Il mio con questo libro è stato un lungo inseguimento d'amore. Inizialmente, la biblioteca dove si trovava era chiusa per trasferimento. Poi, finalmente aperta, qualcuno arrivò prima di me... e allora, un pochino me ne dimenticai, presa da altri libri. In seguito il libro era in prestito scaduto e io decisi di sollecitarne il rientro. Peccato che il giorno che il libro tornò, qualcuno fu più pronto di me e lo prese subito in prestito. Finalmente, saggiamente, decisi di prenotarmelo ed è finalmente così che arrivò nelle mie mani. Poi in cinque giorni, divorato.
Questa lunghissima premessa per dire quanto desiderai questo libro. E quanto l'attesa venne ripagata.
Nadia Fusini parla di tre donne eccezionali, ciò che le accomuna e le differenze che le rendono speciali, i legami tra loro tre.
Simone Weil più mistica e "trascendentale", quasi martire. Delle tre quella meno vicina a me, lanciata verso la rivoluzione e la sofferenza della battaglia. Una donna per cui il poeta Joe Bousquoet, ferito in campo di battaglia e paralizzato dalla vita in giù, costretto a letto... Simone lo vede come un ideale, lo invidia, invidia il suo corpo annullato che innalza il suo spirito.
Rachel Bespaloff la più eterea, donna senza titoli accademici ma che incanta con la sua personalità e la sua mente. Una donna che combatte per tutta la vita con la sensazione di straniamento e superficialità della società, e alla fine si stanca.
Hannah Arendt, la più famosa delle tre, la più fortunata, la mia preferita. Forte, combattiva, non si lascia andare a inutili compatimenti.
A unire queste tre donne, la letteratura, le riflessioni sulla guerra e lo spirito umano. E poi, un uomo, Jean Wahl.
Professore di Filosofia alla Sorbona di Parigi, colui che bocciò a un esame Jean Paul Sartre, che da ebreo dovette abbandonare Parigi per salvarsi dai campi di concentramento. A New York sarà in contatto con Simone Weil, e sarà colui che ricreerà i Colloques di Pontigny-en-Amerique. Una ricreazione degli incontri di discussione che Paul Desjardins iniziò all'abbazia di Pontigny, in Borgogna. Wahl li porterà in America, per quella comunità di intellettuali che sono in suolo americano, scappati dalla guerra in Europa. In America, la loro sede sarà il Mount Holyoke College. Questa forse la parte che maggiormente ha colpito la mia fantasia, un ritrovo di anime e menti a discutere del mondo. Per loro, un pezzo di Europa in esilio.
Insomma, potrei davvero scrivere moltissimo su questo libro, e già ho fatto fin troppo. Ma è davvero interessante, illuminante, denso. La scrittura di Nadia Fusini riesce a farti appassionare a queste tre donne (ok, due, perchè la Weil continuo davvero a trovarla troppo al di là della mia comprensione), alla loro vita, a quei legami spirituali e mentali.
La mia attesa è stata ripagata.

Nadia Fusini
Hannah e le altre
Einaudi
Euro 18

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Mine with this book has been a long love chase. Initially, the library that held it was closed because its moving to another place. Then, finally open, someone arrived faster than me.... and so, I forgot it, due to other readings. Then the book was in an expired loan and I solicited the reentry. Shame that the day it came back, someone was again faster than me. So, wisely, I decided to book it and so it arrived in my hands. Then in five days, I devoured it. This so long introduction to explain how much I desired this book. And how much the wait has been rewarded.
Nadia Fusini tells about three extraordinary women, what they have in common and the differences that make them special, their bonds.
Simone Weil is more mystical and "transcendental", almost martyr. She is the less close to me of the three, passionate of revolution and suffering in battle. A woman who sees as an ideal the life of the poet Joe Bousquoet, wounded in battlefield and paralysed, living a life largely bedridden... For Simone he is an ideal, she envies him, she craves his invalid body that raises his soul.
Rachel Bespaloff is the most ethereal, woman without any academic qualification but who enchantes with her personality and her mind. A woman who lifelong struggles the feeling of estrangement and superficiality of the society, and at the end she tires herself out.
Hannah Arendt, the most famous, the luckiest, my favourite one. Strong, hard-fighting, she doesn't let herself go with useless commiserations.
Bonding this three woman together, literature, the reflections about war and human spirit. And then, a man, Jean Wahl.
Professor of philosophy at the Sorbonne in Paris, the man who failed Jean Paul Sartre on his exam, who as a Jew left Europe escaping by an internment camp. In New York he will be in touch with Simone Weil, and he will create the Colloques of Pontigny-en-Amerique. A recreation of intellectual meetings that Paul Desjardins started at the Pontigny Abbey, in Burgundy. Wall will move them in America, for that community of intellectuals who were in American land, escaped by the war in Europe. In America, their headquarter is the Mount Holyoke College. This is the part that most hit my fantasy, a meeting of souls and minds discussing the world. For them, a piece of Europe in exile.
So, I could write a lot about this book, and I've already done. But it's really interesting, enlightening, significant. The writing of Nadia Fusini makes you passionate about these three women (ok, two, because I keep not being interested or passionate to Simone Weil), their lives, their spiritual and mental bonds.
My wait has been awarded.

Nadia Fusini
Hannah and the others

Nadia Fusini - Hannah e le altre

Posted on

giovedì 12 gennaio 2017

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