Informazioni personali
Se vi piace il mio blog, leggete con me!
Quanti siete?
Blogroll
Archives
-
▼
2019
(106)
-
▼
settembre
(19)
- William Boyd - Ogni cuore umano
- Emmanuel Carrere - Facciamo un gioco
- Emmanuel Carrere - Vite che non sono la mia
- Roald Dahl - Boy
- L'ultima dimora di... Pablo Neruda
- Annie Ernaux - La vergogna
- Margaret Atwood - I testamenti
- Toni Morrison - L'origine degli altri
- Alan Bennett - Una vita come le altre
- Ian McEwan - Machines Like Me
- Daniel Pennac - Storia di un corpo
- L'ultima dimora di... Karen Blixen
- Daniel Pennac - Il caso Malaussène
- Daniel Pennac - La passione secondo Therese
- L'ultima dimora di... J.R.R. Tolkien
- Daniel Pennac - Ultime notizie dalla famiglia
- Daniel Pennac - Signor Malaussène
- Tutti i libri del mese: Agosto 2019
- Daniel Pennac - La prosivendola
-
▼
settembre
(19)
Popular Posts
-
Moltissimi anni fa, ricordo di aver letto un saggio di un critico letterario che stimo, in cui parlava di quanto leggere Updike fosse stat...
-
Ho perso il conto di quanto tempo ho trascorso con questo libro costantemente nella mia wishing list. La domanda su cui si basa a parer m...
-
Capita a volte che un romanzo ti colpisca così personalmente che è anche difficile parlarne agli altri. Innanzitutto, questo è probabilmente...
-
Un gruppo di amici, tantissimi nomi e voci che si intrecciano e si accavallano, che raccontano la storia del loro amico, l'unico senza...
-
Torno con le novità editoriali, e questa volta lo faccio di domenica mattina. Cosa c'è di meglio che farsi un giro in libreria di domeni...
-
A writer is someone for whom writing is more difficult than it is for other people. Thomas Mann (Nato il 6 giugno 1875)
-
Questo libro é super divertente!! Non so quanto i miei lettori conoscano Oatmeal, ma se non lo fate andate subito a visitarne il sito. É c...
-
Appena finito questo libro e le mie prime parole sono state: "Finisce così? F****ing bitch!" Non posso dire niente perché non v...
-
Avevo già letto un libro di Luca Bianchini, e ricordo di averlo trovato garbato e carino, niente di eccezionale però se non mi ricordo nem...
-
Ho iniziato questo libro non perchè fossi disperatamente ansiosa di leggerla, ma perchè il mio attore preferito ha detto in un'intervi...
About
Blog Archive
-
▼
2019
(106)
-
▼
settembre
(19)
- William Boyd - Ogni cuore umano
- Emmanuel Carrere - Facciamo un gioco
- Emmanuel Carrere - Vite che non sono la mia
- Roald Dahl - Boy
- L'ultima dimora di... Pablo Neruda
- Annie Ernaux - La vergogna
- Margaret Atwood - I testamenti
- Toni Morrison - L'origine degli altri
- Alan Bennett - Una vita come le altre
- Ian McEwan - Machines Like Me
- Daniel Pennac - Storia di un corpo
- L'ultima dimora di... Karen Blixen
- Daniel Pennac - Il caso Malaussène
- Daniel Pennac - La passione secondo Therese
- L'ultima dimora di... J.R.R. Tolkien
- Daniel Pennac - Ultime notizie dalla famiglia
- Daniel Pennac - Signor Malaussène
- Tutti i libri del mese: Agosto 2019
- Daniel Pennac - La prosivendola
-
▼
settembre
(19)
BTemplates.com
BTemplates.com
Blogroll
Sto leggendo...
Categories
Book Blog Preferiti
settembre 2019
Parto dalla parte positiva, perchè forse meno lunga da spiegare. Per quanto ci siano degli aspetti che non mi sono piaciuti, è un libro che non ho mai pensato di abbandonare, e con cui ho avuto sessioni di lettura anche di ore ininterrotte. Volevo sapere come continuasse, e lo stile di scrittura del signor Boyd è sicuramente interessante e piacevole. Il signore sa decisamente scrivere. La storia parla dell'intera vita di un uomo, raccontataci in prima persona attraverso il suo diario. L'uomo in questione è Logan Mountstuart, figura di scrittore completamente inventata ma abbastanza reale da chiedervi se in realtà non sia esistito. Vi sono riferimenti storici precisi, la sua storia percorre tutto il Novecento, viene a contatto con luoghi e persone che hanno fatto la storia, e il dubbio mi è venuto. Altra nota della bravura dello scrittore, quello vero, Boyd.
E qui potrei iniziare con le note meno positive. Il protagonista viene a contatto con davvero tantissime persone che hanno fatto la storia dell'arte, della letteratura e della politica. E a parte l'imperdonabile antipatia di Logan per Virginia Woolf e la noterella spocchiosa per Francis Scott Fitzgerald, sono talmente tanti i nomi che a un certo punto la cosa inizia anche ad essere eccessiva.
Ma soprattutto, devo ammetterlo, se come personaggio letterario funziona, come personaggio Logan è di un'antipatia che nella vita reale sarebbe poco digeribile. Ossessionato dal sesso e dalle donne, a parte le varie figlie, non ce n'è una con cui non ci provi. Nella prima di copertina viene definito Sensuale... a me è sembrato solo fissato. Probabilmente mi risulta simpatico solo verso la fine del libro, quando è più anziano, e riconosco la bellezza della sua scelta di vita. Ma, e qui un po' mi ripeto, la sua vita è talmente piena di incontri storici, per quanto mai troppo approfonditi, come se fossero una lunga lista sciorinata su cui ci si ferma solo il tempo di leggere il nome, da apparire finta ed esagerata anche per un romanzo.
Insomma, ho voluto dare 3 stelle perchè mi rendo conto che è un buon libro, scritto benissimo. Ma anche perchè mi rendo conto che non è un ottimo libro, e ha un protagonista che al buono manco si avvicina.
William Boyd
Ogni cuore umano
Beat
Euro 11
****************************************************************************
I must admit that I am very torn for this book, read during a lazy weekend, never abandoned until the end.
I start with the positive side, because maybe it's less long to explain. Although there are aspects that I did not like, it is a book that I never thought of abandoning, and with which I had reading sessions even of uninterrupted hours. I wanted to know how it continued, and Mr. Boyd's writing style is certainly interesting and enjoyable. The gentleman definitely knows how to write. The story is about a man's entire life, told to us in the first person through his diary. The man in question is Logan Mountstuart, a writer who was completely invented but real enough to ask whether he actually existed. There are precise historical references, its history runs throughout the twentieth century, comes into contact with places and people who made history, and the doubt came to me. Another note of the writer's skill, the real one, Boyd.
And here I could start with the less positive notes. The protagonist comes into contact with really many people who have made the history of art, literature and politics. And apart from Logan's unforgivable dislike for Virginia Woolf and the snooty note for Francis Scott Fitzgerald, there are so many names that at some point the thing also begins to be excessive.
But above all, I must admit, if as a literary character it works, as a character Logan is so unpleasant that in real life would be hard to digest. Obsessed with sex and women, apart from the various daughters, there isn't one with which he doesn't try. On the front cover it is called sensual... to me it seemed only obsessed. I probably find myself sympathetic only towards the end of the book, when he is older, and I recognize the beauty of his life choice. But, and here I repeat myself a little, his life is so full of historical encounters, though never too much in-depth, as if they were a long list of events on which we only have time to read the name, to appear fake and exaggerated even for a novel.
In short, I wanted to give 3 stars because I realize that it is a good book, very well written. But also because I realize that it is not a great book, and has a protagonist who is not even close to good.
William Boyd
Any Human Heart
William Boyd - Ogni cuore umano
Posted on
lunedì 30 settembre 2019
Questo breve racconto probabilmente non è stata la scelta migliore.
Carrere scrive questo racconto da pubblicare il sabato nel giornale Le Monde e organizza tutto in modo che sia un esperimento di letteratura performativa: la sua ragazza quel sabato sarà in treno, comprerà il giornale e dovrà fare tutto quello che Carrere le dice in questo racconto. Ovviamente niente di stupido e innocuo tipo baciare un estraneo o fare le boccacce o che ne so, ma molto più erotica.
La sensazione che mi ha lasciato però non è stata per niente sensuale. Ho trovato il tutto molto egocentrico, un giocare con le persone. Come ci insegna la mitologia greca, la hybris umana viene punita ed è questo quello che succede nel finale. Non dico altro per lasciarvi scoprire il modo.
Probabilmente, saranno altri i libri che mi faranno conoscere meglio Carrere.
Emmanuel Carrere
Facciamo un gioco
Einaudi
Euro 6,50
***************************************************************************
After the reading of my first Carrere I was curious to learn more about the work of this author. "Other lives but mine" had left me amazed by the delicacy and skill of an author whom I imagined totally different.
This short story was probably not the best choice.
Carrere writes this story to be published on Saturday in the newspaper Le Monde and organizes everything so that it is an experiment in performative literature: his girlfriend will be on the train that Saturday, will buy the newspaper and will have to do everything Carrere tells her in this story. Obviously nothing stupid and harmless like kissing a stranger or making faces or what I know, but much more erotic.
However, the feeling that left me was not at all sensual. I found it all very self-centered, a play with people. As Greek mythology teaches us, human hybris is punished and this is what happens in the finale. I say no more to let you discover the way.
Probably, there will be other books that will let me know Carrere better.
Emmanuel Carrere
Let's play a game
Emmanuel Carrere - Facciamo un gioco
Posted on
domenica 29 settembre 2019
Carrere racconta, in due momenti diversi, delle due sciagure peggiori che possono capitare in una famiglia: la morte di una figlia per i genitori, e quella di una moglie e madre, per il marito e le tre figlie.
Nel primo caso, la piccola Juliette muore vittima di uno tsunami che si è abbattuto sulle coste dello Sri Lanka. Nel secondo caso, una giovane donna, anche lei Juliette, magistrato, moglie e madre di tre figlie, muore di cancro.
E' un romanzo sulla morte e sulla vita, sulle alterne vicende della vita. L'autore racconta con garbo, intelligenza, con uno stile narrativo assolutamente perfetto.
Sono stata toccata profondamente dalla seconda parte, ho apprezzato i diversi piani del racconto della storia di Juliette, quella dello stesso autore che ne era il cognato, quella del vedovo, quella dell'amico magistrato anche lui reduce ma sopravvissuto al cancro.
Chissà perchè mi immaginavo uno scrittore ruvido, cattivo, pesante. Mentre invece ho trovato una lettura intensa e bellissima.
Emmanuel Carrere
Vite che non sono la mia
Einaudi
Euro 20
*******************************************************************************
I don't remember who or why someone recommended it, but it doesn't matter. Because now I strongly recommend it.
Carrere tells, in two different moments, of the two worst misfortunes that can happen in a family: the death of a daughter for her parents, and that of a wife and mother, for her husband and three daughters.
In the first case, little Juliette dies victim of a tsunami that hit the coasts of Sri Lanka. In the second case, a young woman, Juliette too, magistrate, wife and mother of three daughters, dies of cancer.
It is a novel about death and life, about the vicissitudes of life. The author talks with grace, intelligence, with an absolutely perfect narrative style.
I was deeply touched by the second part, I appreciated the different plans of the story of Juliette, that of the same author who was his brother-in-law, that of the widower, that of the magistrate friend who also survived cancer.
I wonder why I imagined Carrrere as a rough, bad, heavy writer. While instead I found an intense and beautiful reading.
Emmanuel Carrere
Other Lives but Mine
Emmanuel Carrere - Vite che non sono la mia
Posted on
venerdì 27 settembre 2019
Ne avevo letti altri suoi, come Le Streghe, il GGG e La Fabbrica di Cioccolato. Questo è, diciamo, la prima parte della sua autobiografia, dove racconta la storia dei suoi genitori e i suoi anni scolastici, fino al momento in cui viene assunto alla Shell e parte per l'Africa.
Lo stile è sempre molto Dahl, grande immaginazione e humour. Potrebbe essere il racconto a voce di una persona molto simpatica che ti racconta gli anni della sua scuola e lo infarcisce con gli aneddoti più strani e buffi che si ricorda.
Un libro che si legge in due giorni, ma che rimane caro per il calore che trasmette. Molto interessante anche per il racconto che fa della scuola inglese negli anni '20/'30, un mondo di regole, di divise, di punizioni corporali e di rispetto assoluto dell'autorità dell'insegnante, anche quando quel rispetto è lontano dall'essere meritato.
Insomma, libro molto consigliato, di Dahl c'è da fidarsi anche senza leggere la trama!
Roald Dahl
Boy
Salani
Euro 7,75
*****************************************************************************
This book was given to me along with many others and so I didn't have the chance to dwell carefully on each back cover. But being of Roald Dahl, I trust it. And I did well.
I had read his other books, such as The Witches, The BFG and Charlie and the Chocolate Factory. This is, one can say, the first part of his autobiography, where he tells the story of his parents and his school years, up until the moment he is hired at Shell and leaves for Africa.
The style is always so Dahl, great imagination and humor. It could be the story of a very nice person who tells you about his school years and peppers him with the strangest and funniest stories he remembers.
A book that one reads in two days, but that remains dear for the warm it transmits. Very interesting also for the story of the English educational system in the 20s/30s, a world of rules, uniforms, corporal punishments and absolute respect for the teacher's authority, even when that respect is far from being deserved.
In short, a highly recommended book by Dahl, he is to be trusted even without reading the plot!
Roald Dahl
Boy – Tales of Childhood
Roald Dahl - Boy
Posted on
mercoledì 25 settembre 2019
Il 23 settembre del 1973 scompare uno dei poeti più famosi e apprezzati al mondo, Pablo Neruda.
Nel 1969 Neruda, che era impegnato anche politicamente, fu candidato e poi scelto come candidato del partito comunista alla Presidenza della Repubblica Cilena, ma si ritirò dalla competizione e appoggiò il candidato Salvador Allende, aiutandolo a diventare il primo presidente socialista eletto democraticamente in Cile. Nel 1972 venne nominato ambasciatore in Francia, culmine della sua carriera politica, ma dovette lasciare l'incarico per il tumore alla prostata di cui soffriva.
Il 21 ottobre 1971 ottenne, terzo autore dell'America Latina, il premio Nobel per la letteratura, con la motivazione "per una poesia che con l'azione di una forza elementare porta vivo il destino ed i sogni del continente". Di questi anni sono anche le sue ultime pubblicazioni, scritte mentre si trovava a Parigi.
Poco prima della morte, avvenne il crollo della presidenza e la morte dell'amico Allende e il colpo di stato del Generale Augusto Pinochet. Insediata la dittatura, Neruda dovette subire varie vessazioni e perquisizioni, alla fine di una delle quali pronunciò la famosa frase "Guardatevi in giro, c'è una sola forma di pericolo per voi qui: la poesia".
Nell'attesa di emigrare in Messico, le sue condizioni di salute peggiorarono e venne ricoverato in una clinica di Santiago il 19 settembre. Quattro giorni dopo muore, ufficialmente il cancro alla prostata. Vi sono infatti dei dubbi riguardo alla morte del poeta, che potrebbe essere stata commissionata da Pinochet, mediante un'iniezione fatale. L'ultima poesia di Neruda, I satrapi, scritta nei giorni precedenti la morte, è un attacco contro Pinochet, Nixon e altri politici "satrapi mille volte venduti e traditori".
Il suo funerale fu esso stesso un atto politico: avvenne infatti nonostante la presenza dell'esercito con i mitra spianati, per quanto nessuno di loro osò intervenire contro i manifestanti che inneggiavano ad Allende. La morte e le esequie di Neruda, "il Poeta", vengono ricordate da Isabel Allende, presente al funerale, alla fine del romanzo "La casa degli spiriti". L'ultima moglie, Matilde Urrutia, pubblicò postuma l'autobiografia su cui Neruda stava lavorando negli ultimi anni, contenenti forti accuse contro la brutalità della dittatura.
Inizialmente sepolto nel cimitero di Santiago, nel 1992 la salma del poeta e della moglie furono traslate nel giardino della loro casa de Isla Negra, a El Quisco, nella regione del Valparaìso, in Cile.
L'8 aprile 2013 la salma viene riesumata e vengono fatti diversi controlli, da cui però non è uscito nessun risultato che possa giustificare l'accusa di omicidio, ma venne confermato lo stato avanzato della malattia alla prostata.
Nel maggio 2015, però, una nuova indagine portata avanti da un'equipe spagnola, trovò delle tracce di proteine anomale nel corpo di Neruda, in dosi talmente elevate che potrebbero essere state causate da un intervento esterno.
Il governo cileno ha istituito due commissioni scientifiche che, nel novembre 2015, redassero due documenti ufficiali in cui si legge che è probabile che Neruda non sia morto a causa del cancro alla prostata, che è possibile e altamente probabile l'intervento di terzi mediante un'iniezione o l'assunzione via orale che abbia fatto precipitare le sue condizioni di salute. E' la prima volta che il governo cileno smentisce la causa di morte ufficiale del governo Pinochet nel 1973.
Fonte: Wikipedia - Pablo Neruda
L'ultima dimora di... Pablo Neruda
Posted on
lunedì 23 settembre 2019
Trovo Annie Ernaux una donna intelligente, una delle voci di intellettuale più interessante dei nostri tempi.
Ma questo romanzo... no.
Il tema è molto interessante, la vergogna vista con gli occhi di una ragazzina che si affaccia nel mondo, e come questo cambia il vedere se stessa, la sua famiglia, il mondo che la circonda. Il suo mondo, raccontato in prima persona, il confronto con le compagne di scuola, il rapporto dei suoi genitori, visto in rapporto con questo sentimento che la giovane Annie conosce dopo aver assistito a una scena particolarmente violenta tra i suoi genitori.
Quello che non mi è piaciuto e che mi ha reso pesante la lettura di quello che non è certo un libro corposo, è stato il modo in cui la storia viene raccontata. Una serie di liste che danno più l'impressione di una parte di scrittura non rivista dall'autrice, una attenzione spasmodica al dettaglio con la conseguenza di riempire il lettore di informazioni che contribuiscono ad appesantire la narrazione. Molto interessante la ricostruzione del mondo di figlia di bottegai, ma si perde un po'.
Insomma, avrei apprezzato un raccontare più fluido, meno attento a fermarsi sul dettaglio minore.
E' il primo libro che leggo della autrice francese, di sicuro ci saranno altre occasioni per rivalutarla.
Annie Ernaux
La vergogna
L'orma editore
Euro 15
****************************************************************************
It seems that is not always true the equation that if you like an author, how he or she thinks, the ideas, then you also like how he or she writes.
Annie Ernaux is an intelligent woman, one of the most interesting intellectual voices of our times.
But this novel... no.
The theme is very interesting, the shame seen through the eyes of a young girl who faces the world, and how this changes the way she looks at herself, her family, the world that surrounds her. Her world, told in first person, the confrontation with her schoolmates, the relationship of her parents, everything in connection with this feeling that the young Annie knows after having witnessed a particularly violent scene between her parents.
What I did not like and which made it difficult for me to read what is certainly not a substantial book was the way the story is told. A series of lists that give more the impression of a part of writing not reviewed by the author, a spasmodic attention to detail with the consequence of filling the reader with information that contributes to burdening the narrative. Very interesting is the reconstruction of the shopkeeper's daughter world, but it gets lost a bit.
In short, I would have appreciated a more fluid story, less careful to stop on the minor detail.
It is the first book I've read by the French author, certainly there will be other opportunities to reevaluate her.
Annie Ernaux
Shame
I testamenti riprendono dove era terminato Il Racconto dell'Ancella. Se in quel libro Gilead era al suo massimo potere e la vicenda ci veniva raccontata da donne che avevano vissuto il prima e si erano trovate costrette in questa nuova realtà, in questo nuovo libro questa visione così estremista va incontro alla sua fine, e possiamo vedere il punto di vista di una ragazzina che vi è nata e cresciuta, per cui Gilead è l'unico mondo che abbia mai conosciuto, con tutti i suoi errori è la sua casa. Gli altri due punti di vista sono di una ragazzina nata in Canada, e soprattutto di zia Lydia, la vera protagonista del libro, donna di grande astuzia e saggezza, che ha conosciuto il mondo come era prima ed è sopravvissuta, arrivando al vertice, grazie solo a se stessa. Per quanto parte di Gilead, non riesco a riconoscerla come una dei cattivi, ma come una che ha tramato nell'ombra e di cui solo alla fine viene riconosciuto il valore. Un personaggio enorme, di grandissimo valore.
Margaret Atwood riesce, a partire dalle testimonianze di queste tre donne, a ricostruire quel mondo e a creare un intreccio che vi terrà il fiato sospeso fino alla fine. Avrei davvero voluto non avere una vita in quei due giorni, potermi concentrare totalmente sulla lettura, perchè ne merita davvero la pena. Libro magnifico, vorrete divorarlo, per quanto l'ansia vi faccia battere forte il cuore nel petto.
Libro potente, un attesa che è stata ripagata mille volte.
Margaret Atwood
I testamenti
Ponte alle Grazie
Euro 18
******************************************************************************
One of the most anticipated books of the year, certainly awaited by me since I learned of its release. Because The handmaid's tale, read a few years ago, was one of the most important books I've ever read, a set of devastating emotions that changed me. After some time I still felt the anxiety for the story, that awareness that this dystopian world wasn't completely invented but whatever has already happened, it happens now somewhere in the world, it will happen. A completely regulated world, where the body of women is totally subject to rules that remove all rights and powers from the one who owns that body.
The testaments starts where The Handmaid's Tale was finished. If in that book Gilead was at its maximum power and the story was told to us by women who had lived a normal world before and found themselves forced into this new reality, in this new book this very extremist vision meets its end, and we can see the point of view of a girl who was born and raised there, for whom Gilead is the only world she has ever known, is her home even with all its flaws. The other two points of view are of a young girl born in Canada, and above all of Aunt Lydia, the true protagonist of the book, a woman of great cunning and wisdom, who has known the world as it was before and has survived, arriving at the top, thanks only to herself. Even as being part of Gilead, I cannot recognize her as one of the villains, but as one who has plotted in the shadows and whose value is only recognized in the end. A huge character, of great value.
Margaret Atwood succeeds, starting from the testimonies of these three women, to rebuild that world and to create a plot that will keep you in suspense until the end. I really wish I didn't have a life in those two days, so I could concentrate totally on reading, because it really deserves it. Magnificent book, you will want to devour it, as anxiety makes your heart beat faster in the chest.
Powerful book, a wait that has been repaid a thousand times.
Margaret Atwood
The testaments
Margaret Atwood - I testamenti
Posted on
sabato 21 settembre 2019
Non è un trattato lunghissimo, un centinaio di pagine, ma è denso di significato.
Una lettura che dovrebbe essere consigliata sempre, ma soprattutto in questo momento storico.
Toni Morrison
L'origine degli altri
Frassinelli
Euro 15,90
*******************************************************************************
The origin of others, the origin of racism. We can discuss more or less how much we are racist, but we are. Today's world gives us constant startint points to talk about it. This book, by the Nobel Prize for Literature Toni Morrison, is a clear, comprehensive and understandable explanation. Morrison speaks mainly of racism towards people of colour and in the United States, but it is interesting and food for thought for the whole world and for all forms of racism, between those who, as Ta-Nehisi Coates rightly says in the preface, are protected by the umbrella of society and those who don't.
It is not a very long treatise, a hundred pages, but it is full of meaning.
A reading that should always be recommended, but above all in this historical moment.
Toni Morrison
The Origin of Others
Toni Morrison - L'origine degli altri
Posted on
domenica 15 settembre 2019
In questo libro, non narrativo, Bennett racconta la sua famiglia partendo dalla malattia mentale della madre. Oltre alle storie dei genitori, due persone molto riservate, vi sono le storie di nonni e zii e zie varie, i loro amori, le loro avventure, i loro problemi. Uno spaccato di vita di una normalissima famiglia inglese dal periodo che va dalla guerra in poi.
Ho comprato questo libro perchè mi interessava sapere della malattia della madre, l'ansia e la depressione, volevo capire come un argomento così interessante potesse essere narrato dall'uomo che mi ha fatto fare mille risate con i suoi precedenti libri. Il risultato è un libro delicato, elegante, ma sempre con quel velo di ironia tipico della sua penna.
Davvero bellissimo.
Alan Bennett
Una vita come le altre
Adelphi
Euro 17
*****************************************************************************
Alan Bennett is perhaps one of the English men who most embodies the concept of British humor. You could put his picture in the encyclopedia to explain the concept, and it would be great. His works are funny, ironic, intelligent.
In this non-narrative book, Bennett tells his family starting by his mother's mental illness. In addition to the stories of the parents, two very private people, there are stories of grandparents and uncles and aunts, their loves, their adventures, their problems. A slice of life of a normal English family from the period that goes from the war and onwards.
I've bought this book because I was interested in knowing about the mother's illness, anxiety and depression, I wanted to understand how such an interesting topic could be told by the man who made me laugh with his previous books. The result is a delicate, elegant book, but always with that veil of irony typical of his pen.
Very beautiful.
Alan Bennett
A life like other people's
Alan Bennett - Una vita come le altre
Posted on
venerdì 13 settembre 2019
Questo secondo punto l'ho ritrovato magistralmente in questo romanzo.
Siamo nella Londra degli anni '80, in un mondo molto diverso da quello che conosciamo. L'Inghilterra ha perso la guerra delle Falklands, la Thatcher viene sconfitta da Tony Benn, Alan Turing è ancora vivo, non essendo passato attraverso la castrazione chimica ma preferendo il carcere, ed è uno scienziato altamente rispettato e ricco. I suoi studi tecnologici e la libertà di uso per tutti che ha deciso, hanno portato alla creazione di una forma di intelligenza artificiale in un corpo assolutamente uguale a quello dell'essere umano. Una macchina con un cervello e un senso di sè.
Charlie, il protagonista e voce narrante, appassionato di tecnologia e con a disposizione una certa somma di denaro, decide di comprare una di queste macchine, gli Adam e gli Eve. Ed è così che il suo Adam entra nella sua vita e in quella della donna di cui è innamorato, Miranda. I due ne determinano insieme l'evoluzione del software, o per meglio dire, il suo carattere, per quanto Adam, essendo una macchina, ha dalla sua accesso a ogni informazione e a tutto lo scibile umano.
Cosa succede quando le macchine diventano come noi? Quando una macchina, con un cervello e una mente logica, una macchina che può provare emozioni ma rimanendo sempre una macchina, viene inserita a contatto e a confronto con gli esseri umani? La letteratura fantascientifica ci ha già detto che non è una buona idea. Ma è una idea magnifica questa di Ian McEwan, mettere a confronto la nostra morale, qualche volta sbagliata, a confronto con la logicità assoluta. Noi sappiamo che non tutto è nero o bianco, che ci sono delle sfumature nella vita. I bambini imparano giocando, noi umani facciamo delle scelte usando tutti i parametri, non solo cosa è giusto ma anche le nostre emozioni. Ma le macchine, come decidono?
Un libro meraviglioso, interessante, acuto, intelligente, come sono tutti i libri di Ian McEwan. Non mi aspettavo niente di diverso da uno dei più grandi scrittori viventi, per me il più grande.
Ian McEwan
Machines like me
Jonathan Cape
£18,99
****************************************************************************
If there's a contemporary author I can't resist to, it's Ian McEwan. I did not wait for the Italian translation of his latest work and for the first time I tried a purchase on Amazon, for two reasons. First, because I could never wait. I wanted and had to know what he had written, what were the issues he had been interested in recently. And second, the fact that I love his narrative, I love his lexical choices, the beauty and the stature of his writing.
This second point is masterfully present in this novel.
We are in the London of the 80s, in a very different world from the one we know. England has lost the Falklands war, Thatcher is defeated by Tony Benn, Alan Turing is still alive, not having gone through chemical castration but preferring prison, and is a highly respected and wealthy scientist. His technological studies and the freedom of use for everyone that he decided, have led to the creation of a form of artificial intelligence in a absolutely equal body to that of the human being. A machine with a brain and a sense of self.
Charlie, the protagonist and narrator, passionate about technology and with a certain amount of money available, decides to buy one of these machines, the Adam and the Eve. And that's how his Adam enters in his life and that of the woman he is in love with, Miranda. The two together determine the evolution of the software, or rather, its character, although Adam, being a machine, has access to every information and human knowledge.
What happens when the machines become like us? When a machine, with a brain and a logical mind, a machine that can feel emotions but always remaining a machine, is it brought into contact and compared with human beings? Science fiction literature has already told us that this is not a good idea. But it is a magnificent idea of ??Ian McEwan, to compare our morality, sometimes wrong, in comparison with absolute logic. We know that not everything is black or white, that there are nuances in life. Children learn by playing, we humans make choices using all the parameters, not only what is right but also our emotions. But the machines, how do they decide?
A wonderful, interesting, acute, intelligent book, as are all Ian McEwan's books. I did not expect anything different from one of the greatest living writers, for me the greatest.
Ian McEwan
Machines like me
Ian McEwan - Machines Like Me
Posted on
lunedì 9 settembre 2019
E' presente il solito stile di Pennac, così delicatamente ironico. Ma è stato un libro in cui non succede granchè, e in certi punti l'ho trovato un po' lento tanto che ho avuto la tentazione di saltare le pagine, leggere un po' qui e po' là per farmi un'idea di quello che stava succedendo e arrivare in fretta alla fine.
Niente a che vedere con la saga Malaussene.
L'idea di un diario del corpo è interessante, del resto il corpo è noi, non possiamo dividere l'uno dall'altro, ma lo svolgimento, diciamo così, non è stato particolarmente appassionante. A 50 pagine dalla fine pensavo di dare due stelle, ho dato tre perchè comunque il finale è molto bello e coinvolgente.
Eh niente, adesso mi manca l'ultimissimo della saga, e posso dire di aver completato le mie letture Pennac-chiose.
Daniel Pennac
Storia di un corpo
Feltrinelli
Euro 18
*****************************************************************************
How would our life be if, instead of focusing on our feelings, our emotional experiences, what we feel and think, we concentrate on our "box", on our body? The answer is given to us by Mounsieur Pennac, with this Diary of a body. The book starts with the background in which the author tells us that his friend Lison, having returned home from her father's funeral, finds a package delivered for her with a pile of notebooks. Those are the diary of his father, written since he was a boy until the last day of his life. A particular diary because it tells us everything through his physical body. The physicality that responds to reality. And then we go through his growth, the first sexual experiences, love with his wife Mona, work, children, retirement, the collapse of old age.
It is the usual Pennac style, so delicately ironic. But it was a book in which not much happens, and in some places I found it a bit slow so I was tempted to skip the pages, read a little here and there to get an idea of ??what was happening and getting to the end quickly.
Nothing to do with the Malaussene saga.
The idea of ??a diary of a body is interesting, after all the body is us, we cannot divide one from the other, but the development, let's say, was not particularly exciting. At 50 pages from the end I thought of giving two stars, I gave three because in any case the ending is very beautiful and engaging.
And now I miss the very last of the Malaussene saga, and I can say that I have completed my Pennac readings.
Daniel Pennac
Diary of a body
Daniel Pennac - Storia di un corpo
Posted on
domenica 8 settembre 2019
Per un lettore che la conosce superficialmente, Karen Blixen è famosa per il celeberrimo La Mia Africa, una sorta di diario in cui l'autrice danese racconta la sua vita in Kenya tra il 1913 e il 1931. Si era trasferita lì con il futuro marito, il cugino Bror von Blixen-Finecke, per acquistare un fattoria e vivere lì una nuova vita. Ancora adesso in Kenya si trova la casa dove visse, ora diventata un museo. Nel 1921 però divorziò e la grande crisi del caffè la portò, dieci anni dopo, a ritornare definitivamente in Europa.
L'ultima dimora di... Karen Blixen
Posted on
sabato 7 settembre 2019
Questo libro è decisamente diverso dagli altri. Innanzitutto, ovviamente, ha un finale aperto, con un continua... che lascia aperto un portone. Non sappiamo chi è il colpevole, non sappiamo come continuerà la storia, abbiamo tante domande senza risposta. Altra differenza, diversamente dai libri precedenti in cui tutti i personaggi rimanevano sempre della stessa età, in questo sono tutti invecchiati. I bambini sono cresciuti, e anche l'ultima arrivata, Maracuja, la figlia di Therese, è ormai una ragazza. Benjamin comunque mi sembra sempre uguale... E, diversamente dagli altri, forse perchè questo è uscito a distanza dagli episodi precedenti della saga, c'è un'indice iniziale con tutti i personaggi presenti. Utile per chi, ha letto i libri come sono usciti. Non consiglierei la lettura di questo a chi non ha letto i precedenti, troppo difficile barcamenarsi tra le storie di tutti.
E adesso inizia l'attesa per il finale definitivo... sono combattuta tra il non vedere l'ora di leggerlo e la tristezza di vedere una fine a questa saga che tanto mi ha conquistata con il suo realismo magico e la sua magia realistica.
Daniel Pennac
Il caso Malaussene
Feltrinelli
*****************************************************************************
Penultimate chapter of a saga that does not have its final yet. The Malaussene case is in fact the first part of a last adventure of Benjamin Malaussène and his family, whose second part will still come out no one knows when. But I hope soon... because I have entered this world so much that I don't like the idea of having nothing else to read later!
This book is definitely different from the others. First of all, of course, it has an open ending, with a continuous... that leaves a door open. We don't know who the culprit is, we don't know how the story will continue, we have so many unanswered questions. Another difference, unlike previous books in which all the characters always remained the same age, in this they are all grown up. The children have grown up, and even the newest member, Maracuja, Therese's daughter, is now a girl. Benjamin, however, always seems the same to me... And, unlike the others, perhaps because this was released at a distance from previous episodes of the saga, there is an initial index with all the characters present. Useful for those who have read the books as they came out. I would not recommend reading this to those who have not read the previous ones, too difficult to navigate among everyone's stories.
And now the wait for the finale begins... I am torn between not looking forward to reading it and the sadness of seeing an end to this saga that has won me over so much with its magical realism and its realistic magic.
Daniel Pennac
The Malaussene's case
Daniel Pennac - Il caso Malaussène
Posted on
mercoledì 4 settembre 2019
Insomma, mi ripeto, ma anche qui c'è una trama intricata ma perfettamente congegnata, e soprattutto tanti personaggi, alcune novità, che in un mondo così surreale e magico si bilanciano perfettamente!
Insomma, siamo al numero 5, e la macchina regge perfettamente!
Daniel Pennac
La passione secondo Therese
Feltrinelli
******************************************************************************
No way, this saga doesn't seem to be less fascinating or disappointing in any way. Even when the protagonist of the episode is the Malaussene that least inspires me. So far, Therese has been the strange one, very serious, a kind of nun that with the upper world has a more direct relationship, including prophecies, reading the future and various stills. But there is a greater magic that can spread to her too: love. Therese felt in love! And nothing little less than the politician Marie-Colbert de Roberval, heir of an aristocratic family, a man always in the news. In short, the last suitable in the world for Therese. And Benjamin, her brother, knows this, suspecting that the guy wants Therese only for her divination skills. And from here, I keep silent, because for every good thriller we must not reveal too much of the plot.
In short, I repeat myself, but even here there is an intricate but perfectly constructed plot, and above all many characters, some news, that in a world so surreal and magical are perfectly balanced!
In short, we are at number 5, and the story holds up perfectly!
Daniel Pennac
Passion fruit
Daniel Pennac - La passione secondo Therese
Posted on
martedì 3 settembre 2019
Per chi ha solcato la Terra di Mezzo, ha cercato di imparare l'elfico, si è emozionato per le gesta di Aragorn, Galadriel, Gandalf, Legolas, Frodo e Bilbo... oggi è il giorno di ricordare gli ultimi anni e onorare la memoria di J.R.R. (John Ronald Reuel, una vita che mi chiedevo per cosa stessero quelle iniziali) Tolkien, l'autore di Il Signore degli Anelli.
Tra il 1954 e il 1956 Tolkien pubblicherà in tre volumi, anche se la considererà sempre una storia unica, Il Signore degli Anelli, il suo lavoro più importante e conosciuto a livello mondiale. Un lavoro su cui lo scrittore stava lavorando da circa quarant'anni, su cui aveva già scritto e pubblicato Lo Hobbit. Negli anni seguenti lavorerà su un altro lavoro, Il Silmarillion, che però non riuscirà a finire e uscirà postuma. Tantissimi altri racconti usciranno dal suo immenso archivio e pubblicati dopo la sua morte.
Dal 1959 la sua fama crebbe a dismisura e addirittura il suo amico C.S. Lewis, autore di Le Cronache di Narnia, lo nominerà per il Nobel. La sua fama crebbe così tanto che l'autore iniziò a non apprezzare essere diventato una figura di culto, e dovette togliere il suo numero di telefono dall'elenco pubblico e nel 1969 si ritirerà a vita privata con la moglie Edith Bratt nella città di Bornemouth, sulla costa, dove poté dedicarsi alla natura, suo grande amore. La cittadina era quasi un resort sul mare, dove dimoravano principalmente esponenti della upper middle class. In quanto autore famoso e rispettato, Tolkien ebbe facile accesso alla società, ma rimpianse spesso la compagnia del suo gruppo di discussione letteraria, gli Inklings.
Edith morirà il 29 novembre 1971, all'età di 82. Tolkien, dopo la sua morte, tornerà a vivere a Oxford, dove sentirà comunque moltissimo la mancanza della moglie amatissima, dopo più di 50 anni di matrimonio.
Nel 1972 Tolkien riceverà le insegne dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla regina Elisabetta II e nello stesso anno l'università di Oxford gli conferirà un Dottorato Honoris Causa in Lettere.
Il 2 Settembre 1973 Tolkien muore all'età di 81 anni. Venne sepolto nella stessa tomba di Edith, nel cimitero di Wolvercote, nei sobborghi di Oxford. Nella lapide verranno scolpiti i nomi di Beren per lui e Lùthien per lei, protagonisti di una grande storia d'amore nel Silmarillion.
L'ultima dimora di... J.R.R. Tolkien
Posted on
lunedì 2 settembre 2019
Forse meno interessante, strutturato e avvincente come gli altri, ma è un po' come una pausa rilassata dopo ben quattro casi di romanzo giallo. E ogni tanto, ci vogliono anche questi attimi in cui si tira il fiato e ci si rilassa. Ma di certo, la qualità della penna dell'autore, la sua fantasia nel creare personaggi, quella è inesauribile.
E adesso, via con il prossimo capitolo della storia.
Daniel Pennac
Ultime notizie dalla famiglia
Feltrinelli
Lire 11000
E, ovviamente, voglio sapere chi è il colpevole. Perchè ognuno di questi libri è un giallo con i controfiocchi, una trama intricata, dei cattivi incredibili.
Se c'è la ricetta per un libro avvincente, Pennac l'ha trovata.
Il quarto libro che leggo di fila e ancora non mi sono lontanamente stancata di questi personaggi, di questa narrativa, di questa follia così romantica!
Daniel Pennac
Signor Malaussène
Feltrinelli
Lire 12000
*******************************************************************************
More I go on with this saga, more I find myself in love with this character and his entire family, of all the tribe that surrounds him. All these characters so real and so magical, and every book someone leaves but someone new becomes part of it. Someone new who brings their special self to the tribe, something that nobody has and that fits perfectly with the rest of the group.
And of course, I want to know who the culprit is. Because each of these books is a perfect mystery, an intricate plot, incredible villains.
If there is a recipe for a compelling book, Pennac found it.
The fourth book I read in a row and I still haven't got tired of these characters, of this narrative, of this romantic madness!
Daniel Pennac
Monsieur Malaussène
Daniel Pennac - Signor Malaussène
Posted on
domenica 1 settembre 2019
Ogni volta scrivere un post di questa rubrica mi fa rendere conto di come velocemente passi il tempo e di come il leggere impreziosisca questo tempo.
L'intreccio, la storia, la trama è come al solito perfetta, ben congegnata, tutto si spiega e acquista perfetto senso andando avanti con la lettura.
Personaggi al solito straordinari, ogni volta Pennac inserisce nuovi personaggi che si inseriscono perfettamente nell'equilibrio della storia, senza essere mai troppo originali o banali. La famiglia Malaussene è il centro di tutto, tutto gira intorno a loro, e bene o male Benjamin è sempre il motore, che lo voglia o no.
Insomma, potrei continuare a dire all'infinito che questo libro è perfetto, sono pazza della saga Malaussene!
Daniel Pennac
La prosivendola
Feltrinelli
Lire 12000
*******************************************************************************
One month ago I started the saga of Malaussène by Daniel Pennac, and I have already elected this third chapter as my favourite and the best in the saga. Benjamin Malaussene, professional scapegoat for The Retaliation publishing house, becomes the face of the mysterious J.L.B., an insipid writer with millions of copies sold. The trick holds for a while until... and I don't go on, because it really is a small masterpiece.
The story, the plot is, as usual, perfect, well balanced, everything is explained and makes perfect sense by going ahead with reading.
Usually extraordinary characters, every time Pennac inserts new characters that fit perfectly into the balance of the story, without ever being too original or trivial. The Malaussene family is the center of everything, everything revolves around them, and for better or worse Benjamin is always the engine, whether he wants it or not.
In short, I could go on saying endlessly that this book is perfect, I'm crazy for the Malaussene saga!
Daniel Pennac
Write to Kill