Come poter rendere giustizia a uno scrittore come Philip Roth? Anche solo i suoi ultimi anni, era un uomo con una mente talmente vasta e fondamentale, che non è possibile. Questo è il mio piccolissimo e umilissimo omaggio a lui, fondamentale per la letteratura statunitense e mondiale insieme.
Non inizio nemmeno a dare una sorta di riassunto della sua opera letteraria, perché umilmente mi rendo conto che ci sarebbe tanto da dire e non sarebbe ancora abbastanza. Quindi lascio questa parte all'interesse del singolo lettore, considerato che comunque Roth è un autore contemporaneo e la sua fama è ancora freschissima, e sarà imperitura.
Il 20 novembre 2012, all'età di 79 anni, Philip Roth annuncia il suo addio alla narrativa. Non ci sarà più nessun suo romanzo, nessuna nuova uscita. Addirittura, Roth annuncia di aver dato disposizioni agli eredi di distruggere il suo archivio alla sua morte, archivio dove, chissà, potrebbero trovarsi altri inediti. Nel maggio 2014, durante un'intervista alla BBC, annuncia che quella sarà la sua ultima intervista e che non comparirà più su nessun palcoscenico.
Nel frattempo ha praticamente abbandonato il suo appartamento dell'Upper West Side di Manhattan e si trasferisce a vivere nella sua fattoria nel Connecticut.
All'età di 85 anni, il 22 maggio 2018, Philip Roth muore all'ospedale di Manhattan per insufficienza cardiaca. Viene seppellito nel cimitero del Bard College, ad Annandale-on-Hudson, New York, dove aveva insegnato nel 1999. I progetti iniziali prevedevano una sua sepoltura accanto ai genitori nel cimitero di Newark, ma cambiò idea 15 anni prima di morire per essere sepolto vicino al suo amico Norman Manea, che ancora attualmente insegna al Bard College.
Roth ha espressamente vietato ogni forma di funerale religioso, anche se già il giorno dopo un ciottolo è stato posto sopra la sua lapide, secondo la tradizione ebraica.
Fonte: Wikipedia - Philip Roth