Morì il 30 maggio 1778 nella sua casa di Parigi, uno dei maggiori esponenti dell'Illuminismo, uno dei maggiori filosofi, scrittori, enciclopedisti a livello mondiale: Francois-Marie Arouet, meglio noto come Voltaire.
Egli infatti, nei suoi tempi, era non solo uno degli intellettuali più importanti di Francia, mente dell'Illuminismo, scrittore dell'Encyclopedie, laico e scettico, ma aveva il potere di influenzare la politica anche a livello internazionale, per esempio con i suoi trattati antimilitaristi e pacifisti.

I primi giorni di febbraio del 1778 chiese e ottenne di poter ritornare in patria, da cui era in esilio per colpa della sua opposizione al clero e alla monarchia. Già malato, gira la voce che in punto di morte si sia convertito al cattolicesimo, tesi supportata da documenti di dubbia autenticità. La confessione viene ritenuta o di comodo, per avere una sepoltura di prestigio, oppure completamente falsa.

Voltaire morì per un cancro alla prostata all'età di 83 anni, la sera del 30 maggio 1778, mentre la folla lo osannava sotto le sue finestre. Durante l'autopsia i medici gli asportarono cervello e cuore, per poterli conservare come reliquie laiche: infatti inizialmente vennero sepolti nella Biblioteca Nazionale di Francia e alla Comedie Francaise.

Dopo 13 anni, nel 1791, in piena Rivoluzione Francese, il corpo di Voltaire venne traslato nel Pantheon, con un funerale di stato di ingenti proporzioni. Nel 1821 rischiò un'ennesima riesumazione perchè nel frattempo il Pantheon era stato riconsacrato in chiesa, ma Luigi XVIII non lo ritenne necessario perchè, come recita la frase famosa pronunciata dal re, "è già punito abbastanza per il fatto di dover ascoltare la Messa tutti i giorni".
La tomba di Voltaire si trova curiosamente vicina a quella di Rousseau, suo grande rivale, morto circa un mese dopo.


Fonte: Wikipedia - Voltaire

L'ultima dimora di... Voltaire

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giovedì 30 maggio 2019

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