Non so quanto delle persone che leggono il mio blog sono abbastanza assidue da aver capito di me un paio di cose, indizi lasciati cadere qua e là tra una recensione e l'altra.
Sono atea. Ho ricevuto tutti i sacramenti, ho avuto anche un periodo di frequentazione dell'oratorio, che ricordo come un periodo di frequentazione di gente per la maggior parte ipocrita e malevola. Ovviamente nessuna delle persone conosciute in quel periodo è poi rimasta stabilmente nella mia vita. Dopo, c'è stato un periodo di menefreghismo, pur considerandomi comunque credente e cristiana.
Poi, non so bene la molla che ha fatto scattare il tutto, ma comunque una somma della mia esperienza personale e di alcune letture, ho capito che mi ritrovavo decisamente nell'ateismo. Nella scala di Dawkins, da 1 a 7, considerato che Dawkins stesso si dichiara un 6.9, io mi dichiarerei un 6.5.
Questa premessa lunghissima per parlare di Lussuria, o come mi sarebbe piaciuto vederlo intitolato, Sex and the Vatican.
Fittipaldi ha fatto un lungo e preciso lavoro di ricerca, raccogliendo storie, nomi, fatti. E si ritrovano qui, tra preti pedofili, lobby gay e moltissimi soldi. Davvero moltissimi.
Quello che si nota maggiormente dopo aver finito il libro, ed essersi ripresi dalla sensazione di schifo, è che più che la casa della misericordia e dell'amore per il prossimo, la Chiesa sia la casa dell'ipocrisia più plateale.
Attaccare duramente la tendenza omosessuale va benissimo e lo si fa con tutte le forze disponibili, mentre invece di fronte al caso di un prete pedofilo si prendono ogni sorta di precauzioni. Che va benissimo, per accusare qualcuno bisogna essere sicuri, ma mi sembra che l'atteggiamento di partenza verso queste due cose sia altamente squilibrato.
Per non parlare di attici milionari di cui si parla in riferimento ad alti prelati, gente che probabilmente avesse avuto un euro per ogni volta che ha parlato di santa povertà avrebbe potuto comprarsi... beh, un attico milionario.
E continua a rimanermi un dubbio... i preti o comunque i consacrati fanno voto di castità. Quindi, e scusate se lo chiedo nella maniera più semplice possibile, ma se uno è gay o etero, in ogni caso deve "rinunciare alla sua sessualità", qualunque essa sia. Quindi seriamente non riesco a capire perchè questa lotta nel non voler ammettere preti gay quando comunque il servitore della Chiesa deve essere completamente assessuato. Cosa vi cambia? Se una persona vuole servire la chiesa ed è quindi tenuta a fare voto di castità, cosa vi cambia? O c'è qualcosa che non ci avete detto?
Comunque, tornando al libro, è davvero interessante, pieno di dati, fatti, nomi. Un lavoro preciso e accurato.
Davvero molto bello. Peccato per la gastrite che ti viene dalla rabbia e dal disgusto...
(PS: nella mia vita ho conosciuto persone di Chiesa meritevoli e misericordiose e che si spendevano davvero per il prossimo. Non è certo mia intenzione fare di tutta l'erba un fascio. La recensione è frutto del mio pensiero, totalmente personale.)
Emiliano Fittipaldi
Lussuria
Feltrinelli
Euro 16
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I do not know how much of the people who read my blog are assiduous enough to have understood a couple of things, clues dropped here and there between a review and another.
I am an atheist. I received all the sacraments, I also had a period of regular attendance of the oratory, which I remember as a period made of people for the most part hypocritical and malevolent. Obviously none of the people known at that time then remained permanently in my life. Afterwards, there was a period of indifference, although I was still considering myself a believer and a Christian.
Then, I do not know the spring that triggered the whole, but still a sum of my personal experience and some readings, I realized that I was definitely in atheism. On the Dawkins scale, from 1 to 7, considering that Dawkins himself declares himself a 6.9, I would declare myself a 6.5.
This long introduction to talk about Lust, or as I would have liked to see it titled, Sex and the Vatican.
Fittipaldi has done a long and precise research work, collecting stories, names, facts. And here they are, pedophile priests, gay lobbies and lots of money. Really, a lot.
What one notices most after finishing the book, and having recovered from the feeling of disgust, is that more than the house of mercy and love of neighbor, the Church is the home of the most blatant hypocrisy.
To attack hard the homosexual tendency is fine and it is done with all the available strengths, while instead for the case of a pedophile priest, all sorts of precautions are taken. Which is fine, to accuse someone you have to be sure, but it seems to me that the first attitude towards these two things is highly unbalanced.
Not to mention luxurious penthouses that are mentioned in reference to high priests, people who, if probably had a euro for every time they spoke of holy poverty, could buy... well, a luxurious penthouse.
And continue to remain a doubt... the priests or in any case the consecrated people who made vows of chastity. So, and sorry if I ask in the simplest way possible, but if one is gay or straight, in any case must "give up his sexuality", whatever it is. So seriously I can not understand the reason of this fight in not wanting to admit gay priests when the servant of the Church must be completely asexual. What's the matter? If a person wants to serve the church and is therefore required to make a vow of chastity, what's the problem? Or is there something you did not tell us?
However, returning to the book, it is really interesting, full of data, facts, names. A precise and accurate work.
Really beautiful. Too bad for the gastritis that comes from anger and disgust...
(PS: in my life I have met meritorious and merciful Church people who were really spending themselves for others. It is certainly not my intention to make a bundle of the whole story. The review is the result of my totally personal thinking.)
Emiliano Fittipaldi
Lust