Ho sempre ritenuto la Gran Bretagna una patria, se non geografica quanto meno culturale. Sono cresciuta a pane e romanzi inglesi, il mio libro preferito è di Virginia Woolf, sono a poco da finire l'intera bibliografia di William Shakespeare, i romanzi con famiglie snob e disfunzionali inglesi sono il mio guilty pleasure. Ovviamente, la Regina splende fulgida sopra tutto questo panorama intellettuale.
Ed è per questo che è stato un colpo al cuore il risultato del referendum sulla Brexit. Mi sono sentita personalmente rifiutata da chi amo così tanto.
Ho letto tantissimo riguardo a questa decisione, cercando una spiegazione rispetto a una scelta per me incomprensibile. Ma pur cercando e informandomi, non ero ancora soddisfatta.
Questo libro è stata la spiegazione migliore e più completa di una decisione per me inspiegabile.
Jonathan Coe riprende i personaggi di La banda dei brocchi, la famiglia Trotter, nell'Inghilterra tra il 2010 e il 2018. I personaggi più sviluppati sono Benjamin e Lois Trotter, i due fratelli protagonisti del libro qui su citato, e Sophie, la figlia di Lois. Grazie alle loro storie e a quelle delle persone che li circondano, Coe tratteggia un ritratto pieno degli inglesi in quegli anni, alle prese con un mondo che cambia velocemente, con il multiculturalismo, con l'avvento di nuovi modi di pensare e di vedere il mondo e la resistenza a questi cambiamenti. La Brexit influirà nella vita di loro, come ha influito e influirà sempre di più nella realtà, fuori dalla narrazione romanzata.
Ho divorato questo romanzo, grazie soprattutto a un sabato interamente dedicato a queste pagine. La narrazione è straordinaria, interessante, ironica, con alcuni momenti francamente esilaranti. Soprattutto, è perfetto l'intreccio delle vite dei vari personaggi e i macro-effetti della politica sulla loro vita e sulla vita degli altri. Inoltre, Benjamin e Sophie sono due personaggi magnifici, descritti perfettamente nella loro psicologia, talmente reali che spesso ho dovuto ricordare a me stessa che stavo leggendo un romanzo e non un memoir, e che quindi non avrei potuto cercare Sophie su Instagram per dirle quanto sia dalla sua parte.
Ora, mi tocca prendere in mano La Banda dei Brocchi, che giace ancora intonso nella parte della libreria dedicato ai libri che devo ancora leggere, perchè non sono pronta a lasciare andare la famiglia Trotter.

Jonathan Coe
Middle England
Feltrinelli
Euro 19

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I have always considered the Great Britain a homeland, if not geographic, at least a cultural one. I grew up in bread and English novels, my favorite book is by Virginia Woolf, I have just finished the entire bibliography of William Shakespeare, the novels with snobbish and dysfunctional English families are my guilty pleasure. Obviously, the Queen shines bright over all this intellectual landscape.
And that is why the result of the Brexit referendum was a blow to the heart. I felt personally rejected by those I love so much.
I've read a lot about this decision, looking for an explanation of a choice for me incomprehensible. But while I was searching and informing myself, I was not satisfied yet.
This book was the best and most complete explanation of an inexplicable decision.
Jonathan Coe incorporates the characters of The Rotters' Club, the Trotter family, in England between 2010 and 2018. The most developed characters are Benjamin and Lois Trotter, the two brother and sister protagonists of the book mentioned here, and Sophie, the daughter of Lois. Thanks to their stories and those of the people around them, Coe outlines a full portrait of the England in those years, dealing with a world that changes quickly, with multiculturalism, with the advent of new ways of thinking and seeing the world and resistance to these changes. Brexit will influence in their lives, as it has influenced and will increasingly influence reality, out of the fictional narrative.
I devoured this novel, thanks above all to a Saturday entirely dedicated to these pages. The narration is extraordinary, interesting, ironic, with some frankly hilarious moments. Above all, the interweaving of the lives of the various characters and the macro-effects of politics on their lives and on the lives of others is perfect. Moreover, Benjamin and Sophie are two magnificent characters, perfectly described in their psychology, so real that I often had to remind myself that I was reading a novel and not a memoir, and that therefore I could not search Sophie on Instagram to tell her how I'm on her side.
Now, I have to pick up The Rotters' Club, which still lies untouched in the part of the bookshelf dedicated to books that I have yet to read, because I'm not ready to let go of the Trotter family.

Jonathan Coe
Middle England

Jonathan Coe - Middle England

Posted on

lunedì 18 febbraio 2019

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