Da ragazzina, non è che avessi tutti questi soldi per comprarmi romanzi e mi dovevo arrangiare. Per fortuna, vivevo in una casa dove c'erano lettori adulti e quindi parecchi libri. Tra questi, uno di quelli che lessi più volte e che ebbe un impatto nella mia futura vita di lettrice fu "La Saga dei Forsyte". Deve essere sicuramente da quei due volumi che venne la mia passione per le storie delle famiglie inglesi snob e un po' disfunzionali. L'autore di questo capolavoro è John Galsworthy.
Proprio grazie a questo libro, l'autore vinse il Premio Nobel per la Letteratura, con la motivazione "per la sua originale arte narrativa, che trova la sua forma più alta ne La saga dei Forsyte". Purtroppo, era già molto malato per partecipare alla premiazione e morì sei settimane dopo, il 31 gennaio 1933.
Galsworthy ha vissuto gli ultimi sette anni della sua vita a Bury, nel West Sussex ma morì nella sua casa di Hampstead per un tumore al cervello. Secondo le sue volontà, il suo corpo fu cremato e le sue ceneri sparse sulle South Downs, una catena di colline nel sud dell'Inghilterra. Ma venne comunque ricordato da dei memoriali, tra cui quello nel cimitero di Highgate, che potete vedere nella foto.
Per una volta transigo dalla regola, presentandovi una tomba "vuota". Ma sentivo fosse comunque un mio piccolo dovere rendere omaggio all'uomo che ha dato una direzione alle mie letture.
Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/John_Galsworthy