Quando avevo circa 20 anni, attraversai un periodo in cui mi lessi praticamente tutta la bibliografia di Rosamunde Pilcher. E adoravo quei romanzi. Da lì è partita la mia suggestione romantica per la Scozia. Da lì il mio sogno di una casetta in un delizioso paesino della Cornovaglia, con vista sul mare e un affascinante uomo da amare.
Ma sono passati molti anni, e io sono profondamente cambiata. Il mio occhio è cambiato e magari vedo cose che prima non vedevo.
Ben Litton è un affascinante pittore, con la vita bohemienne dei veri artisti. Emma è sua figlia, in cerca dell'affetto di suo padre e di una vita regolare. Robert Morrow lavora per la galleria d'arte Bernstein, a Londra, la stessa galleria che ha scoperto Ben Litton e che continua a vendere i suoi quadri. Uomo intelligente e concreto. Questi i tre protagonisti della storia, e se avete mai letto un libro della Pilcher capirete perfettamente come finisce. E fino a oggi mi è andato benissimo.
Ma... adesso noto quello che non ho notato prima.
Sorvolando su case sempre perfettamente in ordine, che profumano di cera e fiori freschi sempre. Sul fatto che i suoi personaggi sono sempre ricchi e vivono nelle zone belle di Londra.
E ok che l'amore non è meritocratico e che vorrei andare a bere un bicchiere di vino bianco con Jane.
Ma io dico... in che mondo è credibile una storia in cui questi due si vedono giusto tre volte, con pause di mesi, però in realtà sono profondamente innamorati e non si sono mai dimenticati? Questi che si giurano amore eterno senza essersi mai frequentati realmente, aver condiviso una cena con altra gente nè tantomeno baciati. Due che più diversi non si può, lui uomo maturo e concreto con un lavoro, lei una ragazzina, nella cui descrizione ricorre spesso e volentieri la parola "zingara", con la tendenza ad affezionarsi a uomini sfuggenti ed egocentrici.
So perfettamente che è un romanzo. Ma qui siamo sul piano di Cenerentola e Biancaneve.

Rosamunde Pilcher
Autoritratto
Oscar Mondadori
Euro 7,75

******************************************************************
When I was more or less 20 years old, I spent a period of time reading any single novel by Rosamunde Pilcher. And I loved those novels. My idea of romantic awesomeness of Scotland and Cornwall is born this way. From those pages, my dream of a little sea-sight house in an adorable little town in Cornwall, and a charming man to love.
But years are gone, and I'm deeply changed. My point of view is changed and now I see things I didn't see before.
Ben Litton is a charming painter, living the bohemian life of the artists. Emma is his daughter, looking for her father's affection and a "normal" life. Robert Morrow works in the Bernstein's art gallery, in London, the same gallery where the first works of Ben Litton were discovered and that continues to sell his paintings. A bright and pragmatic man. These are the main characters, and if you've ever read a book by Mrs Pilcher you are able to understand how it will end. And until today, for me it was perfectly fine. But... now I see what I've never noticed before.
Overlooking those houses always orderly, fragrant of floor wax and just cut flowers. Or the fact that the characters are always rich and lives in the most beautiful parts of London.
And it's fine that love is not meritocratic and that I'd like to drink a glass of white wine with Jane.
But... in which world is plausible a story where the two main characters meet just three times in months, but they are actually deeply in love? These ones declare eternal love for one another without not even dating properly before, without even have a dinner together or share a kiss! Two more different that it cannot be, he is a grown-up and pragmatic man, she is a girl, usually described as a "gipsy", inclined to growing fond to elusive and egocentric men.
I know it is a novel. But here we are on the same planet of Cinderella and Snow White.

Rosamunde Pilcher
Another view

Rosamunde Pilcher - Autoritratto

Posted on

domenica 9 agosto 2015

Leave a Reply