Considerate che di Ian McEwan ho una considerazione altissima, più alta di quella che il papa ha per Gesù Cristo. E ho detto tutto.
Sapevo perfettamente che il protagonista del suo ultimo romanzo sarebbe stato un feto, e non vedevo l'ora di capire come avrebbe fatto a creare una storia originale con un tale personaggio. Inoltre, diversamente dagli altri suoi romanzi, questa volta non ha avuto bisogno di fare ricerche approfondite, nessun chirurgo o fisico da seguire, ma il tutto nasceva solo dentro quella sua fantastica testa.

Nota personale: non finirò mai di ringraziare la mia amica d'infanzia Giulia che mi ha spedito il libro dall'Inghilterra. Tesoro, sappi che la copertina è un po' più fine da tutte le volte che l'ho accarezzato!

Ho voluto leggerlo in lingua originale per due motivi: perchè in Italia esce a marzo 2017, e non sarei mai riuscita ad aspettare sei mesi prima di leggerlo; e secondo, perchè Ian McEwan ha una scrittura incredibilmente elegante e una scelta lessicale assolutamente perfetta, come risultato una prosa precisa, musicale e superiore alla poesia.
La storia, beh, vorrei potervela raccontare interamente perchè è geniale, piena di colpi di scena, di tensione psicologica, di momenti che ti tolgono il fiato. Ma non lo farò per non rovinare la sorpresa a chi lo leggerà in italiano e a chi non l'ha ancora letto in inglese.
E' stato fatto un parallelismo con l'Amleto, e non si può che esserne d'accordo. I nomi dei due amanti, Trudy e Claude, che riecheggiano i Claudio e Gertrude di Shakespeare. Un solo palcoscenico per la tragedia, la casa di St John's Wood. Venti capitoli, tanti quante sono le scene, divise in cinque atti, della tragedia.
L'io narrante, un feto di otto mesi e mezzo. Non ancora nato, ma già con una buona conoscenza della musica di Bach, della situazione di politica internazionale, grazie ai podcast che la madre ascolta a tutte le ore. Inoltre, intenditore di vini con una spiccata propensione per i francesi, grazie, o meglio, per colpa di una madre a cui evidentemente nessuno ha detto che bere in gravidanza non è proprio la cosa più intelligente da fare per la salute del bambino. Non che sia il suo problema più grande, se proprio vogliamo essere precisi.

Non so davvero fino a che punto posso arrivare a raccontarvi, perchè in questo momento vorrei solo poter telefonare a Ian McEwan e dirgli quando meraviglioso e geniale sia il libro, e quanto io sia emozionata e sconvolta dalla lettura. Al massimo ho potuto scrivergli due righe sulla sua pagina Facebook, sperando che la legga. Ci sto mettendo tantissimo tempo a scrivere questa recensione, tra una carezza alla copertina, lo scrivergli due righe, il ripensare a quanto questo libro sia perfetto. Vorrei potergli assegnare 10, 100 stelline, o forse dovrei creare una categoria solo per lui. In questo momento, la mia considerazione per lui è più alta di quella Amleto aveva per suo padre. Ho detto tutto.

Grazie Ian McEwan. Per essere quel geniale scrittore che è. Per essere quel perfetto essere umano che è.

Ian McEwan
Nutshell
Jonathan Cape London
£16.99

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You have to consider that for Ian McEwan I have a huge respect, higher than the Pope's one for Jesus Christ. I said it all.
I knew that the main character of his last novel is a fetus, and I was looking forward to discovering how he created an original story with such this character. More, differently by his previous novels, this time he didn't need to do any research, but everything was born inside his extraordinary head.

Private note: I'll never stop to thank my childhood friend Giulia for sending me the book from England. Honey, you must know that the cover now is thinner because I caressed it so much time!

I wanted to read it in original language for two reasons: because in Italy it will be published in March 2017, and I can't wait so much time; and because Ian McEwan has an incredibly elegant writing and an absolutelyt perfect lessical choice, and as a result a precise and musical prose, superior than poetry.
The story, well, I would like to telling the plot entirely because it's brilliant, full of twists, of psychological tension, of moments leaving yuo breathless. But I'm not going to do it because I don't want to spoil this experience to who will read in Italian and who hasn't yet read it in English.
There is parallelism with Hamlet, and I totally agree. The names of the lovers, Trudy and Claude, echo the Shakesperian Claudio and Gertrude. One stage for the tragedy, the house of St. John's Wood. Twenty chapters, as many as the scenes, divided in five acts, of the tragedy.
The first person narrator, a fetus of eight months and half. Not-yet-born, but already with a good knowledge of the music of Bach, international political situation, thanks to its mum who listens podcasts everyday. More, connoisseur of wines with a marked propensity for french ones, thanks, or better, due to a mother who never knew than drinking heavy during pregnancy isn't the smartest thing to do for the good of the baby's health. Not that it is her biggest problem, is we want to be precise.

I still don't know how much I can tell you about the plot and the characters, because in this moment the only thing I want to do is make a call to Ian McEwan and tell him how much his novel is gorgeous and brilliant, and how much I'm still touched and excited by the reading. At most, I could write two words in Facebook, hoping in a personal reading by him. I need so much time to read this review, between a caress to the cover, writing those two words, thinking how much I loved this book. I would like to assign 10, 100 stars, or maybe I could create a category just for it. In this moment, my respect for him is higher than the one Hamlet has for his his father. I said it all, again.

Thank You, Ian Mcewan. For being the brilliant writer you are. For being that perfect human being you are.

Ian McEwan
Nutshell

Ian McEwan - Nutshell

Posted on

lunedì 26 settembre 2016

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