Qual è il livello di accettazione dei femminili singolari nel parlare la lingua italiana? A giudicare da questo libro, ma non sono stupita, decisamente basso. Nello specifico, per quanto riguarda il femminile singolare dei nomi dei mestieri e delle cariche fino ad ora ricoperte soprattutto da uomini, un disastro. Finchè si tratta di mestieri normalmente femminili, non ci sono problemi. Maestra, infermiera, cuoca. Nessun problema. Ma pare che già solo dire assessora, avvocata, ingegnera, magistrata, la presidente, causi gravi problemi in chi ascolta, fino ad arrivare a crisi isteriche e insulti.
Pare che gli italiani, oltre ad essere un popolo di poeti, santi e navigatori, adesso sia anche un popolo di insigni linguisti, gente che crede di poter insegnare anche agli studiosi dell'Accademia della Crusca, un posto dove ci sono davvero insigni linguisti. Gente che tiene alta la bandiera di quella che credono sia la motivazione più forte: è brutto a sentirsi, e, non mi piace. Come se il suono di una parola e l'apprezzamento del singolo Pinco Pallino fossero i requisiti base per una parola per essere accettata in una lingua.
Ovviamente, quanto meno mi auguro, non siamo tutti qui e esempi se ne trovano anche in questo libro, ma devo dire che nella vita normale mi è capitato spesso di incontrare la stessa resistenza al normale cambiamento della lingua. L'italiano è specchio della società... e si vede.
Libro molto interessante, di facile lettura, nessuna discussione troppo complicata o accademica sulla grammatica italiana, alla portata di tutti. Non solo un libro per riflettere sulla situazione dell'italiano ma anche per riflettere sulle resistenze verso una lingua più inclusiva, badate bene, senza nessuna forzatura, solo utilizzando parole già presenti nel dizionario e regole presenti nella grammatica italiana.

Vera Gheno
Femminili singolari
Effequ
Euro 15

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What's the level of acceptance of Singular Feminine in speaking the Italian language? Judging from this book, but I'm not surprised, it's definitely low. Specifically, as regards the singular feminine of the names of the professions and positions usually held all by men, a disaster. As long as these are normally "female" jobs, there are no problems. Teacher, nurse, cook. No problem. But it seems that even just saying (in Italian) assessora, avvocata, ingegnera, magistrata, la presidente, causes serious problems in the listener, up to hysterical crises and insults.
It seems that the Italians, besides being a people of poets, saints and seamen, are now also a people of distinguished linguists, people who believe they can also teach scholars of the Accademia della Crusca, a place where there are truly distinguished linguists. People who hold the banner of what they believe is the strongest motivation: it's bad to hear, and, I don't like it. As if the sound of a word and the appreciation of the individual Pinco Pallino were the basic requirements for a word to be accepted in a language.
Obviously, at least I hope, we are not all like this and examples are also found in this book, but I must say that in normal life I have often encountered the same resistance to the normal change of language. Italian is a mirror of society... and it shows.
Very interesting book, easy to read, no overly complicated or academic discussion of Italian grammar, within everyone's reach. Not only a book to reflect on the situation of Italian but also to reflect on the resistances towards a more inclusive language, without any forcing, only by using words already present in the dictionary and rules present in Italian grammar.

Vera Gheno
Singular feminine

Vera Gheno - Femminili singolari

Posted on

giovedì 2 luglio 2020

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