Come dico sempre riguardo a questa rubrica, l'interesse è soprattutto nel luogo della sepoltura, e il racconto degli ultimi anni per dare uno stralcio di racconto su quello che era quel determinato momento di quel determinato autore, senza alcuna pretesa di fare una analisi accurata e completa del suo pensiero, del suo lavoro.
Questo è sempre più vero per quanto riguarda Pier Paolo Pasolini.
Gli anni Settanta furono per Pasolini anni di grande lavoro e di grande attività politica, letteraria e cinematografica. Di quegli anni sono il Decameron, gli Scritti corsari, e soprattutto, a metà del mese di febbraio del 1975 iniziarono le riprese del suo ultimo film, Salò o le centoventi giornate di Sodoma, che verrà presentato al pubblico postumo.
Il 2 novembre 1975 infatti, il suo corpo verrà ritrovato nel Lido di Ostia, massacrato di botte e investito dalla sua stessa auto. Secondo la sentenza, Pasolini avrebbe cenato con Pino Pelosi, ragazzo di vita, e poi i due si sarebbero diretti verso il Lido di Ostia dietro un momento di intimità dietro compenso in denaro. Vi sarebbe stato un litigio per una richiesta a cui il ragazzo non avrebbe voluto cedere e da lì per difesa avrebbe picchiato il regista e scrittore per poi scappare con la sua macchina travolgendolo.
Dal primo momento questo racconto sembrò essere poco credibile, e varie altre congetture vennero fatte. Lo stesso Pelosi, in un'intervista del 2005 confessò di non essere stato l'autore dell'omicidio, e che Pasolini venne invece ucciso da altre tre persone con accento calabrese o siciliano. Le ipotesi sull'omicidio comprendono la pista mafiosa, il collegamento alle lotte di potere di quegli anni nel settore del petrolchimico, o una vendetta per le sue accuse a potenti uomini politici di governo.
Il corpo dello scrittore verrà sepolto nel cimitero di Casarsa della Delizia, paese di nascita della madre e dove egli trascorse molti momenti felici durante l'infanzia. Accanto a lui, verrà sepolta la madre Susanna Colussi.
Fonte: Wikipedia - Pier Paolo Pasolini