la maggior parte della gente».Che delusione, quella risposta. Il senso della loro storia era che avrebbero dovuto essere molto più felici degli altri.
Il senso di questo libro è qui. E' possibile vivere per sempre davvero felici e contenti? Lasciare tutto per amore è una scelta che paga? La risposta della storia d'amore tra Myra e Oswald è in questo libriccino di 100 pagine, scritte da un'autrice che lo stesso Francis Scott Fitzgerald definì una delle più brave della sua generazione. Un libro scritto con grande eleganza, una storia affascinante, dei personaggi meravigliosi.
Letto in una domenica di pioggia. Non avrei potuto desiderare una migliore compagnia.
Willa Cather
Il mio nemico mortale
Fazi Editore
Euro 9
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What happens when the moment of the birth of a great love passes and counts with time? When did the long years together lead to deal with?
Myra Driscoll has fled from a life where she had everything she wanted, clothes, parties, horses, luxury, unconditional love of her uncle. In fact, however, there was a condition. If Myra would marry Oswald Henshawe, she would have lost everything and in her uncle's will her name will not appear. But she, the only woman in the world, comes out high-headed of that house and gets married.
"But were you happy at the end?" I sometimes asked. "Happy? Oh yes! Like most people." What a disappointment, that answer. The sense of their story was that they should have been much happier than others.
The sense of this book is here. Is it possible to live together forever and happily? Leaving everything for love is a pay back choice? The answer of the love story between Myra and Oswald is in this book of 100 pages, written by an author whom Francis Scott Fitzgerald himself described as one of the most brave of her generation. A book written with great elegance, a fascinating story, wonderful characters.
Read on a rainy Sunday. I could not have wanted a better company.
Willa Cather
My Mortal Enemy
Willa Cather - Il mio nemico mortale
Posted on
giovedì 21 settembre 2017
Un coro di voci per restituirci l'immagine di Samuel, i loro ricordi che si sommano a creare l'intera vita di un uomo, la cui voce diretta è l'unica che non sentiamo.
Un bel libro, un'alternanza delle voci che rende perfettamente la personalità di ognuno. Ogni personaggio che disegna se stesso e gli altri attraverso i propri ricordi, tutti tranne il protagonista che viene disegnato dagli altri.
Scorrevole e ben scritto.
Ho dato solo tre stelle perchè... è un bel libro, ma ho come l'impressione che me ne dimenticherò presto. Bello, scritto bene, ma niente di memorabile. Sarà tutto quello che non ricordo.
Jonas Hassen Khemiri
Tutto quello che non ricordo
Iperborea
Euro 17,50
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Already from the beginning of the book we know the end. Samuel, employed at the Immigration Agency in Stockholm, crashed against a tree with his car and died. What we do not know is why. And a writer, whom Samuel briefly met in a trip to Berlin because of sharing the house with a friend, decides to tell the story. Each chapter in the book is a two-voice story alternating with the memories of all the people closest to Samuel: the friend Valdad, the former girlfriend Laide, the artist friend Panther, the grandmother in the state of senile dementia.
A chorus of voices to bring us back Samuel's image, their memories that add up to create the whole life of a man whose direct voice is the only one we do not hear.
A good book, an alternation of voices that perfectly makes everyone's personality. Every character who draws himself and others through their memories, all but the protagonist who is drawn by others.
Sliding and well written.
I've only given three stars because... it's a nice book, but I have the impression that I'll forget it soon. Nice, well written, but nothing memorable. It will be all I cannot remember.
Jonas Hassen Khemiri
Every thing I don't remember
Jonas Hassen Khemiri - Tutto quello che non ricordo
Posted on
mercoledì 20 settembre 2017
In questo libro, Hemingway, rievoca quella Parigi, fatta di gioventù con pochi soldi, ma tanto scrivere, tanto amore, tanta vita. Tanti personaggi entrati nel mito. Ci sono la Stein e Fitzgerald, e poi Sylvia Beach, anche lei emigrata statunitense, la proprietaria della Shakespeare and Company, storica libreria di Parigi.
Un libro meraviglioso, pieno di suggestione, di grande letteratura, di pura bellezza.
Ma...
C'è un ma. Perchè Hemingway è sì un grande scrittore, e questo è un grande libro. Ma non è certo un fantastico essere umano. E soprattutto un amico di m***a.
Grande spazio nel libro ha Francis Scott Fitzgerald. O meglio, le prese in giro e gli insulti, più o meno velati, verso di lui dal suo "amico". Che si erge a giudice morale quando condanna il suo alcolismo, quando lo ridicolizza raccontando i peggiori episodi, quando ne giudica le scelte. Detto da un uomo per cui bere molto e reggere l'alcool era segno di virilità, ma che probabilmente non aveva problemi ad apparire come un grande str***o. Detto soprattutto da un uomo che a Fitzgerald deve in buona parte la sua carriera, in quanto Scott, in quel momento all'apice della carriera, lo raccomandò e gli presentò l'editor di Scribner, Maxwell Perkins. Lui così macho e così virile, lo disprezzava per la sua debolezza e probabilmente non gli ha mai perdonato di essere stato lui ad aiutarlo e ad appoggiarlo. Certo, a detta di ogni studioso e di ogni amico che ne ha lasciato testimonianza, Fitzgerald sapeva essere fastidioso come pochi. Ma l'accanimento di Hemingway non ha scuse.
Fa bene a precisare "Questo è un libro di fantasia". Perchè, almeno io, non ho creduto per un minuto a questa immagine di uomo perfetto che crede di dare.
Libro bellissimo su una Parigi mitica.
Scritto da un uomo molto meno mitico.
Ernest Hemingway
Festa mobile
Mondadori
Euro 10
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Paris, Twenties. Mythical age for literature. Gertrude Stein's house, at 27 Rue de Fleurus, visited by Francis Scott Fitzgerald, Ezra Pound, Guillame Apollinaire. And him, Ernest Hemingway. The Lost Generation.
In this book, Hemingway recalls that Paris, made of youth with little money, but so much to write, so much love, so much life. So many characters entered the myth. There are Stein and Fitzgerald, and then Sylvia Beach, another American who emigrated in Europe, the owner of Shakespeare and Company, a historic bookstore in Paris.
A wonderful book, full of suggestion, of great literature, of pure beauty.
But...
There is one but. Because Hemingway is a great writer, and this is a great book. But he's not a fantastic human being. And above all, a s**t friend.
Great space in the book has Francis Scott Fitzgerald. Or rather, his teasing him and the insults, more or less veiled, to him by his "friend". Who stands up to moral judgment when he condemns his alcoholism, when he ridiculates him by telling the worst episodes, when he judges his choices. Said by a man for whom drinking a lot and holding alcohol was a sign of virility, but that probably doesn't have problems to look like a big asshole. Said above all by a man that to Fitzgerald owes much of his career, because Scott, at that moment at the height of his career, recommended him and introduced to hime the Scribner's editor, Maxwell Perkins. He was so macho and so virile he despised him for his weakness and probably never forgave that he was helping and supporting him. Of course, according to every scholar and every friend who witnessed it, Fitzgerald knew how to be annoying as few others. But Hemingway's fury has no excuses.
It is good to point out "This is a fictional book". Because, at least, I did not believe for a minute this picture of the perfect man he believes to give.
Beautiful book about a mythical Paris.
Written by a much less mythical man.
Ernest Hemingway
A Moveable Feast
Ernest Hemingway - Festa mobile
Posted on
lunedì 18 settembre 2017
Adesso io non so cosa sia successo a John Irving per rilasciare la dichiarazione in copertina, citando Shakespeare, ma probabilmente aveva letto un altro libro.
Non che il signor Salter scriva male. Ma è una sfilata di personaggi alquanto medi, nessuno che accenda una scintilla di quella vita, un continuo chiedermi "tutto qui?".
Il protagonista principale, Philip Bowman, ha un serie di avventure lavorative e amorose, ma niente che non sembri passare via come acqua. Molte scene di sesso, abbiamo capito che all'autore piace particolarmente rappresentare il corpo femminile. Ma anche in quel caso, una dopo l'altra, quasi da non accorgersene e scambiarla l'una per l'altra. Fatto reso ancora più facile dalla caterva di personaggi che vengono introdotti e poi lasciati e poi ripresi cento pagine dopo... che uno dovrebbe farsi un elenco per non perdersene qualcuno.
Insomma, il libro non è scritto male, ma è scialbo. Mi aspettavo molto di meglio.
Se la vita è questa, c'è da esserne preoccupati.
James Salter
Tutto quel che è la vita
Guanda
Euro 18
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I've read a lot of reviews about this book, all extremely positive. So I put it in my legendary list of ToRead, and I started it 7 days ago. A seven day fatigue.
Now I do not know what happened to John Irving to release the cover statement, quoting Shakespeare, but he probably read another book.
Not that Mr. Salter writes badly. But it's a fairly parade of average characters, no one who lights a spark of that life, a constant asking myself "is it all that is?".
The main protagonist, Philip Bowman, has a series of working and love adventures, but nothing that does not seem to go away like water. A lot of sex scenes, we understand that the author likes to particularly represent the female body. But even then, one after the other, almost as if you did not notice it and swap it for each other. Made even easier by the number of characters that are being introduced and then left, and then taken back one hundred pages later... that one should make a list to not miss someone.
In short, the book is not badly written, but it's sloppy. I expected much better.
If life is this, you have to worry about it.
James Salter
All That It Is
James Salter - Tutto quel che è la vita
Posted on
martedì 12 settembre 2017
Adoro il suo modo di scrivere, la sua ironia, la sua intelligenza.
Quando ho visto che era uscito un suo nuovo libro, scoprirlo e correre a comprarlo è stata un'azione sola.
In questo manifesto, l'autore parla degli otto autori di cui non può fare a meno: Svevo, Austen, Nabokov, Proust, Flaubert, Dickens, Tolstoj e Stendhal. Per chi conosce un minimo Piperno, nessuna sorpresa.
Ma non immaginate alcun racconto noioso o accademico. Invece, gli otto autori sono disegnati con tutto il talento narrativo di Piperno, con tutta la sua ironia, con tutta la sua sincerità. Interessanti e divertenti, vorresti che ci fosse altri libri in cui analizza tutti gli autori al mondo. Non mi è bastato.
A questo punto, sapete, ci vorrebbe la scontatissima frase "Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira" tratta dal giovane Holden. Che dire, se avessi il numero di Piperno l'avrei già chiamato fin troppe volte!
Bellissimo, da leggere e da far leggere a chi non ama leggere... sfido io a non iniziare ad apprezzarlo!
Alessandro Piperno
Il manifesto del libero lettore
Mondadori
Euro 18.50
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I literally fell in love with Alessandro Piperno on the first page of his first book. I've read all his books and all the articles on which I could put my hands on.
I love his way of writing, his irony, his intelligence.
When I saw that this new book came out, discovering it and running to buy it was a single action.
In this manifesto, the author speaks about the eight authors he cannot do without: Svevo, Austen, Nabokov, Proust, Flaubert, Dickens, Tolstoj and Stendhal. For those who know Piperno, no surprise.
But don't imagine any tedious or academic tale. Instead, the eight authors are drawn with all the narrative talent of Piperno, with all his irony, with all his sincerity. Interesting and fun, you would like to be other books in which all authors in the world are analyzed by him. It was not enough.
At this point, you know, I would like to say, "What really knocks me out is a book that, when you're all done reading it, you wish the author that wrote it was a terrific friend of yours and you could call him up on the phone whenever you felt like it" from The Catcher on the Rye. What if I had the number of Piperno I would have called him too many times!
Beautiful, to read and make read to those who do not like reading... I dare them not start to appreciate it!
Alessandro Piperno
The manifesto of the free reader
Alessandro Piperno - Il manifesto del libero lettore
Posted on
lunedì 11 settembre 2017
Peppino è un garzone di bottega, fa le consegne per il ristorante "Il Nuraghe Blu" dello zio Mino, che poi proprio zio non è. Non consegna cibo vero, ma alimento per le ossessioni moderne.
Non ha avuto un passato facile, tra una madre che l'ha abbandonato alla famiglia di un babbo anche lui sempre in viaggio, uccel di bosco. Affidato ai preti, cresciuto in una comunità di ragazzi difficili, l'unico suo punto di riferimento è Marisa. Marisa, colei a cui Peppino racconta tutta la sua storia, ricorda i loro momenti più belli insieme. Marisa, centrale nella storia di questo ragazzone sardo, tra una Sardegna e una Roma tanto simili.
Libro triste, di confronto netto tra la bontà e la dolcezza del suo protagonista e una violenza quotidiana a cui è necessario adattarsi per sopravvivere.
L'unica cosa sbagliata, la mia lettura. Un libro non adatto alla mia estate, più autunnale, per quella malinconia di cui è fatto.
Francesco Abate
Un posto anche per me
Einaudi
Ebook
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A sad book by an author I had already read with "My Mother and Other Disasters", of a very different kind.
Peppino is a shopkeeper, makes deliveries for Uncle Mino's "Il Nuraghe Blu" restaurant, Mino who is then not properly his uncle. It does not deliver real food, but food for modern obsessions.
He did not have an easy past, starting with a mother who left him with his father's family, even when he was away from there, a forest bird. Relied on priests, and grew up in a community of difficult kids, his only point of reference is Marisa. Marisa, whom Peppino tells all his story, with whom remembers their most beautiful moments together. Marisa, central in the history of this Sardinian boy, between Sardinia and a similar Rome.
Sad book, a net comparison between the goodness and gentleness of its protagonist and a daily violence at what he needs to adapt to survive.
The only thing wrong, my reading. A book unsuitable for my summer, more autumnal, for that melancholy that is made.
Francesco Abate
A place for me too
Francesco Abate - Un posto anche per me
Posted on
venerdì 8 settembre 2017
Charlotte Lovell è dalla cugina Delia Ralston a chiedere il suo aiuto, messa all'angolo da una richiesta del futuro sposo... e la decisione di Delia cambierà per sempre il rapporto fra le due donne. L'amore, i segreti e le regole dell'alta società. Un racconto breve ma avvincente e spietato, in cui il legame di Delia e Charlotte viene minuziosamente analizzato, il loro e il loro all'interno del loro mondo.
Un piccolo capolavoro di un'autrice che ci ha abituati alla sua bravura nel dipingere l'alta società americana, sempre in bilico tra tradizione e modernità, già nel suo capolavoro "L'età dell'innocenza". Illuminante il fatto che i piccoli cambiamenti nella vita familiare dei Ralston, a opera di una novella sposa Delia, vengano descritti come un passaggio molto fluido, accettati all'inizio con riluttanza e poi con uno sguardo sprezzante nei confronti degli altri che ancora non si erano adeguati alla modernità.
Assolutamente da leggere.
Edith Wharton
La zitella
La Tartaruga Edizioni
Lire 4000
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Short story set in the realm of Edith Wharton, the high American society.
Charlotte Lovell is at her cousin Delia Ralston's home to ask for her help, put on the corner by a future groom's request... and Delia's decision will always change the relationship between the two women. The love, secrets and rules of the high society. A short, but compelling and ruthless story, in which the link between Delia and Charlotte is meticulously analyzed, theirs and theirs within their own world.
A small masterpiece by an author who has become accustomed to his skill in painting the high American society, still in balance between tradition and modernity, already in his masterpiece "The Age of Innocence". Illuminating is the fact that the little changes in the family life of the Ralston, made by the new bride Delia, are described as a very fluid passage, initially accepted with reluctance and then with a disgusting look towards others who had not yet adapted to modernity.
Absolutely to read.
Edith Wharton
The old maid
A un certo punto, quel libro scomparve, probabilmente perchè con cinque figli mia madre regolarmente regalava qualcosa per fare posto. Non ci pensai più, fino a qualche mese fa, quando mi misi in seria ricerca di quel libro, ricordandomi giusto il colore della copertina.
Credo sia questo. La storia di Laomedonte, il re che fondò Troia, ha acceso una luce in me. Ma ancora non sono sicura, perchè ricordo vi erano altre storie in quel libro, di amori e avventure solo degli dei, storie che qui non ci sono.
In ogni caso, per un bambino, questo è il libro giusto per accostarsi alle storie della storia del mondo. Storie semplici ma complete, tutto è spiegato. Certo, la narrazione rimane molto superficiale, non ci sono approfondimenti di personaggi minori, e la storia è solo sulla guerra di Troia e dintorni. Ma rimane sempre affascinante rivedere riprendere vita sotto i miei occhi queste storie su cui ho passato tante ore della mia infanzia.
Ancora ho la speranza di ritrovare il mio libro in casa di qualche zia o in qualche scatolone. Non sono ancora sicura sia questo il libro che avevo.
Ma per ora, va benissimo.
Laura Orvieto
Storie della storia del mondo
Giunti
Ebook
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When I was a child (so many years ago) I was given a book of Greek mythology as present. It was my favorite book, I spent hours on it, I knew by heart all the genealogy of gods, heroes and common mortals.
At one point, that book disappeared, probably because with five children my mother regularly gave something to make room. I did not think of it until a few months ago, when I went into serious research of that book, reminding me just the color of the cover.
I guess it is. The story of Laomedon, the king who founded Troy, lit a light in me. But I'm still not sure, because I remember there were other stories in that book, of loves and adventures only of gods, stories that are not here.
In any case, for a child, this is the right book to approach the stories of world history. Simple but complete stories, everything is explained. Of course, the narration remains very superficial, there are no insights into smaller characters, and the story is just about the war of Troy and its surroundings. But it is always fascinating to see the lives of those stories in that I have spent so many hours of my childhood resume in my eyes.
I still have the hope to find my book in the house of some aunt or box. I'm still not sure this is the book I had.
But for now, it's fine.
Laura Orvieto
Stories of World History
Laura Orvieto - Storie della storia del mondo
Posted on
lunedì 4 settembre 2017
Nuovo mese, nuove letture e, come al solito al primo del mese, la rubrica sulle mie letture del mese appena trascorso!
Sono molto contenta che finalmente Agosto sia finito, è stato un mese faticosissimo, tutto a causa di questa morsa di caldo che non ci abbandonava. Io non so voi ma è stato un mese in cui facevo fatica a fare qualunque cosa, mi dimenticavo dodicimila cose... Insomma, grazie al cielo, Agosto è finito!
Non so se posso dare ad Agosto la colpa di aver trasgredito in maniera plateale al mio proposito di non comprare libri e non prenderne in biblioteca, perché la mia torre di Babele dei libri ancora da leggere, la mia Tower Be Read, è sempre più alta! C'è da dire che, comprando quasi totalmente nei mercatini dell'usato o usufruendo di promozioni e sconti novità, non riesco a sentire subito il senso di colpa... ma una volta tornata a casa e aggiunti in equilibrio precario alla sommità della mia torre... si vede!
Insomma, buon proposito per settembre: basta comprare libri! Mi lascio i prestiti in biblioteca... almeno in quel caso non spendo soldini! Ci riuscirò? Lo scopriremo il primo ottobre!
Buon settembre di letture a tutti!
Silvia Bencivelli - Le mie amiche streghe (recensione)
John Grisham - Il caso Fitzgerald (recensione)
Susan Sontag - Così viviamo ora (recensione)
Michail Bulgakov - Il Maestro e Margherita (recensione)
Edith Wharton - La zitella
Francesco Abate - Un posto anche per me
Laura Orvieto - Storie della storia del mondo
Ernest Hemingway - Festa mobile
James Salter - Tutto quel che è la vita
Virginia Woolf - Momenti di essere
Antonio Skàrmeta - Il postino di Neruda
Arundhati Roy - Il dio delle piccole cose
Georges Bernanos - Diario di un curato di campagna
Jose Saramago - Memoriale del convento
Ernest Hemingway - Festa mobile
Ernest Hemingway - Il giardino dell'Eden
Doris Lessing - Sorriso africano
Michael Cunningham - Mr Brother
Umberto Eco - Apocalittici e integrati
Alessandro Piperno - Il manifesto del libero lettore
Carlo Castellaneta - Notti e nebbie
Simona Sparaco - Nessuno sa di noi
Carlo Castellaneta - Gli incantesimi
Lucìa Etxebarrìa - Io non soffro per amore
Salwa Al-Neimi - La prova del miele
Magda Szabò - L'altra Eszter
Jonas Hassen Khemiri - Tutto quello che non ricordo
Arto Paasilinna - Sangue caldo, nervi d'acciaio
Silvia Bencivelli - Le mie amiche streghe
John Grisham - Il caso Fitzgerald