L'anno prossimo saranno 50 anni, quasi mezzo secolo dalla scomparsa del cantore della beat generation, con la sua aspirazione a un mondo di libertà, di approfondimento della propria coscienza, di realizzazione alternativa della propria personalità, fuori dalle convenzioni sociali. E per fare questo, purtroppo, in molti casi si finiva a scegliere la via delle droghe e dell'alcool.
I suoi scritti influenzarono e ispirarono l'antimilitarismo, il movimento hippy e il pacifismo, anche se lui si dissociò sempre da questa etichetta politica.
E anche se personalmente non provo alcuna ammirazione per il suo stile di vita, rendo qui omaggio a uno scrittore che ha dato comunque un contributo importante alla storia della letteratura e della società.
Negli ultimi anni della sua vita, nonostante il successo del romanzo Sulla Strada (On the Road), Kerouac non si sentiva ancora completamente appagato. In più, come in molti casi di grande successo tutto insieme, la sua fortuna editoriale crollò nel momento in cui pubblicò gli altri suoi lavori: tutti subirono delle stroncature e il mondo letterario lo derise.
La vita di Kerouac, tra un libro e l'altro, era ormai fatta di lunghi viaggi e soprattutto di incontri sporadici e di lunghe bevute e droghe, abitudini che si rispecchiano nei suoi libri in cui si intuisce l'influsso di queste sulle sua storie e sulla sua scrittura. Nel 1966 un giro di conferenze in Italia per promuovere il suo libro finì in modo disastroso per le continue bevute e la sua personalità autodistruttiva.
Il 20 ottobre 1969 il fegato cede e crea una vasta emorragia interna, a causa di una cirrosi epatica, accusò forti dolori addominali e vomitò sangue. Portato in ospedale, dopo una serie di trasfusioni e un intervento chirurgico, il mattino dopo muore senza aver ripreso conoscenza.
Viene sepolto all'Edson Cemetery a Lowell, nel Massachusetts.
Fonte: Wikipedia - Jack Kerouac