Se c'è un autore contemporaneo a cui non so resistere, è Ian McEwan. Non ho aspettato la traduzione italiana di questo suo ultimo lavoro e per la prima volta mi sono cimentata in un acquisto su Amazon, per due motivi. Per primo, perché non avrei mai potuto aspettare. Volevo e dovevo sapere cosa aveva scritto, quali erano i temi su cui si era interessato di recente. E per secondo, il fatto che adoro la sua narrativa, amo le sue scelte lessicali, la bellezza e la levatura della sua scrittura.
Questo secondo punto l'ho ritrovato magistralmente in questo romanzo.
Siamo nella Londra degli anni '80, in un mondo molto diverso da quello che conosciamo. L'Inghilterra ha perso la guerra delle Falklands, la Thatcher viene sconfitta da Tony Benn, Alan Turing è ancora vivo, non essendo passato attraverso la castrazione chimica ma preferendo il carcere, ed è uno scienziato altamente rispettato e ricco. I suoi studi tecnologici e la libertà di uso per tutti che ha deciso, hanno portato alla creazione di una forma di intelligenza artificiale in un corpo assolutamente uguale a quello dell'essere umano. Una macchina con un cervello e un senso di sè.
Charlie, il protagonista e voce narrante, appassionato di tecnologia e con a disposizione una certa somma di denaro, decide di comprare una di queste macchine, gli Adam e gli Eve. Ed è così che il suo Adam entra nella sua vita e in quella della donna di cui è innamorato, Miranda. I due ne determinano insieme l'evoluzione del software, o per meglio dire, il suo carattere, per quanto Adam, essendo una macchina, ha dalla sua accesso a ogni informazione e a tutto lo scibile umano.
Cosa succede quando le macchine diventano come noi? Quando una macchina, con un cervello e una mente logica, una macchina che può provare emozioni ma rimanendo sempre una macchina, viene inserita a contatto e a confronto con gli esseri umani? La letteratura fantascientifica ci ha già detto che non è una buona idea. Ma è una idea magnifica questa di Ian McEwan, mettere a confronto la nostra morale, qualche volta sbagliata, a confronto con la logicità assoluta. Noi sappiamo che non tutto è nero o bianco, che ci sono delle sfumature nella vita. I bambini imparano giocando, noi umani facciamo delle scelte usando tutti i parametri, non solo cosa è giusto ma anche le nostre emozioni. Ma le macchine, come decidono?
Un libro meraviglioso, interessante, acuto, intelligente, come sono tutti i libri di Ian McEwan. Non mi aspettavo niente di diverso da uno dei più grandi scrittori viventi, per me il più grande.

Ian McEwan
Machines like me
Jonathan Cape
£18,99

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If there's a contemporary author I can't resist to, it's Ian McEwan. I did not wait for the Italian translation of his latest work and for the first time I tried a purchase on Amazon, for two reasons. First, because I could never wait. I wanted and had to know what he had written, what were the issues he had been interested in recently. And second, the fact that I love his narrative, I love his lexical choices, the beauty and the stature of his writing.
This second point is masterfully present in this novel.
We are in the London of the 80s, in a very different world from the one we know. England has lost the Falklands war, Thatcher is defeated by Tony Benn, Alan Turing is still alive, not having gone through chemical castration but preferring prison, and is a highly respected and wealthy scientist. His technological studies and the freedom of use for everyone that he decided, have led to the creation of a form of artificial intelligence in a absolutely equal body to that of the human being. A machine with a brain and a sense of self.
Charlie, the protagonist and narrator, passionate about technology and with a certain amount of money available, decides to buy one of these machines, the Adam and the Eve. And that's how his Adam enters in his life and that of the woman he is in love with, Miranda. The two together determine the evolution of the software, or rather, its character, although Adam, being a machine, has access to every information and human knowledge.
What happens when the machines become like us? When a machine, with a brain and a logical mind, a machine that can feel emotions but always remaining a machine, is it brought into contact and compared with human beings? Science fiction literature has already told us that this is not a good idea. But it is a magnificent idea of ??Ian McEwan, to compare our morality, sometimes wrong, in comparison with absolute logic. We know that not everything is black or white, that there are nuances in life. Children learn by playing, we humans make choices using all the parameters, not only what is right but also our emotions. But the machines, how do they decide?
A wonderful, interesting, acute, intelligent book, as are all Ian McEwan's books. I did not expect anything different from one of the greatest living writers, for me the greatest.

Ian McEwan
Machines like me

Ian McEwan - Machines Like Me

Posted on

lunedì 9 settembre 2019

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