E' la prima volta, da quando mi sono innamorata di Ian McEwan, che dò a un suo libro una votazione "scarsa". Ma voglio spiegare bene perché, non essendo stata una scelta semplice.

I suoi romanzi, per me, sono sempre stati un'esperienza completa, personaggi seguiti per un po' di tempo, una preparazione a un finale che sempre è stato un colpo allo stomaco. Una psicologia del personaggio costruita attraverso le pagine, spesso e volentieri portandoti a "capire" anche personaggi odiosi, negativi.

Stando forse in poche pagine, al culmine dell'azione, non sono riuscita a entrare perfettamente nella storia. Ed essendo questi i suoi primi racconti, la sperimentazione, il non aver trovato ancora la sua strada, non me li ha resi gradevoli. Alcuni li ho apprezzati maggiormente, come Farfalle, altri li ho abbandonati o li ho letti a pezzetti, saltellando di qua e di là. Non sto certamente bocciando in toto il libro. Non sarebbe rispondente al mio pensiero. Ma certamente, tra tutta la sua produzione, questi primi racconti sono quelli che meno mi hanno coinvolta e che meno ho apprezzato.

Ian McEwan mi ha viziata con livelli di scrittura altissimi. E dopo tutta questa strada, il livello dell'inizio, per quanto già altissimo, non mi basta.

Mi sento male a livello personale nel dargli un voto così basso. Ma non avevo altra scelta.

Ian McEwan
Racconti
Einaudi
Euro 11

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I feel very bad even to think that I'm about to write what I'm about to write, but I have to face my fears.
I read all the books by Ian McEwan and this one is the ugliest. Or rather, the least successful.
The basic idea would also be compelling: a man, Stephen Lewis, author, by chance, of children's books, loses sight of his daughter while they are grocery shopping together. The nightmare of all parents.
And so his life, his marriage, his certainties will have to face this hurricane that has struck down.
And children returned from the past, men who return children, missing children ... the innocence of childhood in its most raw and McEwanian version.
It will be because I do not particularly love children, and when I read autobiographies the temptation to skip the part of childhood is always very strong, but this book has not won me over.
Ian McEwan's style is always that, but maybe this time he did not put it all together, that verve, that being so amazing.
Not to mention the ending, which is typically the icing on the cake of his novels.
I'm curious to see the transposition that they have done, with Benedict Cumberbatch as protagonist.
In short, now that I have read everything by him that has been published, all I have to do is wait for the new novel. Mr McEwan, I'm waiting for you!

Ian McEwan
Children in Time

Ian McEwan - Racconti

Posted on

sabato 3 novembre 2018

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